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Chiarimento su cambi acqua
Allora io nell'acquario (in firma)cambio l'acqua ogni circa 14 gg , ho il pothos e tanti endler ma i nitrati non salgono oltre il 5 (misurati prima del cambio) fertilizzo e uso co2 a gel..
Mi chiedevo io pratiacamente metto nutrienti e vengono assorbiti e quindi c'è un certo equilibrio,allora perchè dovrei cambiare l'acqua cioè cos'è che non metto in conto? Perchè bisogna cambiare l'acqua se io inserisco comunque tutto quello dicui hanno bisogno le piante? In teoria il cambio serve per abbassare i nitrati ma questo non è il mio caso... chiaritemi!:-) |
ci sono tante sostanze disciolte in acqua che non riusciamo a misurare...
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non di solo pane vivrà l'uomo......................:-))
Come dice berto, non è solo questione di nitrati o fosfati, ma ci sono tantissmi elementi che per forza si usauriscono in vasca. |
ma questi elementi non li reinserisco con la fertilizazione? o con il cibo, le verdure le foglie di quercia?
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alla fine ottieni un bel brodo vegetale.........:-))
i pesci vivono, o forse sarebbe più corretto dire che sopravvivono, ma per forza non avrai un equilibrio costante e soprattutto reale..........tu sai esattamente cosa rilasciano fertilizzanti, foglie di quercia e verdure? sei sicuro che in esse è contenuto esattamente ciò che è presente nell'acqua che utilizzi per i cambi? Sei certo che non ci sia troppo di qualcosa e troppo poco di altro? è come quando vivi in un ambiente chiuso, senza finestre, in condivisione con altre persone, animali e piante, puoi anche avere un impianto di climatizzazione e un profumatore di ambiente, ma non respirerai mai aria pulita e ricca di tutti gli elementi traccia presenti nell'aria che respiri all'aperto. |
#25
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Berto non eri stato tu a dirmi che in un periodo della vita della vasca facevi i cambi ogni 6 mesi?
Cosa è successo poi? |
???? Io cambi ogni 6 mesi??? non l'ho mai detto ne tanto meno fatto... al massimo li ho fatti dopo 15gg a causa delle ferie...
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Questa storia dei cambi ogni sei mesi non è proprio fantasceza, ma è fattibile solo in condizioni particolari e con una gestione della vasca diversa da quella usuale (tendenzialmente hi-tech).
In questo libro se ne parla: http://www.amazon.com/Ecology-Plante.../dp/0967377315 In pratica, con una vasca abbastanza grande, un fondo molto fertile, molte piante, cibo sovrabbondante, pesci, nessuna rimozione di materia organica, si riesce a creare un ciclo di autofertilizzazione. Proprio qui si parla di cambi del 50% ogni 6 mesi. Sicuramente controverso, cmq sempre scientifico nell'approccio. Un'ottima lettura, spiega tramite esperimenti effettuati seriamente, molte problematiche dell'acquariologia. |
c'è anche la cosiddetta autovasca... quella è meglio ancora!
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Autovasca?
Spiega che son curioso. |
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discus??
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Intendo che aveva come te l'immagine di un discus come io ho quella di un ram ... capito ?
comunque è possibile per esempio in un acquario come il mio fare cambi molto piu di rado di quanto faccio io? una volta ho provato a evitare per un mese e nitrati sempre a 5 (non conosco però se degli altri elementi se ci fossero state carenze) |
ah ho capito... mah non saprei in quanto non sono mai andato oltre i 15gg
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Ecco Mi ricordo il nome si chiama Nannancara .. Adesso ritrovo la discussione...
A proposito oggi dovrei camiare l'acqua , ho appena misurato i valori e aparte il ph un po bassino per gli endler i nitrati sono tra 0 e 5 cioè è pocoo per le piante ... come faccio ad aumentarli? Riguardo al fatto della mancanza di microelementi non basta guardare l'aspetto delle piante ? ciè se hanno carenze non dovrei notare cambiamenti come ingiallimento delle foglie o increspatra di quelle giovani? |
Link della foto http://www.acquariofilia.biz/album.p...pictureid=2160
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Gia fatto !!! eppure non ho grandi piante a parte il pothos (che effettibvamente è grandino ) ma come in natura non dovrebbe succedere allora che è maglio cambiare l'acqua meno frequentemente? Specifichiamo nel caso del mio acquario!
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Io voglio sapere se è possibile e cosa succede sel'acqua si cambia con meno frequenza del solito ... dovrebbe essere un bene(per me ) cambiare meno spesso l'acqua ma non so se è un maleper l'ecositema...
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Finora ho cambiato ogni 15 giorni 12 litri o 18 (a seconda dei casi ) su 100 netti volevo solo capire se andassi incontro a scompensi di qualche genere |
puoi anche andare oltre ma il gioco non vale la candela... dovresti arrivare a cambiare circa il 50% al mese avresti un grande squilibrio dell'ecosistema che non avresti cambiandone poca alla volta
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Quello a cui ho intenzione di avvicinarmi io credo sia l'auto vasca cioè ho intenzione di rivedere non quanta acqua cambio ma ogni quanto diciamo che è un esperimento ... In linea teorica si potrebbe fare , non essendo chiuso ermeticamente l'acquario non qualcosa deve uscire per forza (cambi potature ) e qualcosa entrare (calore luce e cibo). Cos'è che mi porta lontano dal creare una cosa quasi autosufficiente? Sia chiaro io finora seguo la retta via mi sto ponendo solo delle domande |
Non parteciperò a questo topic, perché ho già preso un paio di "sventoloni" di rimprovero sull'argomento.
Quello che credo di poterti dire è che l'acquario è il tuo e nessuno lo conosce meglio di te. Se te la senti di fare qualche esperimento, fai pure, ma in tale fase raddoppia i controlli. Non è giusto rischiare la salute di altri esseri viventi per la propria curiosità. Questo forum è pubblico e può leggerlo chiunque, quindi non troverai nessuno disposto ad appoggiare tesi "eretiche" sui cambi ogni due mesi, ogni sei mesi, o mai. Per un principiante che capitasse qui, sarebbe pericoloso adottare certi metodi senza sapere quello che fa, perché "l'ha letto su Internet". Quando arrivi a chiamarti Diana Walstad, hai tre lauree, 40 acquari, vent'anni di esperienza e una casa editrice che pubblica i tuoi libri... puoi dire quello che vuoi. A quel punto sei un'intoccabile. Tuttavia, ci sono acquariofili che litigano tutti i giorni, su quel libro. E' sempre difficile accettare qualcosa di diverso, di fronte a frasi come "si è fatto sempre così" e "lo dicono tutti". Tu puoi anche cambiare l'acqua solo il 25 Dicembre. Nessuno te lo può impedire. Ma non dirlo tanto in giro, perché nessuno ti dirà "bravo!", indipendentemente dalla salute dei pesci e delle piante. Forse è questo che intendeva Mkel, dicendo che hai una lunga esperienza sul forum. |
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Avrei una piccola curiosità geografica da raccontare.
Può sembrare OT, perché non c'entra nulla con i dubbi di Mouuu; in realtà non lo è, perché si tratta di capire come funziona il ricambio d'acqua in Natura. Il più famoso lago Italiano, il Garda, contiene 49 Km cubi di acqua. Il suo emissario, il Mincio, ha una portata media di 60 m cubi al secondo. Significa che in 15 gg, nel lago viene sostituita una quantità d'acqua pari a 0.078 Km cubi, che equivalgono allo 0.16%. Se avessimo un acquario da 150 litri e volessimo cambiare l'acqua come fa il Mincio, dovremmo usare una bottiglietta del Crodino alla settimana. #24 Spostiamoci nelle zone calde. Il più grande lago tropicale del Mondo è il Vittoria, in Africa orientale. L'emissario è il Nilo Bianco, o meglio le Cascate Rippon. Capienza del bacino 2760 Km cubi; portata delle cascate 300 m cubi al secondo. Quella bottiglietta del Crodino dovrebbe durare due mesi e mezzo. #17 Ovviamente non è un consiglio sui metodi di gestione dell'acquario. Solo una curiosità che mi sembrava interessante. Ho pensato di condividerla approfittando di questo topic. |
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se pensi ai nostri acquari e fai un paragone con la densità di "popolazione" tra laghi e acquari, il paragone che hai fatto non è più applicabile.......... |
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Tuttavia, mi sembra riduttivo riportare tutto alla densità del carico organico. Anche se moltiplicassimo il Nilo Bianco per 10 ed aumentassimo di 10 volte gli organismi viventi, il lago Vittoria sarebbe comunque lontanissimo dai cambi d'acqua consigliati per gli acquari. Io credo che la differenza sia tutta nel metodo. Noi scegliamo prima gli animali e le piante, talvolta solo in base a gusti estetici, poi cerchiamo di ricreare artificialmente l'ambiente adatto ad ospitarli. La Natura, invece, prima crea un ambiente con certe caratteristiche, poi lascia che ci si evolvano creature viventi perfettamente adattate a viverci. E' piuttosto facile, trovare un equilibrio come fa la Natura. Ma non bisogna avere limiti di tempo (milioni di anni) ed esigenze di Acquascaping. Il lago Vittoria non aspetta 30 giorni che maturi il filtro, e non si preoccupa se il colore di quel pesce si intona col divano. :-D Inoltre, se si crea qualche squilibrio temporaneo, si fa aiutare dalle alghe, non cerca di ammazzarle col Protalon. Io penso che chi vuole provare a ridurre i cambi d'acqua e le manutenzioni deve copiare il più possibile la Natura e i suoi metodi, con ovvi limiti di spazio e di tempo, naturalmente. In altre parole, non si può mettere la palude del Bengala tra quattro lastre di vetro, ma nella conduzione si può cercare di evitare forzature. |
Io credo che non ci sia nulla di più sbagliato che sempificare il discorso dei cambi con ciò che avviene nella natura!!!! I fondali di laghi e fiumi hanno una storia biologica che non ha eguali con nessun acquario esistente al mondo.
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#17
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Ma perchè quello che dico io è cosi lontano dall'idea di autovasca?
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Teoricamente sarebbe anche possibile, ma dovresti riuscire a copiare artificialmente ogni singolo fenomeno che si verifica in quel fiume del Guatemala, da cui vengono i tuoi Guppy. Secondo me, sarebbe difficilissimo anche per un Biologo guatemalteco che studia quei fenomeni da tutta la vita. Ma se anche ci riuscisse, con tutte le sue conoscenze scientifiche , non sarebbe certo con un'acquario da 100 o 200 litri; quella vasca si misurerebbe in metri cubi. Faccio un piccolo esempio. In quelle acque cresce la Ludwigia Repens, una delle piante più bisognose di Ferro. Dove lo prende? Qualche dipendente Dennerle va lì tutti i giorni col Ferro chelato? :-)) E' ovvio che da quelle parti ci saranno dei giacimenti di Pirite, Ematite, Magnetite, e altri minerali ferrosi, che gradualmente ne rilasciano una concentrazione piuttosto alta. E' sufficiente per la Ludwigia, ma non tale da avvelenare i Guppy. Te la sentiresti di mettere un paio di bulloni arrugginiti nel tuo acquario, per ottenere lo stesso effetto? :-D Infine, se anche fosse possibile, non sono affatto certo che quell'acquario sarebbe decorativo nei nostri salotti. Noi tendiamo ad intervenire con acqua di osmosi, CO2 e veleni chimici, non appena vediamo due alghette, mentre quell'ambiente pullula di insetti, vermi, funghi, e mille altri organismi che tendiamo a considerare sgradevoli, malgrado siano fondamentali per rendere autosufficente quel biòtopo. Io penso che sarebbe già un eccellente risultato riuscire a ridurre la frequenza dei cambi. Se ci riesci, cerca di accontentarti. L'autovasca è fuori dalla nostra portata. Madre Natura dispone di armi infinitamente più potenti dei nostri cannolicchi e dei nostri timer. |
#25
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Rox come dicevo in MP per autovasca intendevo una vasca con scarsissima manutenzione non un biotopo completo... in parte ci sono riuscito con il mio laghetto che oltre a dare cibo non tocco (ogni tanto accendo la pompa per un pochino ma è solo un filtro a spugna e serve solo a fare la cascatella..
Praticamente li non cambio acqua (ci pensa la pioggia) ci sono delle ninfee che aiutano a tenere limpida l'acqua anche se alcuni giorni d'estate le alghe prendono il sopravvento ... l'unica pecca è che le durezze sono vicine allo 0 e non so come fare , anche se poi i pesci stanno bene perchè si sono addirittura riprodotti e ho una 15 di piccoli che ormai hanno preso i colori e sono sui 7 8 cm .. |
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Il tuo laghetto è l'esempio ideale di quello che cerco di dire. Se ci fossero meno pesci, probabilmente non servirebbe nemmeno la somministrazione di cibo. Ci pensa la Natura a produrre tutto ciò che serve, in una catena alimentare completa. Le alghe prendono il sopravvento quando è giusto che lo facciano, e tu le lasci fare. Lo faresti nell'acquario? E i vermi? E gli insetti? Ogni organismo, a partire dai batteri, si è sviluppato in base alle condizioni che ha trovato. E poi non ci sono specie esotiche, piante dall'Indonesia, lumache dall'Amazzonia e pesci dal Messico. Tutto ciò che si sviluppa nel tuo laghetto è roba di casa nostra, adattata da millenni alle nostre acque, alle nostre temperature, alla nostra luce solare, e ai nostri cicli stagionali. Nell'acquario, invece, hai bisogno di almeno 3 prese di corrente, 4 se vuoi alba/tramonto, 5 se vuoi la luce lunare, diversi timer, la CO2, l'osmosi inversa, i Sali, i fertilizzanti... In altre parole, è vero che entrambi gli ecosistemi sono di origine artificiale. Ma il primo è un laghetto all'aperto, che funziona secondo le regole un qualsiasi altro laghetto naturale. Il secondo è un insieme di lastre di vetro, nel salotto di un'abitazione, che ospita organismi che hanno fatto tre mesi di nave per arrivare qui da noi. Come dicevamo in mp, quando uno arriva ad avere i Nitrati a 5 mg dopo un mese, non è più un principiante, e secondo me fa benissimo a porsi domande sulla frequenza dei cambi, sentendo l'esigenza di provare qualche "trasgressione". Anzi, estenderei la cosa anche alle sifonature del fondo e le manutenzioni del filtro. Ma arrivare alla "autovasca" (come il tuo laghetto) è ben altra cosa. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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