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efficienza dei termoriscaldatore in commercio
Ciao atutti, ho fatto una ricerca nel forum e non sono riuscito a trovare nulla a riguardo, quindi a voi che avete più esperienza di me #12 faccio questa domanda:
Dal momento che passerò ad un 300l e riscaldarlo non sarà come il mio attuale 100l, esistono differenze di efficienza fra le varie marche? Ad esempio, penso che prenderò un 300W, è possibile che a parità di wattaggio quello della Askoll scaldi di più rispetto a quello della Visi Thermo o viceversa? Grazie per l'aiuto Ciao Claudio |
io ti consiglio jager !
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l'unico riscaldatore che ti puoi tarare
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L'efficienza di QUALUNQUE riscaldatore è sempre il 100% (è un conduttore che si scalda per effetto della corrente). Non esiste il riscaldatore che fa "risparmiare" energia perché, a parità di wattaggio, scalda di più. La qualità la fa l'accuratezza del dispositivo e la resistenza (si accende e spenge quando deve, il termostato non si rompe, rimane impermeabile, ecc.).
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Premettendo che questo è vero:
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Questo invece è falso: Quote:
Cmq dato che sono differenze trascurabili e non apprezzabili se non in laboratorio, vedi il punto sopra: uno vale l'altro in fatto a potenza, la qualità è un altro discorso. |
Ok grazie a tutti, pensavo che, come per le stufette, ci fosse una discriminate sul materiale che compone la resistenza, e quindi sul risultati finale, anche per il nostro riscaldatore. Grazie per il consiglio Freccia72, altri modelli da consigliare?
Ciao Claudio |
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E' un concetto errato che spessissimo viene propagandato sul forum. |
[QUOTE=ossia il rapporto tra l'energia totale utilizzata dal riscaldatore e quella effettivamente ceduta all'acqua
.[/QUOTE] Scusami mi spieghi questa frase? Vuoi dire che a parità di energia consumata si possono avere risultati diversi? Nel caso la risposta fosse no, mi sapresti spiegare perchè nelle stufette si sono abbandonate le classiche resistenze metalliche per prodotti più "tecnologici"? Grazie 1000 Ciao Claudio |
Quoto ilVanni in toto.
Qualsiasi riscaldatore non potrà mai generare più calore e neanche di meno rispetto all'energia che assorbe. codyx, per le stufette vale lo stesso discorso, le varie tecnologie utilizzate hanno in genere lo scopo di diversificare la propagazione del calore generato tentando di privilegiare l'irraggiamento alla convezione. In questo modo la temperatura operante ovvero quella percepita può essere maggiore e soprattutto può aumentare più in fretta essendo una media tra la temperatura dell'aria e quella delle pareti che ci circondano. |
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(e ad esempio se ci fosse del vuoto potresti scaldare finchè vuoi ma non avresti una propagazione di calore per induzione.) Quote:
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Se una stufa consuma 1000W, alla fine cede 1000W all'aria. oni305, sulla fisica del problema, stai continuando a sostenere un concetto errato. Alla fine, l'energia va in calore (e un thermos che mantiene il calore per sempre ancora devo vederlo). Una macchina che, semplicemente, dissipa, ha rendimento 1 (NON fa lavoro, appunto). Se la chiudi in un thermos rallenti solo il trasferimento (hai mai visto un caffé in un thermos rimanere caldo per settimane?). Per quanto riguarda l'efficienza (che, per definizione, è indipendente dalla velocità con cui il calore si trasferisce), avrai tot watt consumati dal dispositivo, e gli stessi tot watt ceduti all'acqua (la maniera con cui sono ceduti, agitazione termica, emissione di fotoni o altro, poco importa: alla fine va tutto in calore). |
Riassumendo in parole spicciole:
una resistenza (qualsiasi essa sia) che consuma 100W in un'ora, ridà all'ambiente l'equivalente in calore. Questo calore lo può dare più o meno velocemente ma lo ridà tutto, quindi nel caso dei nostri riscaldatori l'unica differenza è la velocità con cui la resistenza arriva alla massima temperatura (temp uguale per tutti i riscaldatori con lo stesso wattaggio) e come questo viene restituito alla vasca dall'involucro. Giusto? #13 Ciao Claudio |
Più o meno è così.
Tieni conto che il riscaldatore DEVE cedere il calore all'acqua altrimenti rischia di danneggiarsi. Nell'esempio fatto da Oni305 del riscaldatore chiuso in un thermos il calore determinerebbe un innalzamento della temperatura tale da determinare il collassamento di uno dei due , il riscaldatore o il thermos. Se anche l'energia dovesse paradossalmente causare l'emissione di fotoni, come nel caso della lampadina, dove andranno a sbattere questi fotoni e cosa genereranno? Sempre calore! In ogni caso il risultato ultimo sarà calore, qualsiasi cosa sia capace di fare quel riscaldatore. Qualsiasi apparecchiatura elettrica, qualunque lavoro faccia alla fine disperderà sempre nell'ambiente una quantità di calore pari all'energia consumata. |
Ok, grazie a tutti per la spiegazione!
Ciao Claudio |
Ottima spiegazione, St_eM.
codyx, più precisamente, direi che la differenza sta nella velocità con cui il calore si propaga dal riscaldatore all'acqua (l'aumento di temperatura dipende dal calore specifico del riscaldatore e dalle sue dimensioni). Il calore continua a propagarsi dal riscaldatore all'acqua finché non vanno in equilibrio termico. Molto più importante, quindi, è l'accuratezza del termostato e la durata della "vita" del riscaldatore. In ogni caso NON si risparmia più o meno energia a parità di wattaggio (ossia non cambia l'efficienza) diversamente da quello che ultimamente sento dire spesso sul forum. I vantaggi di un riscaldatore di qualità sono altri. |
Ok tutto chiaro, a parte il jager consigliato da Freccia72 avete altri modelli da consigliarmi per un 300l netti?
ciao Claudio |
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Quando un tipo di energia si trasforma in un altro tipo durante il processo se ne consuma una parte sempre e comunque. Quote:
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Una macchina elettrica che produce calore per effeto Joule ha un rendimento Molto alto ma comunque MAI 1, basta un elettrone che si stacca da un atomo ed il rendimento 1 è gia un sogno... Per il caffè vedi sopra Quote:
Nella Pratica si può in Buona APPROSSIMAZIONE che i W consumati dal riscaldatore vengono usati tutti per riscaldare l'acqua cmq con questo chiudo che qui bisogna parlare di Pesci e non di Fisica |
:d alla fine arrivate alla stessa conclusione, il rendimento è bene o male uguale per tutti #36# però non adentratevi in teoremi e corollari vari altrimenti fra un integrale e l'altro discuisirete del moto perpetuo #13
Credo che mi orienterò sul Jager, solo che mentre per tutte le altre marche consigliano un 300 watt per 300L loro consigliano un 200W. http://www.acquariomania.net/online-...636fc3caffaf98 Che dite prendo lo stesso un 300W? |
che dubbi ti ho fatto venire a proposito del jager?
per me è ottimo, io ho un 250w su un 300lt netti e va benissimo! Avevo anche provato a portare la temperatura a 28°C e ci è arrivata senza problemi! Attento però perchè il jager è più lungo degli altri riscaldatori di pari potenza. Probabilmente è per quello che riesce a scaldare meglio l'acqua, consigliando un wattaggio inferiore! ciao |
oni305, chiudi pure, mi permetto solo di segnalarti una delle contraddizioni:
"Una macchina che semplicemente dissipa ha rendimento 0 perchè se non fa lavoro appunto. (perchè in quel caso ci si aspetta un altro tipo di uscita)" "Una macchina elettrica che produce calore per effeto Joule ha un rendimento Molto alto " Ti faccio notare che produrre calore per effetto joule = dissipare energia elettrica (in calore). Poi magari sono io che non ti capisco. Non è che voglio insistere sull'argomento, è che poi leggo concetti come: "Attento però perchè il jager è più lungo degli altri riscaldatori di pari potenza. Probabilmente è per quello che riesce a scaldare meglio l'acqua, consigliando un wattaggio inferiore!" e mi accorgo che si è parlato per nulla. Un riscaldatore da 300W cederà all'acqua 300W, un riscaldatore da 200W cederà 200W (magari più velocemente, se è più lungo, ma sempre 200 sono). Meglio tornare ai pesci, sì. |
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Perchè se pensiamo ad una macchina che deve fare un lavoro X e dissipa il calore, il calore dissipato è qualcosa che noi non volevamo, qundi è una perdita, ergo cala il rendimento per il lavoro X (rendimento scende). Mentre se noi vogliamo che la macchina generi calore, questo calore non è più considerato una perdita, ma il risultato finale del Lavoro svolto dalla macchina, quindi su questo noi calcoliamo il rendimento (rendimento sale). Ho fatto troppa fisica in vita mia-43 cmq per quello che riguarda la discussione di solito per garantire un buon funzionamento si consiglia 1W/Litro, certo che se in casa si tiene sempre il riscaldamento a 23° basta un riscaldatore anche meno potente. E a parità di Wattaggio riscaldano ugguali, solo che alcuni possono avere un controllo più preciso sulla temperatura da raggiungere e magari anche una durata maggiore |
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mi sono fermato un pò di post fa...
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Ok, partendo dal presupposto che un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l'alto e che se questo corpo è caldo il liquido si riscalda, io ti consiglio vivamente un riscaldatore elettronico con doppio controllo della temperatura. Ho un amico che con un 300 Watt in 200 litri netti ha cotto pesci e piante in meno di 12 ore.
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Per quanto riguarda il doppio controlllo della temperatura, è in progetto pure quello, ma questa è un'altra storia, dalla fisica si passa all'elettronica :-D ' notte ragazzi Claudio |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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