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Piccola riflessione sui "nano"
Tempo fa avevo letto un topic in cui un ragazzo veniva dissuaso dall'usare termini come nanofish o nanoacquari. Riflettendoci sopra credo che siano termini, se non sbagliati, quantomeno da usare più cautamente. Nel mercato si sono diffusi da un pò cubetti, piccole vasche ed acquari poco funzionali ma dalla forma accattivante. Tralasciando quelle assurdità di bettiere ed acquari al di sotto dei 10l (in cui anche delle caridine starebbero strette) quando ci si riferisce a nanovasche solitamente ci si muove dai 20 ai 30l. Sul forum quando un utente si presenta con questi litraggi gli vengono consigliate o delle caridine o un betta, giustamente. Vedo sempre più spesso persone che si presentano con questi acquari stracolmi e sono rimasta parecchio sorpresa quando su un forum italiano interessato a questi litraggi (con sito linkato su AP) ho letto di acquari e di consigli sulla popolazione che non stanno né in cielo né in terra.
Vorrei quindi riassumere un po' le idee sui pinnuti che si è soliti inserire in queste vaschette, è una bozza che vorrei arricchire con le vostre considerazioni ma credo renda l'idea del perchè sia sbagliato parlare di microrasbore o nanofishes senza le dovute cautele: Iniziamo con la famiglia pseudomugilida, pinnuti papui veramente belli, si stanno diffondendo a gran richiesta anche da noi, i più conosciuti sono pseudomugil gertrudae, pseudomugil furcatus e pseudomugil signifer, i primi non superano i 3cm mentre gli altri arrivano ai 5 cm quindi non sono proprio piccolissimi, per questi ci vorrebbero almeno una quarantina di litri netti. Rimanendo nella Nuova Guinea ci sono le splendide iriatherina werneri, per un gruppetto di queste non si dovrebbe scendere al di sotto dei 50l nonostante i maschini arrivino a 5cm mentre le femmine rimangano sui 3,5 cm. Andando in Asia troviamo i pinnuti da nanoacquari più diffusi. Iniziamo con i tanichthys albonubes forse non tutti sanno che richiedono acque con temperature particolari, dai 16#18°C (ci sono fonti discordanti) ad un massimo di 22°C. Passiamo ai vari danio, tra i ciprinidi asiatici più diffusi: danio margaritatus, danio choprae, danio albolineatus e danio erythromicon, nonostante la gente si ostini a tenerli al di sotto dei 30l per margaritatus e erythromicon si consigliano dai 45l in su (e posso confermarlo perchè tenendo in 110l un gruppetto di 8 danio margaritatus noto lo stress che portano i corteggiamenti e le varie parate), per i choprae ci vorrebbero una sessantina di litri e per i albolineatus oltre 70l. Richiedono anche loro temperature non troppo elevate con un massimo di 24°C. Troviamo poi tutte le splendide boraras che in 30l dovrebbero starci: boraras merah, boraras maculatus, boraras brigittae e boraras urophthalmoides, di queste solo le ultime due possono vivere in acqua con durezza media mentre le altre necessitano di acque davvero molto tenere. Passiamo poi al dario dario che viene inserito nei piccoli acquari come pesce da fondo, anche lui necessita di vasche più grandi ma soprattutto di un'alimentazione incentrata sul cibo vivo, difficilmente accetta il secco e non è sempre cordiale con i compagni di vasca. Arriviamo poi agli evergreen, ai pinnuti più diffusi nelle nostre vasche che spesso vengono rinchiusi in 20l o poco più. Innanzitutto gli endler, poecilidi piccolini e colorati ma che vanno inseriti in rapporto un maschio ogni tre femmine e che in breve tempo riempiniono qualsiasi vasca di avanotti (a differenza di guppy e co loro non predano i figli). Poi i maltrattatissimi neon e cardinali, penso che ormai tutti sappiano che nonostante la stazza necessitano di lunghe vasche per farsi buone nuotate. Concludo coi pesci da fondo, dagli oto ai corydoras più minuti, rimangono pesci da gruppo e come tali vanno inseriti in un buon numero di esemplari, cosa che non è certo consigliata in bassi litraggi. |
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poi nell'universo bassi litraggi, c'è il mondo dei killi, ma come dico spesso bisogna avere una mentalità "nuova"
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I killi non li ho citati perchè c'è bisogno di cure particolari. La cosa disarmante rimane la gente che sotto i 20l consiglia un buon numero dei pesci da branco tra quelli citati sopra e qualche pinnuto da fondo sempre citato, mah.
------------------------------------------------------------------------ Oddio come scrivo, con c'è bisogno di cure particolari intendo che per avvicinarsi ai killi non bisogna aspettarsi la stessa gestione di un acquario tropicale comune. |
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I killi sono un universo a parte, dove le regole acquariologiche vengono portate molto all'estremo...cerchiamo di non far passare il messaggio che siano adatti ai nano sennò siamo finiti...
Se si vuole tentare con loro, bisogna essere ben consapevoli di quello che si sta facendo, magari ci ritroviamo tra le mani una specie o una popolazione estinta...e ci vogliono tanta passione e costanza... Il problema dei nani è che spesso sono cubi, una forma decisamente inadatta ad allevare pesci...un classico 30x30x35 è ben diverso da un 40x25x30, che è decisamente più adatto ad allevare certi pesci molto piccoli come Dario dario, Parosphromenus o Trichopsis, o piccoli ciprinidi come le Boraras...sarò estremo, ma io nei cubi ci vedo bene solo le caridine (tra l'altro sono nati per loro)... |
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chi alleva killi entra in un mondo parallelo all'acquariofilia ed è consapevole che grazie a lui si portano avanti specie che per determinate zone del mondo a causa di clima e ambiente sarebbero estinti.Ci vuole passione, tempo, tantissima conoscenza della materia... Per carità..teniamoli lontano dai killy.. a chi inizia è meglio consigliare il solito betta nel 40 litri, niente pesci sotto i 30litri e così via..Chi è neo patentato compra la punto non la Ferrari... a piccoli passi poi se uno si appassiona ,si forma e vuole fare nuove esperienze ben venga..ma teniamoli lontano da certi pesci... |
...ad essere sinceri a me non piace affatto l'idea del Betta maschio da solo, a prescindere dai litri...in fin dei conti, che ci sta a fare??
Sarebbe molto meglio invece vedere magari un piccolo acquario, ma con una coppia di Trichopsis pumila, un gruppetto di Boraras brigittae, che si RIPRODUCONO...questo manca molto nell'acquariofilia italiana, magari anche per colpa dei negozianti, per carità...a nessuno piacerebbe dare i "propri" pesci ad un negozio poco affidabile... Ma riprodurre significa sia incentivare lo scambio tra gli appassionati, sia limitare in qualche modo le importazioni dalle farm dell'Est, veri lager per pesci...e non è necessario affrontare chissà quale sfida, si potrebbe iniziare con pesci facili, presi in negozio, per poi magari affrontare specie sempre più impegnative...più persone riproducono, più è facile trovare pesci particolari e soprattutto sani, e di provenienza certa, meno si impoveriscono le popolazioni naturali (ancora molte specie, anche ampiamente commercializzate, sono wild-caught)... Purtroppo vedo che molto spesso il tema riproduzione è bisfrattato, molti la vedono come una cosa poco importante, altri quasi come un peso...invece riproduzione e distribuzione dovrebbero essere gli imperativi per ogni acquariofilo! |
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Lasciamo perdere...assurdo!
In quei pochi litri già mi pare stretto un gamberetto Lysmata... |
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comunque per me il problema non sono i nanoacquari, il problema è che non li si sa usare. e molti non fanno niente per informarsi prima. |
ciau volevo rispondere a qsto topic interessante..dico cosi xke mi riguarda nel senso che ho una vaschetta di 20l lordi....sinceramente devo dire che avrei voluto mettere, e qsto lo pensavo fino a qualche ora fa, dei pesciolini....2 colisa chuna e 4 titteya...però leggendo il topic e sapendo anche io delle giuste esigenze che devono avere i pesci e che con soli 20l non si puo far molto...mi son un po demoralizzata -20e cosi...credo che mi arrenderò e metterò solo qualche tipo diverso di caridina ....attulamente ho 2 o forse 1 caridina japonica..e poi ne inserirò altre di tipo diverso...-37 forse meglio cosi ...
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Le caridine non sono certo un ripiego, ce ne sono di bellissime...
Tutte quelle del Sulawesi, ad esempio, oltre ad essere molto rare e difficili, non sono frutto di selezioni umane (e speriamo restino così)... |
Concordo con gran parte degli argomenti esposti...
Ma per esperienza dico che a mio avviso (e come tale, si resta nel campo dell'opinabile), 30 litri per un piccolo gruppo di Danio margaritatus sono sufficienti, sia ad allevarli senza arrecare alcun danno alla loro crescita e mantenendoli nel pieno della salute, sia per riprodurli. L'importante è che l'acquario sia studiato in modo da dare loro un gran numero di nascondigli e zone d'ombra, dove rifugiarsi quando la loro timidezza prende il sopravvento o quando i maschi si fanno troppo pressanti nei confronti delle femmine... |
Concordo anche io con .:DOME:., anche per quanto riguarda le piccole rasbora (le boraras ad esempio).
Per il discorso del betta, sappiamo tutti che non è un pesce molto attivo, e passa ore anche poggiato da qualche parte, le vaschette da 20l a mio avviso sono sufficienti per dare lo spazio per il nuoto, per la riproduzione in vasca piccola ovviamente non è semplice, ok su questo è ovvio. Per quanto riguarda invece le Iriatherina Warneri secondo me dire che minimo hanno bisogno di 50l è un po' tanto, perchè le ho da diverso tempo, sono pesciolini davvero belli amano sostare a mezz'acqua tutti rivolti verso il flusso della corrente, ma anche loro non sono nuotatori instancabili, anzi tendono ad essere molto statiche. Certo magari 1 trio magari (1M e 2F) ma li vedo anche in un po' meno litri... ciao! |
Ho evitato di citare i killi di proposito proprio per evitare che la filosofia che ne sta dietro venga ridotta a "pesci ideali per piccolissimi acquari". Questa filosofia, come dite giustamente, dovrebbe essere estesa a tutti i pinnuti: vasche che oltre a litaggio e valori idonei possano permettere riproduzioni, layout ben pensati e funzionali alla specie, cibo vivo ecc ecc.
Dome come scrivo sopra già nella mia vasca grande piantumata vedo le femmine fertili di danio stressate dai maschi e questi rincorrersi e scacciarsi, sotto i 50l sinceramente non scenderei. Se poi si vuole riprodurre un'unica coppia la si può inserire in una vaschetta per poi togliere i genitori al rilascio delle uova. Venus io ho ripreso l'esempio del betta in 30l, anche se so che non ti convince, perchè a livello di litraggio ed esigenze solo un bettino o delle boraras possono viverci. Che poi non abbia molto senso prendere un veiltail sgargiante solo per motivi estetici mi trovi d'accordo, ma un neofita può avvicinarsi al betta anche in questo modo, magari gli verrà voglia di passare ad un 60l in cui tentare la riproduzione e nel 30 crescere gli avanotti :-)) Fabter in 20l si può fare moltissimo! Come tutti i piccoli acquari le cure richieste sono maggiori rispetto ad un litraggio elevato ma ci sono caridine davvero splendide, come quelle che citava Venus: http://www.shrimpsofsulawesi.info/ Ale e Daniele mi trovate d'accordo, che ve lo dico a fare :-) e malù, ho sentito parlare di nanoreef ed infatti temevo una sovrapopolazione anche in ambito marino :-( Insomma io non voglio attaccare chi per motivi di spazio o economici (anche se i cubetti ed il fluvial edge costano una fortuna!) punta su queste nuove proposte, invito solo a rifletterci un pò su ma soprattutto a battibeccare con quanti sostengono che in 20l "un pesce da branco ed uno da fondo stanno benissimo!" e cavolate del genere... |
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anche io sono per un'acquariofilia consapevole, ma non facciamo passare i nostri gusti per LEGGE, anche perchè a me piacciono le vasche a basso consumo e se devo scegliere tra attrezzarmi di un impianto di acqua osmotica e co2 per rirpodurre le boraras e fare una vasca per un betta..... scelgo, decisamente, il betta. e poi è molto meglio prendersi un pesce come il betta (che non è solo bello, è anche molto interessante come comportamento, anche da solo) e solo dopo averlo conosciuto passare alla riproduzione che fare come quelli che prendono maschio e femmina, li mettono insieme e poi aprono il post"il maschio picchia la femmina!" o viceversa. le ripro hanno senso non come imperio, ma quando si conoscono i pesci. e ogni pesce ha una sua dignità, anche non riprodotto. ciao, ba |
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Piccole rasbora come microrasbora ecc sono nomi generici e poco significano. Bilogicamente sono ignorante ma immagino che boraras e danio siano ciprinidi ma appartengano a generi ben diversi. In 30l anch'io suggerisco delle boraras che si potrebbero anche riprodurre ma sconsiglio caldamente tutti i danio. Per le Iriatherina Warneri io purtroppo non le ho mai tenute ma non mi sembrano così "nano". Quote:
------------------------------------------------------------------------ Ba, come ho scritto anch'io credo che incominciare con un betta possa portare il neofita o anche l'acquariofilo comune a tentare la riproduzione in seguito, me lo vedo una volta innamorato del bettino col desiderio di riprodurlo :-)) |
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Ho avuto una nidiata di 30 pelvicachromis e ho FATICATO a trovare un negoziante che me li prendesse in REGALO. Per non parlare dei Brevis. Ho dovuto fare 40km per regalarli al negoziante da cui avevo preso la coppietta. Quindi, io sono partito cercando la riproduzione di tutto quello che allevavo, e mi sono ritrovato con avannotti che nessuno voleva. Si, dalle mie parti non vendono ciclidi nani, perchè i negozianti (a ragione) dicono che non ci sono acquariofili 'evoluti', ma vogliono solo pesci colorati e non coppie (altrimenti la vasca è vuota, dicono..) Etico? Secondo me è eticamente scorretto regalare 30 pelvicachromis e non averli MAI (e dico MAI) visti nelle vasche dei pesci in vendita... che fine hanno fatto?! Non voglio saperlo.. Quindi, per quale motivo farlo?! Recentemente volevo impegnarmi nella riproduzione dei Carinotetraodon Travancoricus (a trovare na femmina....) ma per farnce cosa?! Tanto so che nessuno me li prende... (e ci sono molti altri pesci meno comuni che vorrei ordinare per riprodurre.. ma per farne cosa!??! Tanto so già che non riuscirei a darli ad appassionati) |
I "nano acquari" esistono e funzionano solo se ben gestiti, io ne ho uno da 45l. lordi dove allevo una piccola colonia di conchigliofili del Tanganica, e se avessi tempo mi riempirei la casa di piccoli acquari monospecifici, perchè poi per acquari piccini la scelta del monospecifico (o quasi), opportunamente allestito, è la scelta migliore.
Sul discorso della riproduzione, sono d'accordo con babaferu #28 e con alek4u E i killi, beh, ho sempre pensato che fosse impegnativa una vaschetta a loro dedicata, ultimamente non sono molto presente sul forum, ma c'è qualcuno che li considera pesci per principianti?-05 |
Cookie989 Sì infatti, io intendevo le boraras (che alcuni chiamano ancora Rasbora).
Per le Iriatherina dicevo invece che mettere un gruppo in una vasca non tanto grande si può mettere 1 trio, 1 maschio e 2 femmine;-) Tra l'altro sono stupende! |
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....cmq se dovessi mtttere vari tipi di caridine e almeno 2 colisa chuna???(anche qste sn piccoline...) |
50 - 60 litri per una coppia di T.chuna...
Concordo con voi per la difficoltà di piazzare la prole...magari però se ci si sbatte un pochino di più, si riesce a trovare una sistemazione decente a tutti... |
Al di sotto dei 50-60l niente trichogaster (ex colisa) chuna, vedrai che anche le caridine danno parecchie soddisfazioni! Ad esempio mio padre dopo aver visto la mia vasca grande vorrebbe allestire una vaschetta tutta per le red cherry perchè dice: sono moooolto più interessanti dei pinnuti :-))
Alek quello che ti è successo è veramente brutto cavolo, ma hai provato a mettere annunci su tutti i mercatini possibili immaginabili? Ma neanche un utente del foum era interessato? Mi spiace un sacco. Miranda, 45l non sono pochissimi ;-) ed hai ragione avere solo acquari monospecifici è un gran passo avanti! Faby ooooook, oggi sono tarda :-D |
scusate...magari son io che non ne capisco nulla il che mi va anche bene...visto che bazzico in qsto ambiente da poco...
però se 2 pesciolini che per dimensione non son grandi arrivano forse ai 3cm? e agilità non sono partcolarmente vivaci....cm delle colisa chuna, e non trichogaster che già sn molto piu grandi, secondo me non dovrebbero soffrire in una vaschina piu piccola di 30l. cioè se uno prova e vede che stan bene non presentano comportamenti strani e si nutrono... poi magari avrò torto ma delle volte per alcuni casi mi sembra esagerato restringere cosi tanto i campi....perchè a questo punto un betta se proprio dobbiamo dirla tutta è molto piu grande di 2 colisa messe insieme...ed è non flash a nuotare s ein piu si aggiungono altre 2 femmine....in una vascahina da 20l o 30l non sarebbe ingiusto anche x lui? dico solo che secondo me le restrinzioni, andrebbero valutate a seconda del tipo di pinnuto, e dal numero che si vuol mettere in vasca. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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no no miranda, nessuno considera i killi come pesci per principianti, ma mi piacerebbe che anche i pesci "da principianti" venissero trattati bene come i killi ;-)
per il discorso dei T. chuna, fidati non ci stanno. |
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Fab tranquilla più dubbi hai più chiedi ;-) allora io ho due trichogaster chuna (in Italia li chiamiamo ancora colisa chuna ma la dicitura a livello internazionale è cambiata) e pur non essendo grandi nuotatori, come ad esempio i neon, hanno bisogno di vasche lunghe e parecchio piantumate anche per dar riparo alla femmina durante il corteggiamento del maschio, una scheda valida:
http://www.seriouslyfish.com/profile...es=chuna&id=75 Come ti dicevo io li ho in vasca e non sono statici come un bettino, ma nuotano ed esplorano parecchio #36# |
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Mah...secondo me, per quanto riguarda i margaritatus (e solo a questi faccio riferimento, perchè sono gli unici Danio che abbia allevato), restiamo nel campo dell'opinabile... Io le allevo da più di un anno qui dentro (la foto è di qualche tempo fa, adesso la limnophila è più sviluppata): http://img834.imageshack.us/img834/7222/72408576.jpg Siamo intorno ai 30 litri. Non ho avuto alcun decesso, lo sviluppo dei pesci è regolare (in rapporto alle loro minute dimensioni, sono diventati dei bei "bestioni" :-) ) e come ti avevo detto anche via mp, si sono riprodotte svariate volte. A questo aggiungi che credo ci siano più nascondigli in questa vasca (tra riccia, limnophila e anfratti vari sopra e sotto il legno) che in tante vasche anche di litraggio superiore...tanto che spesso io stesso perdo di vista i pesci per diverso tempo. Inoltre, c'è da dire che in natura, oltre che nei ruscelli, le si trova anche in piccole pozze, poco estese e profonde anche meno di 30 cm. |
Dome vedo che hai dei bei manzi di danio :-D però a dirla tutta mi sembra piccolina la tua vasca... Devo dire che anche le mie si sono riprodotte nella vasca grande però gnam gnam :-(
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Sono d'accordo con Jacopo quando dice che più che il litraggio per alcuni pesci è limitante la forma e come dice lui i cubi sono l'esempio principe...non parliamo di angolari o acquario improponibili come quelli esagonali e chi più ne ha più ne metta...
Non sono d'accordo con il discorso killi,OVVIAMENTE non sono nanofish ma di nanofish è comunque assurdo parlare anche per gli altri...la visione dei killi come pesci "di un altro pianeta" è un pò svilente,sono pesci particolari che necessitano di cure a volte particolari ma spesso mi sembra che vengano visti come una cosa irraggiungibile per i più...sono pesci e non hanno niente di più o di meno di un endler ecc...esistono killi adatti anche ad i principianti l'importante è il giusto approccio.. Inoltre a parere mio possono esistere 30 litri che offrono molti più nascondigli e rifugi rispetto ad un 50 litri mal allestito...e di questo spesso non se ne tiene conto.... |
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E secondo me spesso questo dovrebbe essere valutato di più che il solo litraggio:-) |
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la mia esperienza coi killi è lilitata a una specie non annuale (fundulopanchax gardneri), ma non mi sembrano assolutamente pesci difficili, anzi....ci sono killi non annuali che sono facili da mantenere e possono essere allevati e riprodotti anche da un principiante (songelare del surgelato anzichè svitare un barattolo di secco, oppure mettere le cisti in acqua salata e setacciare i naupli il giorno dopo con un passino non mi sembra nulla di trascendentale!!!!!)e tra l'altro alcuni sono reperibili (con un po di fortuna) anche da un negozio, tanto per iniziare va bene anche un pesce senza location e non in via d'estinzione secondo me le riduzioni delle vasche dovute semre al minor spazio a casa (o ai minori soldi disponibili), sono proprio l'occasione per rilanciare questi pesci "dimenticati" |
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esistono tante specie con esigenze e valori diversi. -39 |
Si certo più del litraggio conta la distribuzione del litraggio, fondamentale inoltre la disposizione di piante, rocce e legni #36#
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lumache, caridinie, insetti, dafnie, idre :-)
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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