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Diffusione di CO2 con due tasselli da muro
Descrivo questa mia esperienza per correggere un’inesattezza che troppo spesso leggo sul Web: il sistema di CO2 a gelatina, si dice, sarebbe adatto solo per acquari piccoli, 60 - 80 litri, qualcuno si spinge a 100, pochissimi arrivano a dire 120.
Secondo la mia esperienza non è affatto così. Nella mia vasca da 100 litri è installato il classico impiantino artigianale da 3 Euro, che trovate descritto un po’ dappertutto (Coca da 2 litri, gelatina per dolci, deflussore per flebo, ecc. ecc.). Il primo giorno che lo montai ci fu quasi una catastrofe: in un solo pomeriggio il pH scese di oltre un punto, da 7.6 a 6.4, nonostante il KH, piuttosto alto, garantisse una certa tranquillità. Ora sono costretto a tenere la rotellina del deflussore quasi completamente chiusa, con la bottiglia che sembra di pietra e la produzione di gas che va avanti per più di un mese, anche un mese e mezzo. Nonostante la strozzatura estrema, eseguendo qualsiasi test e consultando qualunque tabella, risulta sempre un livello di CO2 addirittura troppo alto, specialmente d’Estate, quando l’attività dei lieviti è più vivace. Se avessi una vasca più piccola sarei costretto ad accendere l’aeratore ogni tanto, per buttarne via un po’…. Come è possibile? Eppure dovrei essere al limite, con 100 litri… Credo che la soluzione del mistero sia molto semplice. La CO2 non si misura in “bolle al minuto”, ma in mg/litro. Non importa se ne eroghiamo un quintale sprecandola in superficie, conta solo quella che rimane disciolta nell’acqua. Ritengo, quindi, che il fenomeno sia legato all’efficienza del mio metodo di diffusione, che vi propongo qui nella speranza di essere utile a qualcuno. Serviranno soltanto due tasselli da muro, detti anche “tappi Fisher”, quelli per stringere le viti fissando lampade, pensili, orologi, ecc., e soltanto le nostre mani per montarli, senza nessun attrezzo particolare, nemmeno un cacciavite, niente di niente. Cominciamo osservando questa foto: http://s2.postimage.org/guqfgxb8/Dicembre_2010_1.jpg Forse vi starete chiedendo che cos’è quel tubicino che penzola, in alto a destra… …E’ il mio diffusore! Ora sembra bruttino, ma ho piantato diverse talee di Bacopa proprio là sotto. Tra circa un mese raggiungeranno la superficie, e lo nasconderanno. Ho fatto un disegnino schematico dello stadio finale del filtro (interno), che vi invito a guardare prima di continuare a leggere. http://s2.postimage.org/gv3nrp9g/Diffusore_per_CO2.jpg Quando acquistate il deflussore per flebo, nella busta c’è anche un ago, che di solito rimane inutilizzato. Io l’ho infilato nel tubo di uscita della pompa, come nel disegno a sinistra. Dalla parte opposta ho piazzato uno spezzone da 8 - 10 cm. di tubo per aeratore, piegato verso il fondo della vasca (poi vedremo come piegarlo). Il tubicino rimane in posizione perché incastrato da due tasselli da muro (io ho usato quelli da 6), che fanno anche “da tappo” riducendo la sezione del tubo principale (chiaramente visibile nel disegno a destra, “Vista Frontale”). Per il Teorema di Bernoulli, diminuendo la sezione si aumenta la pressione, con conseguente aumento della velocità di espulsione dell’acqua. Il getto originale si divide pertanto in due parti: - La prima (che chiameremo “getto 1”) continua ad uscire orizzontalmente dalle fessurazioni rimaste tra i tasselli (vedere disegno a destra), ma con una velocità così alta da far sentire i suoi effetti fino alla parete opposta dell’acquario. - La seconda (che chiameremo “getto 2”) si incanala lungo il tubicino in modo turbolento, frammenta le bolle già piccole che escono dall’ago, e infine se le trascina dietro in una nube che arriva fino a lambire il ghiaietto sul fondo. Queste particelle sono nebulizzate così finemente che impiegano anche 10 - 12 secondi per risalire. In ogni caso, tutte le microbolle prodotte dal getto 2, quando risalgono vicino alla superficie, vengono spazzate via dal getto 1 che le disperde fino al lato opposto della vasca (il mio acquario è lungo un metro). Con questo sistema, la quantità di CO2 disciolta è elevatissima, il tutto si monta con due dita ed il costo è praticamente pari a zero. L’ago fa già parte del deflussore. Il tubicino potete “rubarlo” al vostro aeratore, o in alternativa potete tagliare un pezzetto di tubo del deflussore. Dovete procurarvi solo i due tasselli Fisher, come dicevo all’inizio, ma quasi tutti li abbiamo già in casa. Ultima cosa: la piegatura del tubo per aeratori. - Infilateci un filo elettrico, di sezione quasi uguale all’interno del tubo. Va bene anche un filo di ferro, o di stagno per saldature. Io ho usato il filo rosso della piattina rosso/nero, comunemente impiegata per le casse Hi-Fi. - Avvolgete il tubo su una matita, in modo da formare un tornante, una “U”. - Ora scaldate la curva con un accendino, muovendo la fiamma velocemente in modo da non sciogliere la gomma. Dovete solo ammorbidirla un po’. - Dopo qualche secondo, si sarà raffreddata. Sfilate il cavo elettrico. - A questo punto, il tubo si raddrizzerà un po’, ma non tornerà più diritto come prima. Manterrà una certa curvatura, proprio come quella che serve a noi. Per finire, mostro una foto del risultato, un po’ più da vicino: http://s2.postimage.org/gvluoip0/Diffusore_CO2.jpg Quei puntini bianchi, davanti al muso dello Scalare Koi, sono le bollicine di Anidride Carbonica mentre risalgono. Normalmente sono molto più piccole, ma ho dovuto aprire un po’ l’erogatore in modo che si vedessero nella foto. Si capisce anche dal fatto che si fermano a circa mezza vasca, invece di arrivare sul fondo come dovrebbero. La mia modesta fotocamera non mi permette di mostrarle nel loro aspetto abituale, ma vi garantisco che la nebulizzazione è finissima. ------------------------------ Prima di concludere, propongo qualche trucco relativo alla preparazione della ricetta, sempre in base alla mia esperienza personale: 1) La massa zuccherina sul fondo (300 g di zucchero e 150 ml di acqua) va preparata con 4 fogli di gelatina in Estate, ma solo 2 in Inverno (il composto rimarrà più liquido). Questo compenserà la differente vivacità dei lieviti legata alla diversa temperatura ambiente. 2) La durata dell’erogazione non è legata alla quantità di zucchero, ma all’acqua. Quando l’alcool satura la soluzione, i lieviti si bloccano e la CO2 si “spegne”. Normalmente lo zucchero avanza. Non è lui che finisce. Usate quindi bottiglie da 2 litri, non da 1.5, e riempitele fino a 8 - 10 cm dal tappo, senza preoccuparvi della famigerata schiuma. Con il metodo di diffusione descritto, dovrete tenere l’erogatore così chiuso che nessuna schiuma si formerà mai. 3) Usate lievito di birra liofilizzato (si trova nel reparto delle farine). Quello fresco ha un’efficacia che cala con il passare dei giorni, e quando lo comprate non sapete da quanto tempo è stato consegnato al discount. Inoltre costa di più, e quello che non usate non è recuperabile per la prossima volta, perché sarà scaduto. Attenzione! “Liofilizzato” non significa “chimico”. Non usate quelle polverine lievitanti che si trovano nel reparto dei budini. Quello non è lievito di birra. 4) Trucco “invernale”. Quando riempite la bottiglia, usate inizialmente acqua fredda. Arrivati a poco più di metà, introducete i lieviti ed aspettate che precipitino sulla gelatina. A questo punto inserite gli ultimi due bicchieri dal rubinetto dell’acqua calda (circa 50°). Cadendo in quella fredda si miscelerà istantaneamente, portando subito la temperatura a circa 25°. In questo modo, la produzione di CO2 inizierà subito, e la bottiglia andrà in pressione entro due-tre ore. 5) Nell’ultimo bicchiere, prima di versarlo dentro, sciogliete un cucchiaino di zucchero e uno di Bicarbonato di Sodio (lo trovate nel reparto del sale da cucina, al supermercato). Lo zucchero sarà immediatamente disponibile per i lieviti, prima che la gelatina cominci a sciogliersi, facendo partire subito la produzione di CO2. Il bicarbonato tamponerà l’acidità dell’alcool, facendo durare di più la vostra acqua. Spero di aver dato una mano a qualcuno, con questa idea. Buona CO2 a tutti! -------------------------------------------------------------- ATTENZIONE! Aggiornamento importante. Il metodo descritto in questo post annulla e sostituisce quello che avete appena letto. |
Bene, intelligente come metodo è praticamente l'evoluzione di quello venturi..
Ps ma che ci fa un guppy???? |
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Dai, su... il Guatemala non è lontanissimo dall'Amazzonia... sarà un turista! #22 Scherzi a parte, in realtà sono due: un maschio e una femmina. Li sto ospitando temporaneamente. Non c'è pericolo che possano riprodursi, con gli Scalari... Vedo che sei anche tu un biotopista convinto. Per fortuna non ti sei accorto della Cryptocorina... quella sì, che è un errore madornale! Se t'interessa, sul mio profilo c'è tutta la lista. Pesci e piante. -28 |
Non sono un biotopista, anzi il mio biotopo è praticamente un monospecifico con piante e invertebrati cosmopoliti quindi, è solo che guppy e scalari hanno bisogno di valori opposti, è un errore frequente nei neofiti ma vedendo quel bell'acqiuario non mi sembri uno con poca esperienza.;-)
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E' un peccato avere un diffusore tradizionale.
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Ogni volta che vedo quella Crypto, nella mia vasca, faccio finta che sia un Echinodorus... #07 Quote:
Rispettando le zone di provenienza, è più difficile commettere certi errori. Rimane il problema della temperatura; io, ad esempio, ho messo insieme Scalari e Neon. Ho ceduto alle richieste di mio figlio, che voleva quei pesciolini così sgargianti... Disgraziatamente, siamo capitati in un giorno in cui non avevano più i Cardinali. -20 P.S.: L'acquario che hai visto tu in quella foto, non è quello reale. Aveva appena subito una potatura veramente massiccia. Di solito è molto più "pieno". Ho l'abitudine di scattare le foto solo dopo una potatura; non mi piace mostrare in giro quella Giungla impenetrabile. Come quelli che vanno dal parrucchiere perché devono rinnovare la patente. ;-) -28 |
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Se io avessi un flipper, oppure una campana, magari pagati a caro prezzo da una marca prestigiosa... Metti che un giorno vado da un amico e vedo un sistema che funziona come il mio... Di sicuro mi verrebbe voglia di buttare via tutto. #77 Comunque, scherzi a parte, il problema non c'è. Come ho scritto nell'articolo, il sistema è a costo zero. Chiunque può mettere il flipper in un cassetto, per un mese, provare il metodo "a tappi da muro", e rimettere tutto come prima se non gli fosse piaciuto. Il buco dell'ago si chiude facilmente, avrà sprecato soltanto due tasselli e dieci minuti. -28 |
Io sono l'unico che non ha trovato l'ago nella confezione...
Si però ti do ragione è molto meglio mettere insieme pesci che naturalmente convivono o meglio un monospecifico se la vasca non lo permette, altro che fritti misti |
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Guarda bene, è nascosto da un copri-ago, così: http://s1.postimage.org/2o8wlj9dw/1_1_deflussore.jpg Quello in foto è esattamente l'ultimo che ho comprato. Però, è anche vero che io non ho mai visto i famosi gocciolatori con la membrana. Quanti tipi ce ne saranno, di questi deflussori? Tra un po' li fa pure l'Askoll... Tanto ne consumiamo più noi degli ospedali, da quando s'è sparsa la voce. :-)) -28 |
No, non ce l'ho , la membrana la vedi s tagli a metà il gocciolatore
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AGGIORNAMENTO
Chi avesse visto la foto del mio acquario pubblicata qui: http://www.acquariofilia.biz/gallery...&size=big&cat= potrebbe aver notato che il tubicino della CO2 è un po' diverso da quello dell'articolo. Dopo un po', i tubi prendono forma e i tasselli si allentano. A quel punto basta una piccola gomitata, perché si sfili tutto. Così ho deciso di rendere permanente il sistema. Ora I tubicini sono due, sovrapposti. Quello sotto contiene sempre l'ago e trasporta l'Anidride Carbonica, (il "getto 2" dell'articolo). Quello sopra produce il "getto 1", simulando le fessurazioni tra i 2 tasselli. Questi ultimi sono stati sostituiti con abbondante colla a caldo (va bene anche il silicone), che fissa i tubicini e chiude il resto del tubo in maniera molto più duratura. Facendo attenzione, nella foto linkata si riescono a vedere i due tubicini grazie al riflesso della superficie. Quello dritto è più piccolo perché preso dal deflussore e non dall'aeratore. Chi volesse provare, può cominciare col sistema provvisorio descritto nell'articolo, per avere la possibilità di ripensarci facilmente. Ma anche se volesse realizzare subito la versione permanente, in caso di ripensamento basterà sostituire il tubo della pompa, che costa 50 centesimi al metro in qualunque ferramenta. Se mi fossi spiegato male, fatemi sapere. Nel caso, preparerò un altro disegno. -28 ------------------------------------------------------------------------ Quote:
L'ago della flebo è uguale a quello delle siringhe, anche come diametro dell'innesto. Una volta mi si è spezzato; ho trovato una siringa nel cassetto dei medicinali e l'ho preso da lì. Era solo leggermente più corto. |
Ciao.. ho deciso: voglio utilizzare il tuo sisyema per mettere la co2 , rimangono un paio di curiosità; il tubo se è inclinato verso l'alto manderebbe la co2 direttamente nella superficie e sarebbe controproducente giusto? Come fanno a frantumarsi le bolle?
Ps il lievito liofilizzato l'avevo a casa senza saperlo:-) |
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Metodo provvisorio o permanente? Quote:
Butteresti via tutto il gas prodotto, dopo un cm di permanenza in acqua. Sarebbe lo stesso se restasse orizzontale, perché la CO2 ci va da sola verso l'alto. Deve proprio puntare in basso, non importa se non è verticale, ma l'inclinazione dev'essere "in giù" Comunque, è facilissimo piegare il tubo, con la tecnica dell'accendino descritta nell'articolo. Io ho usato lo stesso metodo anche per quello grosso che viene su dalla pompa. Ho solo preso un cavo elettrico più grande. Quote:
Pian piano si svolge; se nessuno la tocca, dopo un po' hai un grosso mucchio di carta sul pavimento, tutta unita in un'unica, lunga striscia. Ora pensa che ci sia un bambino dispettoso, lì davanti. Appena vede un lembo che penzola, lo affera, lo stacca e lo strapazza. Continuando per un po', otterrà anche lui lo stesso mucchio di carta, ma frammentata in tanti piccoli pezzettini. Torniamo a noi. Se metti l'ago nell'acqua ferma, si formerà gradualmente una grossa bolla. Raggiunta una certa dimensione, si staccherà è volerà in superficie. (La carta che si svolge da sola) Ma se la punta sta in un'acqua movimentata, molto veloce, quella turbolenza fa lo stesso effetto del bambino dispettoso. Ogni minima particella che verrà fuori sarà trascinata via dalla forza dell'acqua, senza avere il tempo di unirsi alle altre formando la grossa bolla. -28 |
Allora secondo me meglio dire controproducente visto che la co2 farebbe molto meno effetto di come la ho ora (cioè un atomizzatore ocn la membrana), il tubo del filtro ho fatto una piccola modifica e ho aggiuntouna curva a gomito e per fissarla ho usato un tubo di gomma piu grande l'ago lo potrei mettere li la parte finale è piccola e gia un tasselo da muro sarebbe troppo.
------------------------------------------------------------------------ Ah scordato un pezzo, dicevo il tubo lo tenevo puntato verso l'alto perchè ho visto che alcuni pesci avevano la respirazine piu veloce e allora ho fatto questa prova, poi io volevo testare il metodo provvisorio.:-) Bello come spieghi le cose , mi piace |
Rox R. ma i fogli di gelatina che utilizzi sono da 4 grammi cad o da 2?poi il lievito in polvere quanti grammi?hai mp .grazie
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Il lievito non è importante tanto i lieviti si riproducono, rox ho adottato il metodo però se aumento le bolle diventano troppo grandi per essere atomizzate
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Per bionicle:
La bustina metticela tutta. Tanto costa 10 - 20 centesimi. I lieviti si riproducono, come ti ha detto mouu11, ma mettendone subito parecchi devi aspettare meno tempo per la riproduzione. Per mouu11: Quelle bolle così grosse sono uno spreco inutile. Devi chiudere l'erogatore lavorando solo sugli ultimi due-tre millimetri. Non preoccuparti se vedi solo 5 o 6 bolle al minuto, contano come 20 o 30 di quelle di prima. Non devi credermi sulla parola. Lascia andare la CO2 per una mezza giornata, misura pH e KH, poi incrocia i dati con una delle mille tabelle che trovi in rete. Ti accorgerai che ce n'è addirittura troppa. Se non riuscirai a chiudere di più, dovrai aggiungere qualcosa di calcareo o qualche sale, per mantenere il KH costante. E' quello che succede a me. L'avevo scritto, nell'articolo. Veramente infernale, quel diffusore... -05 -28 |
Fai anche una prova con quello della membranafunziona tantissimo !
Il problema è che ho cambiato l'acqa della bottiglia ma essendo a t bassa e avendone lasciata poca la co2 ancora non è ripartita |
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Scusa bionicle, questa domanda m'era sfuggita. Ho usato gelatina di almeno tre marche diverse, acquistata in vari supermercati. Fino a questo momento credevo che i fogli fossero tutti uguali, io li sempre visti di un unico formato (senza sottilizzare sui mezzi centimentri). Sfortunatamente per te, proprio ieri sera ho rifatto tutto esaurendo gli ultimi due che avevo. Finchè non ripasso al discount, non so dirti di che formato sono. Comunque devo piegarli a "U", per inserirli nel bicchiere "da ammorbidimento"; non credo ce ne siano di più grandi. C'è mouu11 che ha appena provato lo stesso metodo, e gli funziona. Se ci legge potrà dircelo lui, il formato dei fogli che ha usato; magari ha ancora la confezione... -28 |
Mi sembra che sull'articolo ci sono scritti 4 grammi ogni 0,5 litri della bottiglia , io uso la gelatina paneangeli se vedi su internet delle foto ci sono , è che ho internet lentissimo altrimenti lo cercavo io
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Rox ho abbandonato oggi il tuo metodo perchè per come stanno le cose in acquario diventava macchinoso , adesso rimetto quello con la membrana del deflussore , comunque lo ammetto bell'idea:-))
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Io lo regolo dopo 24 ore dall'installazione, poi non lo tocco più per un mese. -28 |
Perchè dovrei tenere da un altra parte la bottiglia e mettendola piu in vista , poi dovrei risolvere il problema delle vibrazioni create dal fatto che il tubo con la siringa "pesa" sul tubo della pompa facendola sbattere contro le pareti del filtro e facendolo vibrare , mentre dormo non lo sopporto
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Ho capito il problema delle vibrazioni, ma questo no... Perchè devi spostare la bottiglia? Come c'entra la sua posizione con il metodo di diffusione?... -e35 -28 |
Chi ha letto l'articolo, vedendo l'ultima foto con le bollicine ha dovuto credermi sulla parola. #28c
Ora sono riuscito a fregare la macchina fotografica di mio figlio (12 Megapixel), e posso mostrarvi la vera nebulizzazione che si ottiene. La foto è venuta mossa, perché da quella parte della vasca bisogna mettersi in posizione scomoda. Ma a noi interessano le microbolle, e quelle si vedono benissimo. http://s3.postimage.org/2jz8ll3gk/Ne...azione_CO2.jpg -28 |
Perchè io col metodo normale l'atomizzatore lo metto nella parte dx della vasca mentre il filtro sta a sx e il tubicino non arriva e comunque sarebbe d'ingombro per controllarlo e per la parte tecnica
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Ciao sembra molto funzionale la tua soluzione e vorrei utilizzarla anche io per il mio acquario... Pero' io ho un filtro esterno installato nella mia vasca... Come posso fare secondo te??
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Una decina d'anni fa, allestì il mio primo acquario con un amico, a casa sua. Aveva voluto un filtro esterno, spendendo anche parecchio. Forse era difettoso, probabilmente imbranati noi nell'usarlo; sta di fatto che la mattina dopo l'acquario era vuoto, e noi raccoglievamo l'acqua dal pavimento. Aveva il Parquet!!! #07 Non ho mai dimenticato quell'episodio. #28b I filtri esterni non li più voluti vedere, li conosco solo per sentito dire. Spero ci sia qualcuno con un po' di fantasia (magari tu stesso) che riesca ad estendere i princìpi fisici della mia idea ad un filtro esterno, possedendone uno. |
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per il teorema di Bernoulli diminuendo la sezione aumenta la velocità e DIMINUISCE la pressione se hai dei dubbi pensa all'effetto Venturi..... per il resto bravo molto bravo |
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A un mio amico e' capitata una cosa simile col suo filtro esterno (un eheim..i migliiri) proprio perche' nel montaggio aveva dimenticato di sciacquare la guarnizione... Passa ad un esterno e non avrai di che lamentarti ,fidati!! Tornando alla tua idea, non c'e' prp modo di applicarla al mio caso? |
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Volevo dire che aumenta la pressione all'ingresso della strozzatura, producendo maggiore velocità in uscita... E' quello che succede con i getti da innaffiatura. Chiudendo l'ugello, l'acqua arriva più lontano, e il tubo di gomma diventa più rigido. |
forse ho trovato una piccola soluzione per chi ha un filtro esterno... cioè installare all'interno dell'acquario una piccola pompa di un filtro interno (ovv non troppo potente sennò si crea una tempesta in acqua) e apportargli quella tua piccola invenzione!! si potrebbe provare... così si avrebbe una pompa dedicata solo alla diffusione della co2
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Ho risolto per il filtro esterno...o almeno per chi ha la mandata uguale a quella del mio filtro....bolle finissime!!!
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è stato facilissimo!!
dato che il rio 125 ha le fessure per i passaggi dei tubi sul posteriore, la mandata del mio filtro (eheim ecco pro 200) sparava il flusso d'acqua frontalmente ad esso e quindi perpendicolare al vetro anteriore... ho quindi applicato una piccola curva a gomito a 90° sulla mandata e essendo appunto in gomma ho adottato la tua soluzione!! Ago del deflussore piantato dritto nella curva in gomma e direttamente nel tubicino di silicone tenuto appunto fermo da 2 fischer da 6mm!! domani se volete posto le foto del tutto. Ed ecco ottenuta la finissima pioggerella di CO2... |
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#27 #27 #27 Quote:
Cioè...? L'hai piegato verso il basso scaldandolo con l'accendino? Quote:
Allora, chissà... tra un po' ti potrebbe interessare questo aggiornamento, che forse ti è sfuggito: http://www.acquariofilia.biz/showpos...7&postcount=11 Quote:
Non vedo l'ora. Sono davvero curioso. #22 |
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non ho piegato il tubo della mandata, ma ho comprato una curva a gomito (a dir la verità non l'ho neanche pagata, il negoziante me l'ha regalata) a 90° quindi e gli ho applicato la tua soluzione... una foto varrà più di mille parole, vedrai domani! |
Cmq presto cambiero' il sistema a gel con quello ad aceto... Sembra sia perfetto!!
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Troppo pericoloso. Se fai un errore con i lieviti, ti si abbassa mezzo punto di pH. Se lo fai col Bicarbonato, ti esplode la bottiglia in mano. Quella è una reazione chimica, tra l'altro piuttosto violenta. Non è come una fermentazione. Può andar bene per chi usa una una semplice pietra porosa, ma è esattamente il contrario di ciò che serve a noi, coi nostri efficientissimi nebulizzatori "alla Venturi". Con il sistema che hai adesso, ti accorgerai di doverle rallentare, le bollicine. Non aumentarle. Se hai letto i miei trucchi, d'estate devo raddoppiare la colla di pesce, per evitare che l'acqua diventi ViaKal. ;-) Lo ripeto per l'ennesima volta, mi vedo costretto ad usare il maiuscolo: CON IL METODO "A TAPPI FISHER", O SIMILI, LA CONCENTRAZIONE DI CO2 è QUASI SEMPRE TROPPO ALTA! A MENO DI NON AVERE UNA VASCA DA 300 LITRI. Chi non mi crede, misuri i propri pH e KH nei primi due-tre giorni. |
Rox non per smentirti ma dipende nel senso basta aumentare il kh di uno o 2 punti con un cambio che la co2 non diventa sempre troppo alta
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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