![]() |
Articolo etica dell'acquariofilia
Salve a tutti, premetto che temo questa mia proposta venga recepita da molti nel modo sbagliato e male accolta ma non è detto che sia così.
Il motivo per cui faccio questa proposta è che in una sostanziale quantità di topic si discute dell'"etica" acquariofila e l'esempio più frequente è quello del pesce pagliaccio in 30 l (solitamente wave cubo) e quasi sempre capita che, poiché gli utenti e magari anche i moderatori insistono sulla pessima qualità di questa scelta e la criticano, quelli che volevano farlo si offendono e incominciano a non ascoltare più i consigli e a fare di testa loro. Anche se spesso mi è capitato di vedere che li abbiamo "recuperati"!!:-)) Comunque, venendo al dunque, io penso che sarebbe davvero una bella idea mettere in testa a tutte le sezioni del marino un articolo che parli delle varie tematiche dell'etica dell'acquariofilo. E questo non con lo scopo di scoraggiare i possibili neoacquariofili ma per evitare che facciano scelte davvero pessime... un'esempio comune può essere il "nemo" in un 30l ; un'esempio altrettanto valido ma peggiore e molto meno comune ma esistente è un pesce napoleone in un acquario di 2m!!! Quindi collegandosi a ciò parlare del nanismo indotto, del fatto che i pesci in situazioni sfavorevoli vivono meno etc. Inoltre secondo me si dovrebbe parlare del CITES, diffondere la cultura della taleazione dei coralli e dire quali specie di pesci sono riproducibili in cattività e quindi di preferire quelli di allevamento (che purtroppo sono pochi!), insomma rendere l'ACQUARIOFILIA il più ECOCOMPATIBILE che si può! Inoltre si potrebbero diffondere informazioni sull'acquisto di coralli e rocce vive "artificiali" e che non deturpano le barriere! Per esempio:http://www.edge-of-reef.com/it/org.htm Ma ripeto... è solo una proposta!!! |
mi sembra ottima ;-) si potrebbe anche consigliare di identificare i vari organismi spontanei che purtroppo spesso nel dubbio fanno una brutta fine
|
Gran idea sarebbe da approfondire ..........
magari creare un elenco di tutti i pesci riprodotti in cattività...........l'anno scorso sono andato da reefinternational e avevano un pomacantus maculosus riprodotto non sapevo neanche che esistessero.......... |
Bell'idea, speriamo che qualcuno ti ascolti
|
io 1 o 2 anni fa avevo chiesto a tutti se potevano mandarmi foto degli animali nati spontanei dalle rocce..........risultato.........2 foto:-(
|
io intanto cerco informazioni sul web .... ahimè il 90% delle quali in inglese!!!
Comunque se qualcuno di voi conosce nomi di allevamenti di pesci marini si faccia vanti!!! |
Io volevo aprire un topic in riproduzioni in cui chiedere quali sono le specie conosciute che si riproducono in acquario, in modo da ottenere un acquario ecologicamente "sopportabile", il prossimo acquario vorrei che fosse solo a partire da talee e animali riprodotti in cattività e che si possano poi riprodurre a loro volta..
Per adesso ho rinviato l'apertura del topic in attesa della pubblicazione dei dati del lifecontest.. Seguo il topic con interesse! ;-) |
|
Paolo Piccinelli ti ringrazio molto per il tuo contributo e spero che alla fine se ne cavi qualcosa di utile
|
il discorso è molto ampio e di spunti ce ne sono migliaia.
capiamo da dove vogliamo partire e dove vogliamo arrivare, l'idea è sicuramente utile e positiva... il mio dubbio (forte) è che alla fine, a chi mette il "nemo" in 30 litri non gliene fregherà comunque nulla. :-( |
Quote:
per quello che riguarda invece i pesci riproducibili in cattività e la tecnica di taleazione penso che interessi a molti anche perchè spesso porta vantaggi economici oltre che alla coscienza. |
Quote:
molti che iniziano non gli frega un fico secco di questi argomenti ... per qualcuno (e sono stato riduttivo) l'acquario è un semplice oggetto di arredamento ... e i suoi ospiti sono semplicemente accessori di questo oggetto in anni di acquariologia marina ho acquistato due acanturidi (tutt'ora vivi) un amico (con cui è difficile parlare di acquariologia in maniera seria, visto che è testone e considera i pesci semplicemente animali ... suoi ... perchè pagati!!!!!!) in meno di un anno ne ha acquistati 6!! prima di accorgersi che l'acquariologia non era la sua passione ... il punto a cui voglio arrivare è che un codice etico interesserà solo una parte di persone e per giunta quelle persone che non saranno la parte corposa degli acquirenti ... Diverso è il discorso di coralli, in particolar modo dei duri, cui il mercato è già abbastanza orientato verso esemplari riprodotti in cattività (nello specifico talee) ed inoltre ha una clientela più selezionata e interessata , sicuramente più interessata a discorsi di tipo etico sull'argomento |
L'idea è sicuramente meritoria, ma non so chi abbia le carte in regola per dettare un codice etico. Chiunque di noi (mi metto io per primo) facciamo cose che non sono etiche nel nostro hobby. Si parla solo di Nemo in 30 litri, ma anche prendere un Chelmon, che è destinato a morte certa in un tempo piuttosto breve, per eliminare le aiptasie non è etico, però è necessario altrimenti ci invadono l'acquario. Per me rimane un discorso molto difficile.
Ciao |
Quote:
|
mi fate venire la malinconia!!! anche se ovviamente concordo con voi...
però sono sempre dell'idea che ci sia della gente che fa certe cose convinto di fare bene anche se non è così e che viene convinto spesso da negozianti... e certo neanch'io rispetto tutta l'etica, se così fosse non avrei acquari e io ho appunto detto che non voglio far scomparire l'acquariofilia ma: 1 evitare di parlare di questo in tanti topic 2 far capire che comunque tenendo animali nel modo sbagliato, muoiono prima e allora se ne comprano altri e in definitiva si favorisce l'estinzione (e ormai è un dato di fatto che l'acquariologia, causa anche lo sfruttamento non sostenibile delle risorse è una delle cause del rischio di estinzione dei pesci tropicali e della deturpazione delle barriere coralline) 3 spero di riuscire a sensibilizzare una parte di essi non di far loro rispettare tutta l'etica ma almeno un po' e come ho detto di evitare casi di un pesce napoleone in poche migliaia di litri ------------------------------------------------------------------------ e a favorire l'acquisto di pesci riprodotti in cattività e coralli provenienti da allevamenti controllati.. e comunque in italia la maggior parte dei coralli che si trovano nei negozi vengono da paesi in via di sviluppo! |
Quote:
Piuttosto e' l'insieme dei fattori: Inquinamento Temperatura Acidita' ph Deposito di limo o fanghi Pesca folle Ed alla finissima acquariofilia |
Quote:
|
Ho fanno un esempio, non voleva essere nessun dato, hai ragione non e' facilmente quantificabile
|
Quote:
molti coralli sono coltivati nei paesi d'origine tramite talee in mare molti pesci vengono riprodotti ma esiste il problema prezzi -28d# quanti sono disposti a spendere il doppio per un pesce allevato |
Quote:
nel loro sito scrivono che riproducono 23 specie di pesci, principalmente amphiprion e pseudochromis, ma anche synchiropus splendidus, picturatus, gramma loreto, ecc ecc purtroppo altri allevatori non ne conosco, questo lo trovai per caso:-) |
io non dico che l'acquariofilia sia il fattore principale però contribuisce... ed è vero che si stanno diffondendo metodi ecosostenibili però per quanto riguarda le rocce vive il problema esiste e non si può negare! Ammesso questo, e poichè esistono anche rocce "artificiali", diciamo che è di quantità assai modesta, però ritengo che un acquariofilo si debba rendere conto che un piccolo danno lo causa e che non cerchi di sminuirlo con eufemismi. Poi è verissimo e sono d'accordissimo con voi sul fatto di cause molto più gravi (inquinamento, marea nera ecc.)!!!
Comunque se volete approfondire sul commercio globale per scopo acquaristico ecco a voi:http://www.unep-wcmc.org/resources/P...C_Aquarium.pdf |
Si ma afesso per le rocce con il metodo dsb non se ne useranno cosi tante come in passato.. Almeno credo
|
Quote:
|
Quote:
20 anni fà ho visto il primo in italia e preso come esempio probabile esistesse anche prima adesso sembra di moda |
Beh comunque il fatto che sia diventato 'di moda' migliora notevolmente le cose no?
|
Giordano, non sono d'accordo
io mi chiederei: quanti acquari DSB ci sono in rapporto al Berlinese? io non andrei oltre il 10% inoltre fino ad un paio di anni fa gli acquari reef in Italia sono aumentati di tantissimo ... ora stanno diminuendo per via della crisi probabilmente ... ma si tratta di un evento temporaneo ... ergo .. ci sono statistiche ufficiali sul web (se li ritrovo li posto) che mostravano l'aumento esponenziale di prelevamento dal 1995 al 2007/2008 per concludere ... le rocce vive vengono prelevate e dietro c'è un business di milioni di dollari e non possiamo nasconderci dicendo che ora è di moda il DSB .... ma c'è anche da dire che nei luoghi in cui vengono prelevati, un tempo li usavano per costruire le loro abitazioni ... ora conviene venderli sul mercato acquariofilo |
Non avevo letto gli articoli che dici tu, ma ti credo. Quando una cosa inizia a far girare denaro e' dura fermarla o diminuirla...
|
Quote:
inoltre, a differenza di quello che si crede, purtroppo le popolazioni locali guadagnano molto meno di quello che si crede infatti lavorano di solito per società americane ed europee! ------------------------------------------------------------------------ e comunque se guardate questo articolo non mi sembra neanche che il commercio di coralli sia basato solo su talee: http://www.advancedaquarist.com/2005/10/aafeature1#h4 |
in più per quello che riguarda l'articolo sugli organismi spontanei direi che su AP ce n'è uno ottimo!
http://www.acquaportal.it/articoli/m...li/default.asp modificato da algranati |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:13. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl