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Acido peracetico
L' acido peracetico è un perossoacido organico, di formula CH3COOOH, abbastanza stabile a temperatura e pressione standard, ma che si decompone in modo esplosivo per urto o riscaldamento, ed è un potentissimo agente ossidante e comburente.
Per le sue proprietà energiche non c'è da stupirsi che il suo principale uso sia quello di potente agente antisettico e antibatterico, attivo a concentrazioni anche minori dell'1%. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore pungente e caratteristico, se puro è molto corrosivo ed ossidante, oltre che instabile, poiché la sua molecola tende a rilasciare una molecola di ossigeno, convertendosi in acido acetico: 2 CH3COOOH --> 2 CH3COOH + O2 Industrialmente, l'acido peracetico si produce per reazione tra anidride acetica e perossido di idrogeno, così facendo l'anidride si disproporziona in acido acetico ed acido peracetico, secondo la reazione: (CH3CO)2O + H2O2 --> CH3COOH + CH3COOOH L'acido peracetico che viene a formarsi poi viene adeguamente purificato e messo in soluzione commerciale di acido acetico e acqua ossigenata. |
L'acido acetico (o acetato in biochimica, noto anche come acido etanoico) è un composto chimico organico la cui formula chimica è CH3COOH, meglio conosciuto per conferire all'aceto il suo caratteristico sapore acre e il suo odore pungente. L'acido acetico puro, anidro (ovvero privo di acqua), chiamato acido acetico glaciale, a temperatura ambiente è un liquido incolore che attrae acqua dall'ambiente (igroscopicità) e che congela al di sotto dei 16,7 °C (62 °F) in un solido cristallino incolore. L'acido acetico è corrosivo, e i suoi vapori causano irritazione agli occhi, infiammazione delle vie respiratorie e congestione dei polmoni, ma chimicamente è un acido debole per via della sua limitata capacità di dissociarsi in soluzioni acquose.
L'acido acetico è uno dei più semplici acidi carbossilici (il secondo, dopo l'acido formico). È un composto molto diffuso in natura; gli organismi superiori lo impiegano ampiamente come intermedio di sintesi, ed è anche il prodotto finale della fermentazione acetica in cui l'etanolo viene ossidato dall'Acetobacter in presenza di aria. È un importante reagente chimico e prodotto industriale che viene utilizzato nella produzione del polietilentereftalato, usato principalmente per le bottiglie di plastica per le bibite; dell'acetato di cellulosa, principalmente per le pellicole fotografiche; dell'acetato di polivinile per le colle da legno e in molte fibre sintetiche e tessuti. In casa, diluito in acqua viene spesso usato come smacchiante. Nell'industria alimentare, l'acido acetico è usato come additivo alimentare con la funzione di regolatore di acidità; è classificato sotto il codice E260. La domanda globale di acido acetico è di circa 6,5 milioni di tonnellate annue, di cui approssimativamente 1,5 milioni di tonnellate ottenute da riciclo; il rimanente è prodotto dall'industria petrolchimica o da fonti. |
Biochimica
Il gruppo acetile, derivato dall'acido acetico, è fondamentale nella biochimica di virtualmente tutte le forme di vita. Quando è legato al coenzima A è centrale nel metabolismo di carboidrati e grassi; comunque, la concentrazione di acido acetico nelle cellule è mantenuto ad un livello basso per evitare di interrompere il controllo del pH del contenuto delle cellule. A differenza degli acidi carbossilici a catena lunga (gli acidi grassi), l'acido acetico non esiste nei trigliceridi naturali; però, il trigliceride artificiale triacetina (triacetato di glicerile) è un additivo alimentare comune, e si trova nei cosmetici e nei medicinali ad uso topico. L'acido acetico è prodotto e secreto da certi batteri, tra cui l'Acetobacter e il Clostridium acetobutylicum. Questi batteri si trovano universalmente nei cibi, nell'acqua e nel terreno, ed è prodotto naturalmente nei frutti e in altri cibi andati a male. L'acido acetico è inoltre un componente della lubrificazione vaginale dell'uomo e di altri primati, dove sembra servire come moderato agente antisettico.[8] Produzione [modifica] Impianto di purificazione e concentrazione per acido acetico nel 1884 L'acido acetico è prodotto sia sinteticamente che dalla fermentazione batterica. Oggi, la produzione biologica occupa solamente circa il 10% della produzione mondiale, ma rimane importante per la produzione dell'aceto, anche perché molte leggi nazionali sulla purezza del cibo determinano che l'aceto per uso alimentare debba essere di origine biologica. Circa il 75% dell'acido acetico prodotto per l'uso nell'industria chimica proviene da carbonilazione del metanolo. Il resto è prodotto con metodi alternativi.[9] La produzione mondiale di acido acetico vergine è stimata in 5 Mt/a (milioni di tonnellate per anno), approssimativamente la metà delle quali prodotte negli Stati Uniti. La produzione europea è di circa 1 Mt/a ed è in declino, mentre 0.7 Mt/a sono prodotte in Giappone. Altre 1.5 Mt vengono riciclate ogni anno, portando il totale del mercato mondiale a 6.5 Mt/a.[10][11] I due principali produttori di acido acetico vergine sono Celanese e BP Chemicals. Altri maggiori produttori sono Millennium Chemicals, Sterling Chemicals, Samsung, Eastman e Svensk Etanolkemi. |
Axa_io, grazie, ma..... che dovremo farcene?
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Soluzioni diluite di acido acetico sono utilizzate anche per la loro bassa acidità. Esempi in ambito domestico includono l'uso nelle vasche di sviluppo dei rullini fotografici, l'uso come agente smacchiante per rimuovere il calcare dai rubinetti e dai bollitori. L'acidità è sfruttata anche per trattare le punture delle meduse rendendo inefficaci le sue cellule irritanti, prevenendo seri infortuni o la morte se applicato immediatamente, e per il trattamento delle infezioni dell'orecchio nelle persone in preparazioni come il Vosol. Inoltre, l'acido acetico è usato in spray per preservare gli stoccamenti di balle di fieno, scoraggiando la crescita di funghi e batteri. L'acido acetico glaciale è usato anche nel processo rimozione delle verruche e in acquariofilia come fonte di carbonio per stimolare lo sviluppo batterico di vasche in maturazione.
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Scusa, ma non potevi mettere direttamente e solo il link, magari riportando solo la frase in neretto?
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Se non va bene, mi scuso ancora e la prego di cancellare questo topic. |
Axa_io, non è questione di cancellare il topic che forse potrebbe anche avere sviluppi interessanti (l'aceto glaciale ha qualche applicazione negli acquari marini), ma che non era il caso di riportarci le intere pagine di Wikipedia quando sarebbe stato sufficiente il link a quelle pagine (visto anche che in gran parte con l'acquariofilia c'entrano poco) ;-)
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L'acido peracetico, come ho detto prima, si sta usando negli acquedotti, depuratori ed è un potente disinfettante che evapora prima del cloro, fa meno danni e se non mi sbaglio, ma ve lo confermero' stasera :-) , invece delle classiche soluzioni anti alga (che si vendono anche per piscine e che fanno malissimo), si usa l'acido peracetico. Prometto, stasera ve lo dico per certo :). |
Fammi capire: intendi metterlo in vasca? A che pro?
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Per disinfettare l'acquario.
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Nella vaschetta dove tenevo i due pesci rossi, ho della ghiaia. L'ho lavata, risciacquata, ma non avendo nessuna pianta e neanche l'ossigenatore, sicuramente è piena di schifezze. Userò l'acido peracetico per disinfettare la ghiaia e m'informerò se è utile anche come anti alga (sono sicura di si), ma con l'acquario, vasca, vuota. Non ne sono certa.
Avendo la piscina, mio marito metteva dentro l'anti alga. Il nostro amico che si occupa con queste cose (depuratori, osmosi, ecc.) gli disse: fa malissimo l'anti alga, a voi, al bambino, ecc. Basterebbe l'acido peracetico. Si dissolve prima e l'acqua diventa pura! Ma non vorrei sbagliarmi se parlavano delle alghe o delle pastiglie di Cloro. Per quello che preferisco rispondere quando so di sicuro. Alghe o Cloro? O entrambe! |
Basta bollirla.
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Axa_io, se vuoi ....io lo vendo :-))
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ALGRANATI, e come si userebbe? Pensavo...un conto la piscina un conto l'acqua potabile, Axa_io, sei sicura? #24
p.s. ma perchè poi sbattersi tanto e complicarsi la vita quando basta una buona sciacquatura e se proprio uno non si sente sicuro una bollitura? Gli acquari non devono mica essere sterilizzati -28d# |
crilù, ma infatti non è da usare a mio modo di vedere. ;-)
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Poi, dicevo, che se un acquario è infestato da funghi, batteri, malatie, ecc., come fai a disinfestarlo? A smantelarlo tutto ed essere sicuri che le piante, le pareti, ecc. non siano ancora con dei germi o funghi che possano far male ai pesci? L'acido peracetico "risolve" questo problema senza sprecare tempo per la bollitura, magari la morte delle piante, ecc. ecc. In quanto per gli acquedotti nel Veneto sono piu' che sicura! Anzi, anche scuole ed ospedali. Ma non voglio ripettermi :). Non ho fatto in tempo ad informarmi per la piscina e per le alghe. |
Axa_io, io ho parlato solo di peracetico e sinceramente che tu lo venda.............ragione in + per non pubblicizzarlo se non nella sezione aziende.
>Ritengo inoltre che il peracetico NON SIA UN PRODOTTO DA PUBBLICIZZARE IN UN FORUM DEL GENERE DATO CHE è UN PRODOTTO POTENZIALMENTE MOLTO PERICOLOSO. |
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Se leggi quello che ho scritto, ti renderai conto che non è pubblicita' o vendita. Ho solo detto che è un potente disinfestante, meno nocivo del Cloro, essendo fatto (chimicamente parlando) come è fatto l'aceto. No, non si usa per le alghe, ma si mette nella piscina invece della "solita" Soda caustica (anti alghe), perchè "uccide" i batteri cattivi, micro organismi, ecc. Rende l'acqua pura, prima che questi inizino a formarsi (uova di zanzare, ecc. ecc.). Il Cloro, puo' danneggiare seriamente l'apparato respiratorio, i bronchi. L'acido peracetico, e meno dannoso del cloro, usato in quantita' giuste, e si dissolve prima. |
Io direi che vista le delicatezza,nonché la sua pericolosità, del prodotto è meglio precisare eventuali dosi ed eventuale protocollo di somministrazione. Elementi che possono venire fuori,solo dopo una dovuta e attenta sperimentazione che non abbia la durata di qualche giorno.
Non dimentichiamoci mai e poi mai, che questo portale è frequentato anche adolescenti che non sono in grado di filtrare adeguatamente questo tipo di info. E se uno di loro passa su questo topic, potrebbe,a fronte di quanto scritto, riempire al vasca con un bel litrozzo di aceto Ponti. Al momento sono con chi ha evidenziato, che, per i problemi presentati, ci sono adeguate soluzioni, ampiamente sperimentate che mettono al riparto da eventuali problematiche. |
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potrebbe comunque essere un metodo migliore..ma bisogna prima sperimentarlo a dovere..anzi se hai articoli che trattano dell'acido acdetico come disinfettante posta i link..(non tutto l'articolo) ;-) |
Aggiungo che, essendo l'acido acetico una grossa fonte di carbonio organico, i residui eventualmente rimasti nella ghiaia rischiano di provocare, una volta rimessi in vasca, un'esplosione batterica, con conseguente torbidità dell'acqua, calo di ossigeno, ecc.
Credo che sia per questo che si usano composti del cloro negli acquedotti: il cloro non è "sfruttabile" a livello batterico come il carbonio (e come cloruro è già abbondantemente presente in acqua ed è innoquo). E' vero che il cloro nuoce se respirato in dosi abbondanti (vedi l'esempio piscina), ma personalmente, per disinfettare ciò che non è "bollibile" (plastica, retini, ecc.), uso da anni una soluzione di candeggina (ipoclorito di sodio) e acqua che, dopo abbondante sciacquatura e asciugatura, diviene innocua (credo che eventuali residui di ipoclorito diventano cloruri, ma correggetemi se sbaglio). In fondo, nel secchiello dove metto la roba a disinfettare, non devo nuotarci nè respirarci. Per materiali inerti e resistenti al calore (ghiaia compresa) ribadisco che è meglio la bollitura. |
Mi ripeto #17 : in molti comuni del Veneto, negli acquedotti si mette l'acido peracetico. Se non si è già iniziato, l'anno prossimo, di sicuro!
Il nostro miglior amico di famiglia, fa da decine d'anni soltanto questo lavoro. E non solo in Italia. Da lui so queste cose, è lui che mi consiglio' di mettere nella piscina di casa (giustamente lo faceva lui), l'acido peracetico, ecc. ecc. O se no, metodi "della nonna", voleva farmi una vasca interrata, con dentro delle cozze #17 #17 #17 , per purificare l'acqua e non aver alghe o non so cosa farneticava :-D ! Non è da usare da inesperti, anzi! Se avro' degli articoli, informazioni, qualsiasi cosa, gli prendero' da lui. |
La piscina (o l'acquedotto) non è l'acquario (ossia non si cerca di replicare gli stessi processi che avvengono in natura, si cerca, piuttosto, di impedirli).
Aspettiamo articoli e informazioni con curiosità. PS: per quanto riguarda i rimedi "della nonna", se sei interessata, prova a cercare "vasconi all'esterno" in giro per il forum. |
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Sicuramente, se ho delle novità o articoli, postero' qui :-) . |
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Restiamo in attesa degli articoli al riguardo (magari che riguardino l'utilizzo del suddetto acido in acquariofilia o almeno in acquacoltura, non in piscina). |
Axa_io, occhio a prendere come riferimento/esempio gli acquedotti. Soluzione sviluppate per quest'ultimi, implicano ovviamente una certa tollerabilità del corpo umano, che per ovvie ragioni non è paragonabile a quella dei pesci.Quindi le eventuali proporzioni,devono essere ben calcoalte.
Cmq con l'acetico,e una pompa peristaltica, alcuni allevamenti ci controllano il ph, ma usato per disinfettare mai. Come è stato detto per disinfettare una vasca, una volta tolte piante e pesci, le eventuali soluzione da adottare sono molteplici,collaudate e sicure. Io per esempio mi affido al perossido d'idrogeno. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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