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Cattura vs Allevamento
Le barriere coralline di tutto il mondo, sono in pericolo. Questo è un dato di fatto. Certo è, che non si può attribuire la causa solo al mercato dell'acquariofilia marina mondiale, ma è anche vero, che la cattura non selettiva ed indiscriminata, delle specie marine tropicali ( pesci ed invertebrati), ci rende in parte corresponsabili.
Perchè non approndire questa discussione? Avanti allora, fatevi sotto! |
sinceramente credo che la responsabilità della situazione mondiale della barriere coralline ricada in una minimissima parte sull'acquariofilia, se poi la paragoniamo all'inquinamento o al riscaldamento globale credo che si avvicini allo zero......e non lo dico per alleggerirmi la coscienza(in quanto acquariofilo) ma è quello che credo pur non avendo dati alla mano ....
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cicala, sono solo in parte daccordo, neache io ancora ho dati in merito, ma mi chiedevo: " vista l' ampia disponibilità di specie allevate, quanto è giustificata la cattura? " #24
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i "danni" ftti dall'acquariofilia in alcuni casi sono molto maggiori di quanto si creda...se solosi fa una stima mlto aspanne losi capisce.
es.in un negozio sono in vendita 20anthias,causa trasporto in origine erano 30,ora si moltiplichi questa cifra per tutti i negozi italiani,facciamo mille(compresi i garden?)e già arriviamo a 30000,media di 1000negozi per paese europeo,facciamo 20 paesi europei e siamo a 600000 contiamo la stessa cifra per almeno america del nord ,asia,e oceania e siamo a 2400000,e gli anthias non si allevano.....molto a spanne ma il ragionamento mi pare fili,tanto più che "ogni tanto" si pesca con il cianuro #06 pensate a specie che di volta in volta sono di moda e magari hanno un ciclo riproduttivo molto lento #24 se ho detto una cavolata correggetemi pure |
yeah!, mi spieghi allora xchè tieni una vasca??? #24 #24
sicuramente quando posso , acquisto pesci di allevamento e quando non posso, cerco nei limiti del sapere, di acquistare da negozi o grossisti che mi assicurano catture, spedizioni, mantenimenti di qualità.........sicuramente si spende qualche euro in + ma non penso che ci sposti molto visto le cifre che si spendono per questo hobby |
Bruschetti Fabrizio, credo che la barriera si stia sfaldando piu per l'aumento della temperatura, l'effetto serra, inquinamento dei mari; certo poi ci sono anche i pescatori di rocce o di pesci, ma sappiamo che è una minima percentuale seppur contribuente al disastro.
Anche io se posso gli piglio d'allevamento (al momento ho solo ocellaris), oltre che per un discorso di natura, anche perche son pesci piu robusti. Invece se un giorno la barriera fosse completamente compromessa, si riusciranno a salvare con la genetica in ausilio la maggior parte degli esseri che la popolano o assisteremo ad un estinzione implacabile? |
Avanti signori, la discussione si fà interessante! #36#
ALGRANATI, ti quoto in pieno, e aggiungo: la maggioranza degli acquariofili, è attento nel praticare questo hobby in maniera eco-compatibile. Altrimenti, come detto sopra, non ci sarebbe mai stata tanta evoluzione nella tecnica, nella gestione e nell'allevamento delle nostre vasche come negli ultimi anni. A volte, però, quello che mi preoccupa è il neofita: purtoppo, spesso si legge sui vari forum, di neofiti, che " cadono vittime " di una parte di quei commercianti, che tanti scrupoli (sugli animali) non se ne fanno, col risultato che, dopo qualche mese, il "vivo", oramai morto, finisce nello scarico del water....!!! Ora, che dimensione ha questo fenomeno? Analizziamolo su scala globale...! Secondo il mio modestissimo parere, lì, in quel caso, l'acquariofilia marina, diventa corresponsabile del degrado delle nostre amate barriere coralline. Vedo in giro sul web, di negozi on-line, che ti vendono una intera colonia di acropore, da cattura! #07 Bellissime! Ed quel neofita che vuole spendere, si porta a casa, una colonia che in mare ci ha messo anni per diventare così. Poi, non riuscendola ad allevare adeguatamente, finisce per ucciderla. Questo è uno scempio -04 Da qui, il titolo di questo topic "Cattura vs Allevamento".... |
Bruschetti Fabrizio, mi puo star bene un discorso di utilizzo di corrallei allevati o di rocce, ricordiamo che nel mare viene fatta razia anche di queste.
Non mi sta comunque bene parlare che noi acquariofili siamo attenti nel praticare questo hobby in maniera eco-compatibile! Se fai il conto di solo quanta acqua buttiamo via dai nostri impianti d'osmosi ti metterai le mani nei capelli. Se pensi a quanta energia quindi c02 emettiamo per un acquari: lampade riscaldatore refrigeratore ecc.. Mettiamola cosi inquiniamo come tutti solo che cerchiamo di raccontarcela in maniera piu dolce ;-) |
Per quanto riguarda i coralli fanno più danni i turisti che gli acquariofili.
.... anzi l'acquariofilia ha permesso di capire quali sono in realtà le esigenze, come sono fatti, e , cosa più importante, come riprodurli. Per quanto riguarda i pesci, non dimentichiamo che il vero problema è la pesca senza controllo. Qui si parla di numeri veramente grandi, che stanno impoverendo tutti i mari. Ovviamente non dobbiamo focalizzarci sui pesci colorati e belli.... Fino a 10 anni fa, la maggior parte degli acquari marini era composta da solo pesci e la mortalità era molto più elevata, sia sul trasporto che in fase di allevamento. Oggi una buona parte di acquariofili allevano sps taleati, e ci sono sempre di più pesci di allevamento... Quindi non vedo tutti questi problemi dell'acquariofilia |
daniele1982, #36# Esatto, è vero.
Il mio obiettivo, con l'apertura di questo topic, non è di fare falsi moralismi, ma di indurre tutti noi ad una sana riflessione. Certo è che non mi sento un killer, se mi paragono a quei soggetti che comprano animali tropicali tipo serpenti o iguane, ma anche cani e gatti, ecc. e che poi abbandonano deliberatamente dopo che si sono stancati. Io amavo i miei animali, e quando ho dovuto dismettere la mia prima vasca, li ho affidati a persone serie e soltanto a mano, per essere certo che non soffrissero o peggio. Certo è, che comunque sia, il nostro hobby, un' impatto sull'ecosistema ce l'ha. Allora, e questa è solo una mia modesta opinione, visto che al mare che tanto amiamo, qualcosa togliamo, perchè non ci rendiamo fautori, di una divulgazione più larga, facendo conoscere anche ai bambini ( ad esempio) le bellezze delle barriere coralline, e sensibilizzarli, affinchè da grandi, adottino un attegiamento più responsabile verso l'ambiente in generale? Magari è solo un utopia, ma, intanto parliamone.... #36# |
Modificato da algranati
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Sensibilizzare le nuove generazioni e' giustissimo e va incentivato non c'e dubbio, ma vivendo in una societa' come la nostra oramai votata al consumismo sara' difficile cambiare rotta velocemente.
E' un discorso globale, guido una macchina giapponese prodotta in giappone, mangio le fragole che arrivano dalla spagna, compro i coralli che arrivano dall'indonesia e cosi via. Noi non ci rendiamo conto ma al giorno d'oggi siamo dei produttori assurdi di schifezze, anche solo gli spostamenti di merce da uno stato all'altro sono imbarazzanti. Questa estate sono andato in sicilia in aereo, avete presente quanto inquinate produce un aereo? Magari e' paragonabile a versare un litro di gasolio in mare a persona, messa cosi fa impressione -04 |
Bruschetti Fabrizio,
non ho mica capito #24 Non ho letto nel dettagli, ma forse posso presumere che volevi dire che vende anche selvatico.... Può essere, ma oggi una buona parte del mercato gira intorno alle talee anche di privati, scambiati da privati o vendute dai negozi. Però ripeto il turismo crea molti più problemi dell'acquariofilia. Dove arriva il turismo di massa, tra souvenir riportati e inquinamento diretto o indiretto, i paradisi diventano ex-paradisi. |
Massimo#1972, si, infatti mi riferivo alla vendita di vere e proprie colonie di acropore da cattura
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poi per conto mio fino a che non infrango qualche legge...quello che trovo nei negozi se mi piace compro...pure se è un'acropora selvatica non di allevamento..e non credo di essere l'unico a pensarla così..altrimenti non terrei nemmeno un'acquario :-)) |
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Scusami ma secondo me non hai idea dei danno catartrofici che può fare una macchia di greggio..... |
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I nostri acquari non sono ecocompatibili lo sappiamo tutti come la maggior parte delle cose che ci circondano......purtroppo la nostra società da quasto punto di vista e molto autolesionista e o torniamo a vivere nelle caverne o cerchiamo di porre rimedio ai danni fatti finora ,ma ripeto non credo che i danno all'ambiente siano dovuti all'acquariofilia ....... PS io faccio la differenziata solo da 4 anni e me ne vergogno perchè è prorpio semplice dividere la spazzatura e non farlo crea molti più danni all'ambiente che le nostre vasche.... |
Modificato da algranati
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il problema non sono le persone con l'hobby ma le multinazionali che scaricano di tutto in mare, le centreali elettriche qua a la spezia gettano in mare acqua BOLLENTE distruggendo ogni forma di vita, nelle zone della barriera o limitrofe le grando ditte o le reti fognare hanno scarichi da banditi, le navi al largo delle coste che lavano le cisterne e di questo lo so' per esperienza direttissima e poi perchè i la maggior parte delle navi sequestrate dai pirati somali erano ferme a pulire le stive e le cisterne in alto mare...è qua che bisogna meditare...
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ricordatevi comunque che i prelievi sono controllati,da un organo internazionale, la CITES...che classifica gli animali a rischio sotto vari allegati e appendici(a seconda del tipo di rischio che corre la specie in esame)e stila annualmente delle quote di prelievo per ogni paese,a seconda delle condizioni del reef dell'area(o di altri ambineti se si tratta di animali e piante).Di conseguenza i "danni" arrecati dall'acuqariofilia sono limitati e controllati,a differenza di quelli causati da altri agenti,come l'inquinamento,il turismo,la pesca.
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zack78, Massimo#1972, daniele1982, Vic Mackey, ALGRANATI, cicala, yeah!,
Nesun'altro che voglia dire la sua? #24 Questa è una discussione aperta... Sinceramente, mi duole constatare che solo alcune persone ne hanno preso parte; mi viene da chiedermi "Come mai?".... Siamo acquariofili consapevoli o no? A voi le risposte... |
Devo dire, onestamente, che , seppur in maniera limitata, mi trovo daccordo con tutti voi che siete intervenuti.
Ma questo, non mi esime dalla, anche seppur minima, responsabilità personale nei confronti degli animali da me prima acquistati ( in maniera ecocompatibile) e allevati. Dico una stron..ta se dico che tutti noi abbiamo a cuore il destino delle barriere coralline? Penso di NO. Allora, malgrado la nostra passione per questo hobby, perchè non ci attiviamo per fare in modo che le generazioni future, siano e crescano con una cultura ecocompatibile migliore? Noi, nei confronti della massa , abbiamo uno strumento ineguagliabile, per raggiungere quello scopo; sapete quale? La bellezza delle nostre vasche! |
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cicala, Esatto, è proprio li che volevo arrivare. #22
Allora, possibile che nessun'altro voglia dira la sua? |
Ragazzi, ma avete una benchè minima idea di quanti MILIARDI di DOLLARI, girano intorno al mercato dell' acquariofilia marina?
Tanti. E questo, ci rende corresponsabili alla stessa maniera del turismo selvaggio, come dell surriscaldamento globale. Abbiamo le conoscenze, per riprodurre pesci ed invertebrati in cattività... Se veramente teniamo alle bellissime barriere coralline, dovremmo boicottare la cattura e la raccolta in natura. E dovremmo sforzarci di trasmettere tanta passione anche alle future generazioni, affinchè abbiano rispetto del mare, a prescindere che abbiano un acquario o meno. Certo, possiamo lasciare le cose come sono...E fra trent'anni? avremo ancora gli ocellaris in natura? E le acropore? E le montipore? E le seriatopore? E tutti quegli organismi che sono sulle roccie vive? |
Fabrizio non sono assolutamente daccordo con quanto da te detto. In particolare
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Bruschetti Fabrizio, Fabrizio.......mi dici di quanto cresce una talea, per esempio di tenuis o di florida o di hystrix, nella tua vasca in 6 mesi??
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ALGRANATI, Scusa ma non capisco la domanda. Potresti essere più chiaro?
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Bruschetti Fabrizio, volevo sapere di quanti cm cresce una talea in 6 mesi nel tuo acquario #24
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ALGRANATI, A questo non so risponderti, nella precedente vasca, allevavo solo molli e qualche lps. Per la nuova, dovrò aspettare di trasferirmi a casa nuova.
Ma continuo a non capire la tua domanda. |
Bruschetti Fabrizio, tu parli di selvatiche.......
1) moltissime talee sono fatte spaccando selvatiche 2) in mare i coralli crescono a velocità mostruosamente + alte che in vasca quindi......l'acquariologia di 1 anno del mondo, fa molto meno danno che 2 pescherecci che fanno pesca a strascico ;-) |
ALGRANATI, Ok ora ho capito cosa intendevi.
Con l'apertura di questo topic, non intendevo certo dire che il mio pensiero fosse "il verbo", volevo semplicemente indurre ad una discussione su quanto fosse ecosostenibile il nostro hobby, e se lo stesso, potesse essere un giorno, per chi non conosce il mare e le sue creature, fonte di riflessione, per, magari, migliorare le proprie abitudini quotidiane, e rispettare un pò di più l'ambiente. ;-) |
Bruschetti Fabrizio, e infatti io sto discutendo....nemmeno le mie sono il verbo ;-)
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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