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Acquariofilia ed il rispetto per la vita
Ciao a tutti, non è mia intenzione scrivere un post strappalacrime però dopo tre anni di assenza dal forum, negli ultimi giorni ho letto alcuni vs. post che mi hanno ispirato a proporre un argomento "evitato" dalla maggior parte degli acquariofili: "Il rispetto per la vita"
Io ho avuto acquari marini per quasi dieci anni, ho girato letteralmente il mondo e visto acquari di ogni sorta... da tre anni a questa parte mi sono allontanato dal mondo dell'acquariofilia, anche se ho sempre mantenuto un sottile filo di collegamento con esso... oggi sto per riabbracciare pienamente la mia passione per questo hobby/lavoro ;-) , perchè davvero mi manca molto e ci tengo a contribuire per quanto posso a "disciplinare filosoficamente" coloro che desiderassero apprezzare anche il lato "umano"(bel controsenso) dell'essere acquariofilo. Venendo al punto, ho letto alcuni post riguardanti problemi e problemini con gli ospiti dell'acquario, e le relative riposte di molti di voi navigatori. Io, lo avrete capito, non sono molto tecnico, piuttosto filosofico direi... quindi quando abbraccio una nuova o vecchia avventura, come in questo caso l'acquariofilia, cerco sempre di documentarmi il più possibile, cerco di non "provare" perchè provare può andare bene per me, ma può costare la vita a qualche "amico" che vive nel mio acquario, e poi perchè a provare e sbagliare ci hanno pensato già milioni di altri acquariofili nel mondo dall'800 ad oggi. L'acquariofilia è un hobby bellissimo, ma se ci si affida ai tentativi certamente diventerà un incubo di morti continue e soldi persi inutilmente. Alcuni mi hanno detto che se la penso così dovrei lasciare gli abitanti del mare al loro posto e guardarmi un documentario... sono daccordo, eticamente gli abitanti del mare dovrebbero restar dove sono, ma sono anche coscio del fatto che con impegno, soldi e cultura in materia si possono ricreare condizioni ottimali per la vita di molti organismi marini nella tranquillità della nostra casa. Il problema come scrissi precedentemente, è che l'acquariofilo medio, e tanti anni fa ci sono passato anch'io, è avido e non si ferma davanti a nulla... nemmeno dinnanzi ad una vasca da 200 lt, cha già trabocca di pesci ed invertebrati... inserendo un altro pesce o un altro corallo;Il problema insorge quando veramente non ci sta, toh aspetta che lo elimino, il pesce lo butto nel cesso e l'invertebrato lo siringo con un pò di aceto o kalkwasser. L'acquario non è una questione di prestigio, non è neanche un mobile, e se proprio vogliamo essere dei rompiballe, non è nemmeno un hobby... è un animale domestico a tutti gli effetti, con l'unica differenza dal cane, gatto, criceto o camaleonte del caso, che nell'acquario ci sono 1000 vite che lottano all'unisono per arrivare a domani e quindi il nostro senso di responsabilità deve essere ancora più elevato, la nostra cultura in materia ancora più approfondita. Non è concepibile pensare che perchè il cane scodinzola ed il gatto fa le fusa, la loro vita sia più importante di quella di un actinodiscus, o di una euphyllia o di una tridacna, e che dire di una piccola castagnola dal carattere diciamo così un pò pepato, o magari di un riccio amante dei coralli molli... vita è sempre vita e ritengo sia imperativo rispettarla prima di tutto. A difesa di questa teoria ed in risposta ad alcuni di voi in precedenti post, vi ricordo che nell'800 o giù di li era legale bruciare vive le streghe (persone) e fino a non molti anni fa, nelle comunità rurali italiane, era costume e quindi comunemente accettato abbattere i cani da caccia non proficui... mentre fino a ieri era legale incatenare un vitello da ingrasso per mesi in un metro quadro, in Cina ancora oggi estraggono la bile dagli orsi vivi incatenandoli per anni e nutrendoli con flebo... cose che grazie a Dio stanno scomparendo, perchè sempre grazie a Dio ed a qualche uomo evolutosi più velocemente di altri, la gente ha abbracciato valori diversi che alla loro base hanno sempre il benedetto rispetto per la vita. Per non sconfinare troppo in altri argomenti, ho conosciuto degli acquariofili e mi includo anch'io in questa categoria, che hanno costruito vasche apposta per gli ospiti indesiderati nel loro acquario di barriera. Si perchè nessuno nasce dotto, ma sbagliando e sopratutto studiando s'impara. Capita a tutti di acquistare un pesce o corallo che male si adatta alla vita nel nostro acquario, quindi se non si ha la possibilità di costruire più vasche, basta regalare o vendere ciò che non è più desiderato... Ritengo sia più facile lasciare che la natura faccia il suo corso, piuttosto che cercare di perfezionarla. Il resto sono tutte scuse e scorciatoie. Besos, G |
condivido in parte ciò che dici .anch'io credevo di amare gli animali ma dal momento che ho acquistato un acquario, il mio egoismo ha prevaricato su l' amore che ho per essi.
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#25 #25 #25 #25 #25 #25 #25
Condivido la tua riflessione al 200% è una filosofia che abbraccio da sempre, e che si è ancor piu rafforzata da quando ho cominciato ad immergermi. Quando sei a 10-20#30m e vedi tutte le forme di vita che ti circondano ti rendi conto di essere soltanto un ospite. Una forma di vita tra le tante presenti in quel luogo. Purtroppo la presunzione di superiorità degli esseri umani a volte non ha limiti -04 -04 -04 Ciao |
però dato che è una sezione errata lo sposto.. scusa gleam .
Comunque splendida riflessione da me condivisa in pieno. |
Che bello rileggerti!
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Così poche risposte al tuo messaggio.....evidentemente qlkosa nn va nel ns. essere acquariofili.
In passato ho avuto modo di criticare alcune tue uscite......ora, invece, con questo 3d ti guadagni il mio appoggio; x quello ke può contare. |
#24 #24 #24 ;-)
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Io non la penso esattamente come te. Non facciamo di tutta l'erba un fascio. E' proprio grazie alla ricerca, se cosi' la vogliamo chiamare che ora e' possibile allevvare e riprodurre con successo molti animali che cosi' non vengono piu' prelevati dal mare!!
Poi sta al buon senso di ognuno tenere e allevare quasti splendidi compagni e dagli le condizioni migliori. Poi francamente mi sembra un po' eccessivo buttare un pesce nel WC!!! comunque liberta' d'opinioni! |
sono daccordo! #25
ho sempre detto che non bisogna mai lesinare sull'attrezzatura, perchè si tratta di vite degli altri! preferisco spendere di meno per me che fare stare male i miei ospiti! poi il discorso dell'acquariofilo medio mi fa venire i brividi -05 . nel negozio dove vado io ho sentito delle cose...brrr...e il negoziante che annuiva...brrr. a certe persone dovrebbero abolire di tenere animali! |
Ciao Gleam,
vedi in questi anni di topic del genere ne sono stati scritti altri e non hanno mai avuto molto successo. Io condivido quello che dici, ma purtroppo il tuo è un discorso solo parziale, non esaustivo. Mi considero un acquariofilo molto migliorato in questi anni di frequentazione del forum ma purtroppo qualche volta faccio ancora acquisti d'impulso, senza ragionare, e a pagarne le conseguenze sono spesso gli incolpevoli animali. Ma se, come tu hai fatto, il discorso sconfina in temi come il rispetto della vita di altri esseri viventi, allora il termine di paragone per giudicare il comportamento di ognuno di noi non può essere solo l'acquario. Io, per esempio, 6-7 anni fa ho fatto la scelta di diventare vegetariano perché non sopportavo l'idea che animali venissero uccisi per la mia ingordigia, non ho mai fatto proselitismo perché anche altri facessero questa scelta, però mi fa sorridere chi dice che mangiare carne è necessario. E' solo un piacere, non una necessità. Ora, se per mio errore muore un pesce nella mia vasca, io sono giustamente colpevole, ma quanti pesci ci sono in una qualunque grigliata o fritto misto? O forse i pesci meno colorati hanno meno diritti? Volendo si potrebbero fare molti altri esempi, ma si andrebbe ancora più fuori tema. Io credo che qualunque hobby che comporti la cattura di animali selvatici sia per certi versi poco "etico", ma di un bell'acquario non sappiamo farne a meno. Solo quando anche grazie agli studi e all'impegno degli acquariofili più bravi avremo la possibilità di acquistare solo animali di allevamento avremo la coscienza veramente pulita. Per il momento cerchiamo di fare del nostro meglio. Ciao Davide |
La penso esattamente come te!! #25 #25
Grande gleam!!Un bel discorso che ti ha fatto meditare in tutti questi anni di acquariofilia ;-) . Ti capisco perche' ho un med, e nn hai idea di quanti viaggi mi sono fatto da casa al mare(piu' di una volta anke alle 2 di notte) con secchi pieni d'acqua,con la macchina nuova tutta inzuppata , per liberare gli ospiti che nn si sono adattati alla mia vasca,persino i granchietti che trovavo tra le rocce...questo perche' li rispetto e stando a contatto con loro mi ci affezziono e voglio che stiano bene e nn immagini quanto sia gratificante quando li liberi .Con questi piccoli gesti si imparano tante cose,sopratutto il rispetto e la pieta' nn solo per gli animali ma per qualsiasi cosa... Si apprendono piu' cose dal mare , se ci stai a stretto contatto ,che su tutto il pianeta terra ;-) ... Sono davvero contento di quello che hai scritto... sei un grande! #25 #25 #25 |
Ok,,tutti i discorsi....ma rip,i pesci di allevamento hanno meno diritti degli altri?????
#24 #24 #24 #24 .....Le idee sono poco chiare.... #24 #24 #23 |
gnolivr79, mi hai preceduto stavo scrivendo le stesse cose... ;-)
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Hai ragione, i pesci di allevamento hanno anche loro dei diritti. Lo so, l'argomento è assai delicato. L'unica differenza è che i pesci di allevamento non sono stati privati della libertà, però hanno anch'essi diritto di vivere bene.
E' un tema difficile. Ciao Davide Quote:
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rip nn mangi carne ma metti i pesci nell'acquario (solo allevati) nn è coerente scusami...
Fai qualche immersione e guarda che c'è sotto la superficie: ti passerà la voglia di vedere allevamenti di pesci e vorrai liberarli tutti.... |
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Re: Acquariofilia ed il rispetto per la vita
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La domanda che mi pongo è: cosa significa in definitiva? Fino a che punto dobbiamo spingere il rispetto per la "vita"? Facciamo degli esempi (provocatori)? Le zecche che infestano il mio cane o gatto, che gli devo fare? Ti viene la tenia (il verme solitario), che fai? Gli antibiotici, si possono assumere? E' quindi ragionevole sopprimere una forma di vita (aiptasia) solo perchè ne danneggia un'altra? Chi siamo noi per ergerci a giudici della vita altrui? Saluti filosofici :-)) Rob. |
Forse non hai capito. Io stesso sono d'accordo con quello che dici, nessuno di noi è perfetto e tutti, in qualche maniera, manchiamo di rispetto alla vita altrui. Io compreso e probabilmente anche tu.
Ciao Davide Quote:
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a parte gli scherzi, credo che per la nosta coscienza, uccidere un animale per favorire la vita di un altro organismo possa essere un sacrificio possibile, quindi se sopprimiamo un aiptasia per far star meglio un corallo magari anche costoso può andare bene #17 ma chi sa che ne pensa l'aiptasia? |
nn volevo offenderti con le mie parole rip, nemmeno essere polemica, volevo solo dire ciò che hai ribadito tu ora: tutti in qualche modo manchiamo di rispetto alla natura con il "progresso della civiltà umana".
nn ci sono vie di mezzo, è come dice rveronico senza fare filosofia spicciola, quaesto è il mondo. |
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se la polizia mi cerca gli pongo l'esempio dell'antibatterico #18 |
:-D :-D :-D
bella questa modder |
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il problema è: quanto la razza umana ha reso estremo questo imperativo. con la sua inteligenza la razza umana cerca di piegare la natura ai propri voleri e alle proprie necesità (o presunte tali), allontanandosi inesorabilmente dagli aspetti più strettamente legati alla natura che, sono gli unici in fin dei conti a poterci dare la vera felicità. c possiamo comprare macchinoni mostruosi da centinaia di migliaia di €, possiamo avere gli ultimi vestiti firmati, tanti soldi, essere famosi ma alla fine tutto diventa normale,routine. invece un bel tramonto, un paesaggio innevato, una bella giornata primaverile, una bella escursione in montagna o in mare aperto o perchè no riuscire a fare centro con una ragazza che piace da tempo ;-), o avere un figlio di cui prendersi cura( -05 ),avere una moglie che ami; non sono queste le cose che fanno bella la vita in fondo in fondo #36# ? purtroppo la società umana (la stragrande maggioranza) è diventata come un rullo compressore e innumerevoli sono le vittime che vi rimangono schiacciate sotto. |
Che bello leggervi...
Ciao ragazzi,
ho letto con interesse quello che avete scritto in risposta al mio post, e devo dire che ho sorriso, ho riflettuto e mi sono sentito in dovere di predere in mano la situazione dopo che ho sentito parlare di zecche ed il loro diritto alla vita... #19 Diciamo che l'argomento da me affrontato e successivamente da voi "sviluppato" è vasto, contraddittorio e pieno di possibili polemiche. La prendiamo larga? Ma si dai... fino a che mi si cuoce la pizza ho tempo -11 Vita=violenza Pensateci... tutto ciò che è vita comprende qualcosa di violento, per noi mammiferi sin dal concepimento con la morte di miliardi si spermatozoi. :-( La famigerata legge della giungla ci insegna che il più forte sopravvive. Sopravvivere, più che vivere è la parola chiave da capire. L'uomo, essere supremo del pianeta terra deve sopravvivere sopra ogni cosa, è la sopravvivenza della specie la legge che ci governa da "dietro le quinte", ed è quella impiantata nei geni di ogni creatura che inabita questo pianeta. Noi sterminiamo i parassiti, perchè altrimenti essi sterminano noi, ma i parassiti imparano e si adeguano alle "nostre armi" mutando la loro capacità riproduttiva e quindi assicurandosi la prosecuzione della loro specie. L'uomo stesso a modo suo si è evoluto arrivando a quello che è oggi. La violenza è parte della nostra vita ogni giorno... fai un colloquio e prendono te invece di un altro... tu grazie al nuovo lavoro puoi assicurarti (più o meno) la prosecuzione della specie, magari con una casa nuova, contribuendo a mantenere una famiglia, ecc... l'altro se non trova un lavoro finirà prima o poi a fare il barbone, quindi fine della sua linea di sangue. Abbastanza violento? Si potrebbero fare migliaia di esempi... ma poi divaghiamo troppo. Che ne sappiamo quali sono le dinamiche che permettono ad un inverterbrato di adattarsi, quindi sopravvivere e proseguire la propria specie? Le sclerattinie sono comparse sul pianeta intorno al periodo Giurassico 180 milioni di anni fa, quando Riù il ragazzo della preistoria non era ancora nato #17 e sono ancora qui a testimoniare che la Vita ed il suo braccio destro Mrs Sopravvivenza sono imprevedibili e duttili, anche se ciascuno ha il proprio limite e sempre più spesso l'uomo e la sua azione evolutiva/distruttiva elimina ogni possibilità di scelta/adattamento di altri esseri che incontra sul proprio cammino, causando ogni anno l'estinzione di migliai di specie animali e vegetali. Non è che noi esseri umani siamo le aiptasie del pianeta? Questa mi costerà l'agressione di qualcuno di voi... Per attenermi al tema acquario... come scrissi in precedenza, preferisco che sia la natura a fare il proprio corso e liberare me ed i miei coralli dai parassiti aiptasie grazie a gamberi e pesci preposti in quanto se proprio devo giocare a fare Dio nel mio acquario, voglio farlo con le sue stesse armi, e non mi risulta Egli usi siringhe e quant'altro, solo così posso rispettare, o quanto meno cercare di farlo, quell'equilibrio deciso da madre natura a priori. Ovvio, povera aiptasia, però ragazzi se vogliamo davvero capire ed abbracciare una filosofia veramente eco-compatibile dobbiamo anche sopravvivere sennò addio acquariofilia, addio genere umano, addio tutto, quindi polemizzare all'infinito è sterile ed inproduttivo. Giocare a fare Dio non è certo facile, è qui casca l'asino, infatti quanti anni e quanti morti sono costati i nostri tentativi di sciomiottarlo nel corso di secoli? Per non parlare delle nefandezze della sperimentazione medica... certo speri sempre non capiti a te di averne bisogno, però io sono per le strade alternative... magari ci impieghi di più, però quantomeno non lasci i segni di un bulldozer. Oggi sembra una bazzecola ospitare nel salotto di casa pesci provenienti dall'Africa, dal Sud America e dagli Oceani di tutto il mondo, per non parlare di rettili e volatili... però tutto ciò è stato possible solamente grazie alla passione di alcuni, agli errori di molti, alle sofferenze di un'infinità di animali... allora dico io, perchè affidarci ancora al caso, lesinando in conoscenza, per non spendere €50 euro di un bel libro o due settimane di letture gratis su svariati siti Internet magari chiedendo consigli a chi è già passato dalla strada che si vuole percorrere. Una legge della vendita dice: Chi domanda comanda. Io aggiungo, perchè solo la conoscenza ci porta a comprendere e la comprensione delle cose ci insegna a rispettarle pienamente. Credo che bandire l'acquariofilia od additarla di crudeltà e far sentire gli acquariofili in colpa... sia sbagliato perchè è anche grazie ad essa che le generazioni future avranno modo di colmare sempre più quel distacco tra l'uomo le le creture acquatiche... insegnadogli a rispettare maggiormente il pianeta ed i suoi abitanti, anche se si tratta di un "insignificante" invertebrato. Il capitolo alimentazione/rispetto per la vita è altrettanto complicato... ed è certamente vero chiedersi perchè tanti discorsi a difesa di un Pomacantus del caso... mentre il povero branzino si merita di essere grigliato. Be... non voglio fare il saputello, però nel sud est asiatico si pappano pesci chirurgo, talassoma vari, pesci balestra... e vanno pazzi per il sashimi di tridacne. #06 e magari per pescare buttano un bel candelotto di dinamite od un secchio di cianuro. Roba da matti... però è così. Quindi è tutto relativo, credo, dipende dai punti di vista, però sono irremovibile sul fatto che il rispetto nasce solo dalla piena comprensione delle cose. Io scelgo di costruirmi un acquario di barriera, per farlo prendo esempio nei limiti del possibile da quello che vedo in natura, imparo a conoscere le regole che permettono a quell'ambiente di esistere, cerco di copiarle così fedelmente che inserisco pure un generatore di onde... dopo qualche tempo mi accorgo che alcuni abitanti non proliferano, altri si... leggo e mi informo e scopro che quello che proliferano più facilmente sono considerati dei parassiti... cacchio allora devo eliminarli... ma come? Gli sparo? Chiamo la disinfestazione? Leggo ancora e scopro che questi parassiti in natura sono eliminati da una serie di organismi preposti... quindi segue sempre l'esempio e so di non sbagliare. Certo all'interno di un sistema chiuso è difficile mantenere un equilibrio, anzi penso sia impossbile, perchè c'è sempre l'organismo che prevale. Comunque, a me le aiptasie piacciono pure, soprattutto quando diventano belle grosse e carnose, però come ho già detto ho scelto di allevare coralli, non aiptasie, quindi cerco di eliminare il problema alla fonte evitando di inserirle e fornendo al mio habitat quegli organismi spazzini che ne controllano la proliferazione e se proprio decido che alcunin animali sono indesiderati, mi armo di pazienza e cerco di "eliminarli" dalla mia vasca preoccupandomi principalmente della loro salute e del loro futuro al di fuori della mia vasca. Verona-Genova 3h30 minuti... fatta almeno 4 volte in 10 anni. Poi è anche vero che ogni cosa ha il suo perchè, virus e Bertinotti compresi... però questa è un'altra storia. Besos, G |
***** quanto ti quoto!!!!
E' bellissimo leggerti Gleam... mi trovo così perfettamente d'accordo con te che vorrei averla scritta io questa cosa! #25 #25 #25 |
boh!
mi sembra un discorso senza fine..... poi il fatto che un cane sia più importante di un paguro sembra scontato...pensandoci è sempre una vita. secondo me questa è una di quelle domande tipo "chi siamo?" non si può avere una risposta definitiva. |
Tante domande non hanno risposte, ma fanno comunque riflettere... e risvegliare le coscienze... credo sia questa la cosa più importante.... ;-)
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Non ho capito perchè non sarei qua senza il contributo della scienza?
Poi non ho detto che la scienza è inutile... ho solamente detto che ci sono strade alternative che anche la scienza potrebbe percorrere, magari più lunghe, costose ed impervie dell' utilizzo della vivisezione. Ciao, G |
Ci sarà sempre chi metterà 2 pagliacci e 1 anemone in 25Lt con filtro a canolicchi, chi metterà una tridacna sotto T8 da 11W, 3 acanturidi in 180Lt ecc...
Per noi che siamo, chi più chi meno, passati tutti da certi errori viene naturale dire informati prima, leggi libri, leggi internet: è una questione di sete di cultura, nulla più. Gli errori commessi da molti acquariofili all'inizio non sono il frutto di sadismo o di onniscenza, ma semplicemente di ignoranza e superficialità; ma questo è un male del nostro tempo. Sperimentare è nella natura umana, e senza non saremmo dove siamo ora. Certo, la sperimentazione di alcuni come rovero, alexalbe, aster, gilberto è un po' diversa da quella di un neofita, ma sempre sperimentazione è. Quello che infastidisce è l'arroganza (intellettuale) con cui un neofita alle prime armi pretende di contraddire ciò che è già consolidato da tempo: ma anche qui forse è un bene, se Copernico non avesse dissacrato Tolomeo, staremmo ancora a pensare che la terra è piatta. Quando si ha a che fare con delle vite animali, sarebbe auspicabile approcciare con umiltà e non con onniscenza. Vogliamo un'acquariofilia migliore: i guru dovrebbero cerca di avvicinare il più possibile i neofiti e questi ultimi dovrebbero cercare di ascoltare chi gli errori li ha già commessi. Siringare un aiptasia è come giocare a essere Dio? Non credo, è semplicemente una selezione di ciò che vogliamo e ciò che non vogliamo nelle nostre vasche, dove, essendo biotopi chiusi, non esiste quella naturale e la competizione fra le specie è limitata. FIAT :-D |
quindi posso mettere un granchio e degli invertebrati e lascio vincere il più forte?
perchè li riporti in mare se sono cose naturali?perchè vuoi l'acquario come l'hai sognato? allora perchè non posso andare con la luce a palla perchè il mio sogno è un'acquario coloratissimo? ripeto: discorso senza fine...alla fine anche inutile perchè non si risolve il problema del rispetto della vita, ma ci fa riflettere di più...per quanto serva, perchè ci sarà sempre un cretino che compra una vaschetta di 20 lt con filtro a zainetto dove metterà "nemo" per farlo vedere al figlio, e se ne sbatte del rispetto, perchè l'importente è che sopravvive.anche lui sopravvive in una stanza 1x1m, ma impazzirebbe. qualcuno ha proposto di fare esami ai neofiti, tipo la patente di guida.per me sarebbe corretto, perchè la patente serve altre a salvare la tua, anche a salvare la vita degli altri.l'acquario se non curato ammazzi i pesci e altri abitanti. quandè che la vita di un uomo sia più importante di quella di una donna? e di un cane? e di un gatto? e di un pesce? e di un paguro? e di un verme ? e di un batterio? come mai il discorso sembra normale fino al cane? non è sempre una vita il batterio? allora è una questione di dimensioni? sembra banale... ripeto, ancora non abbiamo una risposta perchè probabilmente non esiste. |
BEH MA ALLORA ANCHE I MIEI 2 CANI CHE STANNO IN UN MEGA GIARDINO PREFERIREBBERO SCORRAZZARE PER I BOSCHI. NON SO QUANTO RIUSCIREBBERO A SCAMPARE TRA FAME E MALATTIE. I NOSTRI PESCI LA NOTTE,IN NATURA,DORMONO CON GLI OCCHI APERTI. RISCHIANO DI ESSERE PREDATI OGNI MINUTO,OGNI SECONDO.CERTO E' LA NATURA CHE DECIDE E NON LA NOSTRA IMPERIZIA O INCOMPETENZA. ALLORA MI SEMBRA GIUSTO SCANDALIZZARSI ANCHE PER POLLI,MAIALI,MUCCHE ,CAVALLI,ETC. E PER I TRATTAMENTI A LORO RISERVATI. E TUTTE QUELLE TONNELLATE DI PESCE PESCATO OGNI GIORNO E LASCIATO AGONIZZANTE PER ORE ? CREDO CHE LE NOSTRE VASCHE ,SE CONDOTTE CON CRITERIO E SCRUPOLO,RAPPRESENTINO INVECE LA PARTE PIU' NOBILE DELL'UOMO,QUELLA CIOE' CAPACE DI APPREZARE LA GRANDIOSITA' DELLA VITA ANCHE NELLE FORME PIU' PICCOLE E APPARENTEMENTE INSIGNIFICANTI.
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Re: Che bello leggervi...
Gleam hai scritto un post chilometrico che aprirebbe lunghe e interessanti discussioni; magari una volta davanti a una birra o ad una prossima cena... qui scrivo velocemente solo un paio di considerazioni:
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Mi spiego meglio con un esempio: un nuovo medicinale prima di essere distribuito deve essere sperimentato (si prende un campione di persone, ad un 50% gli si da' il nuovo medicinale, al rimanente 50% un placebo, poi si valutano effetti ed efficacia). Chi è che si offre a far da campione? Riflettiamoci... ma torniamo agli acquari, senno' divaghiamo troppo: Quote:
Un acquario non è "naturale", l'unico metodo naturale sarebbe lasciare gli organismi nel loro habitat.. quindi giusto cercare modi il piu' naturale possibili, ma non mi sento di giudicare qualcuno perche' siringa una aiptasia, o usa il carbone attivo o aggiunge calcio cloruro ecc ecc.. Quote:
Ciao Rob. |
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Ciao Rob. |
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Comunque vorrei portare alla vostra attenzione anche il fatto che per rispettare gli animali e specialmente i coralli non basta lasciarli nel loro posto naturale bisogna rispettarli anche lì... vi faccio un esempio quando sono andato nel Mar Rosso davanti al villaggio il reef non era altro che una distesa di coralli calpestati, e quando si andava a fare snorkeling o un immersione molti di coloro che scendevano in acqua non stavano attenti a dove mettevano le pinne o le mani distruggendo qualsiasi cosa che toccavano... quindi possiamo anche abbolire gli acquari, ma allora abboliamo anche le vacanze in questi posti altrimenti i coralli salvati da noi cattivi acquariofili vengono deistrutti dall'orda dei vacanzieri... inoltre abboliamo il trasporto del petrolio in mare perche in caso di incidente addio barriere coralline... e tante altre cose che facciamo... tipo scaricare in mare i liquami delle città ecc. ecc. credo che tutto questo sia una cosa impossibile, voi che ne pensate?
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Un altro mondo è possibile ;-) Ciao Rob. |
bisogna ricordare che tutti gli animali catturati per poi essere messi in vendita o negli zoo ,sono li proprio per volere di chi dice di amarli.
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L'unica cosa su cui non sono d'accordo Gleam è quando scrivi che
"L'uomo, essere supremo del pianeta terra deve sopravvivere sopra ogni cosa" Appartenendo a questa specie lo spero, ma non ne vedo ne il motivo ne l'utilità, per l'economia della terra, anzi... Saluti |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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