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-   -   Diario Nothobranchius rachovi Beira 98 (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=170901)

claudionp 04-05-2009 09:16

Diario Nothobranchius rachovi Beira 98
 
Inizio una semplice descrizione della mia avventura con i notho.
Ho aquistato le uova, pronte per la schiusa con occhio visibile, su aquabid da sunkillie.
Nell'attesa della spedizione ho preso una vaschetta da 5 litri con acqua dell'aquario (kh=4, ph=7,5 , NO3= 0-10), un riscaldatore impostato a 24°, uno stelo di cerathophillum, e qualche lumachina.
Dopo 3 settimane sono arrivate le uova e per pura curiosità ne ho messe 10 in schiusa con acqua piovana. Sono nati 8 avannotti e il giorno successivo li ho trasferiti nella vascetta preparata.
La cosa strana è che per un impegno ho dovuto partire per una settimana intera. Pensavo che al ritorno non avrei trovato niente ed invece ecco 8 sanissimi pesciolini che probabilmente si sono nutriti per tutto questo tempo di infusori. Morale: spesso non fare niente è meglio che fare qualche cosa di sbagliato.
Adesso li stò nutrendo con naupli di artemia ed hanno circa 3 settimane.

claudionp 04-05-2009 09:16

Diario Nothobranchius rachovi Beira 98
 
Inizio una semplice descrizione della mia avventura con i notho.
Ho aquistato le uova, pronte per la schiusa con occhio visibile, su aquabid da sunkillie.
Nell'attesa della spedizione ho preso una vaschetta da 5 litri con acqua dell'aquario (kh=4, ph=7,5 , NO3= 0-10), un riscaldatore impostato a 24°, uno stelo di cerathophillum, e qualche lumachina.
Dopo 3 settimane sono arrivate le uova e per pura curiosità ne ho messe 10 in schiusa con acqua piovana. Sono nati 8 avannotti e il giorno successivo li ho trasferiti nella vascetta preparata.
La cosa strana è che per un impegno ho dovuto partire per una settimana intera. Pensavo che al ritorno non avrei trovato niente ed invece ecco 8 sanissimi pesciolini che probabilmente si sono nutriti per tutto questo tempo di infusori. Morale: spesso non fare niente è meglio che fare qualche cosa di sbagliato.
Adesso li stò nutrendo con naupli di artemia ed hanno circa 3 settimane.

liulai 04-05-2009 21:40

Oddio, immagino che cmq non sia un esperienza da seguire!
Io vedo i miei di appena una settimana che quando metto le artemie nuove si ingozzano e si riempiono la pancia...avran fatto la fame sti pescetti
ma che infusori ci avevi messo nella vaschetta?!?!? :-D

liulai 04-05-2009 21:40

Oddio, immagino che cmq non sia un esperienza da seguire!
Io vedo i miei di appena una settimana che quando metto le artemie nuove si ingozzano e si riempiono la pancia...avran fatto la fame sti pescetti
ma che infusori ci avevi messo nella vaschetta?!?!? :-D

claudionp 05-05-2009 08:06

Sono d'accordo che non è la modalità ideale da seguire, ma era solo per far conoscere il fatto che in un acquario normale (anche solo una piccola vaschetta con un paio di steli) difficilmente c'è scarsità di cibo, almeno per piccoli avannotti e per periodi non lunghissimi.
Comunque non penso abbiano fatto la fame perchè a 2 settimane e mezza sono lunghi circa 1-1,5 cm, che mi sembra una misura normale.
A proposito una domanda agli esperti: voi gli avannotti di nothobranchius li separate tra maschi e femmine non appena si differenziano o li allevate insieme? Su alcuni siti ho letto che è necessario separarli perchè altrimenti le femmine crescono molto meno dei maschi. Saluti.

claudionp 05-05-2009 08:06

Sono d'accordo che non è la modalità ideale da seguire, ma era solo per far conoscere il fatto che in un acquario normale (anche solo una piccola vaschetta con un paio di steli) difficilmente c'è scarsità di cibo, almeno per piccoli avannotti e per periodi non lunghissimi.
Comunque non penso abbiano fatto la fame perchè a 2 settimane e mezza sono lunghi circa 1-1,5 cm, che mi sembra una misura normale.
A proposito una domanda agli esperti: voi gli avannotti di nothobranchius li separate tra maschi e femmine non appena si differenziano o li allevate insieme? Su alcuni siti ho letto che è necessario separarli perchè altrimenti le femmine crescono molto meno dei maschi. Saluti.

bob227 05-05-2009 09:26

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
A proposito una domanda agli esperti: voi gli avannotti di nothobranchius li separate tra maschi e femmine non appena si differenziano o li allevate insieme? Su alcuni siti ho letto che è necessario separarli perchè altrimenti le femmine crescono molto meno dei maschi. Saluti.

Il fatto di separare o meno le femmine dipende da molti fattori.
dallo spazio che hai
dal tempo che hai
dalla qualità e quantità del nutrimento
da quanti cambi d'acqua fai
dal numero stesso delle femmine rispetto ai maschi

Cominciando da questo ultimo punto che e' il più facile da comprendere.
Se hai una proporzione di almeno 2:1 di femmine rispetto ai maschi a mio avviso non e' necessario separare dato che i maschi divideranno le loro "voglie" ed aggrassività tra più soggetti.
Se il rapporto e' inverso e' meglio separare.

Parlando del nutrimento: deve essere sempre abbondante in modo che tutti si soddisfino (maschi e femmine) ma poi devi cambiare un sacco di acqua per reggere il ritmo.

Se hai spazio (vasche vuote ) allora ben venga la separazione ma raddoppi i cambi d'acqua e il tempo che devi dedicare.

Stiamo sempre parlando di un buon numero di esemplari se sono 5 o 6 fermo restando il sex ratio di cui sopra non ne vale la pena.

A proposito si può ridurre l'aggessività dei maschi preparando tanti spawning sites quanti sono i maschi (per intendersi si mette la torba in tanti recipenti di vetro trasparente quanti sono i maschi)
ciascun maschio ne sceglie uno alla volta e aspetta le femmine in situ (cioè dentro al recipiente) ed insegue e stressa molto meno le femmine.

Just my cent worth

Take care

bob227 05-05-2009 09:26

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
A proposito una domanda agli esperti: voi gli avannotti di nothobranchius li separate tra maschi e femmine non appena si differenziano o li allevate insieme? Su alcuni siti ho letto che è necessario separarli perchè altrimenti le femmine crescono molto meno dei maschi. Saluti.

Il fatto di separare o meno le femmine dipende da molti fattori.
dallo spazio che hai
dal tempo che hai
dalla qualità e quantità del nutrimento
da quanti cambi d'acqua fai
dal numero stesso delle femmine rispetto ai maschi

Cominciando da questo ultimo punto che e' il più facile da comprendere.
Se hai una proporzione di almeno 2:1 di femmine rispetto ai maschi a mio avviso non e' necessario separare dato che i maschi divideranno le loro "voglie" ed aggrassività tra più soggetti.
Se il rapporto e' inverso e' meglio separare.

Parlando del nutrimento: deve essere sempre abbondante in modo che tutti si soddisfino (maschi e femmine) ma poi devi cambiare un sacco di acqua per reggere il ritmo.

Se hai spazio (vasche vuote ) allora ben venga la separazione ma raddoppi i cambi d'acqua e il tempo che devi dedicare.

Stiamo sempre parlando di un buon numero di esemplari se sono 5 o 6 fermo restando il sex ratio di cui sopra non ne vale la pena.

A proposito si può ridurre l'aggessività dei maschi preparando tanti spawning sites quanti sono i maschi (per intendersi si mette la torba in tanti recipenti di vetro trasparente quanti sono i maschi)
ciascun maschio ne sceglie uno alla volta e aspetta le femmine in situ (cioè dentro al recipiente) ed insegue e stressa molto meno le femmine.

Just my cent worth

Take care

Marco Vaccari 05-05-2009 13:34

....comunque i nothobranchius (eccezioni a parte tipo gli orthonotus..) tendono a formare dei microterritori di deposizione, dove ogni maschio si esibirà in parate di minaccia verso gli altri maschi e in combattimenti o in "parate nuziali" che comunque consistono quasi sempre nel maschio che "sale sopra" alla femmina e cerca di spingerla verso il substrato di fondo....
..più che vasche alte andrebbero moooolto bene vasche basse e larghe, con tanta superficie di fondo.... l'altezza della vasca può anche essere di 20 cm o meno... poi ben venga uno strato di torba su tutta la superficie di fondo, oppure i tanti depositori a seconda del numero dei maschi...
Una volta usavo la prima soluzione, ora abbondo di barattoli anche perchè la torba con le uova risulta più pulita e le uova più sane...
...per la mia esperienza, meglio più cibo e un cambio d'acqua in più, che meno cibo.. acqua pulita.. e pesci rachitici.... -05....

Marco Vaccari 05-05-2009 13:34

....comunque i nothobranchius (eccezioni a parte tipo gli orthonotus..) tendono a formare dei microterritori di deposizione, dove ogni maschio si esibirà in parate di minaccia verso gli altri maschi e in combattimenti o in "parate nuziali" che comunque consistono quasi sempre nel maschio che "sale sopra" alla femmina e cerca di spingerla verso il substrato di fondo....
..più che vasche alte andrebbero moooolto bene vasche basse e larghe, con tanta superficie di fondo.... l'altezza della vasca può anche essere di 20 cm o meno... poi ben venga uno strato di torba su tutta la superficie di fondo, oppure i tanti depositori a seconda del numero dei maschi...
Una volta usavo la prima soluzione, ora abbondo di barattoli anche perchè la torba con le uova risulta più pulita e le uova più sane...
...per la mia esperienza, meglio più cibo e un cambio d'acqua in più, che meno cibo.. acqua pulita.. e pesci rachitici.... -05....

claudionp 05-05-2009 15:25

Grazie mille per le utili informazioni. Ne approffitto per altri due quesiti:
- pensavo di mantenere i notho a 22#24 ° (precedentemente ho allevato e riprodotto il Sympsonichthys magnificus "Malhada" alla stessa temperatura). In Internet ho però letto che sarebbe meglio lasciar diminuire la temperatura notturna fino a 18- 19 °. Avete esperienze?
- l'alimentazione deve essere esclusivamente cibo vivo e/o congelato o può essere integrata con secco in fiocchi o granulare? (il magnificus viveva e si riproduceva esclusivamente con secco). Grazie

claudionp 05-05-2009 15:25

Grazie mille per le utili informazioni. Ne approffitto per altri due quesiti:
- pensavo di mantenere i notho a 22#24 ° (precedentemente ho allevato e riprodotto il Sympsonichthys magnificus "Malhada" alla stessa temperatura). In Internet ho però letto che sarebbe meglio lasciar diminuire la temperatura notturna fino a 18- 19 °. Avete esperienze?
- l'alimentazione deve essere esclusivamente cibo vivo e/o congelato o può essere integrata con secco in fiocchi o granulare? (il magnificus viveva e si riproduceva esclusivamente con secco). Grazie

bob227 05-05-2009 16:34

Le temperature influiscono sulle fasi di crescita e di riproduzione.
Se usi alte temperature avrai pesci che si "consumano" in fretta, cioè aumentano il loro metabolismo per cui mangiano di più si riproducono di più ma invecchiamo molto più in fretta.
Ergo e' meglio avere 100 uova alla settimana per 3 mesi o 50 per cinque?
(sono numeri a caso non prendeteli per oro colato servono solo a rendere l'idea)
Vedi tu.
Per quanto rigurda il cibo l'equazione da applicare e' la stessa.
Per cui se dai loro cibi molto proteici (intendo vivo e surgelato) avranno una buona crescita e una altrettanto buona resa riproduttiva.
Non solo ma anche l'aspetto risulta migliore.

Il cibo in scaglie non viene accettato da tutte le specie e comunque da tutte (tranne quelle oggetto di riproduzione industriale) poco gradito (rispetto a quelli di cui sopra).
Ergo per una buona riproduzione una crescita adeguata ed un aspetto migliore e' opportuno somministrare vivo o surgelato.

Mi dici che hai allevato ma riprodotto?
Il senso vero del mantenimento dei killi e' finalizzato anche alla riproduzione dato che sono tutte più o meno specie in pericolo (alcune già in natura non esistono più).
E' un peccato non riuscire a mantenere una specie per qualche tempo e soprattutto non diffonderla tra gli appassionati.


Take care

bob227 05-05-2009 16:34

Le temperature influiscono sulle fasi di crescita e di riproduzione.
Se usi alte temperature avrai pesci che si "consumano" in fretta, cioè aumentano il loro metabolismo per cui mangiano di più si riproducono di più ma invecchiamo molto più in fretta.
Ergo e' meglio avere 100 uova alla settimana per 3 mesi o 50 per cinque?
(sono numeri a caso non prendeteli per oro colato servono solo a rendere l'idea)
Vedi tu.
Per quanto rigurda il cibo l'equazione da applicare e' la stessa.
Per cui se dai loro cibi molto proteici (intendo vivo e surgelato) avranno una buona crescita e una altrettanto buona resa riproduttiva.
Non solo ma anche l'aspetto risulta migliore.

Il cibo in scaglie non viene accettato da tutte le specie e comunque da tutte (tranne quelle oggetto di riproduzione industriale) poco gradito (rispetto a quelli di cui sopra).
Ergo per una buona riproduzione una crescita adeguata ed un aspetto migliore e' opportuno somministrare vivo o surgelato.

Mi dici che hai allevato ma riprodotto?
Il senso vero del mantenimento dei killi e' finalizzato anche alla riproduzione dato che sono tutte più o meno specie in pericolo (alcune già in natura non esistono più).
E' un peccato non riuscire a mantenere una specie per qualche tempo e soprattutto non diffonderla tra gli appassionati.


Take care

Marco Vaccari 05-05-2009 19:46

...soprattutto se s tratta di un simpsonichthys di difficile allevamento come il magnificus!...
Ricordo che tantissimi simpsonichthys vivono in biotopi circoscritti (Bob può confermarlo visto che è stato là assieme all'amico Stefano...) spesso in una sola popolazione conosciuta (esempio simpsonichthys flammeus "Nova roma") e spesso in equilibrio ecologico precario...
inoltre la cattura in natura è protetta e controllata..... per questo bisognerebbe incentivare la riproduzione e la diffusione in cattività di quasi tutte le specie sudamericane annuali....
E allevarli nel rispetto delle loro esigenze... sono piccoli predatori, quindi cibo vivo e in sua sostituzione, surgelato (comunque i naupli di artemia si possono dare tranquillamente anche agli adulti! #36# ..li mangiano volentieri e fanno bene!)... granulato e liofilizzato solo in situazioni di emergenza....
....che i killi mangino anche altri cibi e che si riproducano deponendo uova, non significa che stiano bene!... sono pesci figli di una natura estrema, spesso depongono anche in condizioni di morte imminente, o se stanno male... è il loro modo di sopravvivere.... tanto moriremo, quindi deponiamo per avere una futura generazione nei mesi successivi....

tenerli nelle migliori condizioni possibili, significa avere innanzitutto esemplari molto belli, ma anche una buona produzione di uova vitali e di avannotti sani......

Marco Vaccari 05-05-2009 19:46

...soprattutto se s tratta di un simpsonichthys di difficile allevamento come il magnificus!...
Ricordo che tantissimi simpsonichthys vivono in biotopi circoscritti (Bob può confermarlo visto che è stato là assieme all'amico Stefano...) spesso in una sola popolazione conosciuta (esempio simpsonichthys flammeus "Nova roma") e spesso in equilibrio ecologico precario...
inoltre la cattura in natura è protetta e controllata..... per questo bisognerebbe incentivare la riproduzione e la diffusione in cattività di quasi tutte le specie sudamericane annuali....
E allevarli nel rispetto delle loro esigenze... sono piccoli predatori, quindi cibo vivo e in sua sostituzione, surgelato (comunque i naupli di artemia si possono dare tranquillamente anche agli adulti! #36# ..li mangiano volentieri e fanno bene!)... granulato e liofilizzato solo in situazioni di emergenza....
....che i killi mangino anche altri cibi e che si riproducano deponendo uova, non significa che stiano bene!... sono pesci figli di una natura estrema, spesso depongono anche in condizioni di morte imminente, o se stanno male... è il loro modo di sopravvivere.... tanto moriremo, quindi deponiamo per avere una futura generazione nei mesi successivi....

tenerli nelle migliori condizioni possibili, significa avere innanzitutto esemplari molto belli, ma anche una buona produzione di uova vitali e di avannotti sani......

claudionp 06-05-2009 08:21

Grazie mille per la disponibilità.
Capisco le vostre "critiche" ma penso che nell'aquariologia ci possa essere vari livelli come in ogni attività umana. nel senso che il top è avere pesci sani, belli, nutriti esclusivamente con cibo vivo, mantenuti per un numero indefinito di generazioni e le cui uova vengono distribuite in giro per il mondo per allargare la presenza della specie in cattività.
Ma forse può esserci posto anche per chi, come mè, può dedicare al suo piccolo acquario autocostruito da 35 litri una mezz'ora al giorno, lottando per far accettare uno schiuditoio di artemie, ed anche nutrendo i killi (orrore) con granulato e cibo in scaglie.
Comunque ho allevato e riprodotto per tre generazioni il Simpsonichthys magnificus "Malhada" aquistato su Aquabid da Didier Pillet. A pag. 10 di questo forum trovate il post "Novello killofilo" con alvune foto (le foto fanno letteralmente schifo). (http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=71370)
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

claudionp 06-05-2009 08:21

Grazie mille per la disponibilità.
Capisco le vostre "critiche" ma penso che nell'aquariologia ci possa essere vari livelli come in ogni attività umana. nel senso che il top è avere pesci sani, belli, nutriti esclusivamente con cibo vivo, mantenuti per un numero indefinito di generazioni e le cui uova vengono distribuite in giro per il mondo per allargare la presenza della specie in cattività.
Ma forse può esserci posto anche per chi, come mè, può dedicare al suo piccolo acquario autocostruito da 35 litri una mezz'ora al giorno, lottando per far accettare uno schiuditoio di artemie, ed anche nutrendo i killi (orrore) con granulato e cibo in scaglie.
Comunque ho allevato e riprodotto per tre generazioni il Simpsonichthys magnificus "Malhada" aquistato su Aquabid da Didier Pillet. A pag. 10 di questo forum trovate il post "Novello killofilo" con alvune foto (le foto fanno letteralmente schifo). (http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=71370)
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

bob227 06-05-2009 14:01

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

Non e' un'eternità. Se le pozze non si asciugano alcuni killi sud americani possono vivere (e crescere) molto.

Scusa se te lo dico e magri male interpreto ma mi e' sembrata una risposta un pò piccata. Non avevo nessuna intenzione di additare qualcuno come esempio negativo.

Lo scopo delle domande e' di avere delle risposte, mi pare, e possibilmente delle risposte precise e fondate su solide basi di esperienza decennale e con svariate decine di specie riprodotte.
Quello che si cerca di comunicare e' il "modo corretto" per allevare e riprodurre i killi non "l'unico modo" .

Ognuno scelga il suo per carità, in base alle proprie disponibilità di spazio, tempo e perchè no, denaro ed anche alla propria sensibilità ma se chiede qui come fare o consigli quello che si cerca di fare e' informarlo correttamente e diffusamente (nei limiti del mezzo utilizzato)

Take care

bob227 06-05-2009 14:01

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

Non e' un'eternità. Se le pozze non si asciugano alcuni killi sud americani possono vivere (e crescere) molto.

Scusa se te lo dico e magri male interpreto ma mi e' sembrata una risposta un pò piccata. Non avevo nessuna intenzione di additare qualcuno come esempio negativo.

Lo scopo delle domande e' di avere delle risposte, mi pare, e possibilmente delle risposte precise e fondate su solide basi di esperienza decennale e con svariate decine di specie riprodotte.
Quello che si cerca di comunicare e' il "modo corretto" per allevare e riprodurre i killi non "l'unico modo" .

Ognuno scelga il suo per carità, in base alle proprie disponibilità di spazio, tempo e perchè no, denaro ed anche alla propria sensibilità ma se chiede qui come fare o consigli quello che si cerca di fare e' informarlo correttamente e diffusamente (nei limiti del mezzo utilizzato)

Take care

claudionp 06-05-2009 14:47

Scusa se il tono sembrava risentito ma non era assolutamente mia intenzione, oltretutto capisco benissimo che voi avete un'esperienza grandissima mentre io sono un "pivello".
Quello che intendevo dire era solo che mi dava fastidio una certa impostazione, estesa non solo a questo forum ma abbastanza generale, che ritiene possibile un'unico sistema di gestione (allevamento, alimentazione, impostazione vasca ecc.) in genere posizionato molto in alto come impegno temporale ed economico.
La diffusione di questo splendido hobby deve inevitabilmente rapportarsi con le reali possibilità di molte persone che, fatti salvi dei principi minimi, possono affrontalo in maniera meno impegnativa anche se forse non ideale.
Comunque grazie ancora per i vostri pareri, intanto vediamo come vengono avanti gli 8 avannotti nutriti con naupli di artemia.
Ieri sera ho fatto un'altra schiusa con 10 uova ed ho ottenuto altri 7 pesciolini. Saluti

claudionp 06-05-2009 14:47

Scusa se il tono sembrava risentito ma non era assolutamente mia intenzione, oltretutto capisco benissimo che voi avete un'esperienza grandissima mentre io sono un "pivello".
Quello che intendevo dire era solo che mi dava fastidio una certa impostazione, estesa non solo a questo forum ma abbastanza generale, che ritiene possibile un'unico sistema di gestione (allevamento, alimentazione, impostazione vasca ecc.) in genere posizionato molto in alto come impegno temporale ed economico.
La diffusione di questo splendido hobby deve inevitabilmente rapportarsi con le reali possibilità di molte persone che, fatti salvi dei principi minimi, possono affrontalo in maniera meno impegnativa anche se forse non ideale.
Comunque grazie ancora per i vostri pareri, intanto vediamo come vengono avanti gli 8 avannotti nutriti con naupli di artemia.
Ieri sera ho fatto un'altra schiusa con 10 uova ed ho ottenuto altri 7 pesciolini. Saluti

lion1810 06-05-2009 14:55

In generale se c'è una cosa che emerge in questo forum è che non c'è
UNA VERITA'
ma ci sono vari
METODI
per affrontare le varie necessità/esigenze.
#36#

lion1810 06-05-2009 14:55

In generale se c'è una cosa che emerge in questo forum è che non c'è
UNA VERITA'
ma ci sono vari
METODI
per affrontare le varie necessità/esigenze.
#36#

claudionp 11-05-2009 15:19

Allego due foto con una vista dell'acquario con davanti la vaschetta in cui ci sono gli avannotti e la prima immagine degli avannotti lunghi circa 8-10 mm. Il livello dell'acqua è ancora basso e andrà aumentato durante la crescita. Appena saranno distinguibili i sessi pensavo di trasferire nell'acquario le femmine e mantenere i maschi ancora per un pò nella vaschetta. E' giusto aver aggiunto all'acqua di entrambi un cucchiaino di sale ogni 10 litri? Aluni dicono che è indispensabile altri no.

claudionp 13-05-2009 07:56

scusate se ripeto la domanda ma qualcuno sa dirmi se l'uso del sale (1 cucchiaino in 10 litri cioè circa 8 gr/l) è indispensabile per i nothobranchius. In rete ho trovato di tutto, da chi dice che senza non sopravvivono a chi dice che con non si riproducono. Soprattutto se avete delle esperienze personali con il rachovii. Saluti

lion1810 13-05-2009 08:46

Ci sono altri post in cui ne abbiamo già discusso.... usalo!

solidred 13-05-2009 09:18

certo è che il sale non farà bene a quelle belle piantine verdi ehehehe

solidred 13-05-2009 09:21

temo che il sale non farà benissimo alle piante, con gli annuali, per la mia poca esperienza ho visto che bisogna usare piante resistenti e non ho mai usato sale con gli austrolebias ma pare che i rachovii lo richiedano per evitare il "velluto"

lion1810 13-05-2009 09:32

Io con sale & piante non ho mai avuto problemi.
La q.tà e talmente bassa che non crea problemi.

bob227 13-05-2009 09:48

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
scusate se ripeto la domanda ma qualcuno sa dirmi se l'uso del sale (1 cucchiaino in 10 litri cioè circa 8 gr/l) è indispensabile per i nothobranchius. In rete ho trovato di tutto, da chi dice che senza non sopravvivono a chi dice che con non si riproducono. Soprattutto se avete delle esperienze personali con il rachovii. Saluti

Il sale e' un blando disinfettante e nel caso dei Nothobranchius serve a prevenire l'insorgenza dell'oodinum.
Come tutte le malattie la probabilità della loro insorgenza dipende fortemente da come sono tenuti i pesci. In condizioni di stress e o scarsa igene e' chiaro che le possibilità si moltiplicano.

Quindi se siete sicuri che i pesci non sono stressati che le condizioni igeniche sono perfette il sale non serve.

Io però starei molto attento a giudicare le condizioni di stess dato che dipende da molti fattori: acqua, cibo ,affollamento, bilancio tra i sessi, luce, rumori etc etc
Per cui lo mettevo

Take care

claudionp 13-05-2009 10:11

Grazie per le info.
Confermo che il sale a quelle concentrazioni è compatibile con le piante. Nel mio acquario sono presenti Vallisneria spiralis, Hygrophila polysperma e Cerathophyllum demersum e da quando ho aggiunto il sale (circa un mese) non ho notato nessun rallentamento nella crescita o altro problema.

solidred 13-05-2009 10:40

io avevo najas e me l'ha bruciata, ma sospetto che fossero anche le condizioni dell'acqua a influire mah..

lion1810 13-05-2009 11:19

la najas è strana.
In certe condizioni ci vuole il decespugliatore per potarla e in altre non ne vuol sapere di crescere.

BetaLele 13-05-2009 13:08

ormai ho una produzione costante...
ed erano partito da un piccolino pezzino :-D :-D :-D

claudionp 14-05-2009 08:32

Volevo spiegarvi il modo che stò usando per mantenere gli avannotti di rachovii. Siccome ho messo le uova a schiudere a 2 settimane di distanza non volevo mischiare i pesciolini per paura che quelli vecchi si pappassero quelli nuovi.
Ho preso una scatola del gelato, ho tagliato un buco rettangolare su un lato da 5 per 4 cm circa, ci ho siliconato un pezzetto di calza da donna (speriamo la moglie non legga ;-) ) e sul bordo ci ho siliconato 4 mezzi tappi di sughero per farla galleggiare. L'ho quindi messa a galleggiare sull'acquario e ci ho trasferito i pesciolini. I vantaggi per me sono stati:
1 non ho occupato ulteriore spazio con un'altra vaschetta
2 non mi è servito comprare un'altro termostato per la vaschetta di schiusa e allevamento iniziale;
3 i cambi d'acqua sono rapidissimi, basta alzare la vaschetta fino a lasciare 1 cm d'acqua nella stessa e lasciarla di nuovo affonadre nell'acquario;
4 il 100% di cambio d'acqua è fatto con acqua avente le identiche condizioni chimiche e di temperatura e quindi senza nessun impatto per gli avannotti.
Allego una foto da cui forse si capisce qualcosa . Saluti

Marco Vaccari 14-05-2009 13:15

ciao Claudio!

..è un metodo che trovo molto utile!... con quasi tutti i killi!... io lo uso da alcuni anni con la maggior parte degli annuali e soprattutto con i grandi austrolebias, gli avannotti degli ex megalebias sono enormi ed iniziano a mangiare il chironomus ad una settimana dalla nascita... quello che uso tu è forse l'unico sistema per mantenere l'acqua costantemente pulita... inoltre fornisce un sistema decisamente stabile nell'accrescimento corretto nelle prime settimane (dopo di chè vengono liberati...) Differentemente da te adopero una vaschetta di plastica da 6 litri dove ho ritagliato due ampie finestre nei lati piccoli opposti e ho tappato con due pezzi di spugna blu per acquari (niente calze da donna).. il vantaggio è che il reicircolo d'acqua è maggiore, soprattutto se nella vasca c'è il filtro....
attenzione quando liberi gli avannotti!.. se il livello dell'acquario è molto alto rispetto al livello della vaschetta fluttuante rischi che gli avannotti possano diventarti belli sliders!.. al massimo abbassa il livello dell'acquario in modo che ci sia una proporzione tra i due recipienti (acquario e vaschetta)....
....comunque un ottimo sistema! consigliatissimo!!! #36#

buona giornata!
Marco

claudionp 18-05-2009 07:50

Chiedo aiuto per un problema. In pratica avevo due diverse schiuse entrambe con 8 avannotti, una nella vaschetta separata e una nella vaschetta galleggiante.
Stessa acqua (no2=0; no3=10; kh=5; ph=7)
Stessi cambi (2 volte al giorno circa il 60#70 % con acqua identica dell'acquario)
Stesso cibo (2 volte al giorno sia naupli appaena schiusi che naupli allevati un paio di giorni con sera micron in modo che si arricchiscano anche di altri componenti che in quelli appena schiusi mancano)
Risultati diversi cioè nella vaschetta a parte da 8 immessi sono rimasti tutti e crescono tantissimo mentre in quella galleggiante nel giro di 3-4 giorni ne è rimasto solo uno. Morivano in continuazione e si vedeva chiaramente che non riuscivano più a tenere l'equilibrio (si rovesciavano sotto sottosopra). Mi sapete dire come è possibile questa differenza e cosa ho sbagliato? grazie e saluti.

Marco Vaccari 18-05-2009 09:05

....non saprei, Claudio.....

secondo me i cambi d'acqua nella vaschetta galleggiante... due al giorno mi sembrano eccessivi... vabbè che vogliono acqua pulita, ma sono comunque esserini molto piccoli e decisamente fragili... il girare a spirale, più che un avvelenamento da valori non adatti, mi capita quando sposto gli avannotti troppo precocemente (o troppo malamente)....
..come ti ho già scritto nelle vaschette galleggianti pratico due "finestre" che tappo con spugna per acquari, in modo che l'acqua sia sempre pulita e non si debbano fare i cambi d'acqua...
Quando cambio l'acqua con questo sistema la cambio direttamente nell'acquario grande (con un tubicino da aeratore) in questo modo, considerando la grande massa d'acqua, nella vaschetta il cambio è decisamente soft...
In mancanza di questo sistema "a finestre" quando gli avannotti sono in una vaschetta a parte, in genere il cambio lo faccio quasi goccia a goccia...
spero di essermi riuscito a spiegare... #24
ciao ciao
Marco

claudionp 21-05-2009 08:22

Anche se non c'entra niente con il soggetto volevo darvi questo link perchè contiene delle foto bellissime di killi. Sono spettacolari.

http://aquariumlife.com.au/showthrea...hlight=killies

Una domanda: a pag. 7 ci sono delle foto di Nothobranchius rachovii Beira Airport MZCS 08/96 (F1). Se ho compreso il codice dovrebbe trattarsi della stessa località del Nothobranchius rachovii Beira 98 ma raccolto nel 2008? Che voi sappiate si trovano in giro queste uova? Saluti


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