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"spazzolare" con la pompa?
Ciao a tutti,
eccomi qui al primo post su questo bel forum, che da circa un mese mi accompagna nella prima esperienza di realizzazione di un nanoreef. Attualmente ho una vasca di circa 35 litri netti in fase di buio da poco più di 20 giorni. Nella vasca è presente per ora una sola pompa per il movimento dell'acqua con una portata di 450 l/h. So bene che è poco e sono in attesa che mi venga consegnata una NanoKoralia da aggiungere. In attesa di posizionare la seconda pompa, da qualche giorno sposto la pompa presente sui differenti lati dell'acquario in modo da variare così la direzione con cui il flusso principale impatta sulle rocce. Oggi però spostandola mi sono avvicinato più del solito alle rocce dalle quali si è sollevato un notevole polverone di "detriti". Devo ammettere che la tentazione di utilizzare la pompa per dare una bella "spazzolata" alle rocce è stata forte, ma mi sono trattenuto perchè non sono sicuro che quel che porterei via sarebbero solo e soltanto detriti. Ecco quindi la domanda: Mantendo una certa distanza di sicurezza che non strappi via il minuscolo vivo presente sulle rocce, è consigliabile dare una "spazzolata" ogni tanto con il flusso ravvicinato della pompa oppure rischio anche di spazzare via parte della flora batterica, o comunque di fare più male che bene? Grazie in anticipo, Paolo |
"spazzolare" con la pompa?
Ciao a tutti,
eccomi qui al primo post su questo bel forum, che da circa un mese mi accompagna nella prima esperienza di realizzazione di un nanoreef. Attualmente ho una vasca di circa 35 litri netti in fase di buio da poco più di 20 giorni. Nella vasca è presente per ora una sola pompa per il movimento dell'acqua con una portata di 450 l/h. So bene che è poco e sono in attesa che mi venga consegnata una NanoKoralia da aggiungere. In attesa di posizionare la seconda pompa, da qualche giorno sposto la pompa presente sui differenti lati dell'acquario in modo da variare così la direzione con cui il flusso principale impatta sulle rocce. Oggi però spostandola mi sono avvicinato più del solito alle rocce dalle quali si è sollevato un notevole polverone di "detriti". Devo ammettere che la tentazione di utilizzare la pompa per dare una bella "spazzolata" alle rocce è stata forte, ma mi sono trattenuto perchè non sono sicuro che quel che porterei via sarebbero solo e soltanto detriti. Ecco quindi la domanda: Mantendo una certa distanza di sicurezza che non strappi via il minuscolo vivo presente sulle rocce, è consigliabile dare una "spazzolata" ogni tanto con il flusso ravvicinato della pompa oppure rischio anche di spazzare via parte della flora batterica, o comunque di fare più male che bene? Grazie in anticipo, Paolo |
Shinpuu, iciao ... si puoi con una piccola pompa. ti suggerisco di aspirare il sedimento sul fondo prima , poi dopo quando quello sollevato si sarà ridepositato sul fondo potrai ripetere l'operazione di aspiraggio ... volendo durante le operazioni di pulizia , puoi usare una pompa abbinata ad una spugna . le pompe maxijet hanno in dotazione una sorta di tubetto forato a mo di grata in plastica da posizionare sull'aspirazione dove ,venduta a parte , si può inserire una spugna ...
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Shinpuu, iciao ... si puoi con una piccola pompa. ti suggerisco di aspirare il sedimento sul fondo prima , poi dopo quando quello sollevato si sarà ridepositato sul fondo potrai ripetere l'operazione di aspiraggio ... volendo durante le operazioni di pulizia , puoi usare una pompa abbinata ad una spugna . le pompe maxijet hanno in dotazione una sorta di tubetto forato a mo di grata in plastica da posizionare sull'aspirazione dove ,venduta a parte , si può inserire una spugna ...
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Fappio, grazie per la risposta.
A questo punto però mi sorge una nuova domanda. Per sifonare il fondo di un nano, esiste una tecnica e delle attrezzature adeguate agli spazi a disposizione? Ad esempio nel mio caso alcune rocce poggiano solo parzialmente sul fondo di vetro, creando degli anfratti difficili da raggiungere perchè lo spazio a disposizione per manovrare è scarso. Grazie, Paolo |
Fappio, grazie per la risposta.
A questo punto però mi sorge una nuova domanda. Per sifonare il fondo di un nano, esiste una tecnica e delle attrezzature adeguate agli spazi a disposizione? Ad esempio nel mio caso alcune rocce poggiano solo parzialmente sul fondo di vetro, creando degli anfratti difficili da raggiungere perchè lo spazio a disposizione per manovrare è scarso. Grazie, Paolo |
Shinpuu, esistono campane aspiranti con diametro non troppo grosso , ma volendo puoi usare solo un tubo e per vasi comunicanti aspirare quello che riesci (se resta un pò di sedimento non è grave) puoi comunque riutilizzare l'acqua aspirata , filtrandola con lana perlon .... se ti capita di aspirare anfipodi se riesci rimettili in vasca ... hai già misurato no3 e po4 ?
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Shinpuu, esistono campane aspiranti con diametro non troppo grosso , ma volendo puoi usare solo un tubo e per vasi comunicanti aspirare quello che riesci (se resta un pò di sedimento non è grave) puoi comunque riutilizzare l'acqua aspirata , filtrandola con lana perlon .... se ti capita di aspirare anfipodi se riesci rimettili in vasca ... hai già misurato no3 e po4 ?
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shinpuu....ti consiglio di fare l'esatto contrario di quanto suggerito
non sifnoare assolutamente nulla, mentre puoi benissimo spazzare le rocce con una pompa piccola... a fine maturazione puoi sifonare in 3-4 volte....non tutto insieme.....però a fine maturazione, non ora un saluto e auguri |
shinpuu....ti consiglio di fare l'esatto contrario di quanto suggerito
non sifnoare assolutamente nulla, mentre puoi benissimo spazzare le rocce con una pompa piccola... a fine maturazione puoi sifonare in 3-4 volte....non tutto insieme.....però a fine maturazione, non ora un saluto e auguri |
Shinpuu, io e lele non la pensiamo allo stesso modo , sarei curioso di leggere dove c'è scritto che la maturazione in un nano , debba per forza di cose essere composta da un mese di buio ... riposto qui quello che penso : leletosi,Citazione:
è un nuovo metodo di maturazione? no lo dice rovero e non solo lui ... non mi prendo la libertà di certo di inventare nuovi metodi ... ne avevamo già discusso, comunque: la maturazione di una roccia è la stessa sia se immersa in una vasca grossa che piccola. non è la dimensione della vasca o meglio la quantità d'acqua che rallenta o velocizza la maturazione, anche perché sono rapportate al litraggio. sicuramente la luce va accesa quando i valori lo consentono. per quel poco che ho capito sostieni che la maturazione finisce dopo il mese di buio con l'accensione delle luci, io invece sostengo che l'illuminazione sia parte fondamentale della maturazione...anche alcune manifestazioni algali , fanno parte della maturazione , in un sistema chiuso quando avranno finito il nutrimento scompariranno. diverso se si comincia ad inserire animali che vanno nutriti ... trovo controproducente tenere l'illuminazione spenta per un mese perché la luce innesca tutti quei meccanismi che tendono a stabilizzare il sistema e permette lo sviluppo di tutti quegli organismi che servono a completare la maturazione .... rovero (e sai che quando parla lui , fondamentalmente parla il mondo acquariofilo , perchè nemmeno lui ha inventato niente) sostiene che si può partire con l'illuminazione dopo una settimana , proprio per i morivi già elencati , per quanto riguarda , l'accensione della luce l'ho riportato tale e quale da un suo articolo nel suo libro ...sul discorso dei gamberetti posso essere d'accordo ... lo schiumatoio accelera la maturazione perchè sottrae dall'acqua nutrimento e può velocizzare la maturazione , solo nel caso ci sia sostanza schiumabile ... il detrito è materiale organico in decomposizione che rilascerà fosforo e azoto. sicuramente questi elementi sono essenziali alla vita , ma se in concentrazioni elevate può farla scoppiare in manifestazioni algali a volte difficili da controllare di conseguenza questi valori dovrebbero essere prossimi allo 0 , circa 0,03 per gli ortofosfati e circa 0,5 per i nitrati, valori maggiori in vasca indicano un eccesso di questi nutrienti ,di conseguenza se misurati in quantitativi maggiori , l'eliminazione del carico organico in vasca potrà solo aiutare ... ;-) scusate la lungaggine |
Shinpuu, io e lele non la pensiamo allo stesso modo , sarei curioso di leggere dove c'è scritto che la maturazione in un nano , debba per forza di cose essere composta da un mese di buio ... riposto qui quello che penso : leletosi,Citazione:
è un nuovo metodo di maturazione? no lo dice rovero e non solo lui ... non mi prendo la libertà di certo di inventare nuovi metodi ... ne avevamo già discusso, comunque: la maturazione di una roccia è la stessa sia se immersa in una vasca grossa che piccola. non è la dimensione della vasca o meglio la quantità d'acqua che rallenta o velocizza la maturazione, anche perché sono rapportate al litraggio. sicuramente la luce va accesa quando i valori lo consentono. per quel poco che ho capito sostieni che la maturazione finisce dopo il mese di buio con l'accensione delle luci, io invece sostengo che l'illuminazione sia parte fondamentale della maturazione...anche alcune manifestazioni algali , fanno parte della maturazione , in un sistema chiuso quando avranno finito il nutrimento scompariranno. diverso se si comincia ad inserire animali che vanno nutriti ... trovo controproducente tenere l'illuminazione spenta per un mese perché la luce innesca tutti quei meccanismi che tendono a stabilizzare il sistema e permette lo sviluppo di tutti quegli organismi che servono a completare la maturazione .... rovero (e sai che quando parla lui , fondamentalmente parla il mondo acquariofilo , perchè nemmeno lui ha inventato niente) sostiene che si può partire con l'illuminazione dopo una settimana , proprio per i morivi già elencati , per quanto riguarda , l'accensione della luce l'ho riportato tale e quale da un suo articolo nel suo libro ...sul discorso dei gamberetti posso essere d'accordo ... lo schiumatoio accelera la maturazione perchè sottrae dall'acqua nutrimento e può velocizzare la maturazione , solo nel caso ci sia sostanza schiumabile ... il detrito è materiale organico in decomposizione che rilascerà fosforo e azoto. sicuramente questi elementi sono essenziali alla vita , ma se in concentrazioni elevate può farla scoppiare in manifestazioni algali a volte difficili da controllare di conseguenza questi valori dovrebbero essere prossimi allo 0 , circa 0,03 per gli ortofosfati e circa 0,5 per i nitrati, valori maggiori in vasca indicano un eccesso di questi nutrienti ,di conseguenza se misurati in quantitativi maggiori , l'eliminazione del carico organico in vasca potrà solo aiutare ... ;-) scusate la lungaggine |
Quote:
infatti non hai capito proprio nulla di quello che ho detto nell'altro post. la maturazione finisce dopo circa 6-8 mesi, periodo in cui l'instabilità dei valori è la regola. l'unica cosa che finisce dopo un mese è la bolletta enel leggera ed inizia quella pesante. questo lo posso concedere. vorrei sapere quando ho mai detto che la maturazione sia finita dopo il mese di buio....perdonami ma questo si chiama "inventare"....e non capire. ps rovero nel suo libro non parla di nano-reef senza schiumatoio ma di vasche reef dai 200 litri in su con schiumatoi performanti. indi il suo metodo non è applicabile ad un sistema completamente diverso, se non per le basi del berlinese classico, schiumatoio escluso. visto che lo schiumatoio è parte integrante del metodo berlinese e la sua azione deve essere "forte"....stiamo parlando di 2 cose completamente diverse. |
Quote:
infatti non hai capito proprio nulla di quello che ho detto nell'altro post. la maturazione finisce dopo circa 6-8 mesi, periodo in cui l'instabilità dei valori è la regola. l'unica cosa che finisce dopo un mese è la bolletta enel leggera ed inizia quella pesante. questo lo posso concedere. vorrei sapere quando ho mai detto che la maturazione sia finita dopo il mese di buio....perdonami ma questo si chiama "inventare"....e non capire. ps rovero nel suo libro non parla di nano-reef senza schiumatoio ma di vasche reef dai 200 litri in su con schiumatoi performanti. indi il suo metodo non è applicabile ad un sistema completamente diverso, se non per le basi del berlinese classico, schiumatoio escluso. visto che lo schiumatoio è parte integrante del metodo berlinese e la sua azione deve essere "forte"....stiamo parlando di 2 cose completamente diverse. |
leletosi, ok ,
Quote:
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leletosi, ok ,
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quindi spazzolare le roccie con un pennello morbido è sbagliato?
Sto provando con il pennello perchè nonostante le due pompe da 1500 L/h alternate nel mio nano da 40 litri sulle roccie c'è sempre del pulviscolo giallognolo. Da una settimana sulle roccie ho notato una specie di muco marroncino che tende a formare dei fili, è trasparente e sembra uscire dalle roccie. Che sara??? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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