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Kili di cibo e acqua pulita!
Una frase che mi sembra molto significativa per capire sia l'importanza dell'alimentazione che della qualità dell'acqua:
"In un certo senso, alcune limitazioni di un sistema chiuso sono insormontabili. In una meravigliosa analogia utilizzando alcuni dati sul tasso di nutrizione delle comunità coralline tratti dalla letteratura scientifica, il Dr. Ron Shimek ha notato che ci vorrebbero 250-350 ml di cibo umido per 378 litri di acqua al giorno per approssimarsi alla disponibilità di cibo su un reef corallino. Usando una analogia simile, basata sui nutrienti e sul tempo di permanenza delle acque, aggiungerei che il reef corallino subisce un cambio d'acqua del 100% 2-3 volte al giorno!" Eric Borneman (tratto da http://www.reefkeeping.com/issues/2002#07/eb/index.php) |
che dire? è una grande verità ma un po' scoraggia... mi fa pensare che, nonostante gli ennemila accorgimenti che prendiamo nelle nostre vasche, non riusciremo mai ad ottenere un vero angolo di reef.
D'altra parte, in compenso, è uno sprone per cercare continuamente di migliorare le nostre conoscenze e la qualità dei nostri acquari. In ogni caso tutto ciò dimostra come, nonostante i progressi fatti in tutti questi anni, siamo appena alla punta dell'iceberg e che molti altri anni dovranno passare prima di riuscire a comprendere appieno tutti i meccanismi che regolano la vita di una barriera corallina! Continuiamo così ragazzi che stiamo andando benissimo; lo dimostrano tutti i metodi che, negli anni, sono nati e, perchè no, scomparsi con altrettanta velocità. La strada è quella giusta e ormai abbiamo delle basi ben salde che, da sole, ci permettono di allevare i nostri animali tutto sommato egregiamente. |
Re: Kili di cibo e acqua pulita!
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se rapportiamo la quantità di cibo giornaliero e il ricambio d'acqua totale in natura, ai cambi d'acqua che facciamo noi viene fuori un numero esilarante... #23 #24 Servirebbe sapere però quanto del cibo in natura viene utilizzato (fabbisogno!) perchè buona parte del cibo va perso nel mare... #23 #24 |
Bene Alessandro , parliamo per il momento solo di cibo.
Ma 250#300 ml di cibo umido, cosa vuol dire?? Quale cibo intendi ?? I dati scientifici in tuo possesso hanno evidenziato di cosa si nutre principalmente una comunità corallina?? Qui adesso noi abbiamo a disposizione tonnellate di surrogati, ma secondo me, siamo ancora molto ma molto lontani dal poter dire " io alimento le acropore". Presupposto fondamentale è che questi animali necessitano di alimento, cioè C + P + N , mi piacerebbe approfondire il discorso sull'alimentazione perchè penso effettivamente che sia la nostra maggior lacuna oggi. Più avanti parleremo della qualità dell'acqua. Ciao |
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Morale: fa più o meno il contenuto di una lattina di Coca di cibo in 400 litri d'acqua !!! Pazzesco. Il mio intento con questo post era proprio di intavolare una discussione su "quanto siamo lontani" dal nutrire i coralli. In pratica dovremmo usare chili di cibo (poi parliamo di cosa) e dopo un po' passare l'aspirapolvere e pulire per bene tutto.... e infine cambiare l'acqua per assicurarci che tutta quella massa di cibo non abbia inquinato. Comunque la strada sembra chiara: maggiore passaggio di cibo attraverso l'acqua conservando condizioni IMPECCABILI di qualità dell'acqua. |
Il discorso penso sia l'asportazione dell'eccesso di plancton e non tanto la quantità disponibile.
Per avere una grande quantità disponibile di cibo non bisognerebbe filtrare in modo continuativo, lasciando il cibo in vasca il più possibile e quindi usando l'acqua della sump come se fosse acqua nuova (filtrazione e reintegro dei sali). Però la sump dovrebbe essere enorme per contenere almeno tutta l'acqua dell'acquario, e il sistema di filtraggio dovrebbe rendere l'acqua pura al 99%. Magari gestendo il tutto in funzione delle maree. Dalla natura siamo lontani, ma siamo sicuri che è lei il nostro obiettivo?? Accetterremmo volentieri l'acqua torbida di plancton, come avviene nel pomeriggio in Oceano?? E colori e crescita?? Sarebbe possibile immergere un corallo in un'acqua ricca di plancton per alcune ore per poi rimetterlo nella nostra vasca asettica e valutarne le reazioni, o lo spostamento continuo provocherebbe solo stress?? |
Visto che questo per me è il vero nocciolo della questione, provo a porre qualche domanda, magari col rischio di scrivere una cavolata esendo un quasi neofita. Allora, se questi sono i risultati dello studio, risulta sensato dire che uno schiumatoio non è mai grande? Cioè io butto tanto cibo (per esempio rotiferi e phytoplancton), spengo lo schiumatoio per un tot di tempo, i polipi dei coralli banchettano, e poi lo riaccendo per esportare quello che non è stato usato. Per quanto riguarda il ricambio d'acqua si potrebbe pensare ad un cambio sostanzioso (50%?) alla settimana con acqua deionizzata sufficientemente "maturata". Che ne dite? Per quel che mi riguarda sono quasi assolutamente certo che i coralli devono mangiare; i miei stanno molto meglio ora di quanto non lo stessero quando li tenevo a "bacchetta" con lo zeovit. Il punto forse è di fare il possibile affinchè il "nutrimento" non si trasformi in "nutrienti". Ciao! Per favore illuminatemi perchè mi vorrei fare il BUBBLE KING!
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#24 oppure.......dico una *******...........facciamo finta che in una vasca gia' funzionante(ad esempio un berlinese+zeovit),che abbia gia' po4 e no3 molto bassi,noi decuplichiamo alcuni parametri,non so tipo la schiumazione,i kg di zeolite e le dosi di alcuni prodotti ad essa legata,il carbone,(lasciamo perdere la luce),potenziamo il movimento e il ricircolo dell'acqua per evitare stagnazioni e sedimentazioni,ma allora potremmo permetterci di riversare in vasca 10 volte quello che d'abitudine aggiungiamo per nutrire i coralli? che risultati avremmo? riusciremmo ad eliminare il superfluo senza nemmeno dargli il tempo di inquinare? i nostri animali avrebbero mangiato a sufficenza? secondo me la cosa importante e' il fabbisogno e soprattutto come dice aster la "natura'"del cibo.
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Certo il problema è proprio quello: riuscire ad assicurare nelle nostre vasche la stessa quantità (e qualità, non dimentichiamocelo) di cibo che si trova in mare continuando, tuttavia, a mantenere livelli di nutrienti bassissimi.
In questo contesto, dunque, uno schiumatoio ci aiuta notevolmente senza però permetterci di raggiungere i livelli di cibo presenti in natura. Cambio d'acqua del 50% ogni mese? farebbe più male che bene, lo sappiamo tutti. Finchè non ci sarà un modo definitivo per asportare qualunque fonte inquinante presente in vasca non potremmo mai giungere ad una completa stabilità e flessibilità delle nostre vasche. |
proviamo a ragionare su un ambiente più piccolo:
diciamo 60 litri di acquario e 200 litri di sump con un'attrezzatura per 1000 o più litri. Flusso di mandata debolissimo che permette un ricambio totale di 3-4 volte al giorno. Su una superficie di acqua così esigua ci potrebbero bastare anche le 250w per avere un'illuminazione "simile" a quella in natura. In 6-8 ore con uno skimmer da 1000 quanto riusciremmo ad asportare secondo voi? Trattandosi di plancton non ci sono altri sistemi per rimuoverlo vero? |
il discorso sull'alimentazione siamo troppo lontani,in un libro di acquacultura di un amico (che dovro reperire prima o poi),cera una cosa che mi aveva colpito,alcuni rottiferi oltre al fitoplacton assimilava ammoniaca,ed altri componenti del cilo dell'azoto,x la fase di sviluppo,anche i batteri venivano utilizati,ora con zeovit avviene ma e molto limitato,in un acquario con una schiumazione modesta,ma con una forte alimentazione si instaura in acquario un tale acquilibrio,di vari rottiferi fitoplacton,e bacterioplacton che servono alla vasca x crescere,ora se poi andiamo a spingere di piu ancora con frullati,zuccheri,la cosa e ancora piu acentuata,pero ci deve essere il consumo da parte dei coralli,quindi qui entra in gioco la qualita dell'acqua come gia detto da rovero,ma oltre hai coralli sono i batteri ed il fito e lo zooplacton che si forma a far da depurazione dell'acqua,ma quanto sara sufficiente!x i composti organici ok,ma i minerali!
io ho notato che facendo dei cambi d'acqua piu sostanziosi la vasca ne giova,e da molto che cambio 50 litri ha settimana,diciamo da quando ho iniziato col frullato,quindi da luglio ma se li aumentassi!! ciao da blureff |
E se riuscissi ad eliminare lo skimmer ..... sarebbe il top...
Nuovi sistemi biologici riescono ad eliminare sia i nitrati che i fosfati, nuovi batteri scoperti recentemente riescono ad operare in ambiente aerobico operando la denitrificazione che la defosfatazione...... |
Scusate pensavo una cosa, se uno avesse una sump della stessa capacità del'acquario o superiore con uno skimmer sovradimensionato, si potrebbe a momento del pasto arrestare lo scambio d'acqua tra sump e vasca facendo mangiare i coralli, intanto 'acqua in sump viene pulita e magari filtrata con resine antifosfati ecc...
Quando si riaccende il tutto, l'acqua dell acquario andrebbe a finire in un altra vasca vuota mentre dalla sump l'acqua pulita entra in vasca, quando la vasca che prima era vuota a ricevuto tutta l'acqua che c'era prima in vasca per troppo pieno va in sump dove passa lentamente e viene fitrata. Ed ogni volta prima di dare da mangiare si devia lo scarico in sump per svuotare a vasca che dovra ricevere l'acqua sporca. Avrò detto una cretinata ma mi è venuta questa idea stramba ed avevo voglia di dirla. (PS. la l della tastiera funziona male nn badateci. |
deca ,spiegati meglio
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Re: Kili di cibo e acqua pulita!
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ora da buon ROMPIBALLE pongo la mia domanda...... NON MI DICE PERO' ....QUANTO di questo Cibo, sia effettivamente assorbito ???? anche perchè non credo sia facilmente calcolabile il ""SETACCIARE" è un'operazione "passiva"...non mi dice quanta ne è entrata, quanta è rimasta depositata, quanta è stat assorbita da latri organismi etc etc mi spiego meglio non è detto che visto che in natura la percentuale è altissima io debba ricreare la stessa pecentuale anche nella mia vasca e questo seguando un ragionamento logico in natura ciò che passa è andato ( perdonate l'italiano non lineare) mentre in una "sistama chiuso" come le nostre vasca i nutrienti rimangono "in sospensione " per molto più tempo scordiamoci di riacreare la natura così com'è NON POSSIAMO, dobbiamo accontentarci di avvicinarci il più possibile, ma nel fare ciò credo sia indispensabile calcolare il "sistema chiuso" |
Il punto fondamentale è che sul reef tutti questi "chili" di nutrimento sono vivi e quindi non inquinano nel nostro acquario invece se arriva qualcosa di vivo resiste ben poco, e quello che resiste è troppo grosso per essere "mangiato" da un'acropora.
E poi siete così sicuri che le acropore mangino così come lo intendiamo noi? e cioè catturano una preda, la ingeriscono, la "digeriscono" la demoliscono chimicamente e ne traggono gli amminoacidi gli zuccheri e le sostanze che gli servono per la crescita. Secondo me è più verosimile pensare visto la semplicità dei polipi che al massimo catturino degli organismi unicellulari o poco più molto piccoli più facili da "digerire" A mio avviso tutto quello che noi possiamo dare fisicamente da mangiare compreso il pappone ha delle particelle troppo grosse e complesse per poter essere utilizzate da un'acropora, certo in modo indiretto va sicuramente a nutrire la flora batterica generale che comunque è utile. Sono più dell'idea di avere un bel refugium che da solo riesce a fornire una disceta quantità di cibo vivo in maniera costante e avere l'acqua con il giusto quantitativo di oligoelementi e elementi puri a disposizione diretta dei coralli che ci attingono senza troppa fatica. |
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resta da sapere cosa dare da mangiare e quanto..?? facile..no ?? |
Re: Kili di cibo e acqua pulita!
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Disponibile non significa utilizzato. Anche io nel congelatore ho 10 kg di salsicce ma non significa che me le mangio tutte insieme :-D La domanda quindi diventa: come stabilire se il nutrimento che sto immettendo in vasca è sufficiente / troppo / poco? Si potrebbe immaginare di prendere a riferimento uno o più parametri e monitorarli? Faccio un esempio: se il parametro fosse il livello dei fosfati, potrei immaginare di monitorarli in continuo, magari tramite un opportuno fotometro, che all'occorrenza dosa o sospende l'erogazione di nutrimento? ciao Rob. |
Re: Kili di cibo e acqua pulita!
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ma come fai a nutrire senza inquinare ? e in quanto tempo si nutrono i nostri ospiti? ? di conseguanze quanto tempo dovro' tenere "inquinata" la vasca ??? domande, domande....sempre domande.......mi piace !!! |
secondo me ci stiamo concentrando troppo sull'aspetto quantitativo della vicenda.
Il problema vero è che è molto più difficile assicurare la corretta qualità del cibo e dell'acqua. Poco importa, come dicevano prima alcuni di voi, che un setaccio raccolga quantità esorbitanti di cibo (anche se questo contribuisce a darci un'indicazione della complessità dell'ecosistema naturale), quanto, piuttosto, che quel cibo vivo, altamente proteico, e dall'alto contenuto grasso è totalmente diverso da quello che noi propiniamo ai nostri animali. Le nostre acropore crescono (e pure tanto!)ma di certo non perchè diamo loro cibo di qualità come quello a cui sono abituate in natura... |
quindi crescono perchè .........
??!!??...finisci la frase ;-) dato per assunto che, come più volte detto, non possiamo ricreare ESATTAMENTE le condizioni presenti in natura etc tec..... possimo cercare di avvicinarci. il phyto lo puoi fare, le artemie vive le puoi fare ( io lo faccio ) etc etc è cibo.... e VIVO. ;-) |
<modestissima opinione senza valore scientifico>
crescono perchè assorbono effettivamente quantità maggiori di cibo </modestissima opinione senza valore scientifico> Quote:
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Io credo che la questione del cibo vivo sia piu legata al fatto che deve rimanere vivo in vasca.... altrimenti a che serve... esistono i surrogati, ecc....
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Decasei.....tu bevi il surrogato di caffè ...e io quello macinato fresco
...poi mi racconti ;-) Mario |
Axterix, quanto tempo ti rimane vivo il cibo vivo in vasca???
Il vivo che ti muore non è inquinamento?? Con le artemie che ci fai??? Sinceramente non seguo i tuoi discorsi..... |
Deca, intanto ciò che mettiamo in vasca è per farlo mangiare dai nostri ospiti
l'artemia viva che metto in vasca dura pochissino, non perchè muore, ma per ingordigia come la introduci se la "pappano" al volo l'esempio che ho citato mi pareva abbastanza semplice è vero che per vivere a Noi umani bastano aminoacidi, proteine, carboidrati etc quindi se prendi delle pastiglie flebo etc sopravvivi......... ....ma vuoi mettere con una bella pastasciutta, bistecca e insalata ??? ;-) ecco allo stesso modo intendo i "surrogati" e il vivo che diamo..... se gli diamo i surrogati sopravvivono....ma se abbiamo la possibilità di dargli del VIVO, facciamolo. mi parè però stiamo uscendo dal seminato |
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Gilberto Gilberto,...non so mai quando scherzi o parli sul serio
se conosci il ciclo del freddo sai anche la distinzione tra , congelato e surgelato e sai anche che a secondo di come vengono confezionati abbiamo un decadimento dei principi attivi...... con il "vivo" non hai questo decadimento sul resto possiamo disquisire...... :-)) |
secondo me vi dovete concentrare su cosa mangiano le acropore, io non le ho mai viste inghiottire un' artemia
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Non scherzo, alcuni elementi sebra vengano accettati piu' facilmente rispetto ad altri dagli SPS, un motivo e' la dimensione, utilizziamo quindi uova di ostriche per esempio, queste sembra vengano accettate bene, quindi cibo "diretto", ma e' congelato.... boh... non credo si possa provare con una vasca di riproduzione di ostriche per vedere le differenze con lo stesso alimento fresco.... almeno io non ho lo spazio :-D :-D :-D
Che sia meglio il cibo vivo e' innegabile, ma non credo che immettendo il cibo vivo in vasca da una fonte esterna lo stesso viva a lungo, e' importante trovare un metodo per fornire cibo vivo IN VASCA, quindi per questo il refugium e' molto interessante.... I surrogati possono essere abbastanza validi, il problema non e' che sono surrogati, e' che (prendo un esempio non pertinente per non screditare alcun prodotto) se producessero il surrogato di pappone non sapremmo mai quanta acqua e quanto prodotto e' presente e di conseguenza la qualita' dello stesso.... |
chi ha visto il filmato-documentario "Australia's great barrier reef" della national geographics (il piu' bel doc sulle barriere coralline che ho visto vede quanto sono predatori i polipi degli SPS ... delle vere e proprie macchine da cattura .. (filmati fatti in macrofotografiafantastici!)
e si vede anche quanto sono Vive le loro prede.... questo e' il punto... ok.. 300gr di pappa in 400 litri.. ma una cosa e' pappa morta ed una cosa e' pappa viva e che resta viva quando non viene mangiata.... quindi la frontiera secondo me' e' in vasche di accrscimento di questa appa viva e di mantenimento della stessa... |
Il fitoplancton sono piccoli organismi viventi adattati alla sospensione nel mare e nelle acque dolci, e soggetti al trasporto passivo da parte di onde e correnti, vengono indicati collettivamente col termine plancton ,dal greco planctón, "errante". Il plancton viene distinto in tre grandi gruppi includenti le forme ad organizzazione cellulare più semplice e primitiva (batteri), gli organismi fotosintetici autotrofi, in grado di sintetizzare autonomamente sostanza organica fitoplancton e i piccoli animali Zooplancton cui vanno aggiunti anche organismi i funghi e virus per esempio.
A questi organismi si contrappone il complesso degli animali acquatici capaci di muoversi liberamente nell’acqua, con movimenti propri quali i pesci. Negli ecosistemi acquatici il fitoplancton ricopre un ruolo fondamentale. La produzione primaria fitoplanctonica costituisce un importante anello della catena alimentare nelle acque dolci e marine, garantendo il flusso di materia ed energia necessario per il mantenimento degli eterotrofi, i quali si nutrono a spese di sostanze organiche già elaborate da altri organismi. Il fitoplancton costituisce il cibo dello zooplancton erbivoro, il quale a sua volta è attivamente predato dallo zooplancton carnivoro e da pesci planctivori, questi ultimi, a loro volta, preda dei grandi piscivori. Ora il Fitoplancton che noi compriamo è in gran parte “morto”, d’altro canto non si può ne congelare ne surgelare perché i processi disintegrerebbero le membrane , vale lo stesso per zooplancton etc |
si ma per farlo nascere e vivere c'è un modo?
se io per assurdo non inserissi nessun pesce, e non utilizzassi pompe per la schiumazione/risalita/movimento, potrei riuscire a far vivere le tre categorie di plancton? sarebbe effettivamente utile? ho detto delle stronzate? |
Ax, vedo che hai letto e riportato quanto scritto dall'universita' di Padova, e' sempre meglio citare le fonti ;-) http://www.bio.unipd.it/limno/inform...Ecol/fitop.htm
Giusto una sola osservazione, il Fitoplancton e' fito, quindi alga/pianta, lo Zooplancton invece e' composto da "animali". Il fitoplancton e' il cibo per lo zooplancton (facendola semplice). E' interessante, anche se estremamente dispendioso in tempo, energie ed e' anche di difficile gestione, l'accrescimento di Fitoplancton in una vasca separata, da qui utilizzarlo come "cibo" in un refugium... si potrebbe utilizzare anche in vasca, dato che in pochissimi nelle nostre vasche si cibano di fitoplancton diventerebbe in quantita' disponibile per l'accrescimento di zooplancton in vasca. Sto pensando di fare qualche vaschettina da massimo 5 litri per allevare Fitoplancton e quindi allevare rotiferi in una vasca apposita senza alcun predatore, il predatore dovrei essere io prelevandone giornalmente una parte con appositi setacci. Ciao |
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NIKO, hai fatto qualche foto??
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[quote="ik2vov"]
Che sia meglio il cibo vivo e' innegabile, ma non credo che immettendo il cibo vivo in vasca da una fonte esterna lo stesso viva a lungo, e' importante trovare un metodo per fornire cibo vivo IN VASCA, quindi per questo il refugium e' molto interessante.... [quote] Quello che cercavo di dire.... #36# #36# |
non ho fatto le foto, perche' non volevo disturbare il banchetto al buio con la luce della torcia e' difficile fare le foto tra l'altro :-)
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riguardo la costruzione di piccole vasche per Fito sono a tua disposizione per collaborare al progetto se vuoi Mario |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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