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domanda cladofore??
vorrei mettere delle cladofore attorno a dei legni tipo vestito
in pratica vorrei aprire una palla e legarla attorno ad un legno qualcuno lo ha mai fatto? o comunque è una cosa fattibile? sopravvivera? oppure dopo un po schianta? |
domanda cladofore??
vorrei mettere delle cladofore attorno a dei legni tipo vestito
in pratica vorrei aprire una palla e legarla attorno ad un legno qualcuno lo ha mai fatto? o comunque è una cosa fattibile? sopravvivera? oppure dopo un po schianta? |
sopravvive tranquillamente, ma si ricopre di schifezze, quindi sistemala in posti facili da raggiungere e pulire (aspirando o sciacquando in occasione dei cambi) ;-)
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sopravvive tranquillamente, ma si ricopre di schifezze, quindi sistemala in posti facili da raggiungere e pulire (aspirando o sciacquando in occasione dei cambi) ;-)
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ok benissimo quindi la metto diciamo in modo amovibile almeno levo e metto durante i cambi d'acqua
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ok benissimo quindi la metto diciamo in modo amovibile almeno levo e metto durante i cambi d'acqua
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aggiungo che non cresce velocemente come il muschio legato quindi come la metti così resta. ;-)
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aggiungo che non cresce velocemente come il muschio legato quindi come la metti così resta. ;-)
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perfetto infatti e quello che voglio
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perfetto infatti e quello che voglio
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Quote:
Ciao |
Quote:
Ciao |
mi dici per cortesia quali sono le altre varietà di cladofora che hanno una crescita "rapidissima"?
grazie :-) |
mi dici per cortesia quali sono le altre varietà di cladofora che hanno una crescita "rapidissima"?
grazie :-) |
La "Cladophora aegagrophila" è quella comunemente venduta (quella a forma di palla per capirci), delle varietà infestanti non conosco realmente il nome, ne ho visto scritto da linneo su questo forum. Comunque la clodofora è una famiglia di alghe (non so quante specie ne facciano parte), l'aegrophila la singola specie.
Ora non vorrei addentrarmi in campi che non conosco minimamente ma cercando di ritrovare l'articolo di linneo in cui leggevo della clodofora a rapida crescita mi sono imbattuto in una "Clodofora Prolifera" che sembra essere un'alga del marino.Ma ripeto, ne ho letto 2 righe qualche minuto fa su un forum sconosciuto.....quindi a voi l'ardua sentenza . |
La "Cladophora aegagrophila" è quella comunemente venduta (quella a forma di palla per capirci), delle varietà infestanti non conosco realmente il nome, ne ho visto scritto da linneo su questo forum. Comunque la clodofora è una famiglia di alghe (non so quante specie ne facciano parte), l'aegrophila la singola specie.
Ora non vorrei addentrarmi in campi che non conosco minimamente ma cercando di ritrovare l'articolo di linneo in cui leggevo della clodofora a rapida crescita mi sono imbattuto in una "Clodofora Prolifera" che sembra essere un'alga del marino.Ma ripeto, ne ho letto 2 righe qualche minuto fa su un forum sconosciuto.....quindi a voi l'ardua sentenza . |
ah...se si parla di marino non ne so una mazza neanche io :-))
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ah...se si parla di marino non ne so una mazza neanche io :-))
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"Cladophora" è un genere di alghe verdi filamentose appartenenti alla famiglia delle Ulvophyceae diffuse sia in acqua dolce che in acqua marina. La caratteristica comune è di avere una crescita uniseriata, cioè grosse cellule sovrapposte e divise da setti, che ogni tanto si ramificano. La differenza tra le specie marine e quelle dolci è che le prime presentano alternanza di generazioni (gametofito e sporofito), le seconde no (sono più evolute e hanno perso tale alternanza).
In sostanza di "Cladophore" ne esistono di infestanti (marine e d'acque dolci) e non, la più famosa delle quali (perchè commercializzata) è la C. aegagrophila. Per la precisione, nel 2002 si è rivista la classificazione e, alla luce delle analisi del DNA e del fatto che le pareti possiedono chitina, la Cladophora aegagrophila è diventata un'altra specie e un altro genere: "Aegagrophila linnaei". |
"Cladophora" è un genere di alghe verdi filamentose appartenenti alla famiglia delle Ulvophyceae diffuse sia in acqua dolce che in acqua marina. La caratteristica comune è di avere una crescita uniseriata, cioè grosse cellule sovrapposte e divise da setti, che ogni tanto si ramificano. La differenza tra le specie marine e quelle dolci è che le prime presentano alternanza di generazioni (gametofito e sporofito), le seconde no (sono più evolute e hanno perso tale alternanza).
In sostanza di "Cladophore" ne esistono di infestanti (marine e d'acque dolci) e non, la più famosa delle quali (perchè commercializzata) è la C. aegagrophila. Per la precisione, nel 2002 si è rivista la classificazione e, alla luce delle analisi del DNA e del fatto che le pareti possiedono chitina, la Cladophora aegagrophila è diventata un'altra specie e un altro genere: "Aegagrophila linnaei". |
ma la varietà infestante viene commercializzata?? con che nome??
sarebbe bello averne una magari gli farei ricoprie tutti i legni della vasca #22 |
ma la varietà infestante viene commercializzata?? con che nome??
sarebbe bello averne una magari gli farei ricoprie tutti i legni della vasca #22 |
Quote:
non so quanto ti convenga...... #30 |
Quote:
non so quanto ti convenga...... #30 |
è cosi ingestibile?? una via di mezzo non esiste? tipo un pochino più rapida della cladofora classica (quella a palla)
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è cosi ingestibile?? una via di mezzo non esiste? tipo un pochino più rapida della cladofora classica (quella a palla)
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Gestibilità a parte, l'unica cladophora commercializzata è l'Aegagrophila. Le altre (parlo di quelle d'acqua dolce) non solo non vengon vendute (almeno che io sappia) ma è anche difficile distinguerle tassonomicamente. E non sono esteticamente così a "cuscinetto morbido e vellutato" come la Marimo. Comunque, in Italia, si trovano un pò dapperttutto (a seconda della specie): acque correnti e ferme, pulite ed inquinate. Se hai voglia di sperimentare basta cercarle e raccoglierle: si riconoscono dalle altre alghe verdi filamentose per essere più rigide e leggermente ruvide al tatto. :-)
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Gestibilità a parte, l'unica cladophora commercializzata è l'Aegagrophila. Le altre (parlo di quelle d'acqua dolce) non solo non vengon vendute (almeno che io sappia) ma è anche difficile distinguerle tassonomicamente. E non sono esteticamente così a "cuscinetto morbido e vellutato" come la Marimo. Comunque, in Italia, si trovano un pò dapperttutto (a seconda della specie): acque correnti e ferme, pulite ed inquinate. Se hai voglia di sperimentare basta cercarle e raccoglierle: si riconoscono dalle altre alghe verdi filamentose per essere più rigide e leggermente ruvide al tatto. :-)
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dai provero a cercarle nei miei fossi
magari ci allestisco un cardinaio |
dai provero a cercarle nei miei fossi
magari ci allestisco un cardinaio |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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