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Aggiunta attivatore batterico ad ogni cambio (parliamone)
Ultimamente, leggendo alcuni topic riguardanti sia l'ossigenazione in vasca sia la carica batterica totale, stò pensando che le indicazioni (al momento credo solo commerciali) di tutti i produttori, riguardanti l'inserimento ad ogni cambio acqua di un 'tot' di attivatore batterico, non sia tutto sommato una cosa sbagliata
#24 Dico questo in quanto inserendo continuamente ceppi batterici ben definiti si potrebbe 'delimitare' la carica batterica totale della vasca verso le tipologie di batteri a noi utili piuttosto che tipologie generiche e/o almeno mantenere, causa semplice concorrenza, per l'ossigeno ad esempio, la seconda sotto controllo. Probabilmente, causa mancanza di nozioni di biologia di base, potrei dire cose senza senso dato che i batteri nitrificanti campano tramite il 'ciclo dell'azoto' ed altre interagiscono con quello del carbonio e/o del fosforo non vado oltre per non incartarmi con le parole #12 che ne pensate ? troppa carne al fuoco ? |
Mah...
Non credo (opinione di un non-biologo, eh ;-) ) che il continuo inoculo del tal ceppo batterico consenta di selezionare la popolazione microbica che si insedia (ad esempio) nel filtro. Mi spiego: da quel che ho letto, alcuni ceppi si riproducono a velocità maggiore di altri, e vale il vice versa. Nell'ipotesi che le condizioni ambientali e di disponibilità di nutrimento siano adeguate, aggiungere n gocce di attivatore X a mio modo di vedere sono superflue. In fondo (semplifico da facilone, altrimenti viene il mal di testa #19 ) parliamo di organismi che si riproducono per divisione cellulare: partendo da 1000 batteri nel giro di 12 ore siamo - presumo - a qualche milione... Altra cosa: siamo sicuri che gli "attivatori" contengano i nostri amati batteri, o sono semplicemente delle fonti di carbonio organico (glucosio et similia) che aiutano la proliferazione batterica nella fase di avvio, in cui occorre fecondare un territorio inizialmente "sterile"? -e35 :-) |
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Per me in una vasca matura non serve a nulla... gli inoculi di batteri da bioattivatore entrerebbero in competizione con i batteri già in vasca e quindi già insediati e perfettamente adattati all'ambiente.
Per me la maggior parte finirebbe per non riprodursi per mancanza di nutrienti e/o di substrato; sono dell'opinione che la popolazione batterica si autoregoli, un pò come succede con le lumachine infestanti e quindi inoculi successivi non servano. ...cioè, per servire servono... ma solo ai venditori di bioattivatori!!! :-D |
il dubbio nasce proprio da quanto dici, la maggiorparte finirebbe per non riprodursi per mancanza di nutrimento ... ecc
ma siamo sicuri che la competizione non diventi 'artificialmente' spostata a favore dei nitrificanti inserendo sempre nuova truppe sul campo di battaglia ? |
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Sicuri... Certamente no :-))
Sarebbe interessante un parere di Linneo... #36# #36# #36# |
aspe' cerco di trovarlo
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il mio negoziante proprio ieri mi ha consigliato di mettere batteri di mantenimento... in capsule.... dicendo che oltre ai batteri le capsule contengono anche aminoacidi.... che mi dici ?? e' un pazzo ??
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se proprio volete mi arrendo all'evidenza -04
:-D ps. ma nel caso di eccesso di carico organico in vasca siamo sicuri che altri batteri non prendano il sopravvento sui nitrificatori ? ok, se Maurizio dice che negli attivatori non ci sono nitrificanti ma semplici' generici' ... non insisto oltre #13 dato che tutto il ragionamento va a farsi benedire #12 ma allora i denitrificanti da dove arrivano ? dall'acqua di rubinetto e/o dalla polvere ? Grazie Maurizio per le delucidazioni #36# |
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Avete idea di quale sarebbe il costo e la durata di una fiala contenente batteri nitrificanti? Proibitivo per dei comuni appassionati e la durata generalmente pochi giorni... I batteri nitrificanti non producono endospore... Quelli che normalmente si aggiungono con quei prodotti, come ho scritto, sono enzimi od imprecisati elementi nutritivi atti a stimolare lo sviluppo batterico... Si ma di quali batteri? In genere eterotrofi e non chemiotrofi nitrificanti che comunque si sviluppano indipendentemente da quei prodotti... Particolarmente "pericolosi" li trovo quelli a base enzimatica come quelli di una marca tedesca che tempo fa avevamo studiato per valutarne l'efficacia... Efficaci erano efficaci, ma causavano una sorta di dipendenza che cosstringeva a spendere un sacco di soldi obbligando a servirsi sempre di quel prodotto il cui utilizzo impediva il formarsi dell'equilibrio (omeostasi) tra le varie specie microbiche... Interrompendo la somministrazione... il disastro! Per tranquillizzarvi, posso dire che il prodotto non è in commercio qui da noi. |
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Ad ogni modo, il grosso della biodiversità in vasca la introduci con le piante. |
quindi anche inserendo settimanalmente attivatore batterico non inseriamo nitrificanti ... quindi inutile usarlo ... quindi sempre attanti alla pulizia della vasca e ad evitare toppo carico organico (specie se l'ossigenazione scende per svariati motivi tipo sofferenza delle piante)
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Esatto. Inserisci qualcosa per favorirne la crescita od enzimi. L'ultima volta che ho usato prodotti del genere è stato molti anni fa...
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Quindi, per mettere il cappello al discorso:
FATE MATURARE LA VASCA COME SI DEVE, ANCHE PER 6-8 SETTIMANE e dormirete sonni tranquilli!!! :-)) :-)) :-)) |
#25 #25
#70 #70 ps. e per la 'fregola' come si fà ??? -ROTFL- |
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sono interessatissimo! ( :-)) piacere di incontrare un altro biologo! Ciao, gfshalla, biotecnologo! ;-) ) |
Il piacere è anche mio. Vedo che il "gruppo" si sta allargando. Oltre al sottoscritto abbiamo Marcopic (anche se ultimamente latita essendo impegnato altrove) e poi Kora.
Quanto al nome del prodotto, mi spiace, ma non posso fartelo nemmeno in privato. |
cercando cercando ho trovato quella che mi sembra la stele di rosetta #19
http://venus.unive.it/miche/cicli_ecosis/0056.htm dovrebbe leggerla almeno una volta ogni acquariofilo che si voglia chiamare tale #36# e cercando Pseudomonas ho letto anche che sono causa di molte malattie per i pesci e per l'uomo -05 #24 stò ricercando i tempi vitali di questi organismi #24 |
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Temo di non essere stato abbastanza chiaro. No, non si tratta di dipendenza ma qualcosa di ben diverso.
Il principio base è che questo prodotto fa quello che dovrebbero fare i batteri (certi batteri) sottraendo loro importanti nutrienti. Questo gli impedisce di svilupparsi. Se smetti di dosare il prodotto ti trovi una vasca "scoperta" cioè con una biomassa nitrificante assolutamente inadeguata. Da qui il disastro. |
Perdonami sai, ma non riesco a capire se questo bioattivatore è legato a un ceppo batterico che mangia i nutrienti oppure se è una sostanza chimica che si sostituisce ai batteri...poi, quando smetti la somministrazione, logico che il prodotto una volta esaurito non faccia più effetto e la vasca sia "scoperta" da un ceppo nitrificante.
Hai poi detto che è a base di enzimi...quindi è organico... se è la seconda mi sembra un'enorme ca####ta il principio del prodotto, insomma commercialmente è più conveniente avere un ceppo batterico... |
Si tratta di una sostanza chimica che si sostituisce ai batteri.
Col tempo ti accorgerai, augurandoti di riuscire a fare il lavoro per cui studi, di quante cose assurde, inutili, etc si trovano in commercio... |
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...e anche di quante persone assurde e inutili si trovano in giro!!! :-D :-D :-D |
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-e38 Tutti a dirmi su per biotecnologia... -20 So che la ricerca scientifica in italia praticamente non esiste...Ma grazie per l'incoraggiamento.... #06 #06 #06 :-D |
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La ricerca scientifica PUBBLICA è inesistente e assolutamente sottopagata... ma se sei in gamba c'è fior fiore di aziende che fanno ricerca ogni giorno e che non vedono l'ora di assumere giovani di talento!!! ;-) |
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__________________________ http://img440.imageshack.us/img440/3...io20080qc4.jpg |
Pensate che io ho interrotto per motivi analoghi (comportamento di alcuni docenti non propriamente consono al ruolo che dovrebbero ricoprire...) e non sono affatto pentito del percorso che ho seguito...
Paolo, prima di lanciare la scrivania, dovevi legarcelo sopra #18 #18 #18 A parte questi aspetti che portano a crisi epatiche ed orchiti croniche, vi metto a parte del mio "metodo" di avvio di una vasca dolce (quello che adotterò settimana prossima per la 300 litri): 1. pulizia con acqua di rubinetto e poi con H2O2 dei vetri. 2. preparazione fondo ed arredi 3. allagamento parziale con acqua di rubinetto precedentemente biocondizionata 4. piantumazione e successivo riempimento a livello della vasca (a causa del volume, inserisco il biocondizionatore goccia a goccia durante il riempimento) 5. notte di riposo con filtro spento 6. attivazione filtro ed inizio fotoperiodo con 4 ore/gg (HQI...) 7. attesa di 30-40 giorni, con quotidiano inserimento di un minuscolo pizzico di mangime polverizzato; graduale allungamento del fotoperiodo 8. analisi nitriti e nitrati, cambio del 20% ed eventuale inizio popolamento Ve gusta? |
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Mandiamo a pescare i produttori di bioattivatori? :-D :-D :-D
Per inciso, stavo pensando di procurarmi alla Carlo Erba del sodio tiosolfato e dell'EDTA per farmi in casa il biocondizionatore (visti i costi -04 ) Però non saprei circa i dosaggi... |
io stò seriamente pensando di aggiungere delle resine deionizzanti post osmosi ... così dovrei eliminare il problema biocondizionatore alla radice #24
http://www.acquariofilia.biz/viewtop...893&highlight= ps. non ho mai usato biocondizionatori e non ho idea dei costi ... ma forse i 40 euro per le resine credo siano ben spese ... peccato che ne ho gia spesi un bel po di 'dindi' per l'ultimo ordine contenente i 4 sacchi di back sand ... portafoglio = #23 -20 proprietario del portafoglio = #19 -e59 -e35 -93 -d12 -ROTFL- |
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contatta paolo brustia!! ;-) |
#21
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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