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Avviare un berlinese con biologico
continua da quì http://www.acquariofilia.biz/viewtop...1c75230765919d
Il tema della discussione è: "Avviare un nano berlinese con un filtro biologico" ;-) |
Correggerei subito il titolo in:
Avviare un berlinese con il biologico. Non minimizzaimo il discorso sui litri della vasca: se abbiamo un berlinese, è un berlinese su 1000 litri come su 100 come anche su 40. Invece di partire con le mie idee, "uso" quelle di geppy (LGacquari) che spero non me ne vorrà, e che forse riterrete anche un pò più esperto di me, dato che ha un esperienza credo ventennale... ;-) Se volete leggere integralmente l'articolo, metto il link sotto e riporto qui quello che mi sembra la parte saliena che interessa il nostro argomento. Faccio una premessa: la sump non è altro che una vasca di decantazione, o quanto meno nasce da quel sistema usato per la raccolta e la "decantazione", appunto, di acque reflue provenienti da reti fognarie. Ed è proprio su questo sistema che è nato il concetto di vasca di raccolta in acquario. Il sistema, in teoria, dovrebbe funzionare in questo modo: l'acqua scende nella vasca di raccolta a mezzo di un troppo pieno; attraversa un percorso piuttosto lungo dove la velocità dell'acqua si riduce notevolmente dando modo alle particelle sospese di depositarsi sul fondo, alla fine del percorso una pompa la riporta in vasca. In questo modo si deposita sul fondo della vasca di raccolta uno strato di sedimento che può essere periodicamente asportato per sifonatura. In realtà il sistema è stato adattato alle esigenze dell'acquariofilo moderno, in modo da poter alloggiare una serie di attrezzature (schiumatoio, reattore di calcio, biologico, denitratore, ecc.). Partendo dall'idea di base del "percorso", la progettazione di una sump può seguire criteri di pura fantasia o quello mirato alla realizzazione di un oggetto che risolva qualche problema. Altra premessa è che, secondo me, per avere un acquario funzionante senza problemi, non ci si può discostare troppo dall'allestimento di base di un sistema berlinese. Dando per scontato che si sappia cosa è e come funzioni il sistema berlinese, vorrei fare il punto su quali sono i limiti di questo sistema; il principale è che richiede un tempo di maturazione estremamente lungo (non meno di due mesi per inserire i primi animali, non meno di sei mesi per un buon equilibrio tra ossidazione e riduzione); penso che siano ben pochi gli acquariofili disposti ad attendere "serenamente" questi tempi! La soluzione c'è ed è realizzabile in fase di progetto della sump e senza snaturare i principi di base del funzionamento di questo tipo di acquario. L'idea è quella di far partire la vasca con un filtro biologico molto efficiente, ma facilmente asportabile nel tempo. Questo consente un avvio rapidissimo della vasca, un popolamento in tempi molto brevi, una graduale riduzione del materiale filtrante per portare, pian piano, il sistema ad essere un berlinese "puro". L'altro accorgimento progettuale è quello di realizzare il primo vano del filtro in modo tale che il livello dell'acqua sia fisso: questo consente l'uso, senza problemi, di schiumatoi a porosa e/o di tipo interno, ad iniezione (che risentono moltissimo delle variazioni di livello dell'acqua) e di quelli a pompe indipendenti. La scelta del sistema biologico è per un filtro a fogli. Questo tipo di filtro è molto efficiente per quanto riguarda l'ossidazione (trasformazione di ammoniaca in nitriti e nitriti in nitrati), ma riesce anche a ridurre un po' i nitrati (specie se si utilizza almeno una spugna a grana fine). L'inconveniente principale è che "ruba" un po' di ossigeno all''acqua. Il grosso vantaggio di questo tipo di sistema è che, grazie alla paratia posizionata dopo le spugne, il livello dell'acqua -fino a quel punto- è costante; altro vantaggio è che sarà possibile, una volta maturata la vasca, eliminare una ad una le spugne, in modo da trasformare il sistema in un berlinese puro, ma anche di potere, per qualunque motivo, poter usufruire di un biologico più o meno "grande" (a seconda del numero di spugne che ri-monteremo) in qualunque momento. Altro vantaggio è che il vano spugne, con l'inserimento di un paio di paratie al posto delle spugne stesse, si trasformerà in un ottimo vano di decantazione. Da notare che prima delle spugne, con questo sistema di progetto, si forma un vano in cui sarà sempre possibile inserire carbone, resine, ecc. Tratto da: http://www.acquaportal.it/Articoli/T...mp/default.asp Mi prudono le mani, ma non metto altra carne al fuoco per ora... ;-) |
Hai pienamente interpratato l'idea che mi era passata per la mente al momento che ho dato il via a questo argomento! :-))
allora....riformulando la domanda, è possibile avviare un berlinese sfruttando un filtro biologico per evitare picchi di nitriti e nitrati? |
<parere_personale>
certo è possibilissimo! i miei dubbi sorgono riguardo all'effettiva utilità di questa procedura; insomma se si vogliono accelerare i tempi di maturazione di una vasca ritengo più utili altri e diversi accorgimenti </parere_personale> |
carissimo gabe.....
riformulo il mio pensiero.... la posibilità c'è eccome... il fatto è che avresti a che fare con due situazioni e non con una soltanto. non credi sia più FACILE aspettare normalmente la maturazione che essere alle prese con qualcosa da togliere per gradi senza una scadenza precisa sui tempi e sui modi? secondo me sì anche se dall'altra parte non avendo sbalzi elevati di valori anomali potresti evitare qualche fase algale o sicuramente averla differente rispetto al berlinese classico. altri pareri? ;-) |
Vediamo se qualcuno riesce a dare una risposta ad una domanda che continua a tormentarmi:
Come faccio a preservare tutta quella microfauna presente nelle rocce vive che invece muore durante la maturazione in cui sono presenti i nitrati? Vediamo se riesco a fare leva nel punto giusto. |
bhe se non la preservi ti affidi alla legge del più forte. solo i ceppi batterici più resistenti e ben "acclimatati" aopravvivono alla maturazione.
la maturazione in questo modo sarà più lunga ma eviti crolli |
leletosi, bhe se veramente il metodo funziona la cosa risulterebbe certamente più facile, senza sbalzi di valori e senza alghe....però certo rimane l'incognita dei tempi e delle quantità di materiale da tenere e togliere....c'è qualcuno che ha avviato con questo metodo? Mi piacerebbe ascoltare qualche esperienza diretta....
Ci tengo a precisare che io sto seguendo la maturazione straclassica e lunga del metodo berlinese....e mi trovo molto bene, però ho nitrati alti e non riesco ad abbassarli... #24 Se con un biologico di fianco fossi riuscito ad evitare questo problema sarei certamente stato più felice....e mi sarebbe risultato più facile... Rama, certamente questo tipo di avviamanento è la soluzione migliore al problema...si tratta solo di metterne a punto i tempi, le quantità e le metodologie....però sulla carta funziona.... (secondo me) |
gabe a quanto li hai i nitrati??
saluto ;-) |
vedi altro post....ma hai già visto... :-( 50 c...o!!!!!!!!!!!!!! maledetti #09
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eh dai! pazienta un po' e vedi che finito il periodo di maturazione si saranno abbassati ;-)
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#24
Ancora non c'è risposta alla mia domanda... |
io ho risposto... o almeno credo -05 :-D
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Quote:
Lascia agire le rocce.. migliaia di vasche di successo non bastano? |
I nitrati non li vedo un grosso problema farli tornare a posto... oh, ma 15 anni fà la gente teneva per più di 10 anni le vasche coi percolatori prima di avere problemi seri di nitrati... con un biologico a passaggio lento e con zone di insediamento anaerobico non dovrebbero andare tanto su... considerando che un filtro strutturato come quello che consiglia Geppy si potrebbe rimuovere anche dopo poche settimane, non vedo grandi problemi di accumuli di questo tipo... piuttosto pernserei ad i po4, e a diverse sostituzioni di resine...
Poi chiariamo una cosa: io ho buttato là la discussione per capire dove si andava a cascare, non sono qui per dire che il futuro del berlinese risisede nell'avviamento col biologico... ;-) Vorrei solo che la cosa venisse analizzata per quello che è, e non scacciata solo perchè nel forum si è sempre letto che i biologici vanno evitati... (tanto lo sappiamo tutti, nessuno di noi ha mai avuto un biologico e quindi ognuno dà il proprio giudizio su di esso solo per sentito dire , sbaglio? :-) ) Ci sarà un minimo di verità in un articolo scritto da LGacquari e pubblicato su AcquaPortal, o qualcuno si diverte a far sbagliare chi legge il portale? #24 Vorrei capire come credo vorrete capire anche voi, non stò remando a favore del biologico o contro di esso, siamo seri ragazzi. ;-) |
pienamente dacordo con rama....
Dirk, non ho intenzione di avviare una vasca con questo metodo, se leggi i vari post l'ho espressamante detto, ma solo informarmi e creare informazione sull'argomento.....il picco di nitrati, in un biologico nel marino, non avviene certo a 1 o 2 mesi dall'avviamento....anzi...è proprio in questo periodo che i batteri denitrificatori del filtro svolgono al meglio il loro lavoro...solo dopo avviene il collasso e tracollo del filtro e conseguente picco di nitrati....ma quello è un altro capitolo, è appurato che è sbagliato e nessuno lo fà più! Ma all'inizio...quando il berlinese produce tonnellate di nitriti che poi diventano nitrati il biologico, con la sua funzione denitrificante aiuterebbe a tenere bassi tali lavori Per i PO4, oltre alle ormai costosissime e famosissime resine, potrebbe essere usato il metodo della nutrizione con fonti di carbonio dei batteri direttamente nel filtro biologico..... #24 possibile? Altro spunto..... |
si ma nei nano è un casino per i dosaggi, c'è il discorso della monocoltura, quello dell'insufficiente fonte di energia data dal solo zucchero (aminoacidi ad esempio chi li da?).....e molto altro ancora
c'è un post interessantissimo sui nutrienti in vasca nella sezione metodi di gestione....leggetelo che è importante. ;-) |
si su questo hai ragione...credo che tutti sti metodi vadano bene per vasche da un intorno di 100 litri in sù....sotto la soluzione più classica resta sempre la migliore...se poi ci si avvicina ai 40 o inferiore credo che l'unico sistema di gestione utile sia in naturale....Forse il post andrebbe spostato...però vabbè in fondo nano da un centinaio di litri ce ne sono diversi...(anche il mio è in quell'intorno)... :-))
Il post dei nutrienti l'ho letto....ed infatti la mia domanda era riferita a quell'argomento....dosando nel biologico dovrei scongiurare il problema della monocoltura...Ovviamento mi riferisco a dosaggi molto bassi e non a vere e proprie bombe..... |
G@be, hai le idee ancora troppo legate al dolce, stai facendo confusione fidati... ;-)
I problemi nel dosare carbonio nei nano è infondato. Io ho avviato il nano-dsb da 0,6 litri utilizzando acido acetico glaciale diluito. Le monocolture si evitano reintegrando con zeoback, prodibio, ecc.. ammesso e non concesso che poi si vadano a formare, queste monocolture... ;-) C'è sovrapposizione di pseudo-nitrificanti con i "veri" nitrificanti, ma nessuna colonia và a morire finchè c'è sufficiente possibilità di cibo e condizione di riproduzione... Gli amminoacidi non li usate? Ops... :-)) G@be, dosare in un biologico a spugne crea una cosa, dosare in un biologico con cannolicchi ne crea un altra, dosare in un biologico riducente un altra ancora... La vodka è nata per essere usata in dei "reattori", e dava anche parecchi problemi, poi qualcuno l'ha messa in vasca, o nei denitratori... Altro input di riflessione... Io continuo a pensare a come la microfauna endobentonica si possa preservare da maturazioni con inquinanti elevati, anche perchè le rocce vive sennò possono essere considerate un semplice supporto bilogico al pari di qualche busta di cannolicchi, o come dice ik2vov, possono essere efficaemente sostituite da un buon percolatore ed un denitratore... Per cui vi posto un altro interssante link, passato da decasei (grazie per averlo postato! ;-) ) http://www.reefkeeping.com/issues/20...ture/index.php |
Quote:
per quello che riguarda i dosaggi, difatti, l'acido acetico risolve molti problemi, viste le diluizioni possibili...quindi anzichè vodka, acido...giusto? bene un punto fermo! il discorso sulle monocolture lo lascio perdere....devo ancora studiarmelo, così come i prodotti per evitarli...ma in sostanza sono soluzioni altamente cariche di diversi ceppi batterici? Ok...dosiamo l'acetico in vasca ed evitiamo gli errori del passato... :-)) Secondo me non si deve salvare la microfauna dagli inquinanti...ma eliminare gli inquinanti prima che questi distruggano la microfauna! Se noi accoppiamo alla vasca un biologico costruito appositamente per questo e lo usiamo per l'avviamento...poi pian piano lo smontiamo evitiamo i picchi di inquinanti e la microfauna sopravvive! Quando noi prendiamo le rocce e le mettiamo in vasca una parte di organismi muore a seguito dei valori dell'acqua che non è altro che acqua di osmosi e sale...priva di batteri, plancton,microfauna, alghe ecc... gli organismi che muoiono contribuiscono ancora ad innalazare il livello degli inquinanti.....se introduciamo le rocce in un ambiente già parzialmente maturo questo non succede.....come faccimao ad ottenere un sistema maturo? Mettiamo un mese prima altre rocce a maturare? Allora è un cane che si morde la coda...se invece avviamo la vasca con un biologico (non sò come, e quanto...) per un periodo necessario alla maturazione del filtro e solo allora introduciamo le rocce vive avremo una moria di microfauna sicuramente minore.....perchè inserita in un ambiente già parzialmente "maturo". Ad aiuto di questo sistema possono essere usati zeobak, amminoacidi o quanto altro necessario a far sviluppare bene il biologico! una volta partite le rocce il biologico dovrà essere pian piano smontato e tutto procederà.... Questa è un'opinione personale che non si basa nemmeno su troppe conoscenze ma solo su un ragionamento logico in base a quanto detto finora....e all'equipollenza tra filtro biologico e rocce vive! PS: per filtro biologico intendo un filtro appositamente pensato per questa funzione...non è nemmeno detto che siano semplicemente spugne o cannolicchi...magario bioballs...perle...non lo sò... Capperi come l'ho fatta lunga!!!! -05 scusate |
ripeto il mio pensiero:
l'avviamento con l'ausilio di un filtro biologico appositamente strutturato è fattibilissimo. Zeobak, carbonio ed amminoacidi sono in grado, quasi da soli, di portare a maturazione completa una vasca nel giro di un paio di settimane. Tuttavia, poichè questo metodo funzioni, c'è necessità di inserire in vasca, oltre a numerosi ceppi batterici (Zeobak et similia), anche un'alta dose di nutrienti (acido acetico ed amminoacidi) senza i quali la proliferazione batterica sarebbe pressochè nulla. Sinceramente non amo vedere la mia vasca come un laboratorio di chimica nel quale aggiungere ogni giorno gocce su gocce di strani liquidi, utilissimi per carità, ma che sottraggono tempo alla semplice e meravigliosa osservazione dell'innumerevole quantità di forme di vita presenti nell'acquario! Insomma sulla carta funzionano entrambi i metodi e, a vasca avviata, i risultati sono visibilissimi sia in vasche che utilizzano la filosofia berlinese "standard" sia in vasche che si affidano a variazioni sul tema come quelle proposte in questo post (direi che la vasca di lele è un esempio lampante di tutto ciò). Per tirare le somme: i sistemi sono validi e la scelta sta unicamente a chi avvia le vasche ma l'importante è che tutti quanti continuino a studiare ed applicare le loro conoscenze a questo hobby in continua crescita ed evoluzione. P.s. Rama purtroppo io ho avuto l'esperienza di una vasca gestita con filtro biologico... la avviò mio padre una decina di anni fa e ti assicuro che, se ci ripenso adesso che ho un nanetto tutto mio, mi fa venire i brividi quello che accadeva fra quei vetri! |
bhe....allora.....facciamo un attimo chiarezza....questa discussione serve a cercare di dare le basi per un sistema di "avviamento con biologico" senza fare danni agli animali e cercando, in questo modo, di conservare la microfauna presente nelle rocce nella fase di maturazione! Che poi alcuni o molti di noi preferiscano il tradizionale metodo di avviamento, come ho anche fatto io, nessun problema....non voglio reinventare l'acquariologia...per carità! :-D
Se questo metodo funziona, e non lo sò ripeto, sarebbe probabilmente una risposta al quesito di rama "come preservo sti animaletti delle rocce nella fase di maturazione"? Che mi pare, inoltre, un problema che ognuno di noi vorrebbe risolvere! Vi immaginate portare a fine maturazione tutto il quantitativo di parte viva presente nelle rocce? Vorrebbe dire almeno il doppio di potenza filtrante già dopo pochi giorni e grande stabilità dei parametri....! Non voglio nemmeno che le vasche diventino laboratori chimici...non parlo di un metodo di gestione che duri per sempre, per quello c'è il metodo berlinese o naturale...ma solo per l'avviamento! Insomma se con questo filtro e i dovuti prodotti si rispondesse alla domanda di Rama....bhè secondo me non sarebbe un sistema per l'avviamento da sottovalutare....anzi.... -11 |
Biodiversità... il punto che diversifica un ecosistema chiuso in uno quasi "naturale"... ;-) Se ci riusciamo, ci spingiamo verso un sistema più vicino a quello naturale, no? ;-)
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..giusto...
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secondo voi questo obiettivo non è ottenibile, ad esempio, inserendo le rocce vive in momenti diversi della maturazione? secondo me potrebbe funzionare...
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Non credo, di solito le vasche avviate introducendo in più riprese le rocce hanno sempre avuto più problemi...
Quello che vorrei arrivare a capire, è se utilizzando il sistema di avviamento con metodo biologico, si può in qualche modo ottenere una "maturazione controllata", in maniera tale che siano i batteri del filtro ad accollarsi e ad abbatere i picchi critici indotti dalle rocce stesse con il carico organico che portano nella loro introduzione, e nello stesso tempo dare modo alla flora batterica presente sulle rocce di riprodursi e ristabilizzarsi, ed essere poi gradulamente "caricata" ad assolvere le totali funzioni nitrificanti e denitrificanti man mano che il filtro biologico andrà ad uscire di scena... |
rama....vediamo se ne veniamo a capo.
ho letto e riletto i tuoi interventi su questo thread e ho avuto modo di vedere che il problema principale a tuo parere è preservare la microfauna (batteri,alghe e poi anche anfipodi,stelle e quant'altro..). giusto?? ma io mi chiedo....perchè hai questo bisogno frenetico di salvarne la maggior parte se le rocce vive una volta illuminate riesplodono di vita? (biodiversità) non di mentichiamoci che la maggior parte di quello che spunta dalle rocce si trova all'arrivo nelle nostre vasche sotto forma di cisti,pseudocisti,uova e spore. per non parlare poi di tutte le forme di vita che in condizioni non ottimali (no3 e no2 alti) possono benissimo non morire ma semplicemente passare in uno stato di inattività per poi riprendere i normali cicli una volta ricreate le condizioni ottimali. lo sapete no che certe spore riescono a sopravvivere in condizioni di fredd/caldo estremo (anche ebollizione h20) per svariati anni?? spero di sì... io ne so qualcosa perchè fra 2 anni ci avrò a che fare ogni santo giorno #23 ecco dunque che se una parte di vita muore e innalza i valori creando pessime condizioni per altri, un'altra parte può entrare in attività o viceversa smettere di essere attiva....per poi tornare quando ci saranno le condizioni. personalmente trovo molto meglio poter offrire al mio ecosistema solo le forme di vita in grado di resistere alla moria iniziale e quelle sottoforma di cisti o spore....molto meglio dal punto di vista selettivo. una volta tornati i valori nella norma, il ciclo dell'azoto funziona benissimo se lasciato nelle giuste condizioni....lo vedo nel mio nano da 23 litri netti con 0 no3. poi con le luci hai ancora più vita che esce dalla fase di letargia e si sviluppa....spugne,macroalghe...un casino di roba. esempio: a distanza di un anno vedo comparire sulle rocce moltissime cose....quindi questa vita se ne è stata buona buona fino ad oggi, periodo in cui ho il calcio a 500 e il magnesio a 1300 ad esempio....e forse per questa spora è l'ideale (x assurdo chiaro) per svilupparsi. per 6 mesi non ho mai avuto caluerpa e adesso ne ho ben 3 varietà in vasca.... io ho molta fiducia nell'avvio classico....non metterei il biologico solo per non avere picchi di inquinanti e moria di una parte di fauna. anzi, quelli che non stan bene.....fuori dalle palle....e avanti la vita che ce la fa nella mia vasca dove pago 2 pompe stream più di 400 euro.... permetti......?? :-D :-D |
Quote:
...ma vaffanxxxo ai microrganismi debolucci e debilitati... :-D :-D :-D :-D Siamo d'accordo che se un microrganismo si PERMETTE di morire in una vasca a 5 stelle con tanto di stream, skimmeroni, superplafo e compagnia bella, gli stà solo bene ed è un vero deficente a lasciare 'sto paradiso di ecosistema... Che schiatti pure, non andremo manco al funerale... Però voglio capire, sono una testa dura io e le cose mi piace sviserarle fino in fondo... E non perchè voglia usare per forza stò cappio di biologico, ripeto, è tutta una teoria che vorrei solo approfondire per capire... ;-) |
allora, la frase era sarcastica per forza di cose ;-)
la parte che dovevi tenere era quella precedente....sei d'accordo oppure no? #24 intendo sul fatto della selezione e della possibilità delle spore e quant'altro di riprendersi e proliferare una volta create le condizioni.... attendo risposta seria..... #24 #24 :-D :-D un saluto rama ;-) |
Risposta seria:
Giusto il discorso delle spore e delle uova, io stesso rimango basito di fronte ai nuovi esseri che ogni tanto fanno la loro comparsa su questi schermi. Mi è spuntato pure un duro, per ora è una macchia di tessuto coi polipi che si estroflettono fuori, sarà 1x1cm... Credo comunque che ci sia una parte di mkicrorganismi che non puoi importare con uova o altro... ma da qui il problema diventa troppo generico, ci sarebbe da parlare addirittura di mercati e di rocce che in Italia purtoppo non arrivano e ce le sognamo, che veramente da quanto sono vive si potrebebro quasi veder camminare per la vasca... Per le rocce che abbiamo quà... il discorso fila. Per le vere Fiji che in italia non esistono, probabilmente mi sbatterei un bel pò di più... |
lele concordo su tutta la linea!
però questa è un'ingiustizia!!! quando ho fatto io lo stesso discorso (sopravviva il più forte che mi dà più sicurezza) nessuno mi si è filato... basta adesso mi arrabbio e non gioco più con voi!!! :-D :-D :-D :-D |
Scusa firstbit... :-))
Lele è stato più convincente... me l'ha venduta meglio. ;-) Io comunque ho voglia di giocare ancora... l'ho gia detto che mi piacerebbe venire a capo della cosa... Avviameto col biologico... POSSIBILE? Se sì, come e quando procedere. #36# :-)) |
allora ti rispondo.
l'avviamento con il biologico E' possibile. Come procedere? Si aggiunge un bel filtro a più stadi cercando di offrire spazio vitale anche a batteri anaerobici (spugne spesse e a trama ultra fine dovrebbero rispondere a tale esigenza) e si potra avanti la maturazione test alla mano. E', infatti, naturale che, in ogni caso, si noti nei valori un andamento simil gaussiano mancante, tuttavia, dei ben noti picchi che stiamo incriminando in questo post. Valori alla mano si procede nella maturazione come se niente fosse e, probabilmente, si riuscirà a notare una netta diminuzione degli inquinanti già nelle prime settimane dall'avviamento. Una volta raggiunta una durevole stabilità CON il biologico attivo (intendendo per durevole la presenza di valori fissi e bassi per almeno una o due settimane consecutive) si possono iniziare a rimuovere, uno alla volta, i vari stadi del filtro seguendo, tuttavia, una ben determinata procedura. Tale processo di rimozione dovrebbe prevedere un giornaliero controllo dei valori in base ai quali effettuare un'attenta calibrazione dei tempi. Se, ad esempio, rimosso il primo stadio del filtro, si incontreranno alcune variazioni nella quantità di inquinanti disciolti in acqua, si dovrà aspettare un nuovo periodo di stabilità per poter procedere con la rimozione del secondo stadio così da permettere alla flora batterica residua di assorbire in pieno tali scompensi. Una volta terminata l'eliminazione di tutti gli stadi occorrerà, probabilmente, un'ulteriore attesa di qualche giorno per ottenere la definitiva stabilità chimica. A questo punto mi permetto di aggiungere una piccola postilla. Tutto questo lavoro fatto fare ai batteri residenti nel biologico non è, in soldoni, lo stesso portato avanti dalla nutrita popolazione algale presente nei primi sei mesi all'interno delle nostre vasche? Pongo questa domanda per cercare di dimostrare che tutta questa procedura avrebbe come unico frutto quello di preservare la popolazione batterica più debole ma non aiuterebbe, in ogni caso, ad abbreviare il periodo di maturazione di una vasca (cosa ottenibile, invece, con l'ausilio di uno schiumatoio e di rocce semispurgate in una apposita vasca di stabulazione) |
ma perchè aggiungere una cosa da eliminare dopo ??
boh ?? all'avviamento : acqua buona ( salata ad hoc ) rocce vive ( ottima qualità ) schiumatoio a porosa..ma che funzioni nessuna luce nessuna sabbia pompe in funzione soffiatura periodica cambi mensili con aspirazione fanghi se i PO4 salgono a valori folli usate resine.... il filtro bioogico lavora contro le rocce vive |
benny sono completamente d'accordo; qui, devi sapere, siamo una specie di manica di pazzi e spesso e volentieri parliamo così, puramente per ipotesi :-D :-D
insomma... come si dice? fra i dire e il fare ci sta di mezzo il mare! (e in questo caso di acqua salata ne abbiamo a bizzeffe ;-)) |
modesto parere....
come si può sapere se è da rimuovere una spugna , o mezza, o un quarto oppure due-tre spugne?? se le spugne son 2-3 in tuttoe ne rimuovi una per volta (considerando le rispettive funzioni)....è un bel botto no?? non credete? quindi che senso avrebbe? ogni volta è come ripartire con una mini-maturazione. #24 IMHO ;-) |
infatti è per questo che fra una rimozione e l'altra bisogna aspettare che la "mini-maturazione" abbia termine controllando i valori ;-)
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ho capito ma sai che palle?? e che spesa in test? ma soprattutto quanto tempo???
#24 #24 #24 #07 #07 #07 |
ma non ho mai detto che conviene :-))
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ma soprattutto non serve assolutamente a nulla.......
ma fate solo per parlare ?? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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