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Aumento dell'IVA sui pesci!
Strano che nessuno abbia fatto commenti sulla novità del momento: a seguito dell'ultima finanziaria l'IVA a cui sono sottoposti i pesci non destinati ad alimentazione umana è stata aumentata dal 10% al 20%. Ovviamente vale sia per pesci marini che d'acqua dolce.
-04 -04 -04 -04 Marco Armondi |
cìè un altro topic nella sezione pesci marini ;-)
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Ah, ecco! Mi sembrava strano #13 #13 Marco |
Grazie dell'info, non lo sapevo.... #06
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Marco Armondi, per di piu è retroattivo dal 1 gennaio, perciò i negozianti si sono visti arrivare le fatture rifatte e aumentate mentre i pesci erano già stati venduti in circa 40 gg di attività -04 -04 -04
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agente25, e cosa ci avrebbero rimesso, i negozi? #24
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sjoplin, bè, sicuramente ci rimetteremo noi, perchè piano piano i negozianti adegueranno i prezzi, però sicuramente dovendo versare il 20% dell'IVa ma avendone presa solo il 10% per questi 40 gg il negoziante ci ha perso, o sbaglio?
Poi se andiamo a considerare magari i margini di guadagno di alcuni negozianti allora potrebbe anche stargli bene #18 #18 |
Cavoli non lo sapevo. Il fatto e' che a me potrebbe stare bene l'aumenti dell'iva su un bene di lusso, pero dovrebbero abbassare del 10% di iva la benzina, che e' un bene primario al giorno d'oggi. Ma si sa si aumenta e mai si diminuisce -04
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agente25, sono un po' arrugginito su ste cose, ma se ricordo bene parliamo di un'imposta sul valore aggiunto. in poche parole il negoziante porta in detrazione quel 20% e paga solo la differenza di imposta tra l'acquisto e la vendita. bisognerebbe fare il conto fatto bene per capire se alla fine ci smena qualcosa o meno, semprechè quando ti batte lo scontrino di un pesce te lo metta (metteva) al 10% di iva.
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sjoplin, che io sappia quando batte lo scontrino del prezzo pattuito /ad esempio 50 €, sui pesci in automatico la cassa segna iva 10%, percio di quella vendita il negoziante verserà il 10% di iva...
Adesso i 50 € sono con il 20%, percio il margine del negoziante sarà minore, do conseguenza se vorrà guadagnare in ugual misura dovrà alzare i prezzi |
agente25, sjoplin, i negozianti non ci rimettono nulla in quanto l'iva colpisce solo i consumatori finali (cioè noi). per loro l'iva è un'imposta neutra. se i fornitori rettificano le fattora con l'iva al 20% i negozianti vanno seplicemente "più" a credito, mentre se mettono l'iva sulle vendite al 20% vanno più a debito. poi in sede di conguaglio (per la maggior parte sono contribuenti trimestrali e verseranno l'iva gennaio/marzo, se necessario a maggio) facendo la differenza tra l'iva a credito (sugli acquisti) e l'iva a debito (sulle vendite) vedono se devono versare o meno.
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mi lascia dei dubbi solo se comprando con IVA al 20 e rivendendo al 10 ci ha rimesso o meno. poniamo che ci guadagni il doppio, sui pesci. acquisto 100 iva (20%) 20- vendita 200 iva (10%) 20 in pratica in questo caso non ha pagato l'iva. se avesse messo l'iva al 20% il prezzo di vendita sarebbe diventato 240 e lui avrebbe dovuto versare 40-20=20 di iva all'erario.. in poche parole, o mi sfugge qualcosa (e non lo escludo #12 ) o per lui non è cambiato nulla. alla fine l'iva la paga il consumatore, cioè noi -04 |
andreaross, se leggevo prima il tuo messaggio, mi risparmiavo la "dimostrazione" :-D :-D
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sjoplin, andreaross, scusate la domanda scema, ma non riesco a capire .Se un negoziante vende un pesce a 100+Iva, al cliente sarà prima 110 e, adesso 120...percio se vuole mantenere invariato il prezzo guadagnerà meno, se lo alza la prendiamo in quel posto noi acquariofili, o sbaglio??
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agente25,
certo o il negoziante decide che quel 10% che deve versare all'erario in più da ora va a finire sul suo guadagno o aumenta del 10% il prezzo di vendita |
agente25, il mio ragionamento era solo sul caso di cui si discuteva prima. cioè iva al 20 all'acquisto e al 10 alla vendita. chiaro che aumenteranno i prezzi, essendo raddoppiata l'iva ;-)
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Il negozio dove mi servo io ha già appeso un comunicato che sarà costretto a aumentare i prezzi, e suppongo che faranno lo stesso anche gli altri negozianti...
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Come detto, da un punto di vista puramente contabile al negoziante cambia praticamente nulla.
A voler essere proprio pignoli (ma proprio tanto) si dovrebbero analizzare i flussi di cassa ed il tempo di giacenza a magazzino per valutare l'impatto degli interessi a credito o debito generati dal flusso di cassa dei versamenti IVA. Ma andremmo dritti OT. In prima battuta saranno i clienti a pagare l'aumento del prezzo. Ma subito dopo anche i negozianti che si troveranno ad operare in un mercato più caro, e quindi ancora più elitario, leggasi più piccolo. Abbiamo una speranza, se al Berluscaomeravigliao piacessero gli acquari allora al suo ritorno porterebbe l'IVA al 2% :-)) :-D :-)) :-D la famosa "IVA ad personam" buona fortuna, ne abbiamo bisogno TENKAN |
tenkan, verissimo, purtroppo le leggi non vengono fatte con criterio ma in base a chi c'è in quel momento al potere, pensiamo che se un ricco si compra 100 kg al giorno di scampi e 30 aragoste paga l'iva al 10%, mentre se domani io compro un cardinale o un neon di acqua dolce pago il 20%, non è prorpio giusto.... #24 #24 #24
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Io non lo trovo così sbagliato...per una serie di motivi.... Primo, se deve aumentare qualcosa, meglio che aumentino i beni di lusso (anche se sta aumentando tutto come sappiamo bene); secondo, magari ci si pensa 2 volte prima di comprare pesci che non si sa bene se possibile tenere oppure no. Ovviamente tralascio il fatto che i commercianti ci marceranno sopra, chi + chi -, perchè è una cosa che succede ovunque
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Per di piu nel dolce il prezzo medio è sotto i 10 € (parlo di neon, cardinali, scalari, guppy ecc..ecc..) perciò l'aumento dell'iva incide di pochi centesimi |
Se l'aumento dell' IVA è retroattiva qualcosina sul venduto i negozianti ci perdono. L'IVA si paga e poi si recupera, o viceversa in qualche caso, ma da la recuperano i negozianti sul venduto, vanno dai clienti di un mese prima ? Una domanda, chi decide quali sono i pesci per alimentazione e quelli da passeggio ? #24
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Scusa, andreaross, se i negozianti vendono con l'iva al 10%, ma per legge è 20%, loro allo stato pagano sul 20% avendo incassato al 10%, quindo il 10% c'è lo rimettono, a meno che non vanno a cercare i compratori e gli rifanno lo scontrino. Sempre che prima applicavano l'IVA al 20%. Tutto questo discorso vale sull'aumento retroattivo da quando viene deciso l'aumento, nella fattispecie il 1 gennaio, a quando il negoziante viene messo al corrente del cambiamento d'imposta, per cui ha modo di modificare, se necessario, i prezzi di vendita. Questo ovviamente è tutto teorico, ed è valido solo se tiene un registro di carico/scarico molto rigoroso.
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fa69, non è così. ho scritto la "dimostrazione" qualche messaggio più indietro.
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Cose fatte all'alba dei tempi, se ricordo bene, compro a 10 + iva10% = 11 l'iva la pago al fornitore ma poi la porto in detrazione. rivendo a 20+ iva 10% = 22 l'iva la incasso dall'acquirente e la pago allo stato. Dunque se dopo che io ho venduto la merce lo stato mi dice che l'iva è al 20, non cambia niente sull'acquisto, ma sulla vendita io mi trovo a pagare l'iva di 20 , perciò 4, ma ne ho incassata solo 2. In teoria, potrei ricercare i clienti e cambiare la ricevuta di vendita applicando la maggiore iva. Mi è successa questa cosa qualche anno fà lavorando in edilizia ( iva al 4 al 10 al 20 ????? ), ovviamente è molto più facile risalire ad un cliente che sai dove abita dopo che sei stato a casa sua qualche mese, rispetto ad un avventore che entra in un negozio compra un pesce e se ne và. Non sono un commercialista, e magari per la vendita al dettaglio non funziona così.
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fa69, non avevo capito bene .....nel caso di iva retroattiva hai ragione nel senso che l'iva a quel punto non è più "neutra" per i negozianti non avendola potuta addebitare al cliente e qundi dovranno rettificare i corrispettivi con l'iva al 20 e di conseguenza avranno un'imponibile/margine di guadagno inferiore. (pratica diffusa nel nostro ordinamento che personalmente non trovo affatto giusta per i commercianti)
ciao andrea |
andreaross, mi dicono che purtroppo lo stato può farlo, a me sembra follia pura.
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fa69, purtroppo può farlo, capita spesso e in diversi settori produttivi a scapito delle persone che pensano di poter detrarre costi o imputare ricavi in un certo modo e secondo le norme vigenti e poi vedono cambiare successivamente le regole #07
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se fanno come dici te, di sicuro hai ragione. sul fatto che lo facciano o meno, considerando che entra in vigore dal 1/1/2008 e che i grossisti si sono affrettati a rifare le fatture, mi sa che ci siano buone probabilità che il discorso valga pure per il dettaglio. |
agente25, vuol dire che se importo un tir di trote vive dalla Finlandia li trattano come pesci da acquario #17
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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