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-   -   ALGHE FIGHT CLUB - inserite le foto e cerchiamo la cura (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=115335)

Paolo Piccinelli 25-01-2008 19:39

ALGHE FIGHT CLUB - inserite le foto e cerchiamo la cura
 
Topic editato il 15.02.2008

Oggi nasce ALGHE FIGHT CLUB -e65

Le foto sono inviate dagli utenti, i commenti sono miei. #36# #36#

Eventuali correzioni (qualche ca##ata ogni tanto la scrivo anche io) inviatemele via MP, grazie :-))

Prego chi posta le foto di utilizzare una dimensione massima di 800 x 600 pixell!!!

fraciccio 01-02-2008 22:55

Colonia di cianobatteri su muschio; l'aspetto fibroso è abbastanza insolito.
I cianobatteri (anche detti alghe azzurre) sono organismi fotosintetici che si riproducono a velocità elevatissima e possono invadere una vasca in pochi giorni.
Sono riconoscibili per il colore verde smeraldo, la consistenza gelatinosa e l'odore molto pungente di muffa/marcio.
Si combattono con l'oscuramento della vasca, con la rimozione meccanica mediante aspirazione e, nei casi più gravi, con prodotti chimici ed antibiotici.

fraciccio 07-02-2008 23:35

Sassolino con alga verde a ciuffo e alga a barba (staghorn) http://www.acquariofilia.biz/allegati/p2070055_158.jpg

Paolo Piccinelli 08-02-2008 09:16

Quella verde è un'alga verde a ciuffo, cito AP:

"Alghe Verdi a Ciuffo
Sono alghe di un colore verde intenso o verde chiaro appartenenti al genere Phitophora e formano ciuffi, grandi anche qualche centimetro, su foglie ed arredi. I singoli ciuffi sono poco aderenti al substrato e si strappano con facilità senza lasciare traccia. In linea di massima preferiscono come substrato rocce e legni fortemente illuminati. Le piante vengono danneggiate di rado, per questo si preferisce pensarle come un elemento decorativo inusuale per i legni. "

Quella scura è un'alga a barba:

"Alghe a Barba
Le alghe a barba sono alghe rosse del genere Compsogon, solitamente sono di colore verde grigiastro ed hanno forma ramificata con una lunghezza fino a 15 cm. Solitamente hanno consistenza coriacea e di preferenza crescono in zone superficiali con forte illuminazione. Prediligono acque calcaree con bassa concentrazione di anidride carbonica ed elevata quantità di nitrati e fosfati."

scriptors 11-02-2008 15:40

Anche questa è una Staghorn, come sopra :-) http://www.acquariofilia.biz/allegati/staghorn_187.jpg

scriptors 11-02-2008 15:47

Alghe nere a pennello (BBA) sul guscio della melanois tubercolata.
Si possono notare anche alghe puntiformi verdi sul vetro; le alghe puntiformi di questo tipo sono indice di una buona qualità dell'acqua, sono molto tenaci e si rimuovono con una lametta; se colpiscono foglie coriacee bisogna trattare la pianta all'esterno della vasca con soluzione di acqua ed ammoniaca, oppure potare le foglie colpite.

In alcuni casi sono peduncoli delle alghe BBA e crescendo cambiano aspetto e colore

scriptors 11-02-2008 15:49

Alghe puntiformi su foglie di anubias, vedere la descrizione precedente :-) http://www.acquariofilia.biz/allegati/dscf0018_502.jpg

scriptors 11-02-2008 15:51

Alghe verdi a pelliccia su roccia.
Anche queste alghe denotano una buona qualità dell'acqua.
Crescono abbastanza velocemente su pietre, legni e talvolta foglie molto esposte alla luce.
Sono moltissimi gli organismi che se ne cibano: loricaridi, gamberetti, gasteropodi.

Nella figura vediamo due otocinclus affinis intenti a brucarle.

Si combattono mettendo le piante nelle migliori condizioni possibili per competere per i nutrienti e tenendo nitrati e fosfati sotto controllo.
Valori ottimali sono 15 mg/l per NO3 e 0,25 mg/l per PO4

scriptors 11-02-2008 15:56

Alghe nere a pennello nella loro forma più comune: ciuffi scuri sul bordo fogliare che si uniscono a formare un orlo compatto e impossibile da eliminare senza danneggiare la foglia.

Gli unici organismi che si cibano di BBA sono le neritine e il garra.

Possono essere sconfitte con l'uso locale di perossido di idrogeno o altri prodotti chimici (seachem excell per esempio).

Preferiscono acqua pulita con nitrati e fosfati bassi, tuttavia mal tollerano alte concentrazioni di CO2

marco3m 13-02-2008 16:06

Nella prima foto vediamo alghe a barba sui bordi delle foglie, queste alghe sono facilmente controllate abbassando nitrati e fosfati ed inserendo organismi antagonisti, primi fra tutti i gamberetti del genere caridina... ma anche ampullarie e neritine.
I loricaridi brucano solo quelle giovani e tenere.

Nella seconda foto ancora alghe a barba ed alcuni ciuffetti di alghe nere a pennello sui bordi fogliari. http://www.acquariofilia.biz/allegat...io_024_660.jpg http://www.acquariofilia.biz/allegat...io_026_173.jpg

@leori 13-02-2008 22:26

alghe
 
Foglia di anubias con alghe verdi puntiformi (innocue ma impossibili da rimuovere manualmente) e peduncoli di alghe nere (puntini scuri) sulla superficie e sui margini fogliari.

Nella seconda e terza foto alghe a barba molto sviluppate, nella quarta ciuffi di staghorn. http://www.acquariofilia.biz/allegati/alghe_009_176.jpg http://www.acquariofilia.biz/allegati/alghe_001_991.jpg http://www.acquariofilia.biz/allegati/alghe_003_185.jpg http://www.acquariofilia.biz/allegati/p1020081_114.jpg

fraciccio 13-02-2008 23:20

Anubias come sopra... solo una neritina con TANTO tempo a disposizione puù ripulire una foglia così compromessa.

L'alternativa è il trattamento esterno con candeggina :-)

@leori 14-02-2008 14:40

Collezione di alghe coriacee su foglia di anubias, abbiamo nell'ordine:

-alghe verdi a pelliccia
-alghe nere
-staghorn

Quarta e quinta foto:

-filamentose verdi su tronco
-alghe a barba su cryptocoryne

@leori 14-02-2008 15:30

Alghe verdi a ciuffo su un tronco (molto gradite a gamberi, ampullarie e gyrinocheilus) e cianobatteri sul vetro tra il ghiaietto.

Le infestazioni di cianobatteri partono quasi sempre in quessto modo, nei punti con minore circolazione d'acqua e poco ossigenati in cui però vi è abbondanza di luce.
Se lasciati a loro stessi possono invadere il fondo in pochi giorni ed aggredire le piante nell'arco di una notte.

Paolo Piccinelli 15-02-2008 11:11

Ho fatto un pò di pulizia, anche nel titolo del topic... #18 #18 #18

Benvenuti ad ALGHE FIGHT CLUB -50 -97b -97- -e65 -e62

Impariamo a conoscerle per poi distruggerle -e11 :-96

Il prossimo mese l'aggiornamento di Ap conterrà alcuni spunti per la corretta gestione vasca e la descrizione del ciclo dell'azoto in acquario... sono le prime basi per affrontare il problema, vi invito a dargli un'occhiata. ;-)

Paolo Piccinelli 16-02-2008 10:23

Per gentile concessione di suiller :

Nella prima foto una Nerita zebra al lavoro su una radice ricoperta di alghe verdi a pelliccia.

Nella seconda foto, lo stesso tronco lucidato a dovere :-))

marcopic 17-02-2008 20:12

CIANOBATTERI
Quelli presenti in acquario sono del tipo filamentoso e formano dei tipici ammassi piatti (in inglese mats, cioè stuoia) fittamente intrecciati (foto 1).
Dal punto di vista sistematico si tratta del genere Oscillatoria; la specie dovrebbe essere presumibilmente splendida (foto 2).
Si eliminano meccanicamente con una semplice pinzetta. Le "stuoie" si staccano facilmente dal fondo su cui più solitamente si trovano. E' anche possibile trovarle sulle foglie di alcune piante. Nel mio acquario aderivano su Anubias e Hygrophila; anche in questo caso vengono via senza troppi "indugi".
Questa alga si caratterizza anche per il fenomeno della fotocinesi: i filamenti "nuotano" verso punti più illuminati. In un barattolo in cui avevo oscurato il lato su cui aderiva l'alga, vidi chiaramente i filamenti che si spostavano al lato opposto orientato verso la finestra della mia camera.
Un'altra caratteristica consiste nella formazione di una sorta di "grumo" in alcune circostanze. A me capitava quando prendevo un ammasso con le pinzette e lo spostavo in un recipiente; qui l'alga si raggomitolava e molto lentamente i filamenti si distendevano a riformare la "stuoia".
Attualmente nel mio acquario è presente solo come qualche "chiazza" tra il ghiaietto sul lato frontale.
In alcuni acquari ne ho visto in quantità tale che le piante sono interamente ricoperte, con grave danno per le piante stesse.
In natura questa specie è tipica di acque stagnanti torbide e molto inquinate.

P.S. Sono particolarmente legato a questa alga, perché grazie alla sua comparsa nel mio acquario, sono riuscito a completare la tesi di laurea.
Scusate per la qualità delle foto, ma sono state scattate 20 anni fa.

suiller 18-02-2008 18:04

grazie Paolo x aver spostato le foto quissù, scusa ma nn sono molto pratico di forum la prox volta vedrò di portare + attenzione #17 , mi allaccio a questo topic x lasciare qualche foto delle septarie in azione, che a mio avviso sn le mangiatrici di alghe più voraci in assoluto, in una notte hanno lucidato a nuovo la "cover" del filtro (juwel).

Per chi non lo sapesse le "septarie" nella varietà "porcellana" sn molto simili alle "nerite zebra", si distinguono per il fatto che ricordano una vongola più che una chiocciola.

L'unico grosso svantaggio che presentato (ma nn possiamo pretendere tutto) è che ovviamente vista la loro forma nn riescono a salire su foglie/piante, ma sostanzialmente si spazzolano le superfici lisce e contigue (pareti filtro e vetro), nonchè altra interessante caratteristica (notata dopo attente osservazioni) puliscono anche le pareti dell'acquario coperte dal fondo, in pratica scavano per un paio di cm. nel fondo.

Infine nn si pretenda di vederle lavorare molto durante i periodi di luce, poichè prediligono il buio totale.

Ultima osservazione, poichè un pò x mestiere un pò x passione dispongo di tutti i test chimici possibili e immaginabili ho notato che le bba sn comparse nel mio acquario per via di 1 eccesso di fosfato in acqua in concomitanza con 1 rallentamento (voluto) del flusso della pompa.

Quindi ora sto seguendo questo... emh... chiamiamolo protocollo:

1) ri-bilanciando il fosfato con gli altri elementi per dare la possibilità alle piante di assimilarlo nuovamente a discapito delle alghe

2) ripristinando il flusso originario

Fra qualche giorno vi dirò come procede... #24

Saluti,
Davide

Paolo Piccinelli 18-02-2008 18:07

Avviso tutti che alla fine della pagina editerò i messaggi lasciando solo le foto e le descrizioni... non abbiatene a male se vi cancello un post, ma devo dare la precedenza ai contributi "algosi" :-))

scriptors 19-02-2008 18:07

ad integrazione:
http://www.aquariumalgae.blogspot.com/

Desdemona27 19-02-2008 21:47

Ciuffi di alghe nere a pennello nella prima foto: si consiglia la potatura delle foglie colpite con l'accortezza di non frammentare le alghe per evitare lo spargimento di spore.

Alghe filamentose su vallisneria nelle altre: rimozione meccanica ove possibile ed introduzione di organismi antagonisti.

NB molto spesso i cosiddetti alghivori disdegnano le alghe perchè troppo nutriti col mangime... i pescetti sono furbi, se sanno che ogni giorno arriva la pappa, le alghe non le guardano nemmeno. Riducete le porzioni!!! ;-)

suiller 20-02-2008 14:36

confermo, a me sono spuntate circa 1 mese fa dopo l'introduzione di una nuova pianta, comunque ho anche avuto la possibilità di rilevare un eccesso di fosfato e un basso carico di nitrati, potrebbe anche essere dovuto ad un mix "micidiale" di + elementi, da un punto di vista chimico è difficile che esista una sola componente fuori controllo a scatenare il fenomeno... almeno così pare

Paolo Piccinelli 20-02-2008 14:44

i fosfati possono essere la causa delle filamentose, ma non delle BBA... piuttosto una bassa concentrazione di co2 può essere una concausa.

Zoran 20-02-2008 17:09

Classico esempiop di alghe verdi filamentose cresciute su muschio di giava.
Vasche non ancora mature, luce forte e biomassa non sviluppata a sufficienza lasciano campo libero a queste innocue formazioni algali.
Si possono rimuovere meccanicamente avvolgendole con una forchetta o uno stecco.
Crostacei e gasteropodo alghivori finiranno il lavoro e preverranno il loro ritorno ;-) http://www.acquariofilia.biz/allegat...entose_878.jpg

suiller 20-02-2008 17:33

Quote:

quindi oserei dire che l'aumento della CO2 non serve ad un ... al contrario di quello che viene consigliato da alcuni
caro scriptors finalmente non mi sento più "isolato" #25

anch'io credo, almeno da un punto di vista chimico che la CO2 non sia la soluzione x tutti i mali, anche xkè in natura non funziona proprio così...

Paolo Piccinelli 20-02-2008 17:55

suiller e scriptors, la co2 non uccide le alghe, semplicemente aumenta l'assorbimento di nutrienti da parte delle piante... quindi le alghe muoiono di fame.
Per quanto riguarda le BBA, sono io il primo a dire che le cause sono molte e spesso ci sono più cause agenti in contemporanea.

Se dite a certi acquariofili che la co2 non serve a nulla contro le BBA, vi sentirete rispondere: "perchè non ne avete immessa a sufficienza!"

In certi casi di infestazione "terminale" si consiglia di levare pesci e crostacei e di gasare alghe e piante con dosi eccessive di co2 durante il fotoperiodo... spesso si ottiene la totale scomparsa di tutte le alghe.
Occhio che la cosa si può fare solo se la biomassa vegetale presente in vasca è cospicua.

Cartiz 20-02-2008 19:46

Ecco le mie prime alghe filamentose ci sono voluti 3 acquari per farmi provare l'ebrezza di vederle e ora speriamo di debellarle, purtroppo non posso ricorrere a caridine, gasteropodi o alghivori in generale perchè sono ancora in maturazione ma ho una squadra di white pearl e una di planorbarius pronte a scatenarsi :-D

scriptors 20-02-2008 22:15

fondamentalmente le strade sono due:

1. dosare i nutrienti in modo che vengano consumati dalle piante (meglio tutti i giorni che una volta a settimana)

2. mettere il filtro biologico nelle condizioni di competere con le alghe per l'Azoto NH4, NH3, NO2 (sul NO2 ho qualche dubbio che sia assimilato dalle alghe)

ovviamente è implicita la buona conduzione della vasca e ... dico sopratutto a me ... smanettarci il meno possibile :-D

Paolo Piccinelli 21-02-2008 10:36

Il fenomeno della vasca di Cartiz è assolutamente normale in fase di avvio per i motivi descritti sopra... il ciclo dell'azoto non può ancora avvenire ad un ritmo corretto a causa della vasca ancora "acerba".

Nel periodo di avvio vasca è fondamentale dosare l'apporto energetico e nutritivo (luce e fertilizzanti) in base alla crescita delle piante superiori.

Non fertilizzare assolutamente nei primi 10 giorni (quando le piante sono intente a radicare), mentre si può introdurre co2 a manetta (non ci sono pesci) per aiutare le piante a sintetizzare glucosio in fretta.

Terminato il periodo minimo di maturazione (4 settimane), eseguire un cambio d'acqua di almeno il 20% ed introdurre i primi invertebrati alghivori.
Dopo altre 2 settimane introdurre i primi pesci.

marcopic 21-02-2008 12:01

ALGHE ROSSE (Phylum RODOPHYTA)
Si tratta di alghe prevalentemente marine e solo poche specie si trovano in acqua dolce. Purtroppo l'ambiente dell'acquario sembra essere assai adatto al loro sviluppo, tanto da diventarne un "inquilino" abituale.
In ambito acquaristico sono denominate in modo diverso (alghe a ciuffi, a pennello) anche se quello più comune è BBA, cioè black beard algae, alias alghe nere a barba per via della forma del loro tallo, abbastanza facilmente riconoscibile anche a occhio nudo. Si presentano infatti come formazioni filiformi riunite in ciuffetti che, grazie a rizoidi, aderiscono a vari tipi di substrato: foglie, sassi, parti di legno (foto 1). Nella mia esperienza ho osservato queste alghe sul bordo della lamina fogliare di Vallisneria (foto 2) e di Anubias; in misura minore anche altre piante, come Echinodorus, ne sono interessate.
Questa alga si caratterizza per una colorazione che varia dal nero al verde scuro; in alcune circostanze può diventare anche grigio-verde.
Grazie all'osservazione microscopica ho potuto stabilire che l'alga presente negli acquari appartiene al genere Audouinella; si noti la caratteristica ramificazione dei filamenti (foto 3). Tale classificazione ha trovato poi riscontro in una tesi di laurea sull'argomento; prezioso è stato anche il confronto con esperti in materia. Al microscopio ottico (foto 4) può essere chiaramente anche osservato il punto di attacco dell'alga sulla foglia di Vallisneria. Un'altra scoperta che ho potuto fare grazie all'osservazione microscopica è aver riconosciuto tra i fitti talli di Audouinella un filamento appartenente a Compsopogon (foto 5), anche questa un'alga rossa indicata come specie degli acquari d'acqua calda nell'"Atlante dei microrganismi acquatici" che consiglio caldamente a chiunque volesse dedicarsi alla microscopia.
Nel medesimo manuale una specie di questa alga (A. violecea) è segnalata per avere bisogno di molto ossigeno.
Vorrei sottolineare che l'identificazione tassonomica di un'alga presente negli acquari non va visto come un semplice gioco accademico; il fatto di poter conoscere il nome scientifico di un organismo ci permette di acquisire ulteriori informazioni dal grande patrimonio di conoscenza che è il mondo della ricerca scientifica.

Diversi sono i metodi di controllo della crescita di questa alga. Personalmente cerco di evitare l'uso di prodotti chimici e tento strade diverse, pur sapendo che la soluzione definitiva non esiste. Dal punto di vista meccanico l'unica soluzione adottabile, visto che l'alga è ben ancorata alla pianta, è di tagliare la foglia colpita; ovviamente questo approccio va seguito con moderazione. Diversi autori di testi sull'acquariofilia consigliano come rimedio di lotta biologica l'introduzione nella vasca di Epalzeorinchus siamensis. Si tenga presente inoltre che l'alga a causa del processo di decalcificazione biogenica, che si verifica nelle acque dure, tende ad avere una consistenza particolarmente coriacea, per cui non è più appetibile ai pesci e alle lumache. Ho letto che per evitare proprio questo fenomeno si consiglia la somministrazione di CO2. Che la concentrazione di questo gas nell'acqua fosse un fattore che limitasse lo sviluppo di questa alga era stato osservato anche nella sopracitata tesi, anche se non se ne indicava il motivo. Rimanendo nel campo dei rimedi di lotta biologica, viene anche suggerito il ricorso a piante a rapida crescita che entrino in "competizione alimentare" con l'alga. E' questa una soluzione che dovrebbe a mio avviso fare parte di quel decalogo di buone norme alla base di una corretta gestione dell'acquario.
Chiudo con un'ultima considerazione: a mio avviso tra i fattori di controllo delle alghe rosse va posta particolare attenzione alla luce in virtù del loro peculiare apparato pigmentario, inteso come il complesso di molecole deputate alla cattura dell'energia luminosa di specifica lunghezza d'onda che viene poi utilizzata per il processo fotosintetico. Infatti i pigmenti posseduti dalle alghe rosse consentono di sfruttare lunghezze d'onda diverse da quelle utilizzate dalle altre alghe e piante e queste in determinate circostanze potrebbe dare a loro un vantaggio adattativo.
Saluti a tutti
Marco

suiller 22-02-2008 10:09

septaria porcellana
 
Septaria porcellana in azione sul... come si chiama? grattavetri? raschietto? bè cmq si è capito... :-))

Ho letto che insieme alla "nerita zebra" è l'unica che mangia golosamente le BBA, quindi ho acquistato 3 septaria porcellana ed 1 nerita zebra per vedere cosa succedeva.

Premessa non è che ho l'acquario infestato, ma ho un paio di ciuffetti su qualche arredamento e sulle punte delle foglie delle anubias più esposte alla luce.

Sostanzialmente in circa 3 settimane di duro lavoro #18 ho constatato che:
1) non si arrampicano sulle piante, quindi niente anubias pulite;
2) sugli arredamenti più alti non ci vanno manco morte;
3) lavorano quasi esclusivamente di notte;

Detto ciò non ho mai avuto i vetri così puliti a in una notte si sono spazzolati tutta la scocca del filtro che era ricoperto da un "tappetino" verde fosforescente. Non disdegnano anche il fondo, a volte si seppeliscono (le septarie) sotto la sabbia.

Saluti,
Davide

ps: ho letto che anche il crossocheilus si pappa le BBA, io ne ho 3 e non posso confermarlo poichè si mangiano solo il granulare... viziati!!

Paolo Piccinelli 22-02-2008 10:14

Quote:

non posso confermarlo poichè si mangiano solo il granulare... viziati!!
E' un problema molto comune... i pesci sono furbi e capiscono presto che un granulo di mangime fornisce lo stesso apporto calorico di una giornata a brucare alghe... bisogna ridurre le dosi.
Poco mangime inoltre significa poco inquinamento (poca cacca, nessun residuo non mangiato, pesci meglio disposti a brucare le alghe)

ravnosalex 22-02-2008 10:17

Ed ecco le mie alghette...
Causa: Nuovo avvio
Cura: Aspettare e mantenere i valori ottimali.

suiller 22-02-2008 10:19

Quote:

E' un problema molto comune...
e lo so, anche tu hai ragione... il problema è che ho paura a tenerli troppo a stecchino, ho i barbus che se non gli do da mangiare tutti i giorni cominciano a "brucare" le piante, e il ciclide più grande (Tony) guarda il corydoras con fare "sospetto" #24

che dici provo a lasciarli a stecchetto per 3/4 giorni??

Paolo Piccinelli 22-02-2008 10:27

suiller, riduci le dosi... io con i ciclidi malawi rispetto un giorno di digiuno, oto e caridine non li considero nel dosaggio del cibo... ogni tanto (ogni 8-10 gg) una zucchina sbollentata o una pasticca.

Per esempio nella vasca diravnosalex ci potrebbero campare 10 japonica senza aggiungere cibo in via permanente :-))

suiller 22-02-2008 13:42

Caro Paolo ho letto un articolo molto interessante scritto da un acquarofilo esperto su di un forum americano in merito al famoso discorso del "blackout" per tagliare le gambe alle alghe.

Lo so è una storia trita e ri-trita e il forum è pieno di esperimenti in tal senso, ma dato che ci sono pensavo di buttare un pò di carne al fuoco e avere il punto di vista di qualcuno con + esperienza.

Il vademecum dura 1 settimana ed è questo (semplifico per far prima) :
1° giorno => doppia razione di cibo per i pesci
2° giorno => cambio acqua del 50%
3° giorno => luci spente e copertura totale dell'acquario con lenzuola NON bianche o cmq chiare, anche + strati se necessario, in pratica bisogna fare una "sindone"
4,5,6,7° giorno => sempre buio totale, non vale nemmeno "sbirciare" per vedere come procede...
8° giorno => scopertura e riaccensione luci con altro cambio acqua del 50%

In base all'esperienza di questo tizio seguendo questo protocollo in una settimana le alghe (soprattutto BBA) spariscono del tutto e non compaiono più a patto che ovviamente si segua una regolare manutenzione della vasca per prevenire il loro "ritorno".

Che ne pensate??

Saluti,
Davide

scriptors 22-02-2008 14:26

potrebbe funzionare come potrebbe ottenere l'effetto contrario una volta finita la 'cura' -> indebolimento piante a favore delle alghe

e poi siamo sempre al solito punto, migliore gestione della vasca #36#

Paolo Piccinelli 22-02-2008 14:30

a questo punto uso un antialghe come il protalon e poi riprendo la gestione della vasca come prima... l'effetto è lo stesso. ;-)

fraciccio 22-02-2008 16:55

Quote:

se ciucci abbastanza forte si
Paolo mica fai allusioni? #24

Desdemona mica ti riferisci alle macchie (a fine pagina)che hai mostrato in questo topic?perchè eventualmente il protalon non so se funziona con loro.....
http://www.acquariofilia.biz/viewtop...75eb978660e0d1

Non sono alghe mi sa......

Buona fortuna!

P.S. desdemona postale anche qui le foto se le hai ancora,rendono bene l'idea e servono per una giusta causa!

Paolo Piccinelli 22-02-2008 17:09

fraciccio, io sono serissimo, sei tu che sei maliziosa :-D

Usa un tubo largo e una differenza di livello molto alta e viene su tutto. ;-)

quelli verdi del topic hce hai linkato sono ciano...


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