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COSA FACCIO ORA?
Ho trovato il topic chiuso e rieccomi ancora a chiedere consigli.
Come detto da Milly (ultima risposta) gli effetti dei NO2 possono farsi sentire anche dopo un po'. In effetti tutti i miei guppy sono passati a miglior vita, l'ultimo ieri sera. Quello che però nn riesco a capire è se ciò possa dipendere effettivamente dai nitriti, poichè gli ospiti che sono stati in vasca con un carico di no2 di 0.5 mg/L per circa 15 gg (2 platy corallo, 2corydoras paleatus, 3 ancistrus, 1 neritina, 3 ampullarie e 4 caridina japonica) STANNO BENE (almeno finora): quello che mi sgomenta è il fatto che sono morti i pesci (6 guppy e 1 femmina di portaspada) che avevo trasferito nella vasca da 20L in attesa che IL PERICOLO NO2 PASSASSE. Nel fritto misto ho anche 2 piccoli scalari (Pterophillum scalare): mi è stato detto che questi pesci attaccano i guppy; a me sembrano abbastanza tranquilli e nn so se ciò corrisponda al vero. Mi hanno anche detto che gli scalari SE ACQUISTATI IN AUTUNNO POSSONO TRAFERIRE IL VIRUS CHE COLPISCE IN PARTICOLARE I POECILIDI. Mah!!!!!!!!!!! in natura tutto è possibile. A me sembra, però, che il TUTTO SUCCEDA SOLO NELLA MIA VASCA. Avevo letto che i guppy sono i pesci che più si consigliano ai neofiti perchè pesci robusti #13 #13 . Può essere, ma a me sembra sia capitata una partita di malmessi perchè se ne sono andati tutti in poco più di una settimana -20 -20 . A proposito, riporto i valori acqua. PER ME E' PERFETTA ma a sto punto non so piu' quali pesci pigliare ph 7-7.5 KH 9 NO2 assenti NO3 10-20 mg/L 27°C |
Massimiliano67, leggendo tra le righe ho trovato diversi spunti di discussione sul perchè i tuiu pesci stiano nuotando in cielo (consentimi l'immagine poetica) #24 #24
Ora, visto che stare qui ad arrovellarsi sul passato non serve a nulla, vorrei che ci concentrassimo sul futuro. La tua acqua è buona per poecilidi, ma non per ancistrus e scalari. Direi di optare quindi per i poecilidi, rendendo, regalando o vendendo i pinnuti non compatibili. Siccome nitriti e nitrati non sono l'unica causa di problemi, ma anche ammoniaca, temperatura, ossigeno, co2, sbalzi di ph.... vorrei che mi riassumessi quanta acqua hai in vasca, quante piante, quanti pesci superstiti, fotoperiodo, data di avvio, etc. Insomma, dovresti aggiornare il profilo vasca con tutti i dati che ti vengono in mente (guarda il mio come traccia)... francamente siete talmente numerosi che è impossibile ricordarsi di tutti. :-)) |
Tieni presente che ogni sbalzo fa male ai pesciolonzi...
Se tu li porti da una concentrazione di No2 di 0.5 (poveretti ç___ç) a una di 0.01 (solitamente presente in tutta l'acqua da rubinetto) di colpo... non fa bene neanche quello, porta uno squilibrio molto forte nell'organo che ha la responsabilità di smaltire i veleni (nell'uomo è il fegato, nei pinnuti credo siano una serie di membrane interne alle branchie!) |
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Quindi a parte, alcuni pesci, si cerca sempre di mantenere il ph intorno al 7, così si tampona il problema a monte, ed è per lo stesso motivo che chi opta per pesci che devono stare con ph>7.5 necessitano di un eccellente filtraggio e tanto ossigeno, per far si che l'ammoniaca in eccesso venga metabolizzata al 100% dai batteri, altrimenti resta lì e si accumula. Ricontrolla il PH con un'altro test o fattelo testare dall'acquariofilo di fiducia e vedrai che forse è + verso l'8 che il 7. ps: anche la temperatura incide parzialmente il processo, ma qui si apre un'altro capitolo... Saluti, Davide |
Aquarium Capac mod. Pacific- 120 litri dolce - vasca chiusa
temperatura 26°, pH 7 - 7.5, Kh 9°, NO3: 10-20 mg/l, NO2: assenti Neon: T8 1x30 watt Fotoperiodo: 12 ore (10#22) Filtro interno spugna, Siporax, carbone attivo. Fertilizzanti: miscela di sabbie fini della Tetra (nn ricordo il nome) Piante: 1 Cryptocoryne walkeri, 2 Alternanthera spp., 4 Anubias bartnerii var. nana, 4 Spatiphillum spp., 2 Vallisneria spiralis Pesci: 2 Pterophillum scalare (piccoli), 2 Corydoras paleatus, 3 Ancistrus dolichopterus (piccoli), 2 Platy corallo (femmine), 1 Platy (femmina); Molluschi: 1 Neritina semiconica, 3 Ampullaria bridgesii Crostacei: 4 Caridina japonica (3F+1M) Spero di nn aver dimenticato nulla. Max |
Riproverò a far saggiare l'acqua da qualcun altro.
Grazie |
...hai dimenticato di copiare i dati e di incollarli nel profilo :-))
Hai due sceltre di fronte: A- tenere gli scalari e UNA coppia di ancistrus, più 4 cory paleatus ed inserire qualche caracide (5-6 cardinali, oppure rasbora): in questo caso devi sostituire 1/3 dell'acqua con osmosi e portare il ph sotto il 7. B- lasciare l'acqua così com'è e levare ancy e scalari. aggiungi altri 3 cory, un maschio corallo, un maschio ed una femmina platy e, se vuoi, un maschio e 3 femmine guppy. Se vuoi dedicare meno tempo/soldi alla manutenzione scegli B- :-)) :-)) |
I paleatus stanno bene a valori che si avvicinano a quelli dei poecilidi!
Secondo me conviene provare con gli aeneus se si vuole tenere gli scalarozzi...poi la variazione non è tanta... ma se cerchiamo di dare il meglio ai pesciolonzi... |
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I paleatus in particolare tollerano acqua anche leggermente alcalina (ph fino a 7,5). I miei paleatus sono stati tenuti per diversi mesi intorno a ph 7, ma hanno iniziato a riprodursi quando (simulando la stagione delle piogge) ho diminuito durezza e ph fino ad avere ph 6,4 e kh 4. per ulteriori info: www.paleatus.com ;-) |
#07 Ho notato che sui pesci un po' più resistenti... ognuno dice il contrario di tutti...
E' molto difficile carpire informazioni precise, mi scuso! |
Nalfein, è vero, molte schede anche di siti affidabili discordano parecchio.
per la specie in oggetto, il sito è completo e corretto... per quanto riguarda me, avendoli riprodotti ti posso parlare dell'esperienza diretta ;-) |
Secondo me il problema nasce dal fatto che non ci sono pesci resistenti o pesci delicati, ci sono pesci + o - adattabili a diverse condizioni.
Per esempio ci sono pesci che si adattano bene a sbalzi di temperature, altri invece che riescono ad adattarsi a modifiche di durezza dell'acqua ma soffrono gli sbalzi di temperature. Inoltre tieni presente che ogni pesce essendo un essere vivente ha una storia a se, pensa a due persone, c'è chi soffre il caldo, chi il freddo, chi è facile a raffredori, chi ha problemi alle ossa. |
Quoto in toto silverhand, e ci terrei ad aggiungere inoltre che ci sono pesci che ormai vengono allevati da decenni in condizioni totalmente differenti dai loro luoghi di origine, pertanto ad oggi ci sono per esempio pesci "tropicali" che tanto tropicali non lo sono più.
Saluti, Davide |
silverhand, suiller, alcune cose che dite sono giuste alcune altre no; vi spiego:
Il dna di un pesce non si modifica in 10-20 generazioni di allevamento in cattività... magari rende gli individui più adattabili, magari elimina direttamente i più fragili... ma milioni di anni di evoluzione non si cancellano in 30 anni di allevamento. Il modo in cui i pesci scambiano fluidi attraverso la pelle e le branchie non si modifica in così poco tempo. Per la differenza fra i vari individui sono d'accordo, ma non esattamente nei termini esposti da silverhand. ...comunque questi confronti sono utili e costruttivi, basta che non prendiamo alla lettera tutto ciò che viene scritto, soprattutto da parte di chi si è appena accostato al nostro fantastico hobby. ;-) ;-) Detto ciò, vi incoraggio ad approfondire e confrontarvi :-)) |
Volevo chiedervi un'informazione. Ieri ho visto dei piccoli pesci (2cm) di colore grigio con gli occhi azzurro fosforescente (tipo neon): il ragazzo che c'era nel negozio nn è stato in grado di dirmi il nome. Qualcuno di voi saprebbe dirmi qsa in merito? Grazie e confido in una certa e sicura risposta.
Ciao |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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