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come si dicono pesci e piante?
li so scrivere ma non so come si pronunciano #12 #12 potreste scrivere come si dice?
1 brachydanio rerio 2 trichogaster leeri e anche tricopterus 3 chanda 4 corydoras 5 ramirezi 6 paracheirodon innesi 7 pelvicachromis pulcher 8 Potamotrygon per ora questi sono i pesci che mi interessano sapere come si dice ma se ne volete aggiungere qualcuno... 1 echindorus bathii 2 ceratophillium 3 eichornia crassipes 4 ophiopogon 5 spatiphillum wallisii ////////////////////////////... grazie! :-)) :-)) |
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più o meno così come sono scritti!!! |
di solito per le specie si usano nomi in latino e se hai fatto un po di latino usi le regole che sai
tipo che eo si legge o o altre in piu pero non è che in un negozio si usino questi nomi,ma usano nomi che siano piu italianizzarti tipo: brachydanio rerio=rerio o juventino corydoras =cory ma non è come l'inglese o il tedesco che come si legge non si scrive molto spesso o a intuito o sapendo il latino o altro si arriva alla pronuncia esatta |
l110, sposto in sweet bar :-)
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Sion, ma tu il latino l'hai studiato, si?
Che dici, allora!?! I dittonghi di cui parli sono ae ed oe, che andrebbero letti come E (ma in "restituta", cioé nella lettura del latino del periodo "classico" - epoca di Cicero e Caesar per intenderci - è diverso, andrebbero letti come separati, e non come dittonghi... Non ci dimentichiamo che il latino come viene studiato a scuola è un latino convenzionale e per lo più risalente ad un periodo molto tardo... ma questa è un'altra storia!). Per fartela breve, eccoti un prontuario a uso e consumo per quel che può servirti sui nomi latini dei pesci e delle piante: ch = K (ovvero, come una c dura, non come ch di Charles in inglese...) ph = F (in questo caso, come in inglese Philadelphia, che tra l'altro è pure una parola derivata dal greco, e significa amicizia!) ti = Z come Domitianus = Domiziano (in "restituta" però cambia, dovrebbe restare T I distinte, e non Z... ma non fa testo, tu fai finta di non averlo letto!! ;-) ) Infine, una nota a margine: i nomi in latino hanno quasi sempre un significato e praticamente sempre derivano da una caratteristica fisica (o più raramente comportamentale) della specie in oggetto! Eccoti un link con alcuni (molti!) esempi: http://it.wikipedia.org/wiki/Nomenclatura_binomiale Poi i nomi di alcune specie di pesci e piante (è il caso soprattutto di alcuni nomi/revisioni recenti) prendono spunto da nomi "moderni" e molto spesso derivanti da altre lingue più recenti (come per esempio l'inglese il tedesco e lo spagnolo...), dato che si danno in onore di uno "scopritore" o scienziato che molto ha studiato quel pesce/quella pianta..., quindi molto spesso la pronuncia dei nomi risulta una orribile cosa ibrida... Per Es.:Neolamprologus brichardi Neolamprologus si legge così com'è (nonostante la difficoltà per la lingua che si attorciglia... :-)) ), brichardi, invece, derivando dal nome di Pierre Brichard, un francese, dovrebbe perciò essere pronunciato "brisciardi" (scusate per la pessima traslitterazione, ma dubito che tutti quelli che stanno leggendo conoscano la trascrittura fonetica internazionale!! #12 ). Se tu volessi pronunciarlo "alla latina" invece dovresti pronunciare "brikardi"... Altro esempio: Poecilia wingei devi pronunciarlo Pecilia e vinghei, perché viene dal nome di un Danese, Øjvind Winge, e nella sua lingua la g è dura... in "latinese" invece sarebbe stato uingei (come erroneamente sento pronunciare da tutti i negozianti che vogliono fare i fighi e usare il nome scientifico anziché il nome "volgare" Endler...) Dopodiché, sarò buona e ti risparmierò tutta la parte che riguarda gli errori di nomenclatura nella storia della creazione dei nomi latini delle specie, sia di flora che di fauna... (purtroppo non tutti gli scienziati che davano i nomi avevano studiato bene il latino come volevano farci credere!! Linneo ci ha dato il sistema di nomenclatura binomiale tracciando una strada che dura fino ad oggi, ma da lì in poi è stato il delirio!! Meno male che esistono le revisioni tassonomiche anche per correggere certi "orrori"!!) Poi, se la materia ti interessa, ti consiglio di leggerti questa bella paginetta di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latina ma dovresti avere almeno una infarinatura di fonemi internazionali, perché sennò certi "segni" (i fonemi, appunto) non ti diranno molto... Eventualmente, eccoti la pagina relativa: http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabet...internazionale Buona lettura!! #22 |
wow averidan, non sapevo la cosa di wingei... :-)) però alla fine se uno non sa la derivazione del nome, o meglio la nazionalità, lo pronuncia inglese (come ho sempre fatto io #13 )
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Re: come si dicono pesci e piante?
ma poverino! :-D
si fa prima così... (correggetemi se sbaglio eh!) 1 brachidanio rerio 2 tricogàster leèri o tricòpterus (qui sugli accenti si può dibattere perché come in parecchie altre parole è corretto sia l'accento greco -quell che ho messo- che quello latino -sulla penultima: tricoptèrus ;-) ognuno fa come preferisce poiché sono corretti entrambi: il migliore in teoria dovrebbe essere il greco, poiché è l'originale, ma il più usato in italaino è sicuramente il latino, per cui fai un po' tu, senza che se discuta oltre ;-) ) 3 ciànda 4 corìdoras (o coridòras, per il motivo suddetto), per gli amici còri 5 ramirezi (l'accento non lo so!).... per gli amici, ram 6 paracheiròdon innèsi 7 pelvicacròmis pùlcher (certo che ne hai scelti di scioglilingua :-) ) 8 potamotrìgon per la seconda serie (piante)... 1 echinodòrus bàti 2 ceratofìllum (si scrive finendo in 'um' non 'ium') 3 eicòrnia cràssipes (ma mai sentito nominare) 4 ofiopògon 5 spatifìllum valìsi ...prego! :-) Quote:
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Newgollum, ora non vorrei aprire un dibattito sull'accento (cosa che nel mio post avevo VOLUTAMENTE ignorato...), ma di alcuni dei nomi secondo me hai messo l'accento in posto non corretto...
Molti dei nomi sono composti, e in quanto tali hanno una doppia accentazione... es. classico: còry dòras (scusate ma sulla tastiera mi mancano i caratteri di grave acuto e circonflesso, quindi per brevità uso ciò che esiste già accentato così com'è!). L'accento di paracheirodon invece è parachèirodon, in quanto il suffisso παρά (vicino, attorno) in desinenza perde il suo accento tonale a favore di χείρ (mano), e οδών (dente), quindi tecnicamente dovresti leggerlo Para-chèir-odòn, quindi come dicevo fai prima così...parachèirodon. Per inciso, significa pesce (sottinteso), con la dentatura a chiusura a forbice (o a tenaglia... la parola mano va qui intesa in senso lato, si riferisce al fatto che si chiude come due mani che si incrociano, e ricorda appunto la chiusura a "tenaglia" dei vari denti del neon). Si usa la desinenza Para per distinguere il genere Cheirodon dall'altro (similare ma con alcune differenze di carattere tassonomico). Eichornia crassipes è corretto. Poi è una questione molto di orecchio, hai ragione che l'accento greco andrebbe preferito a quello latino-italico (che slitta sempre sulla penultima), ma l'esempio di trichopterus è classico... trichoptèrus fa davvero schifo! Molto meglio trichòpterus!! |
scusate ma voi dite POECILIDI o POCILIDI?
averidan, in effetti io ho sempre detto UINGEI in stile latino #12 però in effetti quello che dici te è giusto (il fatto che spesso si dia il nome di un ricercatore) però si creano un bel po di inghippi in questo modo #17 #17 #17 !!! |
Si dovrebbe leggere PECILIDI!!
L'ho scritto più su... Per il resto... tanto ormai, vale la piena anarchia, ognuno fa un pò come crede... Tecnicamente (secondo me, ma credo anche secondo quanto pensava chi quel nome lo dà...) la teoria è quella che ho brevemente illustrato..., la pratica invece è quella che sentiamo tutti i giorni nei negozi di acquaristica (e che francamente a me certe volte fa accapponare pure i capelli, esattamente come quando i giovani -e meno giovani!- di oggi cannano i congiuntivi e i condizionali...AAARGHHH!! -28d# ). |
da ex studentessa di latino credo che alla fine ci si capisce sempre no averidan?! ;-)
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Si si, per carità...
Però quando uno che pretende di vendermi qualcosa (e di fornirmi magari consigli partendo dal presupposto che ne sappia più di me, vista la lunga esperienza e frequentazione della materia), e gli senti dire: "Prendi la Ceratopillum e poi ti consiglio lo Pteropillum e anche i brikardi..." (sto facendo esempi a caso, ovviamente...) Beh, la risata involontaria mi viene proprio fuori incontenibile, perdonami ma è più forte di me!! #18 #19 #18 |
:-D :-D :-D :-D è vero!
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wow averidan, che bello che qualcuno ogni tanto scriva di queste cose ;-) :-))
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averidan, scusa averidan ma allora mi ritengo offeso nella mia ingnoranza :-D :-D :-D :-D :-D io non ho mai fatto latino ne greco visto che mi sono diplomato all'industriale e a me chi lo deve dire come si pronunciano??? cmq in effetti il ph(per esempio) lo sapevo pure io che si leggeva f quindi infondo la tua risata è giustificata :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
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Scusate... ma perché... all'industriale non fate almeno un paio di anni di latino...?
Ma davvero?!? SUL SERIOOOO?!?!?! OSSIGNOREIDDIOAGNELLODIDIOFIGLIODELPADREABBIPIETA' DINOI...... Giuro che ero convinta si facesse almeno una infarinatura di latino... E dire che da noi abbiamo cominciato alle medie, un paio di anni di infarinatura generale (si leggeva la rivista di latino a fumetti, niente di più... poi ogni tanto degli esercizi per farci familiarizzare con la lingua...). Beh, a questo punto, che dire: confesso la mia ignoranza!! #12 Comunque sia, a parte gli scherzi, il latino è un'ottima fonte per capire meglio la lingua italiana... Personalmente mi diverto un mondo ad insultare la gente che non capisce che la sto insultando con delle parole un pò più complicate della media... Fin da piccola era il mio credo: non farti prendere per il c... con parole che non capisci!! Meglio saperne una certa quantità, quindi! :-D ;-) :-D |
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Scusa averidan magari ti sentirai offesa ma io personalmente dallo studio del latino non ho ricavato proprio nulla, se non un sacco di lacrime perchè odiavo il prof oltre ogni immaginazione... quel vecchio mostro travestito da vecchietto gentile! ti rendi conto che in genere su una classe di 20 persone le sufficienze erano 2/3 e non con 10 ma con 6/7?! che a una classe su 23 alunni ha dato 23 debiti?! brutto str**zo... è proprio vero che il professore conta molto per farti amare o meno una materia, probabilmente con un altro insegnante mi sarebbe piaciuta molto di piu, magari non saebbe stata la mia materia preferita ma almeno l'avrei apprezzata... invece quell'essere me l'ha fatta solo odiare... |
bho.. naturalmente tutto dipende da cosa si vuole dalla vita... a me... il latino non serve e molto e vivo bene anche senza :-D :-D :-D :-D :-D e poi se si dovesse far pure il latino all'industriale... si dovrebbero fare 8 ore di scuola al giorno! #23 #23 #23 #23
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beh al di la di quello (perchè credo che se una cosa la studi volentieri te ne freghi di stare 2 ore in piu a scuola), a me davvero non è servito a un fico secco, va bene che ora faccio una cosa che non ha nulla a che fare col latino anche se molte parole in campo medico scientifico hanno origine latina o greca... il fatto è che proprio per colpa di quell'uomo ho passato 3 anni di incubo! e non sto esagerando, voi non immaginate quanto ho pianto! una volta nella parafrasi di una poesia di leopardi ho scritto "nebbia" mentre secondo lui il termine giusto era "foschia". mi ha dato 3!!! vi sembra una persona normale?! quindi grazie a lui odio il latino e la letteratura italiana che mi piaceva moltissimo mi ha nauseato. ci faceva studiare la vita degli autori ANNO PER ANNO! ovvio che si debba sapere la vita e gli anni piu importanti, ma l'utilità di sapere
1817: l'autore va da napoli a palermo 1818: l'autore si ammala di influenza 1819: l'autore compra un orologio da muro in un mercatino dell'usato 1820: l'autore torna a napoli e dimentica a palermo l'orologio da muro vi giuro che non sto scherzando... Grazie prof Cesana! -04 -04 -04 |
ladyswan, :-D :-D :-D :-D mamma mia.... nella scuola dove mi sono diplomato non avrebbe un futuro un prof così! :-D :-D :-D cmq ti assicuro che dopo 6 ore di scuola... anche se la materia ti piace è dura fare la 7 ora... #07 #07 cmq oramai non conta più... sotto con l'università.... #23 #23 #23 #23
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Lady, effettivamente te hai avuto proprio un c... sfondato, con quel tuo prof!!
Ti dico, a parte l'esperienza di latino alle medie (alle elementari facevamo anche sperimentazione di inglese, pensa...!), comunque sia ho passato due anni e mezzo di merda nel liceo più fighetto di Torino (l'Alfieri, per intendersi, chi conosce Torino e l'"intellighenzia" del luogo ha già capito tutto!), ma questo a prescindere dal fatto che avessi o meno dei buoni prof. in una o più materie... Anzi, la prof. di greco e latino del ginnasio era una bravissima persona, severa il giusto ma mai cattiva, però negata nelle sue materie! Proprio non ci capiva un cavolo lei per prima!! Comunque... Erano proprio i compagni ad essere delle emerite merde, e tutto l'ambiente era una chiavica!! Per farti capire: uno dei primi compiti assegnati dalla prof. di italiano fu una ricerca a piacere su un libro che avessimo letto di recente. Dovevamo poi ovviamente fare una relazione da esporre ai compagni. Bene, quando arrivò il mio turno, presentai un libro piuttosto raro (non come edizione rara, ma difficile sia da trovare che da leggere), e uno dei miei compagni (un fighetto che viveva in una mega-villazza in collina, e veniva a scuola tutti i giorni col mercedes di papà... altro che me che mi sparavo i km e le ore in tram e bus per andare nel miglior liceo classico di Torino...), comunque questa mezza sega mi fa: "Ah, ma dove hai trovato quel libro?" E io che già subodoravo la trappola ho risposto: "Nella biblioteca di mio padre, perché?" E il bel tomo -con finta aria candida- mi fa: "Perché..., tuo padre ha una biblioteca?!" Ah, dimenticavo quest'altra chicca: la prof. di Algebra e Geometria alla prima lezione, la primissima cosa che ci chiese, prima ancora della nostra presentazione, fu: "I vostri genitori che lavoro fanno?" Capito il tipo di angherie che ti toccava subire in un posto del genere...? Comunque sia, dopo queste ed altre amenità, decisi di cambiare decisamente aria, e mi iscrissi al Gioberti, dove ebbi 3 anni di felicità, e dove conobbi quella che resta certamente una delle insegnanti migliori della mia vita (e anche di altre persone): guardacaso era proprio la prof. di Greco e Latino (oltre che di letteratura Greca e Latina), la mitica Ciabatti, una donna di poco più di 30 anni, ma coi controcoglioni quanto a conoscenza della materia e arte dell'insegnamento (applicava i principi della recitazione alle sue lezioni!!). Tra l'altro è la curatrice del sito di Latino Vivo (www.latinovivo.com), e una delle migliori traduttrici in circolazione per testi... UN VERO MITO VIVENTE!! E i miei compagni maschietti se la sognavano pure la notte...! Per la sua bellezza! ;-) |
averidan, mmmm... wow... nel sito ci sono delle foto???? #19 #19 #19 #19 #19 #19
:-D :-D :-D :-D |
oh ciao :-D
riprendo il topic senza un motivo IT #12 ma solo perché mi sono accorta ora, grazie a una persona che lo ha linkato in un altro, che l'avevo lasciato senza leggere più le risposte successive alla mia :-)) naturalmente ringrazio per le correzioni degli accenti ;-) lo riattivo perché dai, mi sono fatta un sacco di risate a leggere i vostri post :-D vale la pena di farlo rileggere a qualcun altro :-)) confermo che l'esperienza del latino e del greco nonostante sia sicuramente utile (non solo per parlare e capire meglio termini tecnici o non, ma anche perché la traduzione del greco in particolare ha un metodo 'matematico' che instilla una forma mentis e un metodo di studio critico che forse nessuna -o poche- altra materia fornisce... dunque w il latino e il greco ^^) dipende per tutti da come era il/la prof! :-)) |
SONO D'ACCORDISSIMO!
E hai espresso molto bene il concetto che io non ero proprio riuscita ad esplicitare più sopra! E grazie per aver riportato "in auge" il topic, secondo me può essere utile anche una cosa semplice come la pronuncia di certi nomi di pesci/piante...! ;-) |
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Se devi dire "Peckoltia" è sbagliato dire PeckolZia come dicono quasi tutti....ma si dice PecolTIa perchè deriva da Peckolt.... POI:Botia non si dice BOZIA e siccome "per stupire mezz'ora basta un libro di storia,io cercai di imparare la treccani a memoria,e dopo maiale, Majakovskij e Malfatto continuarono gli altri fino a leggermi MATTO..." ci sono degli infidi individui che sanno tre declinazioni e se ne escono con un "MI DIA UN BOZIA" ignorando completamente che non deriva dal latino ma significa GUERRIERO in una lingua del sudest asiatico! E di particolarità ce ne sono a BIZZEFFE quindi tu pronuncia sempre come trovi scritto...che tanto chi deve capire capisce ;-) |
Pleco4ever, è vero ma li dovresti documentarti su tutto... infatti dici bene
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Oppure tra una versione del de bello gallico e l'altra ci schiaffava un bel Valerio Massimo tanto per divertirsi a dispensare 3 a destra e a manca... per fortuna che in 5 è arrivato lucrezio! virgilio! se no chi lo reggeva un anno ancora? Poi io ammetto che le cose che ho fatto con piacere e che ricordo meglio proprio per questo motivo, sono quelle che nella vita mi son servite di meno, ma che per amore, piacere e cultura personale mi han dato più soddisfazioni.. ma la 4 declinazione chi la ricorda più! ;-) |
Complimenti ragazzuoli soprattutto averidan, come siete acculturati!! :-))
Mica come me che in latino tiravo avanti a pizzini... #18 |
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Anche se non conoscevo la genesi delle due parole (Grazie!! -69 Ora mi faccio un giro per vedere un pò le genesi dei loro nomi!), sapevo comunque che la pronuncia non era latina, e quindi pronuncio correttamente PeckolTia e BoTia..., anche se confesso che su Peckoltia ogni tanto la lingua mi scivola verso la z, quindi faccio una leggera pausa prima di pronunciarlo... sai com'è, forma mentis (contorta!) da latino... Quello che dico è: se ti interessa una materia affascinante come l'acquariofilia, fatti un giro su internet, di info ne trovi a bizzeffe, fra cui una delle PRIME è proprio la derivazione e la pronuncia delle varie parole! |
Mr. Hyde, a me piaceva tantissimo letteratura latina, oggi tornando da venezia siamo passati col mio moroso davanti all'uscita di sirmione e ho iniziato a recitargli Catullo (paene insularum, sirmio, insolarumque...), che poi era il mio preferito tra tutti gli autori!!! era relativamente facile e scriveva cose bellissime e attuali! anche letteratura italiana come detto mi piaceva finche non ho conosciuto quel mostro del mio prof... però purtroppo mi rendo conto che tutte le cose che ho imparato le sto pian piano dimenticando, anche il storia dell'arte... e mi dispiace molto per la verità!
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Pleco4ever, mi hai tolto un bel peso, ho sempre detto BoTIa perchè BoZia non mi piaceva, ma credevo di sbagliare ed invece ora so che il mio istinto mi suggeriva il giusto :-)) :-D
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Federico Sibona, #23 #23 #23 :-D :-D
cmq anche io ho sempre detto botia anche se riflettendoci non so perchè sino ad ora abbia detto botia e non bozia... bho!!!! :-D :-D |
allora riguardo lo studio del latino vi sembrerò di parte data la mia età però lo dico e lo ripeto sempre, il latino è la più inutile delle materie, ma io vorrei sapere, a che mi serve sapere una lingua che tanto non parla più nessuno??? -04
cioè invece di perdere tempo con il latino per me nelle scuole come ad esempio lo scientifico dovrebbero sostituire il latino con altre ore di inglese, questa è una lingua che serve |
Italicus,
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IT: Io latino non l'ho mai fatto, però credo che sarebbe stato carino averlo fatto, anche se sono consapevole che non mi sarebbe servito mai a nulla... |
Italicus, sono d'accordo... più che altro perchè un'infarinatura di latino è un conto, un altro è studiare una lingua MORTA per 5 anni, doverla portare all'esame di stato e rischiare la bocciatura per un corso che al liceo scintifico non serve a nulla, per iscriverti all'università e NON sentir più parlare di latino in praticamente nessuna facoltà..
bocciature più facili con queste nuove leggi... al liceo scintifico, o perlomeno in quelo che frequentavo io, un 3 il latino pesava alla fine come un 3 in fisica o matematica... inglese invece è una materia fantasma... se hai 3 in inglese non conta niente... e all'università l'esame d'inglese è una farsa... cioè il livello è sotto zero... e non lo dico perchè parlo bene l'inglese, lo dico perchè è vero... una comprensione del testo con domande tipo 3 elementare... vergognoso... e poi ci lamentiamo che la divulgazione scientifica dall'estero all'italia e dall'italia all'estero è lacunosa, carente o fa schifo del tutto... -28d# -28d# |
Mr. Hyde, sono perfettamente d'accordo con te sull'inglese. Tieni conto che io (come te) frequento una facoltà scientifica dove l'aggiornamento professionale è alla base delle mie conoscenze... e tutti i maggiori testi o riviste sono in inglese... Per una minima ricerchina del caxxo devi minimo andare su pubMed che è il principale database informatico di articoli scientifici, un pozzo di informazioni... tutte in inglese.
E il nostro pre-esame è stato "completa con la parola corretta"... e il corso è stato fatto in 10 lezioni dove pretendevano di partire dal verbo to be fino al periodo ipotetico... E all'esame? -parte scritta: leggi il testo e scrivi un breve riassunto (mezza facciata di articolo) -parte orale: come ti chiami? cosa hai capito del testo? cosa ti è piaciuto del corso? no comment... e' vero che tra gli studenti c'era chi partiva da zero, chi partiva da un livello medio (io mi metto tra quelli) e chi invece era molto bravo, ma in questo modo il corso non è servito a nulla ne a chi ne sapeva gia (perchè ha fatto un ripassino schifido) ne a chi non sapeva nulla (perchè è stato troppo breve e concentrato). Avrebbe avuto molto piu senso unificare il corso con gli studenti di medicina, infermieristica, fisioterapia ecc e poi fare 3-4 corsi di diverso livello... Tanto comunque alla fine non veniva dato un voto ma uno stupidissimo "idoneo" o "non idoneo" e il voto che contava era quello dell'esame di informatica. Ovviamente io avevo preso 30 in inglese, e 25 in informatica essendo una completa capra col pc... e quindi mi son tenuta il mio bel 25. (notare che il mio vicino di banco, che all'esame di informatica ha copiato tutto da me, ha preso 30... -28d# -28d# -28d# ... misteri dell'universo...) Comunque a parte questa divagazione tornando al discorso anche da me il latino era tra le materie piu importanti (ho fatto lo scientifico come ciska) e un debito in latino era un bel peso... come prenderlo in matematica. Stessa cosa per filosofia (altra materia che odiavo-e odio tuttora). Però una cosa la devo ammettere, mi rendo conto che molti nomi scientifici comunque hanno una derivazione latina e una volta sta cosa mi ha pure salvato a un esame (mi avevano chiesto a cosa servissero i batteri siderofori... SIDECHE?! non li avevo mai sentiti prima... però pensandoci un attimo e scomponendo la parola avevo intuito che centrava qualcosa col trasporto del ferro quindi mi son salvata grazie a quella risposta, altrimenti probabilmente sarei ancora qui a preparare l'esame di biologia)... emmm scusate la divagazione... #13 #13 #13 |
per concludere la divagazione eli... io al famoso esame di inglese sono andata senza aver mai seguito le lezioni e senza sapere se avessero trattato argmenti scientifici o meno, forte del mio buon inglese... inutile dire che è stato come fare una passeggiata... e poi.. insomma non credo ci sia chi parte da zero... voglio dire, oramai in glese si inizia a studiare in 1 elementare, quando ero alle elementari io si cominciava a imparare in 3^... ma se uno non lo fa alle elementari, e mettiamo, nemmeno alle medie, ha obbligatoriamente almeno 5 anni di scuole superiori per impararlo... e dato che il programma delle superiori è poco più che present/ past e tempi vari, il minimo indispensabile per capire almeno un testo (certo non una rivista scientifica magari) lo hanno tutti.. una grave lacuna secondo me è l'importanza nulla che vien data allo studio dei vocaboli. se devo spiegarmi in inlgese posso farlo in present perfect, simple salca**o ma se non conosco i NOMI delle cose di cui devo parlare... meglio piuttosto un discorso tutto al presente o passato, magari pure sbagliando qualche forma, ma con un succo.
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Mr.Hyde, e pensa che quello era solo latino...
Pensa che in greco una versione sulla "decapitazione delle Erme" ad opera di Alcibiade venne da un mio compagno ritradotta come "l'evirazione delle statue di Ermes..." Ora, a parte il fatto che la storia di Alcibiade è stata erroneamente (o volutamente) tramandata come decapitazione, ma la realtà era che effettivamente le statue dedicate ad Ermes erano state mozzate in altre parti... Vabbé, dicevo, a parte questo particolare a noi non ancora noto in quanto non ancora dettoci dalla prof., beh, la versione tradotta in quel modo dal mio compagno era perfetta come grammatica e reggenze temporali, quindi, pur essendo sbagliata la versione il mio compagno prese 10 per la geniale intuizione!! (ovviamente merito alla mia mitica prof, che era una che pensava controcorrente... un altro avrebbe dato zero meno!) Questo per dirti che in greco una cosa può essere tradotta come A o come Z e reggersi perfettamente sulle sue gambe senza fare difetto! Pensa che divertimento fare una versione senza avere un punto di riferimento deciso che ti può dire se stai scrivendo cose umane o inumani cacchiate... -28d# |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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