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Ink 03-02-2011 17:52

Azoto, discutiamone
 
Negli ultimi tempi, a fronte di articoli e conseguenti post sull'alimentazione in vasca ed il correlato livello di organici ed inorganici, alcuni dati mi hanno colpito e ne vorrei discutere con voi per vedere cosa può uscirne di buono.

In natura, come ben sapete, l'azoto ha un ruolo ben diverso rispetto alle nostre vasche. In mare, infatti, tutti gli organismi volgono la loro esistenza a cercare di procacciarsi azoto, in qualunque delle sue forme, per poterlo utilizzare come mattone da costruzione e produrre proteine e quindi crescere. In vasca il problema nostro è opposto, cercare di tenere il più a bada possibile la concentrazione di azoto nell'acqua.

In natura l'alimentazione degli animali avviene, ancora una volta, in modo molto differente rispetto alle nostre vasche. In modo costante, nell'acqua, fluttuano miriadi di microorganismi di vario tipo, trasportati dalle correnti e dalle onde verso la barriera. Questi microscopici bocconi di cibo vengono predati nella pressochè loro totalità dai pesci durante il giorno. Tali organismi hanno delle caratteristiche organolettiche molto povere, sostanzialmente contengono molto poco azoto, ma se prendiamo la quantità totale ingerita da un pesce durante un giorno, le cifre diventano molto più significative. Non solo. Tali organismi attraversano molto rapidamente l'intestino dei pesci, venendo poi espulsi solo parzialmente digeriti e quindi predati dai restanti organismi sessili della barriera, coralli e filtratori vari.
Da un simile quadro appare chiaro che l'azoto in ballo è molto, ma sempre sotto forma organica e sempre sfruttato nel migliore modo possibile.

Nelle nostre vasche, al contrario, noi somministriamo dei grossi boli di azoto molto distanti tra loro. Il mangime secco che diamo ai pesci ha une elevata concentrazione di azoto, al contrario il cibo vivo o surgelato ha una concentrazione di azoto molto più bassa. Per l'alta velocità di transito nell'intestino dei pesci, in gran parte verrà espulso e sarà alla mercè dei batteri, che lo trasformeranno in ammoniaca, nitrito, nitrato ed infine azoto. Le zooxanthellae potranno quindi farne uso, lungo tutte queste tappe, per proliferare, rendendo i colori dei nostri coralli poco apprezzabili. Credo perciò che il nitrito ed il nitrato siano i fattori prevalenti ad influenzare i colori dei nostri coralli.

In modo molto logico, mi appare importante cercare di cambiare le abitudini di alimentari della vasca, cercando di fornire cibo in modo più razionale ed ottimizzato e vorrei discuterne con voi sulla relazione tra alimentazione alla vasca, concentrazione nitrito-nitrato e colore dei coralli, con le relative azioni utili da intraprendere per apportare dei miglioramenti ai nostri animali.

In base alla mia esperienza, mi sono convinto che la crescita dei coralli sia prevalentemente correlata alla luce e che l'azoto che forniamo debba essere strettamente correlato al tasso di crescita. Un po' come dare la giusta quantità di benzina, in base alla velocità. L'eccesso viene sfruttato dalle zooxanthellae.
Credo quindi che i punti di cui discutere siano almeno due:
- come dare cibo ai pesci per darlo anche alla vasca, senza eccessi e senza creare "picchi di azoto", che credo sia il motivo per cui viene usata la zeolite
- quanto darne, in relazione crescita e valori degli inorganici in acqua

zucchen 03-02-2011 19:39

ink,sicuramente gli articoli finora scritti dicono che la fissazione biologica dell’azoto nelle nostre vasche è di poco peso rispetto al mare e la principale fonte di azoto deriva dall’alimentazione per i pesci e coralli sotto forma di proteine e aminoacidi .
ma ihmo non sono del tutto corretti , per me il ruolo dei cianobatteri in vasca è importante quanto in mare ... anzi ancora di piu , perche in mare c è un costante equilibrio del redfield mentre in vasca è molto variabile.
prima di preoccuparti di quanto azoto serve ai coralli ,cercherei di capire l equilibrio del redfield nei cianobatteri.

Ink 03-02-2011 20:25

Cri, praticamente non ho capito cosa intendi dire relativamente ai ciano e a qule ruolo hanno nelle nostre vasche... non capisco quali benefici posso trarne dal conoscerlo... devi essere più concreto.

Io credo invece che la fissazione biologica dell'azoto nelle nostre vasche abbia un tenore più alto, proprio perchè c'è più azoto disponibile. Poi essendoci comunque un eccesso di azoto, qeusto viene sfruttato dalle zoox...

Credo sia fondamentale modificare il modo di alimentare i pesci, cosa che renderebbe probabilmente superfluo alimentare la vasca...

zucchen 03-02-2011 20:45

metto una parte di un articolo ,non lo posso mettere tutto perche di un altro forum.


Fissazione dell’azoto e ammonificazione
Come abbiamo detto precedentemente, l’azoto atmosferico (N2) prima di essere incorporato nelle molecole biologiche deve essere ridotto a ione ammonio (NH4+), in una sequenza di reazioni che complessivamente prende il nome di fissazione biologica dell’azoto. Tali reazioni sono catalizzate da un particolare enzima, la nitrogenasi, presente in alcuni batteri azoto-fissatori appartenenti soprattutto al phylum dei Cyanobacteria. Una delle caratteristiche peculiari di questo enzima è che viene irreversibilmente inibito dall’ossigeno molecolare (O2); e poiché la fissazione è un processo che avviene in ambiente aerobico questo crea un apparente paradosso. In realtà, i cianobatteri sono in grado di negoziare l’attività della nitrogenasi, un enzima essenzialmente anaerobio, con l’inevitabile presenza dell’ossigeno (proveniente dai processi fotosintetici), attraverso meccanismi non ancora del tutto chiariti. In ambiente marino, i batteri azoto-fissatori (alcuni appartenenti anche ai generi Clostridium ed Azotobacter) possono trovarsi sia in forma libera che in simbiosi con altri organismi (per esempio spugne).

La fissazione biologica dell’azoto si può sinteticamente rappresentare con la seguente formula globale: N2+8H+ +6e- →2NH4+
Cioè per ogni molecola di azoto atmosferico si formano due ioni ammonio con il consumo di 6 elettroni e di 8 H+, evento quest’ultimo che tende ad innalzare il pH.
Ma qual è la fonte di azoto nell’acquario? Certamente la fissazione biologica dell’azoto è un processo estremamente importante negli oceani, ma nelle nostre vasche ha un ruolo limitato. La principale fonte di azoto deriva dall’alimentazione sia per i pesci che per gli invertebrati, in particolare sotto forma di proteine e di singoli aminoacidi in caso vengano somministrati direttamente in vasca. Anche vitamine e altre molecole, come ad esempio il DNA, contengono azoto ma la quantità è decisamente minore rispetto alle proteine. Nelle proteine, l’azoto fa parte dello “scheletro” e di alcune catene laterali dei singoli aminoacidi come il triptofano, l’asparagina, la glutamina, la lisina, l’arginina e l’istidina.
La degradazione ossidativa degli aminoacidi conduce al rilascio di azoto ammoniacale in vasca. In che modo? Da una parte, le proteine ingerite dai pesci o da altri organismi vengono degradate in singoli aminoacidi. A loro volta gli aminoacidi possono essere usati per costruire nuove proteine nell’organismo oppure venire ossidati per fornire energia. La degradazione degli aminoacidi da parte degli animali porta all'eliminazione di prodotti diversi. Ad esempio i pesci rilasciano l’azoto come ammonio, mentre una gran parte di organismi può rilasciarlo sotto forma di acido urico (uccelli, rettili) o urea (ad esempio l’uomo). D’altra parte, in presenza di un forte carico organico, proteine e amminoacidi presenti nei prodotti di rifiuto, nei sedimenti e nella sostanza organica in putrefazione, vengono decomposti in un processo detto ammonificazione, attuato da particolari batteri decompositori che, degradando l'azoto amminico, liberano l'ammonio in acqua.


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per cianobatteri intendo quelle patine sui vetri ... quelle che delle volte ci mettono un giorno a sporcarsi e altre volte 3-4 giorni...
queste variazioni avvengono a seconda dei nutrienti disponibili... il giusto è quando si formano in 2 giorni ihmo ,l equilibrio dei cianobatteri o phitoplankton è il motore dell acquario..per me sono loro che dirigono la musica.

Ink 03-02-2011 23:35

Cri, sinceramente però continuo a non capire cosa ci azzecca con quanto voglio trattare io...

Tu parli del processo chimico che compie l'azoto e lo conosco già. Io dico che noi buttiamo una badilata di azoto, poi niente per un po' e poi un'altra badilata... i pesci mangiano, cagano subito quello che gli diamo ed i batteri che tu citi si trovano un bel carico per produrre ammoniaca, poi nitrito, nitrato ed infine azoto... durante tutta questa fase, le zoox pescano le varie molecole di azoto inorganico e proliferano.

Se invece di azoto ne do poco in modo continuo, i pesci mangiano, cagano poco per volta ed i coralli consumano la restante parte e trasformano l'azoto in tessuto vivente. Ne resta quindi poco ai batteri e la concentrazione di ammoniaca, nitrito e nitrato sarà molto più bassa, sostanzialmente più simile a quello che accade in natura...

Nella mia vasca i vetri si sporcano dopo due giorni... al terzo devi pulire se vuoi guardarci dentro... i coralli crescono, sono un po' marroni ed ho nitriti e nitrati, bassi ma ci sono ed io alimento, sia con pappone che con il secco. Ora provo a cambiare: elimino quasi completamente il secco, nel senso che ne do una quota irrilevante rispetto a prima e continuo a dare il surgelato che davo, ma in modo molto più diffuso durante il fotoperiodo. Cambierà qualcosa? questa è la domanda... Scenderanno i nitrati e spariranno i nitriti? miglioreranno i colori?

Io sono convinto che i coralli crescono a seconda di quanta luce hanno e gli devi dare l'azoto che gli serve per fare tessuto. Se gliene dai di più, smarronano; se glielo dai male, hai dei valori decenti, come posso averli io, ma i coralli non sono al top. E' un'ipotesi, vorrei sapere cosa ne pensi tu ed altre persone qui sul forum.

morganwind 04-02-2011 00:04

e la colorazione dei ciano sul vetro, Cris? quando più biancastri e quando più verdognoli?
Non tutti i mangimi che dosiamo in vasca per alimentare i pesci hanno però la stessa percentuale proteica...ci sono differenze ache del 20% in più o in meno rispetto a quella carboidratica nella composizione.
La confezione appena terminata di scaglie di spirulina della ocean nutrition aveva per esempio il 48% di parte proteica mentre altre in precedenza il 70%.
In proporzione, sommando tutto il cibo che dosiamo in vasca, la differenza realtiva non è accessiva ma quella assoluta, alla lunga, sicuramente potrebbe ritenersi rilevante.

Cris...pensa quando si dosa la bomba, allora :-D

morganwind 04-02-2011 00:16

Per quanto riguarda il tema della somministrazione continua e meno traumatica mi pare un tema molto interessante...sicuramente da approfondire.

Ink 04-02-2011 09:29

Cono, ma la differenza assoluta tra i mangimi secchi ed il vivo è notevole...

La bomba è davvero così azotata? contiene davvero così tanto azoto in più rispetto ad una mezza compressa di aminocomplex?

Qual'è la funzione di dare aminoacidi? azoto prontamente disponibile? allora bisgona calibrare bene... infatti appena eccedi, smarroni alla grande, probabilmente perchè finisce prontamente in bocca alle zooxanthellae, magari passando dai batteri, ma il passaggio è rapido...

morganwind 04-02-2011 10:16

Il mio confronto era secco su secco....per vivo cosa intendi? congelato?
Secondo me gli amminocomplex sono carichi...molto carichi

zucchen 04-02-2011 10:51

non so dirti ink, ultimamente ho ripreso a mettere lo schiumato in vasca ... e non solo in vasca !!!! :-D
cono .. eehhhhh... la bomba ... i segreti di dodarocs -11
ah .. dopo ti mando un mp ti faccio vedere come sto usando i led :-D

Ink 04-02-2011 10:58

sì Cono, surgelato rispetto a secco... hai visto la tabella dell'articolo che ti ho mandato?
http://reefkeeping.com/issues/2003-0...ture/index.php

Il surgelato è molto povero...

se prendi ad esempio un cubetto del pappone che ho preparato io, con cozze, vongole, gamberi e pesce, è fatto prevalentemente di acqua e proteine... se ne riuscissi a dosare un cubetto lentamente durante il fotoperiodo, mi aspetto che i pesci mangino tutto e rimanga poco per i batteri, o comunque poco per volta, senza fare picchi di azoto...

Credo che anche il secco possa andare bene, ma ci vorrebbe una mangiatoia che ne dosi una piccolissima quantità... al momento, come ti dicevo, ne sto dando dei pizzhichi microscpoci di scaglie micronizzate... a poterne dare una dose ogni ora, secondo me sarebbe ottimale... non ci sarebbero eccessi...

morganwind 04-02-2011 11:13

Non mi dire che lo bevi lo schiumato :-D
Manda, manda...

morganwind 04-02-2011 11:24

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 3421128)
sì Cono, surgelato rispetto a secco... hai visto la tabella dell'articolo che ti ho mandato?
lhttp://reefkeeping.com/issues/2003-02/rs/feature/index.php

Il surgelato è molto povero...

se prendi ad esempio un cubetto del pappone che ho preparato io, con cozze, vongole, gamberi e pesce, è fatto prevalentemente di acqua e proteine... se ne riuscissi a dosare un cubetto lentamente durante il fotoperiodo, mi aspetto che i pesci mangino tutto e rimanga poco per i batteri, o comunque poco per volta, senza fare picchi di azoto...

Credo che anche il secco possa andare bene, ma ci vorrebbe una mangiatoia che ne dosi una piccolissima quantità... al momento, come ti dicevo, ne sto dando dei pizzhichi microscpoci di scaglie micronizzate... a poterne dare una dose ogni ora, secondo me sarebbe ottimale... non ci sarebbero eccessi...

Ho visto la tabella 5…ho visto anche che il rapporto proteine/carbo nella maggior parte degli alimenti è decisamente spoporzionato a vantaggio dei carbo…leggo bene?
E' un po' quello che ti volevo dire l'altro giorno quando se ne parlava.
Un buon compromesso, surrogato o comunque integratore all'alimentazione che hai sottolineato potrebbe essere l'ocean nutrition formula due

Ink 04-02-2011 11:48

Cono, no, te l'ho già detto l'altro giorno... il rapporto è: proteine/(carbo+grassi)

quindi 10= proteine sono 10 volte i carboidrati+grassi

wolverine 04-02-2011 14:01

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 3420611)
Cri, sinceramente però continuo a non capire cosa ci azzecca con quanto voglio trattare io...

Tu parli del processo chimico che compie l'azoto e lo conosco già. Io dico che noi buttiamo una badilata di azoto, poi niente per un po' e poi un'altra badilata... i pesci mangiano, cagano subito quello che gli diamo ed i batteri che tu citi si trovano un bel carico per produrre ammoniaca, poi nitrito, nitrato ed infine azoto... durante tutta questa fase, le zoox pescano le varie molecole di azoto inorganico e proliferano.

Se invece di azoto ne do poco in modo continuo, i pesci mangiano, cagano poco per volta ed i coralli consumano la restante parte e trasformano l'azoto in tessuto vivente. Ne resta quindi poco ai batteri e la concentrazione di ammoniaca, nitrito e nitrato sarà molto più bassa, sostanzialmente più simile a quello che accade in natura...

Nella mia vasca i vetri si sporcano dopo due giorni... al terzo devi pulire se vuoi guardarci dentro... i coralli crescono, sono un po' marroni ed ho nitriti e nitrati, bassi ma ci sono ed io alimento, sia con pappone che con il secco. Ora provo a cambiare: elimino quasi completamente il secco, nel senso che ne do una quota irrilevante rispetto a prima e continuo a dare il surgelato che davo, ma in modo molto più diffuso durante il fotoperiodo. Cambierà qualcosa? questa è la domanda... Scenderanno i nitrati e spariranno i nitriti? miglioreranno i colori?

Io sono convinto che i coralli crescono a seconda di quanta luce hanno e gli devi dare l'azoto che gli serve per fare tessuto. Se gliene dai di più, smarronano; se glielo dai male, hai dei valori decenti, come posso averli io, ma i coralli non sono al top. E' un'ipotesi, vorrei sapere cosa ne pensi tu ed altre persone qui sul forum.

Ink,
in effetti leggendo l'articolo di Shimek avevamo riportato in post diversi considerazioni analoghe.
Lasciar perdere il secco per un pò dando solo congelato (tipo artemie o misys) distribuendo il cibo nel maggior numero di somministrazione possibili durante la giornata. Queste eviterebbe di caricare il sistema con una solo somministrazione o due al giorno in un periodo limitato di tempo. Inoltre, come ho detto nell'altro post visto che alimento parecchio quando somministro il cibo le due volte al giorno vedo il chirurgo che fà la cacca mentre mangia, effettivamente credo che riescono ad espellere già quello mangiato in quel momento per fare spazio ad altro cibo...... Il colore e l'aspetto è uguale al granulato che gli stò somministrando in quel momento. Se effettivamente è così e come se una parte del cibo la stessi buttando direttamente in acquario visto che l'assorbimento delle sostanze nutritive da parte del pesce sarà stato effettivamente limitato. Quindi io vado solo di congelato più volte al giorno e vedo cosa succede.

Stefano G. 04-02-2011 15:19

io seguo il metodo poco ma tante volte gia da parecchio e i risultati sono buoni
ho la fortuna di essere a casa dalle 16 il fotoperiodo finisce alle 23 quindi ho la possibilità di farlo con congelato e granulato
chi durante la giornata è assente per il granulato puo mettere mangiatoie che dosano per il congelato è piu complesso dopo lo scongelamento viene colonizzato velocemente dai batteri rischiando di diventare tossico

Paolo Piccinelli 04-02-2011 15:28

Due osservazioni al volo sul primo post di Ink, poi mi rileggo bene bene tutti gli interventi:

1 - Io non ho qualche migliaio di anni di tempo a disposizione per aspettare che il mio fondo inizi a mineralizzare l'azoto in eccesso che ho in vasca; oppure la possibilità di riprodurre le caratteristiche di pressione, temperatura, ossigenazione epr far avvenire, ad esempio, una reazione anammox

2 - Per mimare "l'affollamento" medio degli oceani, dovremmo mettere un unico, micragnoso rametto di corallo lungo circa 12 mm in una piscina olimpionica.



PS Nel mio primo acquario dolce lottavo quotidianamente con nitrati e fosfati... nel mio dolce attuale devo reintegrarli 3 volte alla settiana altrimenti mi muoiono le piante.
Potessimo attuare la fitodepurazione come si deve anche nel marino, fallirebbero tutti i costruttori di skimmer.

morganwind 04-02-2011 15:34

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 3421191)
Cono, no, te l'ho già detto l'altro giorno... il rapporto è: proteine/(carbo+grassi)

quindi 10= proteine sono 10 volte i carboidrati+grassi

tempo...tempo...ho guardato il grafico e la legenda bene…è chiaro, ora :-))…quella indicato è il rapporto proteine/(carbo+grassi)…pensavo che la parte gialla indicasse la componente proteica mentre quella viola la parte carboidratica :-D

Paolo Piccinelli 04-02-2011 16:26

Quote:

l'equilibrio dei cianobatteri o phitoplankton è il motore dell acquario..per me sono loro che dirigono la musica
L'idea è abbastanza condivisa... Shimek stesso, negli articoli citati da Ink, scrive "la natura usa le alghe, non i batteri, per depurare l'acqua".
(che poi i ciano siano alghe o batteri, o tutti e due... per comodità facciamo finta di non saperlo) ;-)
Il discorso è interessantissimo, però è OT... perciò secondo me merita una discussione ad hoc. :-)

La sperimentazione di un "diverso" metodo di somministrazione del cibo è interessantissima, se qualcuno ci sta io sono disponibilissimo a fare da tester.
Purtroppo non ho uno storico granchè della mia vasca... l'ho allestita l'altroieri...

Ink, tu parli dell'alimentazione quasi solo in funzione dei coralli... se penso invece ai miei pesci, ognuno con una diversa aggressività e rapidità nel cibarsi, credo che somministrare pochissimo secco per molte volte porterebbe a pesci obesi e ad altri anorressici.
Preferisco somministrare cibo meno nutriente in quantità tale che, nel parapiglia, tutti riescano ad averne un pò.

Riguardo all'azoto... per me è un problema secondario rispetto, ad esempio, al fosforo.
L'azoto si può eliminare in molti modi, tu che hai il dsb lo sai bene... il fosforo è più rognosetto e nei cibi commerciali ce n'è tanto, come ce n'è tanto nell'acquetta del congelato.


Questi discorsi per me sono oro colato... sono le basi per un progettino che mi frulla in zucca da un pò... -11#17#19#18

morganwind 04-02-2011 17:09

Concordo con Paolo: credo che in tutte le nostre vasche il grado di aggressività e di capacità di nurtrirsi sia decisamente diverso tra i pesci, con gli ovvi rischi del caso.
Per quanto rigiarda il tema P...se l'idea è diluire quanto diamo normalmente in molte più tranche, non penso l'impatto sia cosi diverso

Ink 04-02-2011 17:11

Cono, la barretta gialla del grafico è il rapporto nel POM, che viene poi messo a confronto con ogni cibo.

Sono convinto, ma è tutto da dimostrare che alimentando poco, ma costantemente, mi scenderà il valore di nitrati e migliorerà il colore dei coralli. Devo però trovare una soluzione pratica e funzionale, oltre che efficiente.
Io al momento (da qualche giorno, quindi non posso darvi alcuna impressione) sto facendo in questo modo, ma ho in mente già qualcosa da mettere in opera, se riesco in questo fine settimana.
Sto dando plurime piccole (ma veramente piccole) dosi di fiocchi di spirulina, micronizzandoli con le dita. In questo modo mangiano tutti, poco, ma tutti, dai cromis all'hepatus. Poi due o tre volte metto un pezzetto di alga secca per i chirurghi. Poi, non tutti i giorni, faccio sciogliere un cubetto di pappone di cozze, vongole, gamberi e alici in un bicchiere e lo doso con una siringa in più somministrazioni.

L'idea per semplificarmi la vita, dato che non posso ogni quarto d'ora dare cibo, sarebbe quella di fare un contenitore con acqua che viene movimentata da un aereatore ed una dosometrica che si attiva ad intervalli regolari. Non so ancora che cibo metterci dentro... penso il mio pappone, forse le scaglie micronizzate, forse Elos SVC, forse tutto insieme... non so nemmeno se funzioni. Oppure trovare una mangitoia che somministri una dozzina di volte al giorno le scaglie micronizzate nella minima quantità che ritengo... non credo sia facile trovarla con le caratteristiche che pretendo io... più che altro che dosi il poco cibo che intendo io... che dite?

Almeno vorrei pareri riguardo alla possibilità che un simile regime di alimentazione possa portare i benefici che ipotizzo...

P.S. Picci, occhio che non ho un vero DSB, io ho un fondo che va da zero a 6-8cm circa di sugar aragonitica.
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Tema fosfato: come dice Cono, se la dose è la stessa, già non dovremmo creare disturbi, ma soprattutto, l'ipotesi è che ottimizzando la presenza di cibo in modo scarso ma costante, si ottimizzi anche il consumo. Mentre i picchi di inquinamento provocano accumuli, una bassa dose costante, dovrebbe venire meglio utilizzata ed il minimo avanzo venire più rapidamente esportato dallo skimmer.

Paolo Piccinelli 04-02-2011 17:34

Quote:

Per quanto rigiarda il tema P...se l'idea è diluire quanto diamo normalmente in molte più tranche, non penso l'impatto sia cosi diverso
Appunto per quello mi volevo concentrare sul fosforo... ;-)

Intuitivamente, se il fosforo è una componente essenziale delle proteine e se l'alimento viene assimilato maggiormente, il fosforo sarà convertito in tessuto vivente in misura maggiore dai pesci e dagli invertebrati, quindi ne finirà di meno in acqua.
Stessa cosa per l'azoto, ma quest'ultimo poi ha il vantaggio di poter essere gassificato.


Quote:

P.S. Picci, occhio che non ho un vero DSB, io ho un fondo che va da zero a 6-8cm circa di sugar aragonitica.
Ricordavo bene allora, dal penultimo aggiornamento del portale...
La denitrificazione è già riscontrabile 1 mm sotto la superficie della sabbia, quindi anche poca è meglio di nulla.
6-8 cm garantisocno una sostanziosa denitrificazione (Rovero docet), sono invece IMHO meno efficaci per sequestrare e trattenere il fosforo (e siamo daccapo...)

zucchen 04-02-2011 17:39

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 3421861)
Il discorso è interessantissimo, però è OT..

Riguardo all'azoto... per me è un problema secondario rispetto, ad esempio, al fosforo.
L'azoto si può eliminare in molti modi, tu che hai il dsb lo sai bene... il fosforo è più rognosetto e nei cibi commerciali ce n'è tanto, come ce n'è tanto nell'acquetta del congelato.


non credo sia ot, i ciano accumulano aminoacidi come riserva di azoto e polifosfati come riserva di fosforo ,se poi pensi che liberi in acqua sono loro insieme agli eterotrofi la gran maggioranza allora il discorso si fa ancora piu interessante .
la concentrazione di C/N/P nei ciano può sbilanciarsi ,il famoso rapporto redfield, se la loro concentrazione interna di N è superiore a quella di P allora dosare cibo li farebbe sbilanciare ancora di piu la vasca perchè aumenterebbe la concentrazione di N nella colonna d acqua .. per capire il redfield bisogna osservare il colore delle alghe sui vetri e i tempi che ci mettono a colonizzarlo sotto forma di patine.
fosforo rognosetto = gestione sbagliata .
in 5 anni di marino non ho mai visto andare i fosfati (quelli che misuriamo noi ) sopra lo 0,00 .
esistono degli attivatori per stimolare particolari cellule batteriche in grado di accumulare molto piu fosforo di quello che ce n è in vasca #13
anche un rilascio di fosforo dai sedimenti è da escludere a priori ,ci sono esperimenti che dimostrano rilasci dopo centinaia di anni a valori di nutrienti altissimi, il sedimento meglio non toccarlo,anche perche come giustamente dici tu si possono creare delle reazioni anammox in presenza di nitrito ..

Paolo Piccinelli 04-02-2011 17:48

mi puoi diluire in 4 pagine tutti i concetti che hai condensato in 17 righe?!? :-D

wolverine 04-02-2011 17:49

Quote:

Originariamente inviata da zucchen (Messaggio 3422021)
Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 3421861)
Il discorso è interessantissimo, però è OT..

Riguardo all'azoto... per me è un problema secondario rispetto, ad esempio, al fosforo.
L'azoto si può eliminare in molti modi, tu che hai il dsb lo sai bene... il fosforo è più rognosetto e nei cibi commerciali ce n'è tanto, come ce n'è tanto nell'acquetta del congelato.



fosforo rognosetto = gestione sbagliata .
..

Zucchen il problema è capire dove è sbagliata #77#77#77 detto così sembra semplice.

Nessuna mi dice se posso usare il congelato per tutto il giorno se lo mantengo in frigo o al limite in una borsa temica con la classica "mattonella" in plastica per mantenerla fresca.
Possibile che tutti utilizzino le artemie o i misys scongelato in una sola volta?

zucchen 04-02-2011 18:12

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 3422039)
mi puoi diluire in 4 pagine tutti i concetti che hai condensato in 17 righe?!? :-D

4 pagine ? #06
purtroppo non ci sono argomentazioni che trattano ste robe ,almeno io non l ho mai trovate e magari sto dicendo na marea di ******* :-D vediamo insieme di buttar giu qualcosa che tu sei piu bravo di me e magari trovi pure qualcosa al riguardo ;-)
da dove cominciamo ? #13

Quote:

Originariamente inviata da wolverine (Messaggio 3422043)
[
Zucchen il problema è capire dove è sbagliata #77#77#77 detto così sembra semplice.

non è difficile creare un equilibrio se luce movimento e interscambio sono adeguati all allevamento di sps,possono volerci tempi corti o piu lunghi ma alla fine arriva, l importante è fare i test .
poi c è chi non li fa , ma quelli sono fenomeni :-))

Ink 04-02-2011 18:19

zucchen quali test? i soliti nitriti?

morganwind 04-02-2011 18:27

Come ti dicevo, cris, quando i valori sono molto bassi secondo me è davvero difficile tenere in equilibrio il redfield...e guarda caso arrivano i ciano...
Domanda: vetri color verde o similia? vetri biancastro?
Perchè i ciano colonizzerebbero solo i vetri e non il resto? quando colonizzano anche il resto è perchè c'è un eccesso di N in vasca?

zucchen 04-02-2011 18:51

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 3422117)
zucchen quali test? i soliti nitriti?

i soliti test ,anche i nitriti..

Quote:

Originariamente inviata da morganwind (Messaggio 3422135)
Come ti dicevo, cris, quando i valori sono molto bassi secondo me è davvero difficile tenere in equilibrio il redfield...e guarda caso arrivano i ciano...
Domanda: vetri color verde o similia? vetri biancastro?
Perchè i ciano colonizzerebbero solo i vetri e non il resto? quando colonizzano anche il resto è perchè c'è un eccesso di N in vasca?

i ciano ci saranno sempre... colonizzano tutto ,però i vetri sono quelli che puliamo spesso e si può capire in quanto tempo si formano ;) capire se c è uno sbilanciamento di azoto o fosforo appunto dal colore .
capire perchè colonizzano il resto è la domanda piu difficile :-))
poco 02 disponibile ?
nutrienti alti ?
nutrienti bassi ?
l hai piu fatto il test dell o2 ?

Paolo Piccinelli 04-02-2011 19:02

Quote:

da dove cominciamo ?
boh?!?
Io sono l'ultimo cui chiederlo... il topic è di Ink, facciamo decidere a lui.

scheva 04-02-2011 19:41

xZucchen

Potresti dirmi per cortesia la connessione esistente sul colore della patina che si forma sui vetri:
Esempio:vetri che si sporcano di verde in 2/3 giorni equivale a?
vetri che si sporcano di patina sul bianchiccio equivale a?
Grazie

Stefano G. 04-02-2011 21:34

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 3421973)
L'idea per semplificarmi la vita, dato che non posso ogni quarto d'ora dare cibo, sarebbe quella di fare un contenitore con acqua che viene movimentata da un aereatore ed una dosometrica che si attiva ad intervalli regolari. Non so ancora che cibo metterci dentro... penso il mio pappone, forse le scaglie micronizzate, forse Elos SVC, forse tutto insieme... non so nemmeno se funzioni. Oppure trovare una mangitoia che somministri una dozzina di volte al giorno le scaglie micronizzate nella minima quantità che ritengo... non credo sia facile trovarla con le caratteristiche che pretendo io... più che altro che dosi il poco cibo che intendo io... che dite?

come riesci ad abbattere la carica batterica #24
il contenitore con acqua e cibo si trasforma velocemente in un dosatore di nitrati e fosfati

Paolo Piccinelli 04-02-2011 21:37

hai inventato il "distributore di fosfati" :-D

Stefano G. 04-02-2011 21:45

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli (Messaggio 3422631)
hai inventato il "distributore di fosfati" :-D

vendiamo il brevetto a zucchen :-D

scherzi a parte .................la somministrazione con mangiatoie di secco è semplice per congelati o papponi si complica #24

Paolo Piccinelli 04-02-2011 21:49

somministrate liofilizzato, con le dovute accortezze va benone.

wolverine 04-02-2011 23:06

Paolo,
a che accortenze ti riferisci?

cicala 05-02-2011 02:00

ink ..............se vuoi un sistema per dosare il congelato secondo me potresti fare in questo modo.................io preparerei il tuo pappone , dopodiche prendi la dose che vuoi dare mettiamo in un dato tempo che potrebbe essere un ora la metti in un bicchiere di carta e lo riempi di acqua di osmosi e lo metti acongelare nel congelatore ......dopo di che quando è bello duro a meno 20 prendi la tua bella formina e la metti sopra la vasca possibilmente non sotto le luci , e la appoggi sopra una griglia per talee......man mano che il ghiaccio si scioglie il pappone va in vasca poco alla volta .......................mi sembra fattibile no

zucchen 05-02-2011 13:05

Quote:

Originariamente inviata da scheva (Messaggio 3422316)
xZucchen

Potresti dirmi per cortesia la connessione esistente sul colore della patina che si forma sui vetri:
Esempio:vetri che si sporcano di verde in 2/3 giorni equivale a?
vetri che si sporcano di patina sul bianchiccio equivale a?
Grazie

sheva , se le patine sono verdi hai un carico alto di no3 .
purtroppo po4 alti non ne ho mai avuti e non so dirti.

se le patine sono chiare hai po4 e no3 bassi .
se le patine chiare si formano dopo un giorno hai no3 bassi.
se le patine chiare si formano dopo 2-3 giorni hai po4 bassi... la tendenza è che i vetri non si sporcano proprio.
il giusto è pulire i vetri dopo 2-3 giorni ,il colore della patina deve essere una via di mezzo ,nè troppo verde nè chiara..
IHMO

Paolo Piccinelli 05-02-2011 13:44

Quote:

Paolo,
a che accortenze ti riferisci?
il liofilizzato deve cadere in un dispenser galleggiante che lo fa inzuppare ed affondare, altrimenti galleggia e va tutto in sump.

Zucchen, la patina sui miei vetri è bianca/giallo spento e si forma in circa 48 - 72 ore... vado bene? :-))

scheva 05-02-2011 13:50

Ti ringrazio per la delucidazione,approfitto e chiedo scusa a INk per aver sfruttato il suo post.
La mia situazione è di no3 e Po4 non misurabili ed infatti la patina mi si forma tra il secondo e terzo giorno di un colore verde molto chiaro visibile non frontalmente alla vasca ma guardandola lateralmente.
Credo che sia la condizione giusta...confermi?
Ciao e grazie


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