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luca2772 22-09-2009 15:41

[ALLESTIMENTO] L'Autovasca: un acquario autosufficiente. Approccio, metodologie e finalità
 
Ciao a tutti,
sulla scorta delle esperienze fatte vi presento il progetto di massima della "vasca senza filtro e senza manutenzione".

Premetto che l'argomento è vasto e ricco di approfondimenti, quindi cerchiamo di evitare gli OT e di verificare se ci sono tutte le premesse per partire :-)

Il filtro vero e proprio non c'è; ne fanno le veci 2 elementi naturali che hanno compiti ben distinti e precisi: il fondo per il ciclo dell'azoto (fase ossidante e fase riducente), la lemna minor per l'assorbimento del fosforo (rimozione meccanica della massa vegetale in eccesso).


Dati di partenza:

Vasca: cubo lato 40 cm
Fondo: lapillo vulcanico pezzatura piccola, spessore 12 cm
COlonna d'acqua: 25 cm
volume lordo: 64 litri
Volume netto: 40 litri
Margine libero: 3 cm
Superficie coperta dalla lemna (vincolata da un contenimento galleggiante): 0.1mq
Superficie libera: 0.06mq
Illuminazione: LED, 4x3W (ipotesi provvisoria)
Riscaldatore: a provetta da 25W, settato a 19°C
Movimento: nano koralia (900 l/h pari a 22 ricircoli/ora)

Ora la spiegazione dei numeri: volume e superficie, superficie coperta e scoperta, volume lordo e netto.
Sono tutti in rapporto aureo ;-)

I tempi di avvio di questo genere di esperimento sono quantificabili nell'ordine dei 10#12 mesi almeno.
La vasca nasce come esperimento di conduzione "estrema" ed ospiterà gasteropodi ed invertebrati ma niente pesci.

Manutenzione prevista: rimozione di parte della lemna e ripristino dell'evaporato. Saltuari piccoli cambi parziali (target: 5% ogni 2 mesi).

Scopo dell'esperimento (continuo a ripeterlo per evidenziarlo) è dimostrare che è possibile fare a meno del filtro come viene inteso normalmente.

Vediamo se ci riesco e se fra qualche anno avremo sul forum belle vascone equamente popolate ma senza filtro :-D :-D :-D

hopemanu 22-09-2009 16:26

luca2772, l'idea è bella è un esperimento con possibiblità relativamente facili di riuscita, il problema sta nel non sovrappopolare gli inquilini della vasca, e nel trovare il giusto equilibrio tra i pesci, forse invece dei gasteropodi che al contrario di quello che si dice creano molti detriti, metterei delle "mangia lumache" perche si creerebbe un'invasione di lumachine infestanti

luca2772 22-09-2009 16:43

Che intendi per "mangia lumache"?

I gasteropodi sono prolifici, ma hanno il pregio di auto regolare la popolazione in base alla disponibilità di cibo.
L'ho sperimentato con physa, melanoides e planorbis ;-)
Il metabolito di questi detrivori è ottimo cibo per i demolitori unicellulari che si insedieranno nel fondo e vivranno in simbiosi con i batteri :-)

Anche riguardo gli invertebrati resterò su specie che lascino in pace il fondale: se li trovo sono molto belli gli athya blu e sono ottimi filtratori.

E' una tipologia di vasca "esterma", dove ogni abitante deve essere scelto per svolgere una determinata funzione, ed in armonia con tutto il resto di questo micro-ambiente.

hopemanu 22-09-2009 17:19

luca2772, io parlavo dell'Anentome helena, si è vero quello che te dici che si autoregolano ma corri il rischio di essere invaso dalle physa e melanoides, perche è vero che si auroregolano, ma lo fanno in base al cibo a disposizione, il cibo per loro sono anche i normali detriti in decomposizione, al massimo dovrai fare molta attenzione al cibo che si da ai pesci,
perche non inserire anche delle cladofore?le athia per questa vasca creco che ci stanno proprio

Ossian 22-09-2009 22:33

...ciao...io diciamo che mi comporto un pò così. Lascio le vasche tranquille senza intervenire quotidianamente (a parte il mangime). Cambi di acqua quando vedo che l'acqua non è trasparente e comunque almeno una volta al mese nella proporzione del 10% (osservo il riflesso che fà...metodo ottico lo chiamo io!!!). Integro l'acqua che evapora ad occhio.
Ho filtraggi sovradimensionati (3 vasche:tanganika, guppy, pulcher). Ho piantumato moltissimo tranne che nel tanganika dove comunque ci sono due anubias da 30 cm e 11 piante di valli gigante...forse questo è il segreto ed in più ho sempre fatto fondi alti...molto...in natura questo accade con regolarità. Comunque non ho mai morti...fortuna? #22

ps-interessante l'idea del niente filtro...ci vorrebbe solo una pompa di movimento...esperimento iniziato...lo sto facendo con una vasca da 15 litri netti...una pozza con canne di bambu e varie piante. Ora è popolata solo da lumachine. Vedremo. ;-)

livia 22-09-2009 23:05

luca2772, progetto molto interessante :-)
una piccola domanda: come inserirai gli animali? Tutti insieme avendo già deciso la quantità relative di ogni specie o un pò per volta?
Perché mi domando se effettivamente l'autoregolazione funziona con più specie..l'equilibrio da raggiungere è molto delicato e se fai un piccolo errore rischi di far collassare una delle popolazioni...
Cioè, così al volo, penso che se li inserisci tutti insieme il rischio è che una specie possa prevalere su un'altra e l'equilibrio di cui parli (in cui ogni animale svolge la sua specifica funzione) non si viene mai a creare, mentre se le metti un pò per volta facendo stabilizzare una popolazione per volta non c'è poi modo di far integrare la specie successiva perché andresti a perturbare le popolazioni inserite prima....
o c'è un terzo sistema che non ho considerato? :-)

luca2772 23-09-2009 08:59

Lo startup di questo esperimento è forse la fase più delicata.
Ad ogni modo le specie che introdurrò non saranno in competizione, direi piuttosto in simbiosi.

hopemanu perchè dici che gli athya non ci stanno in questo tipo di vasca?
Quelli si piazzano davanti alla corrente coi ventagli aperti e prendono ogni particella gli capita a tiro: sono un ottimo "filtro meccanico" naturale ;-)

luca2772 23-09-2009 10:44

Mi pareva... :-)

In questo esperimento servono:
- filtratori, per il particolato in sospensione
- detrivori, per generare il "compost"
- fauna bentonica, per smuovere i primi strati di fondale (gli strati profondi vedranno il transito dei nutrienti e dei gas unicamente per diffusione, quindi il cavetto è bandito)
- la lemna unicamente per assorbire i fosfati, introdotti col cibo.
- le alghe, che non ho menzionato ma che sono forse uno dei "motori" del sistema

A tal uopo, un paio di roccette vulcaniche potrebbero anche comparire...

Paolo Piccinelli 23-09-2009 10:50

luca2772, io estremizzerei ulteriormente: pozza stagnante con gasteropodi e una coppia di carinotetraodon travancoricus.
Via anche la pompa e il mangime!

In caso non li trovassi, io ho una coppia formata per c#lo che ti cederei volentieri per scopi scientifici.

se prima di introdurre i palla lasci girare la vasca per un paio di mesi e ci butti delle dafnie, non devi nemmeno alimentarli... lumahce e dafnie avanzeranno.

Una "falla" nel sistema la vedrei in questo caso a monte, dovresti inserire anche delle piante sommerse per:

A - ossigenare
B - fornire il primo anello della catena alimentare per le lumache


Con gli atya la vedo più difficilotta... 40x40 non è enorme e la crescita spontanea di microrganismi non li sosterrebbe 8a meno che tu non decida di alimentarli) #24

luca2772 23-09-2009 10:51

Riguardo l'illuminazione, sto lavorando allo studio di fattibilità di una plafo realizzata con una canalina da impianti elettrici e due tappi alle estremità: dovrebbe contenere il dissipatore su cui fissare i 4 LED (più uno blu da 5mm perennemente acceso), una ventolina da PC per il ricircolo dell'aria e l'alimentatore a corrente costante per il LED stessi.

... in compenso sto diventando scemo coi data sheet della Luxeon Star :-D :-D :-D

hopemanu 23-09-2009 10:52

luca2772, mi piace tanto andare fuori tema oggi ma io darei solo cibo vivo, per i pesci invece catappa per i crostacei (questa è una mia considerazione su un esperimento condosso questa estate su un laghetto abitato da redcherry ampullarie planobarius e poecili di oltre 2000 lt)

Paolo Piccinelli 23-09-2009 10:57

Non so se è possibile, ma io non darei proprio da mangiare e punterei alla vera "autovasca".

OK il fondo, OK le lumache... una giusta maturazione con l'inserimento degli opportuni inoculi di dafnia e poi dentro i palla, o altro micropesce predatore di gasteropodi.

Invece del 40x40x40 fai un 40x40x60 (o anche 70) e metti il ceratophyllum al posto della lemna... più acqua, più rifugi per le dafnie (sperimentato quest'estate), ossigenazione in colonna e gli aghi di ceratophyllum che non rimuovi vanno a fornire alimento alla fauna sul fondo ed alle lumache.

Sul mio terrazzo avevo una vaschetta con cera, acqua, lumache e dafnie che ha retto fino alla scorsa settimana in equilibrio.
Ho fornito solo un minimo di cibo gettandovi l'acqua di sciacquo del congelato per gli scalari (chironomus e artemia) ;-)
La vasca in caso ce l'ho sempre ...a disposizione!!! ;-)

Metalstorm 23-09-2009 12:18

La questione dell'autoalimentazione per me è molto complicata, in quanto:
- la vasca deve essere mooolto grande in rapporto agli ospiti, in quanto le deiezioni devono essere smaltite dal fondo (naturalmente ben maturo) senza problemi
- la popolazione di microfauna che fa da cibo deve essere tale da garantire una presenza costante: devono consumare tanti animaletti quanti ne nascono, se no alla lunga il sistema collassa

se fosse solo di piccoli gasteropodi e microfauna la questione sarebbe più semplice (io stesso ho un vasetto con muschi e physia che gira da qualche mese...lascio solo una foglia sul fondo per evtare che le lumache mangino i muschi)....con l'inserimeto dei pesci tutto si complica

luca2772 23-09-2009 12:22

In effetti l'ispirazione arriva appunto da questo ;-)

Il problema principale è che nel dolce non abbiamo a disposizione ofiure, copepodi, vermocani etc etc e dobbiamo in qualche misura ovviare a questa mancanza di biodiversità dell'infauna utilizzando le specie che più si avvicinano al nostro scopo.

L'alimentazione va fornita: per avere sufficiente cibo vivo per gli organismi più grandi dovremmo fare una 600 litri con solo 1-2 predatori.
A quel punto come fonte energetica esogena basterebbe la luce, però non chiedetemi di spingermi a tanto: non ne ho le possibilità logistico-economiche.

Magari Paolo potrebbe mettere la terza 670 litri in ufficio, io dovrò ripiegare sul cubetto fai da te, e non è escluso che mi venga chiesto di allestirlo nel locale "refugium pecatori" che è il box coibentato dove tengo la rebonza e i mobili "in eccesso" :-(

hopemanu 23-09-2009 12:32

"l'autoalimentazione" per cosi dire è impssibile da dirsi perche i norstri animaletti mangiano fino a scoppiare, per cui il cibo dovra essere sempre dato manualmente,
io parlavo del cibo comperato e nel mio caso parlavo del cibo in scaglie(non nomino la marca)
ho un laghetot all'esterno di oltre 2000lt dove non vi è un impianto di riciclo dell'acqua e ne di depurazione(filtro)
fin quanto davo liofilizzati, l'acqua tendeva al verde o era verde, quando ho iniziato a dare cibo in sbaglie l'acqua è diventata marrone , e quando è diventata marrone ho controllato i valori dell'acqua ed erano tutti fuori dai comuni ranghi,
mia soluzione cambio dell'acqua regolare fino a portare i valori nella norma, inserito un secchio realizzato con calze da donna pieno di dafnie,
risultato da luglio aggiungo solamente acqua evaporata e giornalmente prendo un po di danfie dal secchio che dentro la pozzanghera e lo do ai pesci acqua sempre limpida e valori regolari dell'acqua, il fondo è circa una 20a di cm realizzato con fondi delle vecchie vasche come piante ci sono solamente i papiri nostrani

Metalstorm 23-09-2009 12:36

Quote:

Il problema principale è che nel dolce non abbiamo a disposizione ofiure, copepodi, vermocani etc etc e dobbiamo in qualche misura ovviare a questa mancanza di biodiversità dell'infauna utilizzando le specie che più si avvicinano al nostro scopo.
si rimedia con dafnie, ostracodi e altra robetta simile..magari prelevare acqua e substrato in natura per lo start-up uniziale può esssere un'idea.

io direi che per vasche piccole senza filtro dolci, bisogna ispirarsi grossomodo alla filosofia del nanoreef metodo naturale: neinte pesci, solo microfauna, piante e fondo come "cuore del sistema" (cosa che nel marino svolgono le rocce vive)

livia 23-09-2009 13:51

Quote:

Originariamente inviata da luca2772
Lo startup di questo esperimento è forse la fase più delicata.
Ad ogni modo le specie che introdurrò non saranno in competizione, direi piuttosto in simbiosi.

scusa forse non mi sono spiegata facendo la domanda...anche scegliendo con cura le specie in modo da far svolgere una particolare funzione ad ogni specie l'equilibrio delle popolazioni in una vasca di questo tipo è fondamentale e inserendole tutte insieme o un pò per volta ci sono difficoltà di diverso tipo legate alla dinamica delle singole popolazioni e il rischio è che la "simbiosi" non venga fuori...come gestirai la cosa in una vasca così piccola?
(la questione non è quali specie o quanti esemplari, ma come gestire le interazioni tra le diverse specie in modo da raggiungere l'equilibrio a cui punti)

luca2772 23-09-2009 15:36

Niente vertebrati, sorry :-)

La vasca è a tutti gli effetti un nano fresh metodo naturale (coi dovuti distinguo della nota versione salata ;-) )

livia, capisco dove vuoi arrivare...
La crescita demografica delle differenti specie potrebbe essere incontrollata e portare al boom per una e all'estinzione per l'altra...

Ad ogni modo confido nell'autoequilibrio: dove si andrà a posare non lo so, ma sono quasi certo che non ci siano rischi di crash demografici.
In fondo si tratta di lumachine, un paio di gamberi filtratori e delle dafnie (altri filtratori)... Non ci sono predatori e la quantità di cibo la decido io, quindi...

... o ho omesso il classico oste dal conto?




Vina quasi riva,
cervesae sunt flumina

(il vino a ruscelli,
la birra a fiumi)

Carlo Magno



:-D :-D :-D

livia 23-09-2009 16:14

:-D
comunque si, il punto è quello, in più c'è il fatto però che la simbiosi (intesa in senso letterale) potrebbe non corrispondere alla simbiosi nel senso comune del termine...cioè non è detto che l'autoregolazione delle popolazioni porti automaticamente all'equilibrio del sistema...
Cerco di spiegarmi con un esempio stupidissimo che non ha niente a che vedere con gli acquari ma che spiega il concetto: nella savana si può descrivere una rete trofica semplice come quella che avrai in vasca: i leoni mangiano le gazzelle, che mangiano l'erba, che prende i nutrienti dalla decomposizione dei corpi degli animali che avviene nel suolo ad opera dei batteri. Se ci sono 10 leoni, 100 gazzelle, 1000 piante e 10000 batteri funziona tutto e tutto va come dovrebbe perché il sistema è in equilibrio e le singole popolazioni sono equilibrate. ma anche popolazioni di leoni con 9 individui, popolazioni di gazzelle con 120 individui, popolazioni di piante di 800 individui e popolazioni di batteri di 12000 individui sono, prese singolarmente, in equilibrio, ma questo non significa che lo sia anche il sistema perché meno leoni significa che ci saranno più gazzelle, che diminuirà l'erba, moriranno più gazzelle, aumenteranno i batteri. in natura, con spazi più ampi, variazioni di questo tipo sono normali e le conseguenze sono delle oscillazioni continue di tutte le diverse popolazioni che non raggiungono mai un equilibrio statico. Tornando alla tua vasca, vuoi creare una rete trofica diversa chiaramente, senza predatori, ma i principi sono comunque li stessi e su spazi ristretti basta un minimo errore che fa si che l'oscillazione conseguente sia disastrosa. Se tu basi il funzionamento della vasca solo sulla rete trofica che vai a formare, questa rete dovrà essere più che perfetta, altrimenti non funzionerà nulla (poi in realtà funziona lo stesso perché le "nicchie ecologiche" vengono in qualche modo occupate da altri, ma mi sembra di capire che non punti ad una vasca con sole physa :-) )...ma per farlo su una vasca così piccola o controlli continuamente tutte le popolazioni mantenendole stabili in prima persona in modo che ogni specie svolga il suo ruolo specifico o rischi parecchio, mentre in vasche grandi il problema non si pone perché c'è più spazio per ogni specie e il sistema si stabilizza da se...
poi non so, forse sono andata troppo avanti io, ma questa roba purtroppo è il mio pane quotidiano, è una deformazione professionale scusate :-D

luca2772 23-09-2009 17:04

E infatti hai ragione...

Solo che nel mio caso, meno mangime -> meno lumachine -> meno nutrienti -> minor sviluppo della lemna & regressione della biomassa unicellulare.

Più mangime -> l'opposto

E' un sistema ad anello chiuso: controllo io la retroazione (però non chiedetemi di disegnare i diagrammi di Bode o di Nyquist, ok :-) )

MonstruM 24-09-2009 18:15

Oh ma fate un casino spaventoso!!!
hopemanu, dopo averle avute posso dirti che in una vasca del genere le mangrovie non avrebbero senso. Meglio il ceratophillium.

Per il discorso vertebrati, in un cubo del genere potrebbero avere senso solo dopo mesi dall'avvio e solo alghivori. Oltre al Oto l'unico che mi viene in mente è l'Hara jerdoni.

Per le Atya, secondo me non vanno bene per questa vasca, troppo piccola e poco adatta per nutrienti.

MonstruM 24-09-2009 18:18

Dopo una piccola ricerca ho trovato questo link, molte specie secondo me sono introvabili ma sono tutti catfish sotto i 4 cm:

http://www.planetcatfish.com/catelog...=22.5&max=37.5


Luca, una piccola domanda. Il rapporto aureo è casuale o voluto. Se si ha una influenza secondo te notevole in un ecosistema piccolo?

luca2772 24-09-2009 21:04

MonstruM, ero rimasto a pag. 1... #13

Quei pesci non li trovo manco se prendo l'aereo e me li vado a procurare "in situ"

La mia sfida è di ottenere quello che si ottiene in un laghetto naturale, se non si era capito...

Se in un volume d'acqua ragionevolmente grande è possibile instaurare un ecosistema sostenibile (e se pensiamo ai fontanili, la risposta è sì), mi piacerebbe capire se è possibile "marginare" la cosa e riprodurre un micro-fontanile in 50 litri...
o anche meno... ad intuito, con le dovute limitazioni, credo che la natura sia inarrestabile, e se una pozza temporanea viene colonizzata ed abitata per il tempo di esistenza, perchè non dovrebbe essere fattibile? siamo talmente piccoli ed insignificanti su questo pianeta che dovremmo averlo capito...

o mi son perso qualcosa? #13 :-)

MonstruM 24-09-2009 21:23

Quote:

Originariamente inviata da luca2772
MonstruM, ero rimasto a pag. 1... #13

Dannazzz :-)) :-)) :-))


Quote:

Originariamente inviata da luca2772
La mia sfida è di ottenere quello che si ottiene in un laghetto naturale, se non si era capito...

Allora la cosa è ancora più interessante di quello che pensavo...proprio come Lorenz...a sto punto si potrebbe pensare come diceva Metalstorm, di usare sabbia "viva" (passatemi il termine) un po' come si fa nel med, in modo tale da portarsi una serie di microfauna già sviluppatai. In questa conversazione comunque sarebbe da invitare Linneo che di microfauna ne sa tantissimo.



Quote:

Originariamente inviata da luca2772
o anche meno... ad intuito, con le dovute limitazioni, credo che la natura sia inarrestabile, e se una pozza temporanea viene colonizzata ed abitata per il tempo di esistenza, perchè non dovrebbe essere fattibile? siamo talmente piccoli ed insignificanti su questo pianeta che dovremmo averlo capito..

Se pensiamo alla biologia dei killifish annuali penso che la natura si sia specializzata in modi complessissimi e diversissimi. L'esperimento è fattibile eccome, specie se non si popola il tutto di vertebrati. Un invertebrato da tenere in considerazione per la tipologia d'acquario è la Hyriopsis bialatus.

luca2772 24-09-2009 21:43

Si, ma dove lo trovo?

Vedo che si comincia ad entrare nello spirito che cercavo di infondere :-))

Linneo fornirà certamente informazioni preziose, e sono certo che lo farà con la consueta chiarezza

Lo invito con un mp... Vediamo :-)

MonstruM 24-09-2009 21:51

luca2772, guarda c'era un ragazzo che le vendeva sul forum mi pare...se mi ricordo chi è te lo scrivo. Comunque si trovano in giro ogni tanto. Sono d'importazione dal sud-est asiatico, ti linko una discussione: http://www.acquariofilia.biz/viewtop...le+acqua+dolce


Visto che non metti il filtro secondo me sono più idonee rispetto alle Atya.

Paolo Piccinelli 25-09-2009 08:08

Quote:

se pensiamo ai fontanili
esempio sbagliato, Luca... qui l'acqua zampilla continuamente dal terreno ;-)

Quote:

Si, ma dove lo trovo?
Vieni a trovare il Picci... il fango vivo te lo procuro io, pieno di inoculi di dafnia se vuoi! ;-)
fango di fontanile fresco fresco e pulito (ci nuotano gli antennarius) :-))

Quote:

Linneo fornirà certamente informazioni preziose
Io ho comprato il suo libro... per il nostro ambito risulta un pò lunga la parte sulla microscopia, ma è una finestra aperta ad est in una mattina di sole! ;-)

MonstruM 25-09-2009 08:18

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
Si, ma dove lo trovo?

Forse si riferisce alla vongola d'acqua dolce? O al fango...boh

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
ci nuotano gli antennarius :-))

Ma in commercio si trovano? Perchè in questa vasca andrebbero bene...

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
ma è una finestra aperta ad est in una mattina di sole! ;-)

Che poeta la mattina presto... :-))

Paolo Piccinelli 25-09-2009 08:26

Quote:

Ma in commercio si trovano?
i selvatici sono protetti, quelli riprodotti li trovi in giro da appassionati ;-)

le vongole d'acqua dolce le hanno anche Gianni in serra e aquarium 2000 in negozio :-))

luca2772 25-09-2009 08:39

Se è per questo nei laghetti dalle mie parti è pieno di anodonta e di unio...

Però dovrei tenere fresca l'acqua... Mi fate mettere il refrigeratore :-D

E' vero, nei fontanili il ricambio è continuo...
Ma nelle paludi no, l'acqua è ferma... Anche se l'opposto del primo caso, l'equilibrio c'è anche li (ovviamente diverso)

Il rapporto aureo è voluto e cercato: non ho una spiegazione sul perchè l'abbia adottata, diciamo che la sento come "polizza assicurativa"... E' solo una sensazione, ma mi sembra di buon auspicio piegarmi alle leggi naturali senza arrampicarmi sugli specchi (che poi dovrei pulire dalle manate :-D )

MonstruM 25-09-2009 09:16

Federico Sibona, va sempre a finire in caciara, però rimane un topic interessantissimo... :-D :-D :-D

luca2772, refrigeratore??? Semmai metti all'esterno la vasca... #24
Ancora più naturale e simile a quello che vuoi creare...

Metalstorm 25-09-2009 09:54

Quote:

luca2772, refrigeratore??? Semmai metti all'esterno la vasca...
Ancora più naturale e simile a quello che vuoi creare...
si, poi arriva una gelata e il cubo diventa un cubetto di ghiaccio e salta per aria -28d#

meglio lasciare all'interno


Le vongoline dovrebbero essere un buon elemento: questo genere di vasca sarà per forza di cose un ambiente eutrofico, quindi dovrebbero sguazzarci dentro (nel cubetto in questione ne metterei però una sola...non vorrei che ciucciassero troppa roba)...però non sarebbe compatibile con un fondo in lapillo lavico perchè amano insabbiarsi....magari con il sistema della sabbia viva andrebbero meglio

gli atya non sono adatti perchè amanti della corrente forte


un metodo per avviare una vasca autonoma con microfauna può essere questo: nella stagione buona, lasci fuori un secchio con le piante da inserire, tra cui muschi e cladophora (il top per l'insediamento di animaletti)....poi raccogli sabbia in natura e metti assieme il tutto....se poi ci aggiungi anche l'acqua presa in natura è il massimo

MonstruM 25-09-2009 09:58

Quote:

Originariamente inviata da Metalstorm
Quote:

luca2772, refrigeratore??? Semmai metti all'esterno la vasca...
Ancora più naturale e simile a quello che vuoi creare...
si, poi arriva una gelata e il cubo diventa un cubetto di ghiaccio e salta per aria -28d#


Beh non so a Gallarate ma io ho tenuto due vasche con solo invertebrati l'inverno scorso. E Marco (salvo alcuni giorni) ha tenuto alcune vasche di killi all'esterno. Se la popolazione è ben strutturata non credo che si abbiano problemi. Certo le vongole non sopravviverebbero ma alcune persone tengono in vasconi all'esterno anche le red cherry.

luca2772 25-09-2009 15:53

Ha ragione Federico Sibona
Andiamo per ordine e rientriamo in carreggiata ;-)

1) Gallarate non è Latina (vedo il Monte Rosa moolto vicino...): qui l'anno scorso ho dovuto spalare per due volte mezzo metro di neve, e non è raro leggere i -10°C all'alba, ergo la vasca sta in casa. Potrei tenerla in taverna, dove di norma d'estate non si superano i 22°C.
2) gli athya amano la corrente forte: è vero. Tant'è che è prevista una stream da 900 l/h su 40 litri (ved. pag.1). Aumentare ancora significa sabbiare i vetri col lapillo che gira per la vasca tipo Ghibli
3) l'idea del bivalve mi piace molto: vedo di approfondire cosa dispongo a livello di fauna locale (le Anodonta sono troppo grosse)
4) il fondo o lo faccio in lapillo a pezzatura 1-2mm oppure devo tentare col fondo-palta a base di argille. Il rischio di anossia diventa importante senza animaletti "cuniculatori", quindi resterei sulla prima ipotesi.

A voi la palla :-) (però basta OT o chiedo ai mod di depurare il thread: fatico a tenere la traccia :-) )

luca2772 25-09-2009 16:38

Mi era morto il proxy...

ecco la mia traccia :-)

- frequenza ed entità dei cambi d'acqua
10% una volta al mese, riducibile al 5%

- potenza luminosa approssimata in w/l
nel caso di piante emerse, <0.25w/l
nel caso di piante immerse, resterei su sciafile a lenta crescita (non dobbiamo mettere le mani a mollo)

- manutenzioni
che roba è? :-D al limite una pulita ai vetri (la scarsa illuminazione aiuterà)

- tipo e densità della macrofauna
piccoli (e pochi) filtratori e fauna bentonica che setacci e smuova
superficialmente i detriti

- fipo di filtraggio (se lo vogliamo)
assente

- tipo e quantità del mangime
esclusivamente in polvere (o a scaglie sbriciolate al momento), poco e ogni
24#48 ore

- temperatura (regolata o ambientale)
se non vi sono ampie escursioni, ambientale

- volume max e min (in modo che possiamo in futuro confrontare eventuali esperienze parallele)
sul minimo, non scenderei al di sotto dei miei 40 litri netti, anche se con le dovute
precauzioni, magari si può creare un pico-fresh da 15-20 litri
sul massimo, "taglierei" a 300 litri, in quanto è evidente che questa classe di
vasche è avvantaggiata dal crescere della massa d'acqua

:-)

Entropy 25-09-2009 16:38

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli

Per delimitare il campo in modo netto (anche nell'ottica di un topic "evoluto" da mettere nella neonata sezione approfondimento) bisogna darci dei limiti circa:

- frequenza ed entità dei cambi d'acqua
- potenza luminosa approssimata in w/l
- manutenzioni
- tipo e densità della macrofauna
- fipo di filtraggio (se lo vogliamo)
- tipo e quantità del mangime
- temperatura (regolata o ambientale)
- volume max e min (in modo che possiamo in futuro confrontare eventuali esperienze parallele)

che dite?!? #24

Anch'io concordo sul focalizzarsi su questi i punti. Ma il fatto è che ognuno di essi ne influenza inevitabilmente un altro.
Soprattutto è difficile costruire un protocollo fisso se non si parte da un volume della vasca già deciso. In una vaschetta da 5 litri ho determinate opzioni, tutt'altro in una vasca da centinaia di litri. Ad esempio le pompe di movimento: fino a 20 litri potrei farne a meno. Oltre sarebbe più rischioso (fattibile, ma influenzerebbe le scelte su fondo, flora e fauna). Stesso discorso per il fondo. Si potrebbe creare un DSB dolce, ma dipende dal volume e dalle DIMENSIONI della vasca. Si potrebbe utilizzare uno spesso strato di comune terriccio e sabbia con piante provviste di un potente apparato radicale oppure un relativo basso strato di lapillo senza piante radicate (qui si dovrebbe poi considerare l'accumulo sul fondo di sostanza organica e non).

In definitiva, che si fa: si parte dai 40 litri di Luca? Con fondo in lapillo?


P.S.: Ora vado, ma poi torno per approfondire un altro paio di punti......:-))

Paolo Piccinelli 25-09-2009 16:48

Ho ripulito un paio di pagine di ot!!! :-)) #12

Quote:

che si fa: si parte dai 40 litri di Luca? Con fondo in lapillo?
così pare!
Io posso raffrontarlo con i miei 40 litri (cayman 50) con fondo in lapillo da 2-4mm... nel mio caso ho lumache e una coppia di carinotetraodon.
il filtraggio c'è, ma il filtro è pieno di lapillo e senza lana/spugne, quindi possiamo in buona sostanza dire che fa solo movimento.
:-))

luca2772 25-09-2009 16:52

Paolo, se è pieno di lapillo altro che "solo movimento"...
Prova a levarlo e vedrai l'ammoniaca ingiallirti i vetri...

Paolo Piccinelli 25-09-2009 17:07

Quote:

Prova a levarlo e vedrai l'ammoniaca ingiallirti i vetri...
ho tutto il fondo in lapillo (sono circa 4 litri)... nel filtro ce ne sta si e no un bicchiere #13

Metalstorm 25-09-2009 18:01

Quote:

ho tutto il fondo in lapillo (sono circa 4 litri)... nel filtro ce ne sta si e no un bicchiere
si ma quello viene attraversato dalla corrente, lavora diversamente....che sia lapillo o cannolicchi poco cambia, è sempre un filtro biologico, non un fondale maturo


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