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Mkel77 13-01-2009 21:45

I BATTERI: impariamo a conoscerli
 
I BATTERI: impariamo a conoscerli


Tutti sappiamo, anche solo per sentito dire, che i batteri sono una componente importante del micro-sistema acquario, che i batteri fanno “funzionare” il filtro e che in assenza di essi le nostre vasche non sarebbero in grado di ospitare pesci, invertebrati e gasteropodi.
Senza soffermarci eccessivamente sul filtro in sé, sappiamo che un buon filtro non è composto solo ed unicamente dal filtraggio meccanico (come nei piccoli filtri appesi per acquari di ridotte dimensioni), anzi direi che la parte più importante è costituita dai supporti biologici.
Per supporti biologici intendiamo tutti quei materiali che per caratteristiche fisiche si prestano in maniera eccellente alla colonizzazione da parte dei batteri (cannolicchi, cannolicchi super porosi, bio-balls, graniglia lavica, argilla espansa ecc.).

IL CICLO DELL’AZOTO NELL’ACQUARIO.

1. La Decomposizione:

La prima fase del ciclo dell’azoto in acquario, ha inizio con la fase di decomposizione.
Tutti i prodotti biologici che introduciamo in vasca o che sono già presenti sono destinati alla decomposizione, frammenti di foglie morte, pezzi di radici, particelle di mangime non consumato dai pesci, deiezioni degli ospiti della vasca, sono tutti destinati a decomporsi ed a trasformarsi dando inizio ad un lungo e complesso processo bio-chimico, chiamato ciclo dell’azoto.
Le sostanze organiche sopra citate sono soggette ad un primo processo di demolizione, che produce ammonio NH4 e/o ammoniaca NH3, in funzione del pH dell’acquario. Questo primo processo di decomposizione delle sostanze organiche è reso possibile da vari ceppi batterici sempre presenti in acqua e che sono davvero la base senza la quale l’intero ciclo non potrebbe “partire”. Ecco perché sempre si consiglia di inserire, in acquari appena allestiti, frammenti di cibo, latte, o semplicemente piante (vere!!!), proprio per innescare quel processo di demolizione di sostanze organiche che accende l’intero ciclo.

Come scritto precedentemente, l’ammonio o l’ammoniaca, vengono prodotti in funzione del pH della vasca. Infatti per pH inferiori al 7, il prodotto della decomposizione della materia organica è l’ammonio, non tossico per i pesci, che, in presenza di un pH basico, inizia a trasformarsi in ammoniaca, tossica per gli abitanti dell’acquario!
Il tutto viene riassunto schematicamente in questa utilissima tabella:

http://www.aquaportal.it/ammonio_ammoniaca.htm


2. Trasformazione in Nitriti - NO2

A questo punto, abbiamo innescato il ciclo dell’azoto, abbiamo in vasca sufficiente quantità di NH3 o NH4, da permettere una buona proliferazione di un tipo batterio deputato alla trasformazione in Nitriti (NO2), il NITROSOMONAS, (anche se esistono più ceppi di batteri che operano lo stesso processo del nitrosomonas).
Il Nitrosomonas è un batterio aerobico, ciò significa che per vivere necessita di ambienti ricchi di ossigeno, ed è proprio sfruttando le molecole di ossigeno che il Nitrosomonas opera la seconda trasformazione che interessa noi acquariofili.
Dall’ammonio al NITRITO, grazie ad una buona dose di ossigeno, secondo questa formula chimica:

NH4+ + 3/2 O2 --> 2 H+ + NO2- + H2O

A questo punto le cose iniziano a farsi problematiche, soprattutto perché il nitrito è velenoso per gli abitanti dell’acquario, ed in concentrazioni superiori al mezzo milligrammo per litro possono presentarsi i primi segni di asfissia per i pesci. Ecco perché non bisogna mai avere fretta di inserire i primi pesci in vasca, se non si è sicuri della piena funzionalità della parte biologica del filtro.
Infatti il nitrito impedisce all’emoglobina di trasportare ossigeno, e questo ha come unica conseguenza la morte dei pesci per anossia.

A questo punto, abbiamo cominciato a produrre NO2, ma non ce n’è abbastanza da permettere la proliferazione dei ceppi batterici deputati alla trasformazione finale di NO2 in NO3.
In questa fase, avremo un aumento di NO2, fino al raggiungimento di una “massa critica” in grado di consentire l’eslposione demografica di altri ceppi batterici del genere NITROBACTER.
Raggiunta questa “massa critica” avremo il cosiddetto PICCO DI NITRITI, che altro non è che il valore massimo di nitriti raggiunto il quale, le colonie di batteri nitrificanti inizieranno a smaltire l’eccesso di NO2 fino a raggiungere un equilibrio in cui tutti gli NO2 prodotti vengono subito smaltiti e trasformati in NO3.


3. Trasformazione da NO2 ad NO3.

I Nitrosomonas ormai producono nitriti a pieno regime, la vasca inizia a diventare inospitale, e la concentrazione di NO2 continua a salire. A questo punto si sono create le condizioni ideali perché i batteri del ceppo NITROBACTER inizino a moltiplicarsi grazie alla grande quantità di NO2 presente in vasca.
Anche i NITROBACTER sono batteri aerobici, ed anche loro consumano ossigeno per eseguire il loro compito, cioè la trasformazione da NO2 ad NO3.
I Nitrobacter iniziano a moltiplicarsi, e in maniera sempre più elevata iniziano a verificarsi le reazioni chimiche di seguito descritte:

NO2- + 1/2 O2 --> NO3-

Anche in questa trasformazione, l’ossigeno riveste un ruolo importante. Come vediamo il risultato finale di questo processo è il NITRATO!
A questo punto abbiamo finito, abbiamo innescato anche l’ultimo processo di trasformazione, e stiamo producendo quello che per i più è il prodotto finale di un buon filtro biologico.
Ma attenzione, questo non vuol dire che il nostro filtro è diventato una “macchina da nitrati”, perché soprattutto nei primi mesi di funzionamento, il filtro vive un equilibrio molto delicato, infatti un improvviso eccesso di carico organico, può di nuovo sbilanciare il suo funzionamento, provocando un nuovo picco di nitriti che i NITROBACTER non sono in grado di smaltire in tempi brevi portando alla morte di pesci e invertebrati.
Quindi è necessario fare attenzione a cosa e come si inserisce in vasca nei primi giorni e nei primi mesi di funzionamento del filtro di una vasca nuova!

Col tempo, i batteri dei vari ceppi che hanno già colonizzato il filtro inizieranno a colonizzare ogni punto della vasca, piante, fondo, arredi ecc, ed ogni oggetto diverrà substrato per la colonizzazione batterica. Questo renderà stabile il sistema, impedendo che improvvisi eccessi di carico organico sbilanci nuovamente l’equilibrio “produzione diNO2 / trasformazione in NO3”.

4. La chiusura della catena.

Ma siamo sicuri che il processo sia davvero concluso? La catena è davvero chiusa? Il ciclo è davvero terminato? La risposta è no, perché se è vero che gli NO3 in basse e medie concentrazioni non sono velenosi per i pesci, se è vero che sono facilmente sopportati e che solo oltre concentrazioni rilevanti (al di sopra di 50 mg/l) diventano problematici per la formazioni di alghe e per la salute dei pesci, è anche vero che gli NO3 non sono l’anello finale del ciclo dell’azoto.
Infatti il ciclo parte dalla presenza di azoto in vasca sotto forma di ammonio/ammoniaca, causato dalla prima demolizione delle sostanze organiche, e deve necessariamente concludersi con la liberazione dell’azoto dalla molecole dell’NO3 che quindi non è altro che il penultimo anello della catena!

E’ a questo punto che subentra un nuovo ceppo batterico denominato PSEUDOMONAS! Lo pseudomonas, che a noi interessa è un batterio anaerobio facoltativo, questo significa che per vivere e riprodursi e per portare a termine il suo “ruolo” noi nostri acquari, ha bisogno di ambienti in cui l’ossigeno sia molto scarso (anaerobico) o del tutto assente (anossico), ma a noi una sola di queste due condizioni interessa perché se la prima è ideale al nostro scopo, la seconda produce effetti potenzialmente catastrofici per la nostra vasca.

Le condizioni ideali per la proliferazione dei batteri anaerobici, non sempre si possono realizzare nei nostri acquari, anzi diciamo pure che raramente si verificano e spesso si realizzano in modo del tutto indipendente dalla volontà dell’acquariofilo. Per ottenere zone anaerobiche è indispensabile realizzare fondi superiori ai 7-8 centimetri, realizzando un sub-strato compatto dove difficilmente l’acqua può penetrare e dove il suo flusso è quasi impossibile, ma evitando di creare zone troppo compatte che impediscano del tutto il passaggio d’acqua. Ci si rende conto che realizzare una situazione del genere è abbastanza problematico ed è per questo il più delle volte queste condizioni si realizzano in modo del tutto naturale e senza volontarietà da parte nostra.

Le reazioni di denitrificazioni, come si è detto sopra, sono sconsigliabili, anzi sono da evitare in fondi anossici, questo perché una volta esaurite le riserve di ossigeno derivanti dagli NO3, i batteri inizierebbero a utilizzare le fonti di ossigeno derivanti dai solfati ed otterremo come risultato finale Acido Solfidrico che si accumulerebbe in sacche, ed avremo ottenuto delle vere bombe chimiche ad orologeria, infatti se smosse e lasciate fuoriuscire, la vasca assumerebbe il caratteristico odore di uova marce tipico di questo composto, e tutti gli abitanti della vasca morirebbero avvelenati.

A questo punto abbiamo concluso, semplificando, lo PSEUDOMONAS trasforma la molecola degli NO3 in N2 gassoso chiudendo la catena.



Mkel77

alex92 13-01-2009 21:53

i batteri sn in grado di trasformare l'acido solfidrico? se si cosa si ottiene?

Mkel77 13-01-2009 22:08

alex92, l'acido solfidrico è estremamente velenoso, stai sicuro che se ti si forma in vasca l'ultimo dei tuoi problemi sarebbe in che modo i batteri possono trasformarlo............ :-)) :-)) :-))

alex92 13-01-2009 22:21

mi spiego meglio sto progettando il filtro(mi manca solo un tubo e poi si parte)...ho una sump divisa in tre...nel primo scomparto scende l'acqua dall'acquario e attraversa 30 cm di spugne finendo nel secondo scomparto ...qui una una parte va nel terzo scomparto dove c'e' la pompa di risalita e una parte(1000l/h) viene mandata in una tanica(di quelle da 50 litri) in cui è contenuto il lapillo vulcanico per un'altezza di 13 cm...dalla tanica l'acqua torna per troppo pieno al primo scomparto quindi attraverso i 30 cm di spugna (che cmq viene colonizzata da batteri)...MORALE: se si for ma acido solfidrico nella tanica attraverso i 30 cm di spugna ce la faccio a smaltirlo prima che torna in acquario?

Mkel77 14-01-2009 10:42

alex92, se si forma acido solfidrico non te ne accorgi se non dopo che vedi i pesci morti a galla........essendo molto velenoso agisce in fretta sui pesci, e quando ti accorgi dell'odore di uovo marcio è già tardi..............comunque non mi sembra che il lapillo sia sabbia fine che si compatta, quindi escluderei l'eventualità della formazione dell'acido solfidrico.

alex92 14-01-2009 15:11

riuscirei ad avere denitrificazione cmq??
mi consiglieresti di mettere cannolicchi superporosi nel primo scomparto oltre alla spugna?

Mkel77 14-01-2009 16:30

alex92, invece di andare per tentativi, c'è il progetto di realizzazione di un denitrificatore nella sezione fai da te del portale............. ;-)

non so se nel tuo metodo si riesce ad ottenere denitrificazione ci sono molti fattori che influenzano la formazione delle giuste colonie batteriche............

Markfree 08-05-2009 17:20

ciao ho letto la guida e mi è sembrata molto interessante

mi è rimasta pero una perplessita...

sul fondo ci stanno dei residui organici

parte il ciclo dell'azoto, l'ammonio grazie ad un batterio diventa nitrito, altamente tossico

arrivati ad un livello critico, i batteri trasformano i nitriti in nitrati(quindi fino a quel momento devo pensare ke nella vasca ci siano solo nitriti e non nitrati?) fino a raggiungere un equilibrio, che specie nei primi tempi è instabile in quanto i nitriti possono non essere convertiti tutti in nitrati

a questo punto...domanda...se i nitriti stanno a 0 (x cui vengono tutti convertiti in maniera corretta) com'è possibile che possa accadere che i nitrati siano alti? mi sarei aspettato un valore limite di nitrati e una presenza dei nitriti non convertiti!

faby 08-05-2009 18:00

tutto dipende dal numero di batteri in gioco...

con il tempo e con l' immissione di pesci ( quindi materiale organico ,feci...) e foglie morte ecc, la colonia batterica si adegua al nuovo carico organico...

si attua un equilibrio tra le varie colonie batteriche e il resto del biologico della vasca (pesci piante...)

se aumento la sostanza organica presente allora aumenteranno i batteri che la decompongono...
aumenta l' ammoniaca in vasca e quindi aumeteranno i batteri nitrificanti che la trsformano in nitrito e quelli che trasformano poi il nitrito in nitrato...

è una catena, e siccome l' ultimo tassello della catena sono i nitrati, quelli sono quelli che si accumulano...

poi si possono avere azioni denitrificanti ma lì si va sul difficile, soprattutto in vasca perchè avvengono in anaerobiosi, spesso non sono complete e sono cmq lente...

ciao

Mkel77 08-05-2009 18:48

esattamente come dice Faby..........i nitrati in vasca si accumulano, comunque se in vasca hai nitrati molto altri vuol dire che c'è molto carico organico in decomposizione, (troppo cibo, troppe feci, troppe foglie morte) che viene subito trasformato nel prodotto finale (o semi-finale :-)) ) il nitrato.

gsr600 19-07-2009 17:35

Quote:

Originariamente inviata da faby
tutto dipende dal numero di batteri in gioco...

con il tempo e con l' immissione di pesci ( quindi materiale organico ,feci...) e foglie morte ecc, la colonia batterica si adegua al nuovo carico organico...

si attua un equilibrio tra le varie colonie batteriche e il resto del biologico della vasca (pesci piante...)

se aumento la sostanza organica presente allora aumenteranno i batteri che la decompongono...
aumenta l' ammoniaca in vasca e quindi aumeteranno i batteri nitrificanti che la trsformano in nitrito e quelli che trasformano poi il nitrito in nitrato...

è una catena, e siccome l' ultimo tassello della catena sono i nitrati, quelli sono quelli che si accumulano...

poi si possono avere azioni denitrificanti ma lì si va sul difficile, soprattutto in vasca perchè avvengono in anaerobiosi, spesso non sono complete e sono cmq lente...

ciao

Premesso che chimica è stata l'unica materia nella quale all'istituto per geometri 15 anni fà sono stato rimandato!

Una cosa non capisco, decomposta la materia organica in nitriti e successivamente in nitrati, se io non immetto subito pesci in vasca, i batteri nitrificanti di cosa si nutrono? C'è altro che sporca l'acqua oltre ai pesci?

Il mio dubbio in sostanza è: se quando la vasca è pronta, tardo ad immettere dei pesci, rischio che la vasca sarà nuovamente inadatta ad ospitarli?
Oppure aspettare di più tende a migliorare le cose? In caso di risposta affermativa a quest'ultima domanda, sarebbe gradita una brevissima spiegazione... #17
Che poi i pesci bisogna immetterli un pò per volta, per dare modo alla flotta batterica di adeguarsi, mi è chiaro... :-))

Mkel77 19-07-2009 19:11

la tua è una domanda legittima e intelligente.........si potrebbe semplicemente rispondere "ecco perchè le piante vanno inserita in fase di maturazione" questo perchè le piante forniscono materiale organico da decomporre fin da subito...........in assenza di piante il materiale organico viene via via prodotto da microorganismi, da batteri, da alghe che iniziano ad invadere la vasca dal momento in cui inseriamo acqua..........ovviamente in quest'ultimo modo, la vasca lasciata andare così è provvista di un minimo di colonie batteriche nitrificanti, ma secondo me è non è pronta all'inserimento di un elevato carico organico.

gsr600 20-07-2009 01:01

Innanzitutto grazie per la risposta, però mi chiedevo.

La vasca, in quanto ambiente finito, arriverà ad un punto nel quale senza pesci, (chessò, magari dopo un anno) non avrà più nulla da nitrificare?
Se si, i batteri nitrificanti morirebbero e la vasca sarebbe da svuotare e riavviare?

Credo che la mia ipotesi sia errata, però non capisco dove...

Mkel77 20-07-2009 08:56

Quote:

La vasca, in quanto ambiente finito, arriverà ad un punto nel quale senza pesci, (chessò, magari dopo un anno) non avrà più nulla da nitrificare?
no, nella vasca ci saranno sempre organismi, alghe e batteri che avranno un proprio ciclo vitale, cresceranno moriranno e apporteranno sostanze da smaltire, per cui è impossibile che una vasca sia totalmente priva di sostanze organiche da smaltire, non è un ambiente asettico.

gsr600 20-07-2009 12:07

Ok, grazie.

Mkel77 20-07-2009 13:05

chiaramente però non la si potrà considerare una vasca "matura"...........

gsr600 20-07-2009 14:21

Perchè no?

Potrebbe esserci qualche sostanza tossica ai pesci? Nitrati alle stelle?

Mkel77 20-07-2009 15:56

Quote:

Potrebbe esserci qualche sostanza tossica ai pesci? Nitrati alle stelle?
niente di tutto questo........il fatto è che sarebbe una vasca non "pronta" a causa del carico organico minimo presente e del fatto che le colonie batteriche si autoregolano in base alle sostanze decomponibili presenti in vasca.........in pratica inserendo pesci si andrebbe in contro ad un nuovo picco dei nitriti.

gsr600 20-07-2009 16:31

Quindi possiamo affermare che esiste un momento "ideale" per inserire i primi ospiti e che attendere di più non migliora nulla?

Mkel77 20-07-2009 18:56

il momento ideale per iniziare a popolare (poco per volta) è subito dopo il picco dei nitriti.........

Maolo 03-10-2009 15:46

Quote:

Originariamente inviata da Mkel77
il fatto è che sarebbe una vasca non "pronta" a causa del carico organico minimo presente e del fatto che le colonie batteriche si autoregolano in base alle sostanze decomponibili presenti in vasca.........in pratica inserendo pesci si andrebbe in contro ad un nuovo picco dei nitriti.

domanda stupida: e se io (io per dire l'acquariofilo casalingo medio) cercassi di tenere alto artificialmente il "carico azotato" ad esempio inserendo in vasca modiche quantità di carbonato/bicarbonato d'ammonio come si fa per un "fishless cycling", sarebbe possibile tenere al massimo della vitalità queste colonie batteriche finchè arrivano gli abitanti della vasca?

Mkel77 06-10-2009 17:15

Maolo, certo sarebbe un modo per tenere la vasca batteriologicamente "viva", il problema è che non sappiamo quanto cibo aggiungere.........l'unico modo per mantenere sotto controllo la situazione sarebbe quello di monitorare continuamente no2 ed no3, al primo accenno di impennata degli no3 bisognerebbe rivedere al ribasso le dosi di somministrazione.

zamp_77 01-09-2010 16:25

ciao a tutti, ho letto l'articolo e l'ho trovato interessante ma allo stesso tempo mi ha fatto sorgere dei dubbi...allora, ho letto che quando una vasca è matura e si ha un ciclo completo dell'azoto i batteri sn presenti oltre che nel filtro anche nel substrato e che quest'ultimi batteri trasformano i nitriti in nitrati e fin qui lo sapevo ma poi ho pensato, se nel substrato ci sn dei batteri fondamentali allora sifonare il fondo può risultare controproducente? ci possono essere delle relazioni tra aumento di inquinanti e sifonatura poche ore dopo averla effettuata? poi un'altra domanda a parte, quando faccio i vari test dell'acqua del mio acquario mi capita di nn avere ne nitriti ne nitrati ma presenza seppur minima di ammoniaca come è possibile?

ambaradan 18-10-2010 16:12

mi accingo ad allestire la mia prima vasca è mi chiedevo: per avviare il ciclo basterebbe quindi la presenza in vasca di piante o l'immissione di materia organica come cibo o foglie? evitando così 'attivatori batterici'?

ROCCO988 20-08-2011 03:41

Quote:

Originariamente inviata da zamp_77 (Messaggio 3141704)
ciao a tutti, ho letto l'articolo e l'ho trovato interessante ma allo stesso tempo mi ha fatto sorgere dei dubbi...allora, ho letto che quando una vasca è matura e si ha un ciclo completo dell'azoto i batteri sn presenti oltre che nel filtro anche nel substrato e che quest'ultimi batteri trasformano i nitriti in nitrati e fin qui lo sapevo ma poi ho pensato, se nel substrato ci sn dei batteri fondamentali allora sifonare il fondo può risultare controproducente? ci possono essere delle relazioni tra aumento di inquinanti e sifonatura poche ore dopo averla effettuata? poi un'altra domanda a parte, quando faccio i vari test dell'acqua del mio acquario mi capita di nn avere ne nitriti ne nitrati ma presenza seppur minima di ammoniaca come è possibile?


in effetti è strano...ma credo sia impossibile avere No2 e No3 a 0...l'acqua non è asettica!

MarcoA 29-02-2012 09:10

Quote:

Originariamente inviata da ambaradan (Messaggio 3225001)
mi accingo ad allestire la mia prima vasca è mi chiedevo: per avviare il ciclo basterebbe quindi la presenza in vasca di piante o l'immissione di materia organica come cibo o foglie? evitando così 'attivatori batterici'?

Gli attivatotr batterici non sono altro che soluzioni contenenti batteri. E' un po' come mettere dei pesci in vasca con la differenza ce i batteri sono gia' presenti nell'ambiente e con il tempo arriveranno da se. La differenza e' che se li inserisci tu con costanza aspetti meno.

Il materiale organico che
Inserisci in vasca invece e' l'equivalente del cibo per i pesci, e nutre i tuoi batteri.

MarcoA 29-02-2012 19:42

Quote:

Originariamente inviata da ROCCO988 (Messaggio 1061073465)
Quote:

Originariamente inviata da zamp_77 (Messaggio 3141704)
ciao a tutti, ho letto l'articolo e l'ho trovato interessante ma allo stesso tempo mi ha fatto sorgere dei dubbi...allora, ho letto che quando una vasca è matura e si ha un ciclo completo dell'azoto i batteri sn presenti oltre che nel filtro anche nel substrato e che quest'ultimi batteri trasformano i nitriti in nitrati e fin qui lo sapevo ma poi ho pensato, se nel substrato ci sn dei batteri fondamentali allora sifonare il fondo può risultare controproducente? ci possono essere delle relazioni tra aumento di inquinanti e sifonatura poche ore dopo averla effettuata? poi un'altra domanda a parte, quando faccio i vari test dell'acqua del mio acquario mi capita di nn avere ne nitriti ne nitrati ma presenza seppur minima di ammoniaca come è possibile?


in effetti è strano...ma credo sia impossibile avere No2 e No3 a 0...l'acqua non è asettica!

1- verifica i risultati dell'analisi: assicurati di svolgerla con il giusto metodo ed in caso chiedi al negoziante di svolgertene una per conferma.
2- se tutto e' confermato hai probabilmente qualche zona limitata dell'acquario che si comporta come un denitratore e trasforma i nitrati in azoto gassoso.
3- oppure se hai piante potrebbero essere queste ad abbattere il valore dei nitrati.

Ho la stessa tua situazione e non me la spiego altrimenti.

daniele68 08-03-2012 00:09

Quote:

1- verifica i risultati dell'analisi: assicurati di svolgerla con il giusto metodo ed in caso chiedi al negoziante di svolgertene una per conferma.
2- se tutto e' confermato hai probabilmente qualche zona limitata dell'acquario che si comporta come un denitratore e trasforma i nitrati in azoto gassoso.
3- oppure se hai piante potrebbero essere queste ad abbattere il valore dei nitrati.
mi trovo in linea con i punti 1 e 3 ..un pò meno con il punto 2 in quanto in acquario la denitrifcazione avviene in percentuale minima tale che sia statisticamente non provabile l'affermazione sopra.
Chimicamente la cosa è plausibile, ma spesso bisogna fare i conti anche con le condizioni in cui determinate reazioni possano avvenire.

In acquario si ha denitrificazione se vengono ad aversi situazioni tipo fondo alto e molto vecchio e ben abitato da physia.
Ci sono vari articoli e post sui filtri costruiti o ingegnati per svolgere questa funzione senza contare l'ormai collaudato il filtro di amburgo.
Ricordo poi( se il problema dei nitrati a zero fosse rivolto a un fattore di verde) che le piante come le alghe preferiscono l'azoto sottoforma di ammonio e o ammoniaca in quanto l'energia necessaria ad assorbirlo è minore che utilizzare lo ione nitrato..quindi anche se misuriamo nitrati a zero ciò non vuol dire che vi sia una sicura mancanza di azoto.

MarcoA 08-03-2012 16:50

Si, e' più corretto supporre che si tratti di totale assorbimento dell'azoto ad opera delle piante. Diciamo che il punto 2 e' uno scivolone che deriva più dal mio desiderio di chiudere il ciclo dell'azoto in vasca più che da riscontri pratici.

toccio 09-03-2012 13:17

Personalmente però trovo strano che in assenza di nitriti e nitrati ci siano tracce di ammonio perchè, che io sappia, il processo di trasformazione ammonio->nitriti è più veloce di quello nitriti->nitrati.

Questo quindi mi farebbe supporre un non corretto lavoro da parte del filtro (invento, pompa troppo veloce). In pratica la produzione di nitrati sarebbe rallentata dalla scarsa presenza di nitriti e quindi è più facile per le piante assorbirli tutti.

fabry bor 13-05-2012 16:43

ma i batteri sono la massa marrone che si forma nei cannolicchi??

Renzo90 13-05-2012 18:26

Avrei anch'io una domanda.
A volte, quando smuovo il ghiaino per piantare o estirpare piante, vedo che dal fondo escono delle bolle, a volte escono anche da sole, senza che smuovo nulla. Può essere che nel fondo mi si sia formata zona anossica? è abbastanza alto come fondo..puzza di marcio però nulla

MarcoA 13-05-2012 21:54

Quote:

Originariamente inviata da fabry bor (Messaggio 1061646532)
ma i batteri sono la massa marrone che si forma nei cannolicchi??

Si, sono colonie le batteriche.

Quote:

Originariamente inviata da Renzo90 (Messaggio 1061646680)
Avrei anch'io una domanda.
A volte, quando smuovo il ghiaino per piantare o estirpare piante, vedo che dal fondo escono delle bolle, a volte escono anche da sole, senza che smuovo nulla. Può essere che nel fondo mi si sia formata zona anossica? è abbastanza alto come fondo..puzza di marcio però nulla

Per formare zone anossiche pericolose (formazione di acido solfidrico) di solito ci vogliono effettivamente fondi spessi (almeno 8 cm) e niente cavetti attivi sul fondo. Dovresti però sentire odore di uovo marcio quando si liberano perchè l'acido solfidrico ha questo forte odore. Siccome ne basta poco per percepire odore anche l'acqua dovrebbe essere maleodorante.

Anche nella mia vasca noto tali formazioni gassose, che all'inizio mi avevano dato qualche preoccupazione. Le mie, hanno origine in prossimità della superfice ove manca vegetazione tappezzante e il ghiaietto lascia passare un po' di luce (si apprezza osservando dal vetro una fascia di ghiaietto marcatamente più chiaro ma essendo il ghiaietto tutto uguale è per forza la penetrazione dei raggi luminosi). In quell'area hanno origine delle bolle di gas che sono probabilmente originate da fotosintesi di qualche alga ivi insediata.

Renzo90 13-05-2012 22:24

Ma può anche essere che le radici respirano tralasciando ossigeno nel fondo,(mia ipotesi). Se lo fanno le foglie, perche non le radici?:-))

MarcoA 13-05-2012 22:49

Che io sappia le radici non sono parti deputate alla fotosintesi, ma solo all'assorbimento dei eventuale nutrienti e all'ancoraggio della pianta.

rosso&blu 03-08-2013 16:35

Articolo molto chiaro e interessante...
Una domanda sul rapporto ph e ciclo dell'azoto: è per evitare la formazione di ammoniaca che si consiglia in genere un ph leggermente acido? E se il pesce richiede un ph neutro o basico come ci si comporta? Bisogna effettuare regolarmente i test dell'ammoniaca?
Altra domanda: io ho un fondo non molto spesso a granulometria media, ma siccome è molto vecchio si è formata parecchia sostanza marrone sul fondo. Quando avevo l'ancistrus sifonavo piuttosto energicamente, data la mole enorme di escrementi che produceva, ora invece che sto ripopolando e ho solo qualche physa cerco di stare leggera perché, non avendo substrato, mi pare che quella fanghiglia sul fondo, oltre a contenere batteri, possa apportare quale che beneficio alle poche piante radicate che ho (tutte crypto). E' corretto?

dave81 01-02-2014 10:21

Quote:

Originariamente inviata da ambaradan (Messaggio 3225001)
ho solo qualche physa cerco di stare leggera perché, non avendo substrato, mi pare che quella fanghiglia sul fondo, oltre a contenere batteri, possa apportare qualche beneficio alle poche piante radicate che ho (tutte crypto). E' corretto?

corretto. sifonare troppo nel tuo caso è dannoso

astronomo 03-11-2014 22:27

io vorrei cambiare filtro per non aspettare 1 mese se metto i cannolicchi vecchi nel novo filtro?

longior 27-01-2016 01:52

Riporto da Wikipedia dalla pagina dedicata all'acquariofilia:


"Una vasca ben equilibrata contiene i microorganismi capaci di metabolizzare gli scarti degli altri abitanti dell'acquario. Questi rifiuti negli acquari vengono metabolizzati da un tipo di batteri, conosciuti come nitrificatori, del genere Nitrosomonas. I batteri nitrificatori catturano l'ammoniaca dall'acqua e la metabolizzano producendo nitriti. Anche i nitriti in elevate concentrazioni risultano però altamente tossici per i pesci. Un altro genere di batteri, i Nitrospira, trasformano i nitriti in nitrati, una sostanza meno pericolosa per gli abitanti dell'acquario. In passato si credeva che questo ruolo fosse svolto dai batteri Nitrobacter, che continuano ad essere in commercio sotto forma di kit di partenza per avviare il ciclo dell'azoto in acquario. Anche se però teoricamente i Nitrobacter potrebbero occupare la stessa nicchia biologica dei Nitrospira, recentemente si è scoperto che in acquari ben avviati non sono presenti in quantità significative, mentre sono abbondanti i Nitrospira."

Dovremmo quindi rivedere tutta la questione, non sul funzionamento ovviamente, ma sui tipi di batteri responsabili del ciclo dell'azoto?

In passato ho avuto modo di effettuare più volte quella che viene definita "maturazione rapida", metto le virgolette perché in realtà occorrono comunque diversi giorni; in un caso ne servirono solo sette per causare il picco dei nitriti, sempre comunque con il supporto di presunti efficaci attivatori batterici e di test quotidiani, eppure so per certo che nessuno di questi attivatori conteneva Nitrospira.

Attualmente in commercio c'è, a quanto mi è dato sapere, un solo prodotto che dichiara di contenere Nitrospira ed in passato ho avuto modo di testarlo e ricordo bene che quella volta, il picco dei nitriti nemmeno ci fu o non riuscii a registrarlo, ma per sicurezza attesi circa quattro settimane prima di inserire i pesci e tutto il resto, ed il picco non arrivò nemmeno in seguito.

In tempi recenti ho avuto la pericolosa esperienza di dover per forza inserire i pesci in una vasca ancora sterile ed anche in questo caso ho usato un attivatore batterico, con un bugiardino estremamente dettagliato, che anche questa volta non conteneva Nitrospira. Sono passati quasi due mesi e dopo aver esaurito e ricomprato il test dei nitriti, credo di poter affermare che anche in questo caso il picco dei nitriti non ci sia stato, a meno che non sia avvenuto di notte ed in maniera piuttosto rapida. I pesci non hanno avuto nessun problema, li ho nutriti, con parsimonia, ma comunque li ho nutriti.

Supposto* che in diversi attivatori batterici ci siano effettivamente batteri vivi, non è possibile che i Nitrobacter siano i primi ad intervenire per poi essere soppiantati dai Nitrospira?

No ho modo di mettere in dubbio quello che è scritto su Wikipedia che ritengo essere estremamente rigorosa ed oltretutto c'è molto sul web che conferma ciò che riporta Wikipedia in merito ai Nitrospira, soprattutto in lingua inglese.

*Sfortunatamente, a parte i test a reagente non sono in grado di sapere cosa succeda realmente nella vasca nella fase di maturazione, dopo l'immissione di un attivatore batterico, tuttavia so per esperienza diretta che in particolari condizioni è stato possibile abbreviare i tempi, una cosa che può sempre tornare utile e quindi posso supporre che in alcuni attivatori i batteri ci siano veramente.;-)

ilVanni 27-01-2016 18:25

In passato ci sono state parecchie discussioni al ruguardo... E' un fatto assodato, i ceppi batterici NON sono semplicemente Nitrosomonas e Nitrobacter ma pure altri (Nitrospira, e non solo).
Aggiungo: molti attivatori contengono batteri in spore, per cui sicuramente NON sono Nitrosomonas e Nitrobacter (che non sporificano).

E' un altro motivo per cui non raccomando mai l'aggiunta di attivatori batterici (salvo emergenze): si aumenta solo la competizione tra ceppi batterici (e non è detto che sia un bene).
IMHO meglio una popolazione batterica ben selezionata e stabilizzata (che potrebbe IMHO essere del tutto diversa da quella presente in una diversa vasca con una differente gestione) che una immissione periodica di batteri "esterni".


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