AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Schede malattie dolce (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=163)
-   -   Ichthyophtirius multifiliis (malattia dei puntini bianchi) (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=63334)

lele40 19-11-2006 13:47

Ichthyophtirius multifiliis (malattia dei puntini bianchi)
 
Ichthyophthirius multifiliis (malattia dei puntini bianchi) Molto probabilmente èla malattia più diffusa in campo acquariofilo.
La malattia è causata da un parassita ciliato (in quanto ha delle piccole ciglia e due nuclei contenuti in un unico macronucleo che ne regola la funzione vitale e sessuale). Le dimensioni sono di circa 0.5- 1.5 mm. Il parassita adulto è un ottimo nuotatore ed ai fini riproduttivi si attacca a qualsiasi oggetto in zone tranquille della vasca e li si suddivide in tante parti.
All'interno della sua capsula il Tomonte (così è chiamato in questo stadio) si riproduce rapidamente dando origine a numerosissimi Tomiti (fino a un migliaio) che fuoriescono e nuotano alla ricerca di un nuovo ospite. I tomiti possono sopravvivere liberi per diversi giorni, ma la loro vitalità diminuisce progressivamente.
Il tempo di maturazione del parassita varia da 4 a 40 giorni a seconda della temperatura. Episodi di malattia sono riferiti soprattutto a temperature tra 16 e 19°.
SINTOMI:
Quando l'infezione è massiva i parassiti provocano un notevole danno ai tessuti; quando la sede è nelle branchie l'azione irritante del protozoo determina iperplasia del tessuto epiteliale (abnorme crescita cellulare) erosione e infezioni batteriche secondarie, con grave diminuzione o addirittura perdita della funzione respiratoria
Un pesce colpito da ictio presenta dei puntini bianchi su tutto il corpo o, nella fase iniziale della malattia, solo in alcune parti, comprese le branchie e le pinne.
Il pesce inizialmente comincia a sfregarsi contro oggetti , foglie etc... in quanto il parassita provoca notevole fastidio, successivamente compariranno i puntini bianchi. Per dare un'idea sembra che il pesce sia cosparso di chicchi di sale.
Con il proseguire della malattia il pesce da agitato, cade in uno stato di torpore e tende ad isolarsi fino alla morte quando si osserva un distaccamento della cute.
CAUSE:
il problema principale sono gli sbalzi termici, che vengono procurati durante i cambi di acqua e lo stress da trasporto; ma non bisogna escludere cattive condizioni ambientali.
Può dunque capitare che i pesci appena acquistati e introdotti nelle nostre vasche siano attaccati dal parassita.
Saranno maggiormente a rischio i pesci che vivono in ambienti poco igienici per cui le loro protezioni naturali dal parassita sono assenti.
In un ambiente sano i pesci sono in grado di tenere a bada questi sgraditi ospiti.
RIMEDI:
L'ictio si cura per prima cosa in vasca, fornendo un' igiene costante ai pesci e temperature idonee alle specie allevate. Interrompere qualsiasi sistema di fertilizzazione in corso ed escludere eventuali erogazioni di CO2 (anidride carbonica), spegnere lampada UV.
Per prima cosa e' opportuno attuare immediatamente un aumento termico fino a 30° C (per le specie che la sopportano) che potra arrivare a 32 °C per discus e ramirezi.
Attivazione di un aeratore, costantemente 24 ore su 24 per ostacolare il nuoto del parassita e per ossigenare meglio l'acqua in fase di incremento termico.
Tale metodo deve essere osservato per 10 giorni, periodo in cui i pesci dovranno essere controllati attivamente e dovranno essere nutriti con mangimi multivitaminici o con aggiunta di tali.
Al primo segno di una respirazione superficiale (cioe' verso la parte alta della vasca) o di un rallentamento pesante della stessa la temperatura dovra' essere riportata a valori standard per la specie.
L'incremeto termico puo' essere fatto senza moderazione, al contrario la diminuzione di circa 2 gradi al giorno.
Questo incremento puo' essere adottato in qualsiasi momento, quando cioe' si nota uno sfregamento anomalo del pesce.
L'incremento termico e' sufficiente nella fase iniziale della patologia cioe' quando i pesci mostrano stofinamenti, quando compaiono i puntini bianchi e' necessario passare all'uso di medicinali antiparassitari contenenti verde di malachite, quali Costapur della Sera, Contraick della Tetra, Esha Exit della eSHa, Faunamor dell'Aquarium Munster (attualmente l'unico reperibile in commercio), attenendosi alle istruzioni riportate sulla confezione dello stesso. Medicinali reperibili all'interno di negozi di acquariofilia.
Anche con l'introduzione del medicinale e' opportuno incrementare la temperatura e attivare un areatore. Se non si volesse proprio introdurre mediciali in vasca il trattamento termico potra' essere aumentato fino a tre settimane (areatore in funzione) con successiva riduzione graduale della stessa, ma non se ne garantisce un risultato sicuro e privo di conseguenze sul resto della popolazione.
Si possono usare come medicinali diversi quali l'acriflavina, chinina solfato o chinina cloridrato, verde di malachite allo stato puro. Per questi medicinali, reperibili in farmacia le dosi dovranno essere richieste all'interno del topic.
Al termine di una terapia medica e' assolutamente necessario filtrare con carbone attivo per 24 ore e passati almeno tre giorni cambio parziale (30%)di acqua.
E'assolutamente sconsigliato l'impiego della formalina.
PREVENZIONE:
nei cambi di acqua assicurarsi di introdurre la stessa ad una temperatura che non si discosti di molto da quella presente in vasca (non piu' di un grado) con aggiunta di biocodizionatore.
Igiene ,acque pulite e alimentazione varia e vitaminica garantiscono da sempre una protezione naturale a questo parassita.

N.B. i farmaci suindicati per uso acquariofilo sono stati ritirati dal mercato italiano.
Reperibile nei negozi con regolare licenza AIC il FaunaMor dell'Aquarium Munster
N.B. 2: i suddetti farmaci e\o sostanze possono danneggiare la flora batterica anche se non esplicitamente indicato; questo dipende dalla popolazione, dall' "età" della vasca e sul tipo di filtraggio usato

gpiero 21-11-2006 15:03

può essere utile sottolineare una cosa:

spesso sento dire che i pesci appena acquistati hanno "portato" i parassiti nella vasca in cui sono stati immessi.

quindi la colpa è del negoziante che ha venduto pesci malati.

un altro approccio potrebbe essere che i pesci arrivano nella nuova vasca dove sono sottoposti ad un forte stress (cambio di condizioni ambientali, di dieta, di coinquilini, di movimenti davanti la vasca, ecc. ecc.) e, spesso, incontrano in queste condizioni il parassita che è già nella vasca ma senza indurre la malattia.

su questo pesce si manifesta la malattia che ha come conseguenza un enorme aumento del numero di parassiti presenti in vasca (tutti riprodotti su poveretto) che facilmente possono reinfestare i residenti.

quindi non sempre la colpa è del pesce neo acquistato, anche se l'attenzione che andrebbe posta al momento dell'acquisto dovrebbe sempre essere massima. (i pesci in vasca stanno bene? nuotano correttamente? mangiano senza problemi? ecc. ecc.)

gp

babaferu 28-03-2007 10:40

Ciao, vi scrivo per avere i vostri commenti sul modo in cui ho provato a curare l'ictio ai miei platy.

20/3 scrivevo: 10 gg fa avevo in acquario (35 lt netti, piantumato) 4 platy, un avannotto e due corydoras panda. un platy, che è sempre stato un po' più debole, si è ricoperto di puntini bianchi. lo avevo già curato una volta in vaschetta col contraick e ho nuovamente tentato la cura, ma devo averlo preso troppo tardi: aveva ormai il muso ricoperto ed è morto in una notte, nel frattempo l'epidemia si è estesa all'acquario. il giorno seguente l'altro maschio aveva pochissimi puntini sulla coda, l'ho messo in vaschetta ed è morto la mattina seguente. una femmmina aveva qualche puntino sulla coda, l'ho messa in vaschetta ed è morta in poche ore (non me lo spiego tanto, perchè il contraick credo di averlo dosato giusto, tra una morte e l'altra ho ricambiato l'acqua....). L'ultima femmina resisteva ormai sola e spaventata in acquario, con l'avannotto (che è l'unico sopravvissuto figlio suo). ma cominciava ad avere un puntino sulla pinna... un po' stufa e per non vederla fare la fine degli altri in vaschetta, ho cercato un po' e trovato questo

http://www.acquaportal.it/Articoli/D...MEDICINALI.asp

ho pensato quindi di provare col sale, passati i 5 gg la femmina mi sembrava pulita, ho fatto il cambio dell'acqua e ho mantenuto la temperatura alta. inoltre le sto somministrando una goccia di idroplurivit al giorno, col cibo.
se la femmina continua a reagire bene, cercherò di non usare il medicinale in acquario.

i cory per ora non hanno dato segni di sofferenza.

29/03
sono trascorsi 10 gg da quando ho fatto il cambio d'acqua. Piano piano ho abbassato la temperatura, che ora è a 26 gradi. mamma platy sta benone e credo che al massimo tra una decina di giorni partorirà nuovamente, ripopolando l'acquario. l'avannotto cresce e i due cory non hanno risentito, le piante hanno rallentato un po' la crescita per via del sale, ma niente di grave.
chissà se isolando subito il malato (come ho fatto, quello mi sa che ormai era troppo malato) e trattando da subito l'acquario con temperatura alta e cloruro di sodio avrei salvato il resto dei pesci... #24
O il cloruro di sodio non c'enra nulla, e molto hanno fatto la temperatura e il sistema immunitario del pesce? che ne pensate? ba

lele40 31-03-2007 17:57

il cloruro di sodio e' un antiparassitario, in alcuni casi pero' e' troppo blando. Grazie per aver descritto la tua esperienza.ciao lele

lele40 09-06-2007 13:09

Ad oggi la Sera ha introdotto un medicinale ad uso professionale chiamato PROTAZOL, pare essere molto efficace.
Per quanto riguarda il Costapur a pH superiori a 7 risulta piu' efficace con dosi raddoppiate.

zeta91 26-09-2007 21:35

ma è vero che i pesci colpiti creano degli anticorpi quindi sono immuni ad altri eventuali attacchi???

lele40 26-09-2007 21:43

Non penso in quanto la patologia per prima cosa non e' batterica ma parassitaria e poi sinceramente ...quante volte hai preso il raffreddore?penso centinaia di volte ....e quindi ....ad oggi ne sei immune? ;-) :-)

macguy 08-10-2007 20:23

Bah, non capisco. Se il parassita ha origine dal tomito e io elimino il tomito, come può il parassita vivere latente nel ns acquario?
E poi, se faccio una ricerca di "ictioftiriasi" quasi tutto il web mi riporta il blu (o il verde) come cura.

Lele, intendiamoci, voglio solo capire, eh? ;-)

lele40 08-10-2007 22:37

E' spiegato abbastanza bene sul libro di Untergasser il quale dice che i parassiti formano stadi latenti in punti riparati come branchie o base delle pinne di un pesce a causa di diversi fattori quali lo stress o un trasferimento. Questi parassiti possono nuocere al pesce o ad altri pesci.
Ora la tua domanda e' questa:se io non ho mai avuto parassiti del genere come fanno a crearsi dei tomiti...leggendo un al'tro libro pare che i parassiti adulti possano entrare nelle nostre acque attraverso piante. Addirittura si possono formare nella flora batterica come moltissimi altri protozoi e batteri, quindi li abbiamo gia' in vasca e' necessario non svegliarli.

Discussione interessante .

macguy 10-10-2007 08:17

Certo, alla possibilità di introduzione con piante ci avevo già pensato. ;-) Non sapevo della possibilità dello sviluppo all'interno della, diciamo, normale flora batterica. Mi mancava, ed è il pezzo più importante IMHO, la possibilità di "latenza" nel pesce. Quindi mi chiedo: quanto tempo può vivere in "latenza" un parassita? E in questo tempo è anche in grado di riprodursi o la ripro avviane solo tramite i tomiti? Cioè, alla fine: se in vasca non introduco pesci, piante o arredi nuovi per "x" tempo, c'è la possibilità che nella MIA vasca io elimini il problema (fatta salva la spontanea creazione nella flora baterica)?

P.S.: è chiaro che l'ictio è una delle malattie più facilmente curabili (il mio caso in vasca è già alla fine in 4 giorni e domani effettuo cambio acqua e filtraggio a carbone)(e per la cronaca, in tutto ciò, ho una femmina di Ps. el. Mpanga che incuba :-)) ) e quindi la discussione della "totale eliminazione" è solo pour parler. ;-)

lele40 10-10-2007 21:07

Secondo un mio punto di vista un parassita puo' vivere in modo latente in una vasca per un tempo decisamente lungo, non voglio esagerare ma per tutta la vita della vasca. E' ovvio che senza un assenza ittica non ci saranno mai comparse del problema.
Quello che ti posso dire che su alcuni libri e' riportato che dopo che un pesce ha avuto questa patologia per un periodo, anche se relativamente breve, ne rimane immune.ciao lele

suiller 19-11-2007 14:57

Ma l'ittio non è un'infezione protozoica? se si come possono "immunizzarsi"? non ho ancora capito se un pesce infetto risulta realmente immune, c'è chi dice si chi no... ma ancora non l'ho capito

lele40 19-11-2007 22:51

L'ittio e' una parassitosi (protozoi).
L'immunita' e' solo per qualche tempo o perlomeno alcuni studiosi cosi' hanno osservato.

Tiziano58 22-11-2007 11:34

Salve a tutti,
su cortese invito di Lele32 racconto la mia esperienza appena conclusasi con esito positivo.
Circa tre settimane fà ho scoperto che i miei pesci: Ancistrus, Corydoras, Scalari, Platy e Cardinale, in particolare i Cardinale, erano affetti dai famosi "puntini bianchi".
Mi sono subito recato in un negozio dove mi hanno dato il biocondizionatore della SHG "Ichthyodrops". L'ho somministrato in acquario (seguendo con precisione le istruzioni) nella dose unica, ridotta al 50% avendo in vasca piccoli caracidi (i Cardinale), di 5 ml per 100 litri. La temperatura l'ho portata fin dall'inizio a 29 gradi (come suggeritomi anche dal negozio). Mi sono poi dovuto assentare forzatamente per 3 giorni da casa e al mio ritorno, purtroppo, 2 dei 4 piccoli scalari che avevo e 2 dei 10 cardinale erano morti (i più piccoli), non so dire se per la malattia o se per via del guasto dell'impianto di CO2, avvenuto durante tale breve assenza, che mi ha fatto schizzare il pH in vasca a 8, impianto prontamente ripristinato (ora il pH è a 7)!
Trascorsi i 5 giorni previsti di applicazione della medicina, poichè i puntini bianci erano ancora al loro posto (!), come disposto dalle istruzioni ho filtrato per 2 giorni con carbone attivo e ho immesso nuovamente 5 ml di medicina per 100 litri. Purtroppo poco dopo aver immesso la nuova dose di medicina un altro cardinale è morto! Successivamente sono deceduti altri due Cardinale portando a 5 i decessi totali, avvenuti tutti a spese dei pesci di taglia più piccola. Al termine degli ulteriori 5 giorni di cura la malattia non è apparsa essere regredita in nessuna maniera.
Ho quindi filtrato con carbone per altri due giorni e mi sono recato presso un altro negozio. Qui mi è stato dato come medicinale per i puntini bianchi "Exit" della eSHa. Il titolare mi ha detto che è un prodotto molto efficace che utilizza anche lui negli acquari del negozio e che così sarei dovuto riuscire a risolvere, mi ha inoltre consigliato di riportare la temperatura dell'acqua a 25 gradi per non stressare più di tanto i pesci dato che il prodotto avrebbe certamente funzionato con efficacia e non serviva dunque tenere la temperatura alta (per bloccare il ciclo riproduttivo del parassita). Ovviamente una volta a casa ho provveduto prontamente ad abbassare la regolazione del riscaldatore a 25°C!
Il dosaggio prevedeva la somministrazione di 20 ml di medicinale per 100 litri il primo giorno, quindi 10 ml il 2° e 10 ml il 3° giorno. Dopo il terzo giorno ho potuto verificare (con sollievo) che molti puntini erano già spariti anche se non tutti erano stati completamente debellati. Seguendo le indicazioni delle istruzioni (e del negozio) ho continuato la somministrazione di 10 ml anche per il 4° e il 5° giorno. Dopo 5 giorni di somministrazione del medicinale della eSHa (ciclo massimo completato!) il problema dei puntini bianchi è stato risolto completamente!
Ora devo attendere una settimana per essere sicuro che non ci siano recrudescenze della malattia, poi potrò inserire qualche altro pinnuto.......
Per intanto ho iniziato il filtraggio con carbone attivo per purificare l'ambiente.
Non saprei dire come mai il primo prodotto utilizzato ("Ichthyodrops" della SHG) non abbia avuto successo mentre il secondo ("Exit" della eSHa) sia stato così efficace. Tra l'altro su nessuno dei flaconi dei due prodotti è riportato il principio attivo utilizzato anche se la marcata differenza di dosaggio tra i due farebbe supporre principi attivi del tutto differenti uno dall'altro............

MarioMas 04-12-2007 01:10

salve qualcuno sa dirmi quanto tempo intercorre tra l'attecchimento del parassita all'epidermide del pesce e la formazione dell'involucro bianco(fase gia avanzata)???

lele40 04-12-2007 23:11

Obbiettivamente penso che non ci sia un tempo stabilito. Il pesce all'occhio di un esperto dapprima mostra segni di infastidimento, cioe' vedi che si sfrega ripetutamente contro gli oggetti e successivamente compariranno i primi puntini che sono in pratica i segni del parassita. Molte volte, pur notando uno sfregamento, sul pesce non compaiono puntini ed e' segno che il pesce ha risolto da se la patologia.

MarioMas 05-12-2007 00:03

Secondo un discorso fattomi da un negoziante, in pratica ci vogliono tre giorni per manifestare i puntini bianchi,cioe' dall'attecchimento del parassita fino alla formazione del bozzolo bianco,cioe termine del ciclo, il che vuol dire che se si immette una fonte di parassiti,e lo stesso giorno questo attecchisce, dopo tre giorni dovrebbero comparire i puntini, quindi secondo te questo discorso non regge???

lele40 05-12-2007 20:49

Quote:

il che vuol dire che se si immette una fonte di parassiti,e lo stesso giorno questo attecchisce, dopo tre giorni dovrebbero comparire i puntini, quindi secondo te questo discorso non regge???
Non so quanto regga i non regga...sta di fatto che molti parassiti e batteri vivono in uno stadio latente all'interno dell'acqua e della flora batterica facendone cioe' parte. Solo in determinate circostanze questi attaccano i pesci o meglio essendo sempre presenti è sottointeso che ogni pesce è soggetto ad essere attaccato. Sta nella sua condizione fisica essere o meno in grado di combatterlo....stesso discorso per gli umani.

MarioMas 05-12-2007 21:37

Ho capito, comunque e' un discorso troppo teorico forseil mio. Bisognerebbe - penso - per stabilirlo, prendere un pesce ed immetterlo in acque assolutamente prive di parassiti e flora batterica, ma questo non so se e 'possibile -28d#

lele40 05-12-2007 23:29

I biologi nei loro studi causano le patologie, suppongo prelevando gia' il parassita, non in uno stadio latente e lo immettono in vasche con piu' pesci. Lì testano il grado di difesa o di immunita' dei pesci, testano i medicinali, etc... non penso che usiano acque pure cioe' non mature poiche' il pesce andrebbe incontro ad altre patologie.

MarioMas 06-12-2007 00:34

ricevuto:D, cmq un altro dato che trovo discordante leggendo in vari siti e letterature e' la durata di vita del parassita alla fine della quale muore se non si incista, chi cita 24,chi 48, chi 76ore,chi addirittura 4 giorni di permanenza nelle acque in stato non incistato,nella scheda qui c'e' scritto che se entro 48ore non trova un ospite muore, e' attendibile al 100% :-)) ???

lele40 06-12-2007 22:31

Quote:

e' attendibile al 100% ???
Lo ha scritto Dieter Untergasser, io l'ho solo riportato ;-)

enzo71 09-01-2008 19:12

I tomiti hanno vita breve. Se non riescono ad attaccare un pesce, degenerano e muoiono.
Mi è capitato che una coppia di pesci è stara attaccata da questa malattia accortomi troppo tardi non sono riuscito a curarli pensavo fossero spacciati e invece -05 tutto sparito nessun punto bianco nessuna epidemia in vasca tutti salvi #19
Fortuna? #24

cell73 08-02-2008 22:48

strage x medicinale inefficace
 
Questa è la lettera che ho spedito alla ditta superHi-Liquidqualche mese fa. "Salve vi scrivo per raccontarvi la mai esperienza, avevo un bellissimo acquario della ferplast cayman 110 scenic da 240 litri netti con all interno 2 discus, 2 ancitrus, 6 corridoras, 10 neon, 3 puntios dionisi, 2 bothia macracanta, 5 melanotaenia, 5 guppy, 1 farlowella acus, moltissime piante per cui un buon impianto di co2. Usavo prodotti serra visto che allo zoodom di torri di quartesolo(vicenza) cerano quelli poi ho scoperto un negozio a bassano del grappa (la carica dei 101) dove tiene altri prodotti tra cui i vostri e cosi ho iniziato a provare i vostri mangimi secchi x i pesci visto che sembrano i più completi come vitamine finche un triste giorno appaiono alcuni punti bianchi a un bothia e un discus subito preso dal panico ho iniziato a girare in internet e tutti consigliavano un prodotto della serra ma io ho preferito sentire il consiglio del negoziante il quale mi ha dato un vostro prodottto assicurandomi che è uno dei migliori in commercio (ICHTHYODROPS), subito ho tolto la spugna nera dal filtro e messo 15ml del prodottodopo alcuni giorni anche l' altro bothia iniziava apresentare qualche puntino mentre il primo bothia iniziava a rienpirsi, qualche giorno ancora e le cose peggiorano anche i puntios iniziano ad avere qualche puntino e inizia a morire un melanotaenia e un guppy tra l' altro il più ansiano il primo pesce che ho avuto. Nel frattempo ogni giorno rileggo quello che c'è scritto sul medicinale e non contento vado nel sito vostro a vedere se trovo qualcos'altro. Al quinto giorno inizio con i carboni a rimetto la spugna nera due giorni cosi e le cose peggiorano a vista d'occhio i puntios presentano molti punti bianchi e i bothia non so cosa li tengono ancora in vita non riesco quasi più a guardare quello che era il mio bel acquario, ok decido di continuare con questa terapia tolgo i carboni e il solito filtro nero e rischio 18ml di prodotto la mattina raccolgo già due guppy morti oltre che al farlowella acus (mitico pesce ago dove nessuno dei miei amici lo vedevano ero io che li aiutavo), il giorno dopo un puntios e finalmente un bothia non resistevo più vederlo cosi messo male, oggi la catastrfe l' altro bothia, 2 puntios, 1 corridoras. Cosi sono andato a parlare di nuovo con il negoziante il quale mi dice che probabilmente la carica batterica del mio acquario è riuscito a neutralizzare il medicinale???come mai??? dovevo usare una vasca vuota senza carica batterica solo per infermeria. Allora scusate questo massacro che ho fatto e solo perchè non sono riuscito a leggere nelle righe nascoste che il prodotto non andava bene per la mia vasca forse se avessi usato altri prodotti non sarei qui a scrivervi ora ma a guardare i miei pesci che scorazzano in giro per l' acquario. Domani iniziero una nuova cura cosi spero di salvare qualcosa." Oggi l' acquario ha ripreso a funzionare bene grazie al prodotto della sera che a parere mio consiglio. cell73@inwind.it

lele40 09-02-2008 11:51

A mio modo di vedere, questa stiuazione non e' stata causata dal medicinale ...la non riuscita terapia e stata causata molto probabilmente da una aggressione particolarmente sostanziosa del parassita ed aggiungo anche a dosi eccessive - che preso dalla disperazione - hai introdotto. Anche io rimango dell'idea che i prodotti medicali della Sera sono al momento migliori di altri ,lo dterminano il fatto le quantita' di cure con successo che si sono avute. Rimane il fatto pero' che molti altri utenti e acquariolfi hanno usato lo stesso tuo medicinale con successo....e' sempre opportunoo quindi leggere con molta attenzione i bugiardini dei medicinali, a volte sostanze disciolte a ns insaputa nelle vasche possono determinare situazioni tali da rendere alcuni medicinali inefficaci contro le patologie.
Una carica batterica favorisce lo sviluppo di patologie e quindi se presente sicuramente può ostacolare il medicinale e rendere le terapie piu' lunghe e talvolta senza successo.
Spiego meglio: non e' il medicinale inefficace ,ma la carica batterica presente e' origine di parassitosi e batteriosi e quindi, se presente, sottopone i pesci gia' debilitati dal primo attacco a continui attacchi da parte di agenti contaminanti. Tieni presente però che una carica batterica in una vasca e' solitamente presente su vasche con un lungo periodo di vita del filtro.

skybs81 16-11-2011 15:55

Buongiorno a tutti.
Da due settimane ho inserito i primi pesci nel mio acquario da 100l lordi: 2 bothia macracantus, 2 botia lohachata e 2 ancistrus. Premetto che l'acquario è attivo da agosto e fino a due settimane fa erano presenti solamente piante e lumache (ora scomparse grazie ai botia).
L'inserimento in acquario dei pesci è avvenuto gradualmente, ovvero lasciandoli nella busta li ho immersi nell'acqua dell'acquario per circa 45 minuti in modo che prendessero l'abitutidine alla temperatura, dopo di chè ho iniziato ad inserire nella busta un bicchierino di acqua dell'acquario ogni 5 minuti (prima ho misurato i valori del ph dell'acqua in busta che risultava a 8, mentre la mia dell'acquario è pari a 7-7,5). Dopo circa un 20 minuti li ho liberati nell'acquario.
I 2 botia lohachata e i 2 ancistrus sono quelli che si sono adattati meglio all'ambiente infatti hanno subito iniziato a sifonare il fondo ed i vetri.
I 2 botia macracantus si sono subito trovati un posto al riparo e non li ho più visti, 1 dei 2 si è nascosto dentro l'anforetta ed esce solamente durante le ore notturne, mentre l'altro si nascondeva sotto la tana di rocce che ho creato.
2 giorni dopo l'inserimento ho trovato il botia macracantus (quello che si nascondeva sotto la tana di rocce), morto, penso perchè non si è ambientato bene.
Mi sono quindi preoccupato subito dell'altro, che invece era rintanato dentro la sua anfora.
Chiuso il capitolo morte di un esemplare, mi sono dedicato a visionare i comportamenti dell'unico botia macracantus, il quale mangia poco ed esce pochissimo dalla sua tana.
Stamattina ho notato il botia con 3-4 puntini bianchi, ed ho pensato subito all'ictio, quindi mi sono documentato e mezz'ora fa ho iniziato ad alzare la temperatura dell'acqua a 30° e spento le luci.
Per ora non vorrei intervenire con alcun medicinale, in quanto spero che l'innalzamento della temperature possa ammazzare questo parassita, voi cosa mi consigliate?
I valori della mia acqua sono:
Ph = 7-7,5
Kh = 2
Nitrati = 7
Nitriti = Assenti
Vorrei inserire un'areatore che possa movimentare l'acqua, dite che può aiutarmi?

Grazie

tiddi 22-11-2011 16:26

ciao!
volevo sapere se tutti i pesci possono contrarre in egual misura lìictio o se ci sono specie più sensibili.
grazie!

crilù 22-11-2011 19:43

Gli invertebrati non sono colpiti normalmente. Gli altri pesci chi più chi meno possono essere tutti soggetti. Dipende dallo stato di salute e dalle difese immunitarie del pesce.
Ciao

Carmine85 04-12-2011 23:38

Quote:

Originariamente inviata da tiddi (Messaggio 1061260097)
ciao!
volevo sapere se tutti i pesci possono contrarre in egual misura lìictio o se ci sono specie più sensibili.
grazie!

ciao,
i protozoi di questo genere, trovano i loro ospiti con un comportamento molto complesso e in risposta ai segnali chimici diversi...in generale comunque sono principalmente stimolati da aminoacidi che comprendono la superficie dell'epidermide del pesce in modo da avere una rispossta chemiotattica... comunque in buona misura, sono tutti attaccabili da questo tipo di parassita...anche alcuni invertebrati...

lupoalba 07-02-2012 20:28

Quote:

Originariamente inviata da xiphias_gladius85 (Messaggio 1061287469)
Quote:

Originariamente inviata da tiddi (Messaggio 1061260097)
ciao!
volevo sapere se tutti i pesci possono contrarre in egual misura lìictio o se ci sono specie più sensibili.
grazie!

ciao,
i protozoi di questo genere, trovano i loro ospiti con un comportamento molto complesso e in risposta ai segnali chimici diversi...in generale comunque sono principalmente stimolati da aminoacidi che comprendono la superficie dell'epidermide del pesce in modo da avere una rispossta chemiotattica... comunque in buona misura, sono tutti attaccabili da questo tipo di parassita...anche alcuni invertebrati...

Racconto la mia:
Ho un piccolo acquario da 40 litri superaffollato(black moor, oranda coda a velo, occhi di drago e una carpetta) in attesa di riuscire a mettere su il 215 della askoll che ho gia acquistato.
Giovedi sera capisco che quei puntini bianchi che da un paio di giorni noto sulla coda del black moor sono questi fastidiosi parassiti, e contemporaneamente capisco alcuni dei comportamenti strani che avevo notato nei giorni precedenti (mi sembrava che l'ultimo pesce acquistato si strusciasse sul fondo)
Fortuna che venerdi nonostante la neve son riuscito a trovare un negozio aquariofilo aperto (lo stesso che mi ha venduto l'ultimo pesce) che mi ha dato faunamor della acquarium munster che era quello che stava usando lui in vasca (guarda caso)
Lui mi ha consigliato di mettere 40 gocce in unica somministrazione ma io non mi son fidato e seguendo il buggiardino ho somministrato 8 gocce il venerdi appena rientrato e 4 il sabato mattina. Continuo a seguire le istruzioni che mi dicono di non filtrare l'acqua ne di cambiarla fino alla prossima somministrazione sabato prossimo, ma i puntini sono scomparsi domenica mattina e i pesci hanno ripreso il loro normalissimo comportamento.
Il farmaco da quello che posso capire ha 4 principi attivi per coprire ad ampio spettro varie categorie di malattie (e questo non mi piace molto, avrei preferito usare esclusivamente il blu di metilene) ma effettivamente avere sempre in casa un medicinale capace di agire (a questo punto direi efficacemente) su svariate malattie che possono scatenarsi sui nostri piccoli silenziosi amati animaletti, puo essere veramente utile.

crilù 08-02-2012 00:32

Grazie per la tua esperienza.

annyflute 08-02-2012 20:57

quando il mio acquario si è infestato di ictio, in negozio mi hanno dato delle gocce che si chiamano fmc contenenti blu di metilene, e ad una mia amica sempre delle gocce blu ma che si chiamavano proprio ictio

crilù 08-02-2012 21:49

La marca?

annyflute 09-02-2012 11:16

le mie dajana, le sue non hanno marca, in tutta la boccetta c'è solo un etichetta rossa con scritto ictio e le dosi

tribal123 13-02-2012 20:20

Ciao a tutti,
nel mio acquario 120 Lt un carassius ha manifestato oggi alcuni puntini bianchi.
Ho preso il blu di metilene 1:100 e pensavo di:
  1. togliere il carbone dai filtri
  2. mettere la dose di circa 36ml e contemporaneamente innalzare la temp a 32.
  3. mantenere così per 3 gg.
Non ho aereatore ma lascerei i filtri in funzione (senza carbone)

alla fine procedo al cambio acqua solo del 30% e rimetto carbone nuovo?

domy.1975 25-03-2012 12:28

Ictio.
 
Salve, sono un utente registrato da poco tempo ed ho un problema con la malttia dei puntini bianchi. Premetto che ho in casa dell'azzurrante e nient'altro ma neanche l'aeratore come ho letto in alcuni post. Potete aiutarmi?????
Volevo sottolinare che ho sospeso l'illuminazione, il co2 e la fertilizzazione.
Grazie in anticipo.

crilù 25-03-2012 12:32

Queste sono le schede malattie, aprite un topic nelle sezioni apposite.
Comunque alzare la temperatura a 29/30°, aeratore in funzione 24 ore su 24, è INDISPENSABILE.
Togliere carbone attivo, spegnere eventuale CO2.

domy.1975 25-03-2012 12:53

Grazie della risposta celere ed a presto.

jackal21 07-04-2012 03:30

io per debellare la malattia ho messo blu di metilene (datomi gia diluito dal negoziante), alzato la temperatura a 27°,senza areatore,tempo 2 settimane alcuni dei pesci + colpiti sono morti (avevano i puntini gia da 3 giorni quando ho iniziato la cura,ed erano veramente pieni), gli altri son sopravvissuti, ho aspettato ancora un'altra settimana e ho fatto un cambio parziale di circa 1/3 dell'acqua, niente carboni attivi,ho solo fatto dei cambi parziali di circa un litro e mezzo al giorno per la settimana successiva.
ciaoa

anthony_ 11-05-2012 15:45

i miei pesci si sono attaccati questa malattia e il negoziante mi ha consigliato Oidmol... va bene come farmaco secondo voi? perchè quel negoziante che andavo non mi ispirava molta fiducia


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 21:11.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,16397 seconds with 14 queries