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keronea 23-10-2006 22:29

Quantità e qualità di luce
 
1) Quanta luce è necessaria per poter allevare in salute i propri ospiti?

SPS = ? circa
LPS = ? circa
Molli = ? circa

2) Che effetto ha la luce sull'ossidoriduzione?

3) Quale qualità di spettro stimola le Cromoproteine fluorescenti e riflettenti?

4) L'indice di CRI deve necessariamente essere superiore a 80?

5) Che valore d'importanza ha il PUR?


ho buttato giù alcune domande le quali sono sempre fonte di discussione e mai di soluzione.

a Voi la parola.

mariobros 30-10-2006 18:36

secondo me il problema principale da risolvere è: a quanti w corrisponde la luce solare a mezzogiorno a un metro di profondità?
poi si può agire sulle sfumature tipo la gradazione kelvin
mi sbaglio?

keronea 31-10-2006 12:20

mariobros, La luce solare varia in base alla longitudine, latitudine.
Diciamo che hai tropici (in generale) la quantità di Lux in una giornata serena viene classificata con un'intensità di 100.000 Lux per la gradazione Kelvin basati su quella solare che si attesta a 8.000°K circa.

faccio presente che un bulbo al alogenuri metallici da 1000w genera mediamente 80.000 Lux

PEPPECL 31-10-2006 12:45

E allora la cosa giusta sarebbe sapere, per ogni tipo di corallo, quanti par esattamente occorrono alla loro corretta crescita in modo da poterli illuminare con delle lampade di potenza sufficiente senza ne esagerare a vantaggio d'enel ne scarseggiare a svantaggio dei coralli.

keronea 01-11-2006 22:48

PEPPECL, La maggior parte dei coralli che allviamo vive ad una profondità non al di sotto dei 15 metri.
In ogni caso la scelta in base alle esigenze di ognuno di essi andrebbe fatta ma... siamo abituati al fritto misto.

mariobros 02-11-2006 02:37

Quote:

In ogni caso la scelta in base alle esigenze di ognuno di essi andrebbe fatta ma... siamo abituati al fritto misto.
sarebbe interessante fare un articolo in cui si indicassero gli animali da poter tenere insieme per avere un ambiente ottimale, almeno come linea guida. così sarebbe anche più facile stabilire l'quantità e la qualità di luce da utilizzare, senza dover ricorrere a compromessi a causa del fritto misto.
Quote:

mariobros, La luce solare varia in base alla longitudine, latitudine.
Diciamo che hai tropici (in generale) la quantità di Lux in una giornata serena viene classificata con un'intensità di 100.000 Lux per la gradazione Kelvin basati su quella solare che si attesta a 8.000°K circa
sulla latitudine e la longitudine non c'erano dubbi, però i 100.000 lux sono standard, variano con la profondità, sono la misura di picco?

pieme74 02-11-2006 09:58

come si fa a sapere a che profondità viene pescato un corallo,
una stessa specie può vivere a profondità notevolmente diverse,
l'unico modo è quasi sempre osservare in vasca l'animale e capire dal suo comportamento se alzarlo o abbassarlo.

mariobros 03-11-2006 02:30

Quote:

come si fa a sapere a che profondità viene pescato un corallo
alcuni animali vivono solo in determinati margini di profondità, altri hanno sbalzi enormi, quindi se riuscissimo a sapere quali sono gli animali a cui la profondità eccessiva da fastidio potremmo fare acquisti più ponderati.
per esempio, la butto li: fino a quale profondità troviamo le pocillopore? o le acropore? ovviamente parliamo di animali delicati, e non di sarcophyton che vivono quasi ovunque e con acque anche non ottime

NIKO 03-11-2006 02:35

mariobros, penso allora che avremmo tutti vasche monotematiche o quasi, ma come scritto sopra il fritto misto piace :-))

L'unica sarebbe scegliersi un biotopo e seguirne la realizzazione, tipo laguna, cresta del reff, etc etc

pieme74 03-11-2006 10:39

Quote:

Originariamente inviata da mariobros
Quote:

come si fa a sapere a che profondità viene pescato un corallo
alcuni animali vivono solo in determinati margini di profondità, altri hanno sbalzi enormi, quindi se riuscissimo a sapere quali sono gli animali a cui la profondità eccessiva da fastidio potremmo fare acquisti più ponderati.
per esempio, la butto li: fino a quale profondità troviamo le pocillopore? o le acropore? ovviamente parliamo di animali delicati, e non di sarcophyton che vivono quasi ovunque e con acque anche non ottime

guarda che rimanendo sulle acropore non solo ogni specie può variare da 0 a 20#25 metri , ma anche la stessa specie si adatta a diverse profondità,
ti potrei fare l'esempio della efflorescens o della florida ecc...

*Tuesen!* 05-11-2006 12:22

Quote:

1) Quanta luce è necessaria per poter allevare in salute i propri ospiti?

SPS = ? circa
LPS = ? circa
Molli = ? circa

2) Che effetto ha la luce sull'ossidoriduzione?

3) Quale qualità di spettro stimola le Cromoproteine fluorescenti e riflettenti?

4) L'indice di CRI deve necessariamente essere superiore a 80?

5) Che valore d'importanza ha il PUR?


ho buttato giù alcune domande le quali sono sempre fonte di discussione e mai di soluzione.

a Voi la parola.
-Bhè, la prima domanda è piuttosto vaga....non conosco la quantità minima di luce necessaria al corretto allevamento dei coralli...ma posso garantirvi che non è tutta quella che generalmente usiamo. Sono passato da 960 Wdi HQI a 390 W di tubi T5 , ho migliorato i colori e la crescita è rimasta pressochè invariata...indi.... (mi riferisco a SPS e LPS).
- La luce sullossidoriduzione ha il seguente effetto: a causa degli organismi che operano la fotosintesi(alghe inferiori, superiori e batteri autotrofi fotosintetici) si ha un'aumento dell'ossigeno nell'acqua fino al livello di saturazione. Questo permette ai batteri ossidanti di svolgere il loro sporco lavoro senza carenze di quest'ultimo.(ossidazione). Per quanto riguarda la riduzione la luce ha molta poca influenza....anzi in alcuni casi può addirittura inibirla (se, per esempio, vengono illuminate aree con carenze di ossigeno atte a ridurre i NO3, si possono formare delle alghe che , emettendo ossigeno, permettono ai batteri eterotrofi anaerobici facoltativi di respirare ossigeno bloccando la disgregazione dei NO3). L'unico processo riduttivo che mi viene in mente è a opera di batteri autotrofi fotosintetizzanti (i ciano), che invece di respirare l'Ossigeno dei NO3 scindono l'NO3 per ricavare ammonio/ammoniaca con conseguente riduzione.
- Riguardo lo stimolare le cromoproteine fluorescenti e riflettenti si nota che la gamma degli UV stimola la formazione di proteine fluorescenti per proteggere il tessuto da eventuali danni che questi possono arrecare. Queste proteine emettono il loro colore (rosa o verde) sotto radiazione blu. Per la formazione di proteine riflettenti la radiazione blu ha molta responsabilità. La pocilloporina , per esempio, si forma bene con forte radiazione blu e la si può vedere con presenza di radiazione rossa.
-L'indice CRI , a mio avviso, serve solo per vedere i colori reali dei coralli ....vi ritrovereste con una vasca giallo piscio.....meglio che sia inferiore a 80 IMHO.
-Il PUR è importante per sapere quale e quanta radiazione emessa dal sistema di illuminazione è sfruttata per la fotosintesi......personalmente sapere che le lampade utilizzate hanno i giusti picchi sulla stimolazione delle principali clorofille è più che sufficiente....IMHO. :-))

mariobros 07-11-2006 17:35

chiarissima la risposta alle domande 1 e 2, ma potete essere un pò più chiari sul CRI e PUR? per cominciare che sono e a che si riferiscono?

conviene proteggere i coralli dagli uv schermando la lampadina al 100% con il temprato da 5mm, o meglio il borosilicato da 3,3mm ch3 scherma un pò meno ma lascia passare un pò più di luce dato il minor spessore?

keronea 08-11-2006 09:53

CRI= Indice Resa Colore
PUR= Radiazione Fotosintetica Utilizzabile

La schermatura dei bulbi (come oramai è noto) viene condizionata dal modello che si utilizza.

zeno101 09-11-2006 11:26

Quote:

Originariamente inviata da keronea
CRI= Indice Resa Colore
PUR= Radiazione Fotosintetica Utilizzabile

La schermatura dei bulbi (come oramai è noto) viene condizionata dal modello che si utilizza.

Credo che sia PAR derivando dall'espressione inglese photosynthetically active radiation ed è importante (forse più per i produttori di lampade che per gli appassionati). QUalcuno lo misura in vasca?

ik2vov 09-11-2006 11:47

Benvenuto zeno101,

il PAR lo misuriamo in diversi.

Ciao

keronea 09-11-2006 14:38

zeno101,

PAR = photosynthetically active radiation
PUR = photosynthetically utilizable radiation

entrambe importanti

bardock 09-11-2006 21:27

domanda da ignorante.... leggendo la spiecazione sul CRI mi è venuta spntanea una domanda... ma se la gamma UV stimola la generazione di proteine che sono responsabili della resa cromatica(e soprattutto proteggono il corallo dalle radiazioni UV). detto questo... come mai allora su tutte le nostre lampade HQI vengono utilizzati i filtri UV?? non sarebbe meglio evitarli??

zefiro 10-11-2006 13:03

bardakssj, gli uvb e uvc sono dannosissimi provocano ustioni ai tessuti umani e animali, sono dannosi per la retina e determinano mutazioni del dna e cancro alla pelle..
quindi vanno schermati adeguatamente anche per nostra protezione..
gli uva invece sono più utili e meno dannosi...

keronea 10-11-2006 14:30

Nello specifico : UV-A (400-315 nm), UV-B (315-280 nm) e UV-C (280-10 nm).

*Tuesen!* 13-11-2006 22:59

:-))
http://www.aquagarden.it/2006/settem...coli/pig_5.gif

+Carletto+ 13-11-2006 23:13

non è che potresti scriverci anche 2 parole?

bardock 14-11-2006 09:11

Quote:

Originariamente inviata da zefiro
bardakssj, gli uvb e uvc sono dannosissimi provocano ustioni ai tessuti umani e animali, sono dannosi per la retina e determinano mutazioni del dna e cancro alla pelle..
quindi vanno schermati adeguatamente anche per nostra protezione..
gli uva invece sono più utili e meno dannosi...

Ok grazie... ora ho capito

Quindi i filtri UV non servono solo a proteggere i coralli ma anche noi dalla nostra passione

ma anche le normali alogene producono raggi UV?? lo chiedo perchè in casa abbiamo particamente solo lampade alogene

zefiro 21-11-2006 23:32

sulle alogene ho letto che le lampade alogene con bulbo al quarzo emettono anche esse uv tanto che possono sbiadire gli oggetti che illuminano...per ovviarvi bisognerebbe schermarle con un vetro..o comprare lampade con bulbi uvstop...

geko79 03-12-2006 18:53

Partiamo dal presupposto che tutti i coralli hanno margini di adattabilità abbastanza alti

Teoria verificata nelle mie vasche:

La luce non andrebbe analizzata come valore indipendente , ma come valore dipendente da almeno un'altra variabile , la quantita' di elementi e nutrienti disciolta in acqua.

Esempi:
1)150w hqi e pochissimo carico organico

si nota come i colori di acropore rimangano belli a vedersi anche se la crescita è mooooolto lenta , il loro mantenimento risulta possibile rimanendo legato alla presenza di nutrienti che se in eccesso porta non alla morte dei corlalli ma ad un inscurimento dei tessuti.

2)400w e molto carico organico

I colori rimangono belli e la loro crescita risulta veloce.Il mantenimeto è anche in questo caso possibile e piu' facile(obiettivo bei colori) se si diminuiscono leggermente i nutrienti , ma se dovessero scendere sotto una certa soglia si rischia di far sbiancare i coralli.

Dunque posso affermare che a parita di valori perfetti o quasi di ca , kh , ph , no3 , e po4 , il quantitativo di nutrienti disponibili per l'alimetazione di tutte le alghe
, tra cui le zooxantellae è imporantissimo per effettuare la scelta dell' illuminazione

Per la temperatura di colore della luce sono daccordo a discuterne per ottenere dei colori che piu' si adattano al nostro piacere visivo.

metic 08-12-2006 00:08

...dico la mia:
- ho montato 2 lampade da 150W OSRMAM NWD laterali inclinate (6400K) ovviamente gialle ma non eccessivamente ed una AC 14000K Plus centrale.

ovviamente CRI elevato ma la sommatoria da una colore realistico.

Crescita (nonstante non abbia reattore di Calcio) e alimento solo muovendo il fondo 2cm prima di andare a letto e 2 gocce di CPV è in fase di notevole incremento.

Faccio notare che se gli NO3 sono alti quando si montano le 6400 le zooxantelle vanno a nozze e tra il colore giallino e il marrone delle zoox il corallo oltre a stentare a crescere sembra soffocare..

Ma se GLI NO3 sono decenti (0 test salifert) questa combinazione di luce è notevole (esaltando bene gialli e blu...)

ciauzz

PEPPECL 08-12-2006 12:39

Quote:

Originariamente inviata da pieme74
come si fa a sapere a che profondità viene pescato un corallo,
una stessa specie può vivere a profondità notevolmente diverse,
l'unico modo è quasi sempre osservare in vasca l'animale e capire dal suo comportamento se alzarlo o abbassarlo.

Ma allora la cosa diventa più semplice, basta sapere per le specie che solitamente alleviamo in acquario in che fascia di profondità vivono in natura (minima e massima), riprodurre in acquario una illuminazione corrispondente ad una determinata profondità (naturalmente quella che possiamo realizzare e/o che ci conviene di più anche a livello economico) ed inserire tutti quegli animali che in natura possono essere presenti a quelle condizioni di luminosità....

FIAT600 06-05-2007 23:23

Quote:

Originariamente inviata da geko79
Partiamo dal presupposto che tutti i coralli hanno margini di adattabilità abbastanza alti

Teoria verificata nelle mie vasche:

La luce non andrebbe analizzata come valore indipendente , ma come valore dipendente da almeno un'altra variabile , la quantita' di elementi e nutrienti disciolta in acqua.

Esempi:
1)150w hqi e pochissimo carico organico

si nota come i colori di acropore rimangano belli a vedersi anche se la crescita è mooooolto lenta , il loro mantenimento risulta possibile rimanendo legato alla presenza di nutrienti che se in eccesso porta non alla morte dei corlalli ma ad un inscurimento dei tessuti.

2)400w e molto carico organico

I colori rimangono belli e la loro crescita risulta veloce.Il mantenimeto è anche in questo caso possibile e piu' facile(obiettivo bei colori) se si diminuiscono leggermente i nutrienti , ma se dovessero scendere sotto una certa soglia si rischia di far sbiancare i coralli.

Dunque posso affermare che a parita di valori perfetti o quasi di ca , kh , ph , no3 , e po4 , il quantitativo di nutrienti disponibili per l'alimetazione di tutte le alghe
, tra cui le zooxantellae è imporantissimo per effettuare la scelta dell' illuminazione

Per la temperatura di colore della luce sono daccordo a discuterne per ottenere dei colori che piu' si adattano al nostro piacere visivo.


La scelta dell'illuminazione credo sia una delle cose più importanti che fino a questo momento non ho afferato da tutti questi discorsi. #07
sto affrontando un enorme problema in vasca dopo il cambio da 150 a 250 watt hqi. premesso che tutto era splendidamente in salute con 150, mi sono fissato (come tutti qui sul forum daltronde) a passare alle 250 w. il risultato negativo(spero più passeggero possibile) è sotto i miei occhi ogni giorno come una coltellata al cuore. tutti i coralli molli stanno malissimo. La xenia è morta (letteralemte bruciata), la cladiella è una massa informe brutta come la cacca, il sarcho e il lobophit li vedo malissimo(da due settimane in muta e sofferenti e rimpiccioliti). gli unico che stanno bene sono la caulastrea e la turbinaria, per il resto un disastro totale....anche la sinularia è in muta. inoltre l'acquaroio è strapieno di diatomee...spero passerà presto ma la vedo male e non capisco il perchè di tutto questo.... #06

rveronico 07-05-2007 09:51

FIAT600, probabilmente si sono bruciati, come noi quando con la pelle bianchiccia ci presentiamo a ferragosto al mare e ci prendiamo una bella scottata..
si puo' evitare facendo abituare gradualmente i coralli alle nuove luci, quindi tenendo inizialmente la plafo sollevata e filtrando la nuova luce anteponendo tra la plafo e la superficie dell'acqua qualcosa che faccia da schermo tipo plexiglass per esempio.
Comincia immediatamente e cerca di recuperare il salvabile, inoltre filtra con carbone l'acqua.
Ciao
Rob.

FIAT600 11-05-2007 08:27

perchè utiilizzare il carbone? che effetto positivo potrebbe avere?

rveronico 11-05-2007 12:49

se i coralli non stanno bene non vorrei avessero rilasciato sostanze velenose (terpeni?) che in caso filtreresti con il carbone.
Ciao
Rob.

FIAT600 12-05-2007 09:14

interessante, non conoscevo la cosa #24

Sesti 13-05-2007 22:31

Salve a tutti. Perchè uno dovrebbe scegliere lampade hqi e non t5,o viceversa?

FIAT600 15-05-2007 08:15

ciao sesti. ci sono 2000 mila topic aperti in merito ed anche molto recenti. ti consiglio di spulciare nella sezione "tecnica marino". ;-) e vedrai che imparerai tante ma tante cose.

kurtzisa 31-07-2007 14:44

la mia domanda sull' illuminazione e' molto diversa, che luce serve ai coralli?

allora, da quello che ho capito io la luce serve per far si che le alghe simbionti riescano ad avere una buona fotosintesi sussistendo il corallo con il loro scarto.

sapendo questo, si riesce a stabilire una, o varie, lunghezze d'onda che riescano a stimolare in maniera ottimale l'alga?

interessate spettro di assorbimento della clorofilla

guardando questo mi viene da pensare che, riuscendo ad avere emissione di luce sui 430 e 662nm abbondante i nostri coralli vivrebbero in salute, sotto una luce viola, ma in salute :P

ora la domanda e', quanta? (vedro' di muovermi per reperire led con una lunghezza d'onda uguale o molto vicina a quella data, cerchero' attraverso esperimenti e prove di laboratorio un led bianco che abbia lo spettro adatto)

Vi possso dire che, esperimenti che sto conducendo con led bianchi sull' acquario di acqua dolce con rotala rutundifoglia (pianta rossa) noto una buona crescita della stessa.

GIMMI 28-06-2009 00:39

sarebbe interessante fare un articolo in cui si indicassero gli animali da poter tenere insieme per avere un ambiente ottimale, almeno come linea guida. così sarebbe anche più facile stabilire l'quantità e la qualità di luce da utilizzare, senza dover ricorrere a compromessi a causa del fritto misto.

è UNA COSA CHE HO SEMPRE PENSATO scusate il maiuscolo me ne sono accorto dopo ma credo che rimarca ancora meglio quello che ho voluto confermare.

sarebbe veramente bello che gli "esperti" facessero una linea guida per dare modo a chi lo desidera di scegliere i coralli in base a delle caratteristiche tipiche di profondita simili per meglio allestire le ns. vasche.....

Orysoul 08-04-2010 18:09

Altro topic non interessante ma di più morto!!!!
Esperti di luce parlateeeee!!!!
che devo comprareo la plafo o i led :-))

buddha 11-04-2010 08:46

temperatura di colore
 
ho èrovato un bulbo da 20 k (hqi 250) e lo trovo molto più luminoso di un 10, u po' più azzurrino ovviamente...per i coralli qual è meglio? sps intendo..

Abra 11-04-2010 11:26

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 2963467)
ho èrovato un bulbo da 20 k (hqi 250) e lo trovo molto più luminoso di un 10, u po' più azzurrino ovviamente...per i coralli qual è meglio? sps intendo..

sei il primo che sento....che montando una 20000k la trovi più luminosa di un 10000k.

nessy 11-04-2010 14:22

Già, ritengo l'argomento molto interessante. Soprattutto per chi, oggi tanti, hanno scelto l'illuminazione a T5 e hanno parecchie possibilità di combinazioni disponibili.
Personalmente mi arrovello cercando di capire quale sia la corretta posizione di ogniuno degli SPS che ho in vasca, cercando di metteri nella posizione in cui i colori rendono meglio (sono meno marroni:-))). Alla fine, però, mi ritrovo con tutti o quasi i coralli in alto e, allora, mi chiedo se non sia meglio sostituire uno (o due) dei superattinici, o dei blu, con uno ( o due) bianco. aumenterebbe la penetrazione, credo, ma che effetto avrebbe sui colori? e sulla crescita?#24Credo che, come me, siano in tanti, soprattutto tra i neofiti, a porsi le stesse domande.

buddha 22-04-2010 22:19

luce
 
ma dare ai coralli 10 ore di luce un giorno HQI 250x2 più 2 t5 54w e che so il giorno dopo lasciarli solo con i t5 e magari il giorno con solo t5 dargli pappa (leggasi pappone o vari prodotti...)?? un bel risparmio.....se i coralli non muoiono...ma in natura non c'è mica sempre il sole e parlando di profondità la quantità di luce vaia tanto..non credete che basti alimentazione autotrofa un giorno e per lo più eterotrofa il giorno dopo.....dai dai dai..rispondete...


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