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-   -   OTS: Old Tank Syndrome (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=45774)

Claudiocs 04-06-2006 17:36

OTS: Old Tank Syndrome
 
é la sindrome degli acquari in funzione da molti anni...ne avete sentito parlare?è stata oggetto dell'intervento di j.sprung al IMAC 2005 ma non ho trovato il testo integrale della discussione.Su advancedaquarist c'è un articolo uscito di recente:in pratica dopo anni di attività biologica alcuni problemi si manifestano nell'acquario,dovuti soprattutto alla minor efficienza delle rocce vive e alla limitata biodiversità del sistema chiuso acquario.Sintomo più evidente è il livello dei nitrati cronicamente alto,oltre alla possibilità di crescita di alghe patinose e cianobatteri,perdita del tessuto dei coralli e alle volte ph basso e alto livello di durezza carbonatica.
Rimedi pochi,se non grossi cambi frequenti(25% a settimana) uniti a una sostituzione di parte delle rocce vive per ristabilire l'equilibrio tra le diverse specie di batteri.
Dopo molti anni di attività della mia vasca,ecco nitrati permanenti a 25ppm e alghe patinose/cianobatteri nonostante frequenti cambi d'acqua e fosfati a 0,001 (merk)
Volevo sapere se qualcuno si è imbattuto in questo problema e se e come lo ha risolto.
Volevo chiedere inoltre ai chimici se secondo voi,manifestati questi sintomi, l'introduzione del sistema zeovit(usato solo con zeolite zeobak zeostart e zeofood) può aiutare la filtrazione batterica delle rocce ormai divenuta poco efficace e portare a una riduzione sostanziale e permanente dei nitrati e alla conseguente riduzione delle alghe sulle rocce.
Io credo di si ma mi piacerebbe sentire l'opinione di qualche esperto chimico tipo Rovero...
Ecco i link dove potete trovare una descrizione dell'old tank syndrome:
http://www.aquariumarticles.com/read/?art=1097
http://www.advancedaquarist.com/2006/5/aafeature

emio 05-06-2006 11:22

la vasca piu' vecchia che ho avuto dopo 14 anni funzionava perfettamente
( biologicamente) ........................................per la mia esperienza non conosco questo tipo di fenomeno.......................pero' pensando che in maniera piu' o meno continuativa inseriamo sempre nuove cose in vasca, mi sembra un sistema chiuso solo in teoria..............per cui: non potrebbe trattarsi dell'ennesima leggenda ?

Claudiocs 06-06-2006 11:46

Non credo sia una leggenda dato l'interessamento di gente come Sprung e Fenner(quest'ultimo consiglia infatti,per prevenire il problema,di sostituire annualmente una piccola parte di rocce vive per tenere stabile la diversità dei vari tipi di batteri).In america,leggendo vari forum,il problema è abbastanza sentito e per essere stato oggetto di relazione al IMAC 2005 una fondatezza ci sarà..noi inseriamo in acquario nuove cose,come dici tu,ma sempre animali mai rocce vive..sono queste il cuore del problema..certo non tutti i vecchi acquari soffrono di questa sindrome,dipenderà anche da una scrupolosa manutenzione,dalla qualità delle rocce vive,dall'attrezzatura usata ecc...ma anche per logica(non essendo un esperto in biologia) è intuibile che il problema può facilmente presentarsi in quanto le condizioni che lo causano le ritengo largamente condivisibili...
Il cibo per i pesci,per i coralli,integratori vari ecc..con gli anni mica si trasformano solo in pesci più ciccioni e coralli più cresciuti...parte saranno espulsi dai pesci altra parte sarù schiumata ma una piccola parte si depositerà sempre sulle rocce sul fondo in zono poco sifonabili e piano piano,essendo un sistema chiuso,i nitrati strutturali della vasca aumenteranno,a meno che,come dicevo prima,non elimini tutti i giorni i piccoli accumuri di residui,stai attentissimo a far si che tutto il cibo sia effettivamente mangiato dai pesci ecc ecc...

emio 06-06-2006 16:41

non ho mai sifonato il fondo se non all'inizio dopo aver spurgato le rocce..................secondo me non serve a niente

cosa intendi per nitrati strutturali ?

come si puo' pensare di sostituire annualmente una parte di rocce ? dopo un anno circa si parla di acquario maturo e noi cominciamo a sostituire rocce ?
Ritengo che se una vasca è ben tenuta e matura veramente, la popolazione batterica non puo' subire depauperamenti se non a seguito di eventi particolari e/o traumatici per l'intera biomassa della vasca

pero'...............forse per old tank intendiamo cose diverse.......................quando una tank diventa old ?

Claudiocs 06-06-2006 19:52

Intendo il livello di nitrati stabili in vasca,ovvero escludo eventuali aumenti temporanei dovuti a qualsiasi altra causa...
Non c'è un momento preciso in cui una tank diventa old,negli articoli che ho inviato con i link si presume che l'invecchiamento dipenda dalla manutenzione dalla qualità delle rocce dalla popolazione e dal tipo d'alimentazione..si arriverà a un punto dove i batteri insediati nelle rocce non ce la faranno più a smaltire un certo livello di carico organico o per motivi appunto di eccessivo accumulo di quest'ultimo e/o per la limitata diversità di batteri che è venuta a crearsi.
Dopo 2/3 anni che la vasca gira al meglio,secondo me(come dice Fenner)una roccettina sostituita ogni tanto può solo fare bene...
Comunque dopo oltre10 anni la mia tank è old...nitrati stabili tra 30/40 nonostante fosfati quasi irrilevabili...cianobatteri e rocce cosparse di quell'alga patinosa violetta scuro e coralli scuri...nonostante schiumatoio potente(Bubble king 250 interno)e cambi del 20% frequenti ..adesso provo ad abbassare i nitrati con il metodo zeovit e se non cambia nulla bisognerà cambiare 50%delle rocce e dell'acqua.Se le vedi ti apparirà evidente che non ce la fanno più...

emio 07-06-2006 09:44

mah.............senti ........tu parli di una situazione che sembra la fotografia di una vasca ancora non matura..................

non vorrei sembrare categorico ma la storia delle monocolture o della scarsa biodiversita' batterica in acquario mi è sempre sembrata una favola (alla luce degli esami di biologia e microbiologia universitari fatti)
Le culture batteriche, se adeguatamente nutrite, si mantengono inalterate virtualmente all'infinito.............
quelli che tu chiami "nitrati strutturali" non si accumulano "per virtu' dello spirito santo", si accumulano solamente perche' non vengono metabolizzati dai batteri di cui parlavamo prima...............se la popolazione batterica è sufficiente, metabolizza tutto fino all'esaurimento delle scorte e comunque si moltiplica spudoratamente fino a quando c'è ciccia..............semmai il rischio è opposto cioè arrivati all'esaurimento totale del nutrimento ..............il famoso crash
i batteri non "pensano" allo sviluppo sostenibile..........si moltiplicano e basta o muoiono...............

zefiro 07-06-2006 11:42

Emio la discussione non riguarda la vasca non matura..o la vasca fatta con sistemi inadeguati ma stiamo parlando di vasche ben strutturate che girano da una decina di anni..gli articoli ci sono e sono più di uno così come le discussioni a riguardo di esperti nel settore..in una vasca non ci sarà mai la biodiversità di una barriera corallina anche in termini di organismi planctonici e microrganismi, tu pensi che con qualche kg di rocce abbiamo inserito in vasca tutte le popolazioni batteriche presenti in una barriera corallina??
è inevitabile si formino con il passare del tempo delle monocolture che hanno il sopravvento su altre come succede in tutti i sistemi chiusi..conseguenza di ciò è la hold tank syndrome..
caro emio alla luce delle tue competenze di microbiologia dimentichi però alcuni aspetti fondamentali che esiste anche la competizione batterica, se tu insemini un terreno di coltura agar/cioccolato, agar/sangue, brodo di carne..quel che ti pare..due popolazioni batteriche differenti secondo te vivranno pacifici all'infinito finchè c'è pappa??
nessuna prevarrà sull'altra in un sistema così chiuso?
dimentichi inoltre che nelle rocce i batteri vivono a strettissimo contatto aerobi e anaerobi ed i processi di nitrificazione e denitrificazion sono rapidissimi proprio per questa vicinanza e dimentichi anche che le rocce in vasca per azione erosiva della corrente per azione degli organismi che vi abitano sono soggette ad erosione appunto e disgregazione e il tutto è quella fanghiglia di materiale organico e non particolato che si deposita nella sump e sul fondo della vasca e che và a costiuire il POM...
per ovviare a tutto ciò è stato consigliato di cambiare o immettere durante i corso degli anni in vasca qualche piccola roccia viva in modo tale da apportare microrganismi nuovi...
ci sono diversi articoli a riguardo..

Claudiocs 07-06-2006 12:14

Infatti...non credo che biologi e scenziati non abbiano avuto delle prove tangibili in proposito prima di affermare certe cose e prima di portare la problematica alla conferenza americana sull'acquariofilia...gente come Fenner,Sprung e altri che vivono e lavorano solo per questo non credo si siano svegliati la mattina e abbiano "inventato"la old tank syndrome...inoltre ripeto,anche non capendo un kaiser di biologia,il discorso che fanno fila e anche a logica è decisamente condivisibile...
Ora domanda:data per assunta l'esistenza della OTS,a old tank syndrome ormai irreversibiLE(COME NEL MIO CASO...)è ammissibile che l'inserimento della zeolite con i vari zeo bak food e start possa portare a una riduzione dei nitrati grazie alla nuova coltura batterica che andrà a insediarsi?Naturalmente in seguito sostituirò parte delle rocce vive..
Zefiro che dici?Altri?

emio 07-06-2006 14:33

mi piace questa discussione...............finalmente un argomento interessante........ed anche degli interlocutori all'altezza (del discorso)

se diamo per assunto il fatto che in virtù di una certa "competizione" alla fine (dopo un certo numero di anni) prevale un solo ceppo ed avremo quindi una monocultura non credo che introducendo una roccetta od anche 3Kg. di roccia su un carico totale di 100Kg. (ipotetico) possiamo andare a variare di molto la situazione................cioè un ceppo estraneo introdotto in un ambiente completamente colonizzato avra' la peggio non dico immediatamente ma quasi......................vedrei meglio una sostituzione totale il che equivale a dire che dopo un x di anni le vasca vanno completamente riarredate.............

Per quanto riguarda l'erosione che avviene a causa dell'azione abrasiva che esercita la corrente sulle rocce ..........credo che la si possa considerare irrilevante ai fini di un calcolo sulla riduzione di massa delle rocce stesse................almeno in considerazione del fatto che parlliamo di una azione che si protrae per un numero di anni limitato, non ere geologiche..................

Comunque , a parte le dissertazioni accademiche (comunque interessanti), non credo che l'introduzione di batteri, se non in quantita' proporzionata (?) alle colonie (o alla colonia) già presenti possa modificare o contribuire a modificare la OTS (se presente)
e poi mi viene da pensare che introducendo (anche riuscendoci) una popolazione batterica in quantita' tale da poter sopravvivere in una vasca già satura (o quasi) non si creerebbe un deficit nutritivo generale che porterebbe ad un crash in ogni caso?

Benny 07-06-2006 17:44

Re: Old tank syndrome
 
Quote:

Originariamente inviata da claudio mazzei
é la sindrome degli acquari in funzione da molti anni...ne avete sentito parlare?è stata oggetto dell'intervento di j.sprung al IMAC 2005 ma non ho trovato il testo integrale della discussione.Su advancedaquarist c'è un articolo uscito di recente:in pratica dopo anni di attività biologica alcuni problemi si manifestano nell'acquario,dovuti soprattutto alla minor efficienza delle rocce vive e alla limitata biodiversità del sistema chiuso acquario.Sintomo più evidente è il livello dei nitrati cronicamente alto,oltre alla possibilità di crescita di alghe patinose e cianobatteri,perdita del tessuto dei coralli e alle volte ph basso e alto livello di durezza carbonatica.
Rimedi pochi,se non grossi cambi frequenti(25% a settimana) uniti a una sostituzione di parte delle rocce vive per ristabilire l'equilibrio tra le diverse specie di batteri.
Dopo molti anni di attività della mia vasca,ecco nitrati permanenti a 25ppm e alghe patinose/cianobatteri nonostante frequenti cambi d'acqua e fosfati a 0,001 (merk)
Volevo sapere se qualcuno si è imbattuto in questo problema e se e come lo ha risolto.
Volevo chiedere inoltre ai chimici se secondo voi,manifestati questi sintomi, l'introduzione del sistema zeovit(usato solo con zeolite zeobak zeostart e zeofood) può aiutare la filtrazione batterica delle rocce ormai divenuta poco efficace e portare a una riduzione sostanziale e permanente dei nitrati e alla conseguente riduzione delle alghe sulle rocce.
Io credo di si ma mi piacerebbe sentire l'opinione di qualche esperto chimico tipo Rovero...
Ecco i link dove potete trovare una descrizione dell'old tank syndrome:
http://www.aquariumarticles.com/read/?art=1097
http://www.advancedaquarist.com/2006/5/aafeature

bella discussione.... ( moderatori dove siete ???..mettetela in evidenza !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! )

però...

sicuro di avere la vasca in esaurimento ??

per cortesia puoi descriverci la vasca minuziosamente sia come tecnologia che come gestione ??

se hai i nitrati : sai dove avviene la denitrificazione nella tua vasca ??
hai sufficienti zone anaerobiche ??

prima di impelagarsi in porcherie simili allo zeovit....penserei a un DSB collegato alla vasca o a un refugium con macro alghe

Claudiocs 07-06-2006 20:59

Bella idea dsb o refugium,soprattutto quest'ultimo...ma non ho lo spazio per metterlo...sotto l'acquario tutto è occupato da sump e vasca di rabocco...devo risolvere diversamente.
La tecnica è berlinese classico,vasca da 500 lt,20%rocce vive ormai preistoriche,schiumatoio BK250int.,reattore di calcio korallin,hqi250x2 14000k blv,2 turbelle tunze+wavebox..varie acropore ed euphyllie giganti verdi che coi nitrati a palla stanno na favola e fanno calici in continuazione...,eliofungia,fungia,varie tridacne,caulastrea e qualcos'altro che non mi viene in mente...
Per quanto riguarda le zone di denitrificazione mi chiedi troppo...cmq fino all'anno scorso i nitrati erano bassissimi..poi pian piano sono saliti nonostante i cambi frequenti e senza aver modificato nulla nella vasca...sono proliferati i cianobatteri e le rocce si sono degradate giorno dopo giorno,parecchie hanno un velo di alghe patinose tale che passandoci con un oggetto a punta ci puoi scrivere...le alghe calcaree sia sulle rocce che sulle pareti dell'acquario sono soffocate dalla patina viola scuro..
Altri valori:calcio 480,magnesio circa 1400,fosfati quasi zero...i pesci stanno bene così come gli lps,gli sps sono più che scuri e ogni tanto qualcuno va in crisi...
C'è poco da fare,sono i nitrati alti da troppop tempo(sett./ottb.),conseguente crescita di alghe indesiderate e ulteriore peggioramento dell'efficacia batterica...praticamente un circolo vizioso..
Per quanto riguarda l'inserimento/cambio di una roccetta ogni tanto:se è fatto dai primissimi anni secondo me è utilissimo perchè previene questa situazione(Come consigliato da Fenner),certo a old tank syndrome in atto è normale che nuovi ceppi avranno la peggio...l'unico modo è sostituire almeno il 50%delle rocce tenendo magari quelle meglio ridotte e mantenendo un giusto equilibrio tra rocce piatte e rocce grosse e frastagliate(sempre per il discorso aerobico/anaeobico).
PS:avrei da ridire sul fatto che zeovit sia proprio una porcheria........dipende dall'esperienza che si è avuta col metodo,alcuni sono felici altri meno...se usata con intelligenza insieme a una buona visione dell'andamento giornaliero dell'acquario credo sia una delle tecniche migliori...cmq ritorniamo sulla old tank syndrome

zefiro 07-06-2006 21:53

http://www.advancedaquarist.com/2006...ank%20syndrome

questo l'articolo di adavance aquaristic di maggio..

aster73 07-06-2006 23:34

claudio mazzei, molto interessante la tua esperienza.
Premetto che alla sindrome ci credo e molto probabilmente io sono già stato contagiato, e fra poco anche la mia vasca :-D :-D

Il degrado delle colonie batteriche e di conseguenza del loro lavoro sembra sia assodato, e concordo, ma rimango dubbioso sul fatto che aumentano in maniera considerevole i nutrienti, i cosidetti nitrati e fosfati.

Certo che non si può negare l'evidenza, ma non penso sia questo il problema principale, penso sia anch'esso una conseguenza.

Se è vero che le rocce rappresentano il cuore dell'impianto di filtraggio dell'acqua, un rinnovamento , visto come una rigenerazione, può essere un rimedio efficace.
Allora se è un rimedio efficace , perchè apporta nuova popolazione batterica, allora anche l'inoculazione di popolazioni batteriche nuove , senza le rocce potrebbe avere la stessa efficacia, o no??

Allora anche inserire un sistema di filtraggio nuovo come la zeolite con i suoi batteri nuovi può essere efficace.

Bisogna fare delle esperienze, anche perchè finora non ho visto molte vasche in piena salute dopo un certo numero di anni.

Secondo me anche la composizione chimica dell'acqua gioca un ruolo fondamentale.
Con i nuovi sali oggi in commercio abbiamo poca esperienza e non sappiamo cosa si accumula nel corso degli anni con i vari cambi che facciamo senza contare anche che con tutti i prodotti che immettiamo, integratori e cibi vari, possiamo anche introdurre forme di composti chimicamente non stabili e non neutralizzabili.
Può essere che anche il decantato cambio periodico dell'acqua abbia come effetto un peggioramento delle condizioni che portano alla OTS.

Interessante, bisogna continuare.
Se qualcuno con vasche funzionanti da più di 5/6 anni senza interruzione alcuna , può apportare nuove informazioni, sarebbe molto gradito.

Ciao

dodarocs 08-06-2006 00:10

La vasca la conosco, ad aggiungere batteri ha gia' provato (biodiget con bioptum) ormai sono passati piu' di 2 mesi e non è cambiato niente, anche se pensavo che con questi riusciva a migliorare qualcosa.
Ora Claudio vuole provare con lo Zeovit, spero che risolva qualcosa, ma non credo che i batteri Zeovit siano efficaci ed i batteri Prodobio non servono a niente.
A questo punto secondo me è l'unica cosa da fare è cambiare almeno meta' delle rocce vive.

***dani*** 08-06-2006 09:23

per quel che vale la mia vasca ha quasi 5 anni...
nutrienti a 0,00... ma pH sempre e costantemente basso... spesso e volentieri fra 7,7 ed 8,0.

Per ora tutto in salute... e mi tocco... per un po'... anche se fra un paio d'anni dovrei rifare la vasca più che raddoppiando il litraggio e quindi reimmettendo dentro tante rocce vive...

quindi la discussione mi interessa particolarmente

zefiro 08-06-2006 10:46

Mi sa però che non ci si dovrebbe concentrare con la propria attenzione solo sulle popolazioni batteriche..
l'articolo pone l'accento su alcuni punti in particolare: negligenza nella manutenzione ed ovviamente a questo si può facilmente rimediare dato che dipende dall'acquariofilo e dalle sue capacità di gestione,
poi parla dei livelli di oligoelementi, quelli ai più sconosciuti..e non parliamo semplicemente di Mg e Stronzio..è possibile che esista un limite alla popolazione massima della vasca oltre il quale non è pensabile andare pena poi l' instaurarsi di altri problemi: quali appunto eccessiva diminuizione di oligoelementi rapidamente consumati dagli animali in crescita correlata anche ad un insufficiente apporto degli stessi con i cambi; eccesso di competizioni interspecie che stressano gli animali e ne inibiscono la crescita..innescando dei meccanismi deleteri a catena non meglio ancora specificati che porterebbero alla sindrome manifesta..
C'è poi anche la diminuizione della biodiversità(penso essere uno delle maggiori cause etiologiche dello scatenamento della sindrome)..sempre legata al sistema chiuso..biodiversità che naturalmente nel tempo diminuirà perchè per il fatto che si tratta di un sistema chiuso e non dell'oceano le condizioni ambientali (di nicchia quasi) della vasca porteranno determinate specie a svilupparsi (perchè trovano condizioni ottimali) a danno di altre che scompaiono e non vengono rimpiazzate..parliamo di microfauna, filtratori, organismi planctnonici etc etc..
da prendere in considerazione inoltre l'accumularsi di sostanze tossiche che possono accumularsi nel corso degli anni provenienti da svariate fonti..integratori commerciali e mani nostre poco pulite nella maggior parte dei casi..e che con i cambi non vengono sufficientemente diluite..
l'argomento è assai complicato e articolato, proprio per questo si parla di sindrome, e bisognerebbe partire da tutti i sintomi e i segni per risalire alle cause multifattoriali che concorrono a renderla manifesta e quindi ad una soluzione, se una ne esiste..magari possono essere anche soluzioni preventive da effettuare nel corso degli anni di gestione della vasca e soluzioni tampone per ovviare a manifesta old tank syndrome..
naturalmente al momento si dispone però di pochi dati a riguardo poche vasche colpite dalla sindrome da studiare..
occorrerebbe oltre alle vasche "sintomatiche" anche preparare un piano di studio..ma la cosa diventa complicata assai..

Claudiocs 08-06-2006 11:39

Concordo Zefiro..J.Sprung parla di diverse cause che possono manifestarsi contemporaneamente o singolarmente,anche se la più probabile si ritiene che sia relativa alla popolazione batterica delle rocce.Si è vero che quando ci sono in vasca coralli che hanno raggiunto dimensioni rilevanti possono portare all'inibizione della crescita o al degrado delle altre specie,ma questo non potrebbe però essere il motivo di alti valori di nitrati o di un ph troppo basso...
Per quanto riguarda la cattiva manutenzione,anche questa è normale che accelleri il processo perchè certo non aiuta il lavoro delle rocce ma con tutta l'attenzione del mondo sarebbe impossibile eliminare i cumuli di detriti accumulatisi negli anni dietro e sotto le rocce e nelle zone irragiungibili dell'acquario...bisognerebbe levarle e pulire il fondo,dopo tutti sti anni mi immagino cosa si ci potrebbe trovare...In conclusione credo che prima o poi,chi dopo 5 chi dopo 10 o 15 anni si troverà a dover affrontare questo pèroblema,a meno di una costante sostituzione delle rocce,immissione di nuove specie di coralli e conseguente taleamento di quelli presenti oltre che di una manutenzione perfetta...Cmq secondo me,come suppone anche aster, l'inserimento della zeolite dovrebbe aiutare(infatti i relativi batteri si insedierebbero oltre che nelle rocce nella zeolite stessa,a differenza di quelli biodigest,evitando così di essere sopraffatti dai ceppi dominanti.....)e cmq l'ho messa da tre giorni a fra un paio di mesi vi farò sapere...
Saluti a Dodaro da Roma......

ik2vov 08-06-2006 12:58

Ciao claudio mazzei, se ti puo' interessare io ho inserito la Zeolite ed il metodo Zeovit nella mia vasca "vecchia", all'epoca aveva circa 10 anni.... o meglio, le rocce avevano circa 10 anni, in quei 10 anni avevo stravolto la vasca diverse volte prima c'erano coralli LPS e molli poi principalmente LPS e qualche SPS per poi passare unicamente ad SPS, ha subito due traslochi, ma bene o male l'acqua, le rocce, la sabbia e tutto il resto era sempre lo stesso.

L'inizio del metodo Zeovit nel mio caso a lungo andare e' stato un disastro, non ho perso la vasca ma ho perso diverse colonie, avevo Po4 sistematicamente alti e stranissimamente dopo tanti anni ho rivisto la comparsa di No3.... valori nemmeno bassi..... nonostante i cambi in quantita' anche del 50% i valori scendevano per ritornare elevati nell'arco di una settimana....

Onestamente non te lo consiglio, se hai qualche domanda piu' specifica, ben volentieri.

Ciao

Claudiocs 08-06-2006 13:23

Ik2vov,grazie della testimonianza...io avevo zeovit fino ad agosto(da 3 anni) e andava tutto bene ma,non notando grossi miglioramenti nei colori dei duri ,ho provato a levarla....
Forse è successo che le rocce e i batteri zeobak si dividevano il compito e una volta lasciate da sole le rocce non ce l'hanno fatta o comunque non sono riuscite a mantenere quell'equilibrio bilogico che s'era creato...
Ma se fosse successo questo,in un anno senza zeovit e con cambi frequenti e sostanziosi la situazione sarebbe dovuta migliorare,invece niente...
Usare zeovit come filtro bilogico aggiuntivo piuttoso che come pittore di coralli(quindi senza l'uso delle varie boccette,solo bak food e start)è una buona idea e può aiutare nella prevenzione ma anche nel rimediare alla old tank syndrome,poi a condizioni dell'acquario ripristinate,piano piano e monitorando valori animali e situazione alghe tutti i giorni,si può seguire il metodo anche per migliorare i colori dei coralli,vedendo i piccoli cambiamenti del sistema a ogni aggiunta di un nuovo elemento e quindi valutando le reazioni della vasca per interrompere o cambiare i dosaggi

Benny 08-06-2006 14:05

secondo me è stato lo zeovit che durante il suo uso ha soppiantato le vecchie colonie..poi una volta dismesso sei rimasto a piedi..

nel senso che mancavano le vecchie colonie e le nuove sono schiantate ....

hai avuto leggeri picchi di ammonio ( prima non venivano perchè la zeolite l'assorbiva ) e questo ti ha sterminato la biomassa...

credo.........

continuo a suggerirti batteri e refugium con DSB

sul serio

Claudiocs 08-06-2006 14:20

Non credo,se fosse stato così grave i fosfati non si sarebbero mantenuti così bassi e i coralli non avrebbero sopravvissuto....è stata una cosa graduale non immediata,il mio acquario è in funzione da troppi anni,è ora di dargli una ringiovanita...

ik2vov 08-06-2006 14:32

claudio mazzei, ho l'impressione che abbiamo avuto una situazione molto simile, il "vero disastro" lo ho visto una volta rimosso Zeovit.... io mi sono fatto un'idea del tutto personale di quello che e' accaduto a me, lo avevo scritto anche, vediamo se lo ritrovo....

Ciao

emio 08-06-2006 16:37

ma.... fosse lo zeovit a non essere poi cosi' salutare ?
una sorta di crisi da astinenza che colpisce le vasche "assuefatte" al metodo zeovit..........
mi sembra un dato ricorrente in modo significativo................
che Benny (una volta tanto) ci abbia indivinato ?............. incredibile

ik2vov 08-06-2006 17:21

Non trovo il post ma ho trovato lo scritto sull'hard disk... lo riporto nuovamente.

Partendo dal presupposto che non posso spiegare il motivo per il quale ad altri non sia funzionato il metodo Zeovit, racconto UNICAMENTE la mia esperienza con detto metodo, cosa ho riscontrato direttamente e quali sono state le mie conclusioni.

Andiamo per cronologia....

In data 26.3.2005 ho iniziato il metodo, sono partito con la mia vasca. La mia vasca e' forse una vasca "anomala", le rocce sono mie al 90% da circa 12 anni come anche alcuni animali (turbinarie) sono state spostate di vasca piu' volte nell'arco degli anni ma sono bene o male sempre quelle, sono circa 120Kg, facendo i cambi vasca ho sempre tenuto sia l'acqua che la sabbia anche se e' solo una spolverata di modo da mantenere la flora batterica presente.
Le misure 1100x650x600, illuminata con 2x250W piu' 2x39W T5, avevo fatto foto pre Zeovit per poterle confrontare piu' avanti.I valori che avevo erano:
No2=0
No3=0
Po4=0,05 - 0,06
Kh= 11
Calcio= 430-440
Magnesio= 1250
iodio e stronzio etc erano nella norma

Ho iniziato con un litro di zeolite nel reattore apposito, inizialmente per rendere meno invasivo l'utilizzo della zeolite ho utilizzato il reattore con una pompa da 700 litri ora (in uscita avevo circa 400 litri ora) ed utilizzavo alternativamente il reattore a fasi di 3 ore on ed off tramite un timer.
Ogni giorno tre volte al giorno squotevo la zeolite nella speranza di vedere la patina batterica staccarsi dalle zeoliti. Qui nasce il primo problema, come mai non si genera la patina batterica... bene o male a tutti questo film batterico compare, e' forse il motivo principale che mi ha portato a provare Zeovit... ma nulla.
Utilizzo ogni giorno 4 gocce di Zeofood e 4 gocce di Zeobak, inoltre utilizzo inizialmente 2ml di Zeostart2 in un'unica soluzione.
Passa la prima settimana sempre con la medesima conduzione, lo schiumatoio lavora regolarmente, forse un poco piu' denso lo schiumato ma comunque lavora, dopo suggerimento inizio a dosare Zeostart2 in due porzioni da 1ml, una la mattina ed una la sera, immetto Zeobak e Zeofood sempre nella medesima misura ma a differenza di prima le immetto direttamente all'ingresso del reattore Zeovit, continuo ad utilizzare il reattore 3 ore on e 3 off.
i giorni passano, ma di film batterico sulle zeoliti non vi e' acuna traccia.... mi viene risposto che alle volte succede che non si formi, di non preoccuparmi... io pero' oramai e' un mese che non nutro la vasca se non indirettamente nutrendo i pesci, per certi versi ho anche iniziato a cibare un poco di piu' i pesci nella speranza di dare qualche cosa appunto indirettamente anche agli SPS.
Decido quindi dopo un mese di fare andare il filtro Zeovit 24H consecutive, basta 3 ore si e 3 no, ora facendo lavorare il filtro sempre dovrei riuscire a vedere il benedetto film batterico tanto agoniato che mi servira' ad alimentare gli animali....
Arrivo a meta' del secondo mese, alcuni pezzi iniziano a stirare dal basso, la cosa mi preoccupa non poco, mi viene sugerita qualche azione correttiva, nulla di trascendentale, abbassare la quantita' di Zeostart2, ma per il film batterico nulla.
Scordavo di dire che effettuavo regolari cambi d'acqua nell'ordine del 5% settimanale e che le dosi di Zeobak e zeofood le utilizzavo da manuale, ovvero due volte la settimana una volta che la zeolite era "rodata".
Arrivo alla fine del secondo mese, ho perso 5 talee ed una coloina, una seconda colonia la vedo male,la tridacna Derasa che avevo da 2 anni ed era cresciuta in un modo impressionante, da 5cm a circa 18cm, da' segni di sofferenza, cambio la zolite, reinizio con Zeobak e Zeofood come da manuale shekero il reattore sempre le tre volte al giorno anche se di patina continua a non esserci l'ombra....
Passa una settimana dal cambio zeoliti, la tridacna mi lascia come anche la colonia che vedevo non troppo bene, a questo punto probabilmente sull'enfasi delle emozioni decido la rimozione immediata di Zeovit, stacco il reattore e (mio GRANDISSIMO errore) lascio i residui della tridacna morta in vasca per "sporacare" l'acqua che era a mio avviso fin troppo povera, do' anche un poco di cibo agli animali, comincio con un cubetto di pappone.
I valori prima di questo "errore" erano tutti nella norma, nel periodo Zeovit non ho riscontrato grossi innalzamenti o crollo di alcun parametro fatto salvo il Kh ed il Calcio, ma facendo aumentare il flusso al reattore di calcio ho riportato immediatamente i valori nella norma.

Da qui ho iniziato ad avere Po4 ed No3, cosa per me abbastanza strana, nonostante i cambi vasca non avevo mai visto dei valori cosi' alti..... effettuo cambi settimanali di 50 litri, i valori non scendono, ho Po4 attorno a 0,30 e No3 attorno a 10, ho anche il PH abbastanza basso, sintomo che la vasca ossida male.
Ho quindi iniziato ad utilizzare una fonte di carbonio per cercare di moltiplicare i batteri presenti, la ho usata per 4 giorni, i valori sono scesi repentinamente ma da li' a qualche giorno sono risaliti, ora ho No3 a 10 e Po4 0,12-0,13, il PH continua ad essere abbastanza basso.

La mia idea e' abbastanza semplice, il sistema Zeovit per funzionare utilizza i batteri che vengono appositamente introdotti, la fonte di cibo alimenta questi batteri che si sviluppano andando ad occupare lo spazio nel quale risiedevano anche i vecchi batteri prendendone il posto, fino a quando alimentavo con Zeofood ed Zeobak i batteri "Zeovit" reggevano la vasca, una volta dismesso il sistema e non utilizzando piu' il cibo per i batteri, gli stessi si sono trovati senza una fonte di alimentazione, ho quindi avuto quello che io chiamo un crollo batterico.
Al momento sto "inoculando" con batteri della Biodigest, una settimana e poi se le cose a breve non inizieranno a tornare nella normalita' penso che mi trovero' costretto a sostituire alcuni kg di rocce, questo per fornire batteri "freschi".

Nulla ha a che vedere il prodotto Zeostart2 con la mia vicenda in quanto quello e' un chelante che ha provocato disturbi completamente differenti.

Purtroppo da quando ho dismesso Zeovit a causa di quello che appunto io chiamo crollo batterico ho perso altre 3 talee piuttosto belle alle quali tenevo anche, se non altro mi sono fatto ancora esperienza....

Ciao

P.S. spero vivamente non si voglia fare polemica sull'accaduto e su quanto da me riportato.

emio 09-06-2006 09:04

polemica ?.........................che vuoi dire ?

Claudiocs 09-06-2006 12:14

Le testimonianze sullo zeovit sono interessanti...ma ora riporterei la discussione sull'old tank syndrome...ripeto(a prescindere se si è usata o meno la zeolite...ormai è un anno che è stata rimossa..e non credo sia questo il mio problema...):nitrati oramai strutturali a 30/40,alghe patinose scure/viola ma anche verdi come un velo su rocce e parteti,cianobatteri;pesci e lps in ottima salute,sps scuri e sofferenti a giorni alterni,fosfati 0,001/0,003 ottimi valori di calcio e magnesio....rocce ultradecennali mai rimosse o spostate....Ovvero sintomi coincidenti con quelli descritti al IMAC2005 dell'old tank syndrome....la cause sono già state spiegate o quantomeno supposte e descritte negli articoli relativi ai link quì inseriti.
Ulteriori testmonianze e/o conoscenze a riguardo,supposizioni logiche da qualche altro esperto in biologia?Possibili rimedi e considerazioni su quelli in precedenza proposti?

Benny 09-06-2006 13:31

refugium e DSB

dodarocs 09-06-2006 14:14

claudio mazzei, le rocce sono in crisi le hi viste ma non sono ultradecennali non hanno piu di 6 anni.
Poi la misurazione deo fosfati è bassa #36#li ho misurati pure io con il fotometro e confermo ma hai messo uno zero in piu' dopo la virgola, quelle misura nonla trovi neanche nella barriera corallina australiana. :-))
Ciao Franco

Claudiocs 09-06-2006 16:10

é vero franco...ho messo uno zero in più ....sto lavorando coi numeri quà e ogni tanto che controllo il forum mi confondo...sicuro poi che non sono decennali le rocce?mi ricordo che hanno più di sei anni...e comunqe si sono invecchiate Fra,hanno avuto una vita difficile...tocca dargli una ringiovanita....

dodarocs 09-06-2006 19:57

Che ne devi cambiane una parte ta l'ho gia' detto di persona, poi sono sicuro che non sono decennali, ma hanno avuto una vita difficile. #36# ;-)
Ciao

solitus 14-06-2006 10:02

a me sembra che claudio tu abbia gia' deciso che le roccie sono vecchie!
i dati saranno anche simili o uguali a quelli indicati negli articoli sull ots ma sembrano anche i dati che ho in una delle mie vasche a cui non dedico molte cure in funzione da 3 anni e di certo non penso sia ots, spesso i problemi sono tanti come certamente sai, lo schiumatoio che non lavora bene, le lampade vecchie, troppo cibo perche' i pesci sono cresciuti e li alimenti sicuramente maggiormente, alimentazione sbagliata ai coralli, alimentazione sbagliata ai batteri, scarsa manutenzione o cambi di acqua con acqua non idonea.
hai testato i valori dell'acqua dei cambi?
sei certo lo schiumatoio funzioni al 100%?
dopo aver dismesso zeovit che hai dato da magna ai batteri?
comunque se riparti con zeovit come con altri metodi secondo me non fai male solo attenzione a farlo gradualmente.
ciao e in bocca al lupo o in culo alla balena che siamo piu' in tema :-)

Claudiocs 14-06-2006 12:18

Ciao solitus,tra le altre possibili cause che hai citato l'unico problema potrebbe essere stata la dismissione della zeolite..ma comunque dopo un anno e con cambi frequenti e consistenti d'acqua la situazione non è migliorata anzi...silicati e nitrati nell'acqua a osmosi praticamente inesistenti,lampade cambiate regolarmente,schiumatoio bubble king che funziona normalmente(anzi c'è chi dice che leva troppa roba e rende povera l'acqua ma non sono daccordo..),i pesci ci sono ma ci sono sempre stati...quindi la situazione attuale deriva da due fattori che si sono sovrapposti:1)la dismissione della zeolite che era in funzione da circa tre anni ha drasticamente ridotto la popolazione batterica che si era creata.. 2)le rocce hanno perso negli anni la capacità di smaltire tramite i batteri tutto il carico organico della vasca e si sono inoltre dovute accollare,con un linguaggio popolare,anche il lavoro prima svolto dai batteri zeo..purtroppo pare che non ci siano riuscite perchè la popolazione batterica è ora insufficiente e/o limitata a pochi ceppi..
Quindi si potrebbe affermare che la dismissione zeo ha accelerato/innescato il processo della old tank syndrome...
Sono però anche daccordo che riavviandi il metodo zeovit con molta gradualità la situazione dovrebbe migliorare....
Ciao solitus,crepi il lupo..

SupeRGippO 14-06-2006 12:47

dico una cosa che forse i piu' criticheranno...

Secondo me, anche se non l'ho mai fatto, un cambio d'acqua fatto con acqua di mare "PULITA" potrebbe aiutare a sostenere questo degrado batterico di cui si parla...
L'ho visto fare a Miami... ( chiaramente l'acqua e' diversa ) ma vi posso garantire che una vasca di 2000 litri cosi' splendente non l'ho mai vista... altro che boccettini vari... #23

ad ogni modo ci sarebbe l'enorme difficolta' di reperire l'acqua... ed adattarla... poiche' il "mare nostrum" e' diverso ;-)

G@BE 11-07-2006 08:31

io conosco chi manda avanti un marino di barriera con acqua prelevata in mare, ne adatta solo la salinità e la temperatura prima dell'immissione! Ovviamente la preleva al largo e la immette in vasca nel giro di poco tempo, al massimo 1 o 2 ore....! Praticamente non ha bisogno di nessunissimo integratore! ;-)

kurtzisa 04-01-2007 13:09

Non sono un esperto, anzi sono il piu nabbo di tutti ed i risultati con il mio nanetto lo dimostrano :P

ho letto questa discussione e stavo pensando a quello che dite...

L'acquario e' un ambiente chiuso che a lungo andare fa calare (penso) la biodiversita' batterica al suo interno, pensavo che in una decina di anni le varie colonie batterie avranno passato un migliaio di generazioni, o sbaglio? e visto che i batteri sono adattabili puo' essere che in un ambiente chiuso si siano adattati alle condizioni della vasca diventando tutti "simili" non facendo piu' efficacemente il loro lavoro... Aggiungendo batteri (provette et simila) puo' essere che vengano sopraffatti dalle colonie insediate da piu tempo e non trovino un loro spazio, aggiungendo rocce vive nuove questi batteri hanno gia il loro spazio quindi come dicono molti puo' darsi che la vasca si riprenda, non certo in breve tempo...

Personalmente proverei a fare una seconda maturazione (senza ore di buio) levando tutti i pesci e tutti gli invertebrati (lo so piange il cuore) aggiungere nuovi batteri (rocce o provette) e provare... I batteri adattati alle condizioni della vasca si troverebbero a doversi riadattare una seconda volta (mancanza di condizioni ideali per loro), mentre quelli nuovi sono gia' operativi e ricolonizzerebbero l'intero acquario...

Questa e' una mia teoria, spero di non aver sparato cavolate a non finire

L'aggiunta di un refugium o di un dsb porta all' insediamento di nuovi ceppi batterici in un ambiente dove i "vecchi" batteri non sono adatti, potrebbe essere una soluzione

ACE65 17-01-2007 16:34

Ma se io cambio solo il 50% delle rocce, il problema lo risolvo solo a metà, e la vasca riandrà in crisi, nella metà del tempo che ha impiegato ad andare in crisi la prima volta. Praticamente non c'è soluzione, dopo 5/10/15 anni devi ricominciare da capo.
CIAO #19 #19 #19

Blasko 29-03-2007 17:53

Premettendo che sono uno studente di biologia molecolare ormai alla fine dei miei studi devo anche ammettere che mi sono avvicinato seriamente a questo splendido mondo "chiuso" dell'acquarioflia solo da pochissimo tempo e nonostante io possa avere una buona (rispetto ai non biologi)competenza teorica sui meccanismi molecolari della biologia o una dimestichezza pratica in laboratorio non esiste dubbio sul fatto che moltissimi acquariofili appassionati e non biologi possano darmi fior di lezioni in merito.
Detto questo, trovo molto interessante l'argomento in questione dell'OTS e sulla base delle considerazioni fatte credo che la quantità di informazioni da mettere a tavolino, prima di raggiungere un punto d'accordo, siano talmente tante che ci vorrà davvero un bel po di tempo.
A tal proposito, vorrei mettere in evidenza che solo recentemente (e per recentemente intendo negli ultimi 10 o forse 15 anni) la tecnologia e le conoscenze, e di conseguenza le strumentazioni gli additivi e le tecniche, ci hanno permesso di raggiungere, nei nostri acquari, condizioni tali da poter mantenere le vasche in salute per periodi sempre più lunghi.
Se ci pensiamo bene non abbiamo idea di come potrebbe "rispondere" o di quali "malattie" potrebbe soffrire un piccolo sistema chiuso, come un acquario, con una età di 25 o 40 anni, perchè biologicamente parlando, le nostre vasche non hanno mai raggiunto un vero e proprio livello di maturazione che possiamo definire "naturalmente costante" proprio perchè sistemi chiusi e artificiali.
Per farla brave, credo che quello dell'OTS non sia un argomento da sottovalutare, non tanto per i rischi che le nostre vasche possono correre in futuro quanto per la possibilità di cominciare a comprendere un po meglio quali e/o quanti equilibri regolano i nostri sistemi acquario nel tempo.
Non dimentichiamoci mai che la natura ha speso milioni di anni e sopratutto migliaia di km quadrati e cubi per creare e chiudere quel ciclo che garantisce a tutte le specie la "costanza" e l"'equilibrio" per le risorse a cui si sono abituati o grazie alle quali si sono evoluti.

Ma per finire, facendo proprio riferimento a quell'equilibrio di risore di cui sopra, vorrei ricordare ad Emio che esiste un rapporto costante in natura tra nitrati e fosfati.
Con questo non voglio dettar legge nè pretendere di avere la verità in tasca, ma una vasca con 30/40 mg/lt di nitrati e quasi 00 mg/lt di fosfati non è certo una vasca all'equilibrio e i suoi problemi di patine e cianobatteri potrebbero "forse" essere dovuti a questo scompenso.

Blasko 29-03-2007 18:02

Correggo...il mio riferimento era per Claudiocs e non per Emio

Njgiri 02-09-2007 22:37

Ecomunquesarebbe un lavoraccio sostituire il 50 % di rocce in un caso simile oltre che parecchio oneroso,quoto invece gli interventi di Emio col quale mi trovo totalmente d'accordo....

tornado8869 03-09-2007 20:12

Secondo me piu" che di OTS la chiamerei "SINDROME DELLE CAPPELLATE CHE FACCIAMO NOI IN VASCA"parlo soprattutto per esperienza personale.difatti la mia da quando ho imparato a fare meno CAPPELLE funge meglio :-D


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