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menca 23-12-2012 19:00

acquario esterno
 
Alcuni anni fa, dopo una rapida consultazione della rete e grazie anche ad esperienze acquisite con gli anni, ho provato ad allestire una vasca in tutto vetro nel mio giardino.
La vasca (di circa 200 litri recuperata ) venne installata volutamente in pieno sole nel mio orto-giardino. Il fondo fu costituito da uno strato di 5/7 cm di terriccio commerciale per acidofile, 5 cm di terra da giardino e 3/4 di sabbia edile fine.
Non c'era filtraggio, ne movimento dell'acqua. Per la piantumazione furono utilizzati: Glossostigma sp.,Eleocharis parvula, LIleaopsis sp., sagittaria Subulata, Marsilea quadrifolia e varie talee di Ludwigia species provenienti da vasche interne.
Il risultato dopo vari mesi, fu questo:

http://s8.postimage.org/do3idi95d/img_2784.jpg

In estate le temperature raggiunte furono incredibili: per lunghi periodi l'acqua raggiunse i 38 c° e nonostante questo, piante e animali (tutti giunti spontaneamente-senza traccia di zanzare), sembrarono sviluppare un equilibrio omeostatico perfetto, con acqua costantemente cristallina e pochissime e quasi invisibili alghe filamentose. Per circa un anno, senza effettuare nessun cambio, ma solo rabbocchi, la vasca ha funzionato egregiamente.
L'unico neo fu l'evidente impossibilità di dare un ben che minimo assetto estetico alla vegetazione; infatti appena provavo a sfoltire la Marsilea che aveva invaso tutto, immancabilmente il prato si riempiva di filamentose e la vasca sembrava perdere il suo equilibrio.
L'esperienza è finita in un inverno piuttosto freddo, quando l'acqua ghiaccio' completamente e spezzo' uno dei vetri frontali....

Ma la sperimentazione di per se' mi sembro' talmente stimolante che l'anno scorso, appena ho avuto la possibilità di riparare la vasca, sono ripartito con un nuovo esperimento.
Stavolta però, dopo varie considerazioni di ordine biologico, e desideroso di avere una vasca con una estetica piu "acquaristica", ho inserito nella progettazione anche un particolare filtraggio, mosso da una pompa alimentata con fotovoltaico; Il movimento dell'acqua avviene soprattutto in superficie, dato che l'acqua viene raccolta da uno skimmer.
Questo evita l'accumularsi di materiale organico (insetti morti, pollini, polveri, foglie, ecc), che in una vasca esterna possono essere quantitativi consistenti e facilita il loro deposito e mineralizzazione nel filtro esterno.
La vasca è stata allestita con lo stesso fondo della precedente usando solo piante tappezzanti (Eleocharis, Glossostigma, Lileaopsis, Sagittaria) con l'unica accortezza di averle fatte attecchire con il "dry start", cioè facendole crescere inizialmente solo con fondo umido.

Dopo sette mesi il risultato è stato questo:
http://s8.postimage.org/kgz9w1akx/img_3247.jpg



Qui alcuni particolari che mostrano con che rigoglio si sia sviluppato il "tappetino" verde e con che rigoglio siano cresciute le piante.
Faccio presente che la temperatura dell'acqua al momento delle foto era intorno ai 35 c°!!
http://s9.postimage.org/5ig1fze57/img_3239.jpg

Come si vede dalle foto, anche in pieno sole, le filamentose non hanno mai rappresentato un problema (bastava ogni dieci giorni circa una piccola pulizia con un bastoncino). Le piante, in compenso, hanno sviluppato dei colori e dei portamenti magnifici: nella foto un piccolo gruppo di Najas Guadalupensis irriconoscibile rispetto alla pianta che conosciamo in vasche interne....
http://s14.postimage.org/437koynz1/img_3257.jpg

Devo dire che la popolazione animale è rimasta molto piu contenuta e meno differenziata rispetto al modello "natura pura", dato che la filtrazione e il movimento probabilmente rende l'ecosistema molto meno ricco di nutrienti, ma considero l'esperimento molto ben riuscito.
Vedere il riflesso dell'arcobaleno del sole diretto su un tappeto di piante acquatiche è veramente impressionante e quello che è particolare è che questo risultato si puo ottenere senza un consumo da stadio, come succede per acquari analoghi in interno.

Purtroppo l'esperimento non si è concluso per un problema banale, quanto importante...questa estate, causa siccità, il torrente da cui anche la vasca si alimentava indirettamente, tramite un sistema di rabbocco automatico, si è completamente asciugato e con esso anche la vasca, in mia assenza, è andata completamente all'asciutto, causando tra l'altro la bruciatura della pompa.

Quindi non posso dire con esattezza se la sostenibilità nel tempo di questo "sistema" sia possibile....ma la strada è quella giusta!!!

Jamario 23-12-2012 20:03

Veramente i miei complimenti una delle vasche esterne più riuscite che abbia mai visto... Peccato che tu non abbia potuto fornire riparo da temperature e intemperie altrimenti qualche ospite in più l'avrebbe potuto avere senza troppi problemi...
Poi con questo thread mi piacerebbe tornare ad esprimere l'importanza che ha la luce nella plantacquariofilia: possiamo bombardare le nostre piante con quello che ci pare, ma se non c'è la giusta luce non otterremo mai nulla, se non le scarne vestigia di quelle che potrebbero essere le nostre piante. E questi 5 vetri pieni (quasi) solo d'acqua e di luce ne sono un'altra prova...

Luca_fish12 23-12-2012 20:14

#25 Davvero complimenti per la tua esperienza con questo genere di acquari!

Mi piacciono molto e li trovo davvero interessanti anche solo per lo studio dei vari microrganismi che si sviluppano al loro interno. In un giardino acquarico come questo i pesci diventano un surplus che non necessariamente li fanno apprezzare! :-)

Ancora complimenti! continua con queste prove!

Ale87tv 23-12-2012 21:14

ottimo lavoro! peccato per gli inconvenienti... :-)

menca 23-12-2012 22:54

Grazie veramente dei complimenti, ogni tanto fanno piacere, senza falsa modestia...:-)

Bè, gli inconvenienti fanno parte del mestiere, come si dice, e comprendere gli errori fa parte dei processi evolutivi...soprattutto se non si ripetono!!!

Devo dire che all'inizio la cosa che mi spaventava di piu riguardo alla temperatura era il caldo estivo, invece alla fine il problema maggiore è senza dubbio il ghiaccio....dopo le mie esperienze posso dire che la cosa piu' importante per una vasca esterna che abbia la pretesa di durare è quella di avere una protezione (attiva o passiva) contro il giaccio, perche' con temperature appena sotto lo zero per un periodo di poche ore si puo' rischiare che l'acqua congeli completamente con conseguenze molto negative sulla struttura, sull'eventuale impianto e sulla salute dell'ecologia anche.
Sto lavorando anche su questo....;-) e vorrei evitare il piu possibile i consumi elettrici (quindi riscaldatori come ultima chanche).

X lucafish: in effetti la vita che si sviluppa in acquari di questo tipo è già di per se molto interessante e la presenza di pesci potrebbe anche rendere difficile il mantenimento dell'omeostasi, però non mi dispiacerebbe vedere nel mio prossimo allestimento anche un branchetto di pesci piccoli adatti alle temperature esterne (si accettano volentieri suggerimenti#13)

Sulla luce; è indubbio che il pieno sole possa dare alle piante un aspetto incredibilmente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati a vedere con luce artificiale...il connubio estetico tra acqua, sole, aspetto delle piante in mezzo ai riflessi del vetro è veramente qualcosa di notevolmente forte.
In generale non credo pero' che la luce sia l'unico fattore da analizzare quando si coltivano le piante....
Certo è che in natura le piante d'acquario (quasi tutte) crescono in pieno sole (o comunque con illuminazione forte), quindi a illuminazioni artificiali scarse si devono adattare in qualche maniera cambiando parte del loro metabolismo....vorrei pero' ricordare che alcune colorazioni e portamenti vengono assunti dalle piante proprio per difendersi dall'eccesso di insolazione...quindi..
.....non esageriamo sull'importanza della quantità di questo valore...anche perchè (e questo per me è un fattore altrettanto importante) l'illuminazione di una vasca interna incide moltissimo sui costi di gestione di un acquario....

Per ritornare all'esperimento; sto cercando il piu possibile di rendere una vasca di questo tipo autosufficente, per permettermi di "non gestirla" per lunghi periodi....vorrei renderla una specie di "fontana verde" con un bisogno di manutenzione molto basso...la scelta del fotovoltaico è stata dettata più che altro dal fatto che non ho rete elettrica dove sto facendo le sperimentazioni, ma alla fine mi sembra molto funzionale e "ganzo"....

jackrevi 23-12-2012 23:21

Veramente complimenti, bellissima esperienza e mi raccomando non mollare #70
P.s. Bellissimo il pratino... :#O

Jefri 24-12-2012 00:07

Davvero complimenti#70 La luce naturale da un aspetto davvero meraviglioso alle piante...

Wingei 24-12-2012 11:45

Bellissimi "ecosistemi" davvero, peccato siano morti... veri gioielli dell'acquariofilia sperimentale.
Anch'io mi sto dando ad esperimenti del genere, ma attualmente ho all'attivo solo un barattolo della marmellata con dei Cyclops e uno stelo di Ceratophyllum... rosso!

Come pesci adatti ad essere tenuti all'esterno ci sarebbero gli Aphanius mento di Entropy.

menca 24-12-2012 13:31

Potete scommettere che non desistero' !! Le vasche esterne sono qualcosa che mi intriga notevolmente e sto già lavorando per risolvere i problemi che si sono manifestati durante le sperimentazioni....magari ora che ho conosciuto meglio questo forum potro' chiedere qualche aiutino..:-))


Quote:

Come pesci adatti ad essere tenuti all'esterno ci sarebbero gli Aphanius mento di Entropy.
Avevo letto qualcosa sul forum di questa specie, molto molto interessante.....sarebbe bello poterne avere qualche esemplare..!!!

Secondo le vostre esperienze Tanichthys Albonubes è una specie che puo' sopportare lo svernamento esterno? Perchè secondo me, visto il suo areale di diffusione naturale, non dovrebbe avere problemi....

malù 24-12-2012 17:56

Bellissimo esperimento #25 e notevole anche il risultato........come detto dagli altri peccato per gli inconvenienti.
Parlando di pesci la scelta non è facile.......qualche accorgimento lo dovrai prendere comunque, gli Albonubes li vedo male con le temperature che la tua vasca raggiunge in estate!!!

Giospin98 24-12-2012 18:19

Stupendo...il pratino era una cosa meravigliosa #70 molto bello sopratutto nella prima foto..al primo esperimento :-)

Jefri 24-12-2012 18:55

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062003334)
qualche accorgimento lo dovrai prendere comunque, gli Albonubes li vedo male con le temperature che la tua vasca raggiunge in estate!!!

In effetti non sono proprio ottimali.. potresti mettere la vasca a mezz'ombra, anche i pesci in natura quando fa troppo caldo si rifugiano sotto le fronde di qualche albero o nelle zone più fresche. La luce diffusa sarà comunque sempre disponibile, solo non avresti l'insolazione diretta.

La sparo eh, ma per l'inverno potresti pensare di costruire una piccola serra molto rudimentale attorno alla vasca, giusto per non far ghiacciare l'acqua.

jimbospace 25-12-2012 20:19

menca volevo chiederti se hai notato formazione delle zone anaerobiche sotto il substrato perché nei acquari classici di solito di usano materiali molto più leggeri e grossolani per scongiurare l'eventuale formazione di gas nocivi sia per piante sia per i pesci. e quali sono i tuoi pensieri ed esperienze al riguardo.

menca 26-12-2012 19:18

Quote:

menca volevo chiederti se hai notato formazione delle zone anaerobiche sotto il substrato perché nei acquari classici di solito di usano materiali molto più leggeri e grossolani per scongiurare l'eventuale formazione di gas nocivi sia per piante sia per i pesci
NO, ma la tua domanda è molto interessante e apre uno spiraglio che forse ci porterebbe un po OT ...ti diro' che ho seguito quasi alla lettera il cosiddetto "metodo Guarraci", che prevede tra l'altro proprio la creazione di uno strato profondo molto ricco di sostanze organiche e anossico, che è in grado di rilasciare da subito e per lungo tempo molto carbonio a supporto della forte crescita delle piante. La tecnica puo essere utilizzata con successo anche in acquari interni e, osservando i fondi naturali di molti stagni dove crescono rigogliosamente le piante, ripete quasi pedissequamente quello che avviene in natura, dove i fondali si stratificano e dopo pochi centrimetri il fondo è scuro e anossico...ho usato spesso questo procedimento e devo dire che in interno è adatto solo ad acquariofili che hanno una certa esperienza e con acquari ben illuminati....in esterno invece mi sembra il fondo migliore che ho mai sperimentato, perchè supporta egregiamente una crescita subito rigogliosa con forte illuminazione.
In questo caso tra l'altro la crescita della rizosfera è talmente forte che, nonostante il forte spessore totale del substrato, l'azione delle radici sembra riuscire a ridurre notevolmente le zone anossiche e credo ad escludere lo sviluppo di grandi zone anaerobiche....

Qui si puo vedere come era stato colonizzato il substrato (che nell'immagine si vede attraverso il vetro frontale e ha circa 14 cm di spessore)
http://s8.postimage.org/4clmyimpd/img_2780.jpg

In sintesi, posso dire che in acquari fortemente e opportunamente piantumati, fondi considerati compatti e tendenzialmente anossici da quasi tutta la letteratura e dall'esperienza acquariofila, possono essere invece molto adatti e privi di problematiche particolari, anzi molto performanti.....

Grazie anche per i consigli sugli Albonubes e sulla serra...sto addirittura pensando di costruire una vasca utilizzando vetrocamere piuttosto che vetri singoli, proprio per aumentare l'inerzia termica dell'acqua....inoltre vorrei provare a costruire un supporto capace di immagazzinare il calore solare invernale (tipo sistema Trombe, per interdersi)....il progetto si fa sempre piu`complesso#17

jimbospace 28-12-2012 15:56

grazie menco della risposta. è davvero impressionante come le piante sono cresciute su quel fondo, altro che ada. approfittando della tua disponibilità volevo chiederti se hai provato a inserire qualche altro tipo di pianta, magari qualche rossa come ludwigia o alternanthera, per vedere lo sviluppo sotto luce naturale e sotto il luce.

giammy 29-12-2012 01:00

Peccato che in Sicilia una cosa del genere sia impossibile.. ad agosto la temperatura dell'acqua sarebbe altissima.. non sussisterebbe però il problema del ghiaccio in inverno

Jefri 29-12-2012 01:11

menca sono andato a leggermi qualcosa sul metodo Guarraci che nomini. Sapresti darmi cortesemente qualche link che mi interessa la cosa:-)?

enzo44 30-12-2012 17:55

Ciao menca,
Concordo pienamente su quello che scrivi a proposito del fondo anaerobico, in cui si svolgono importanti processi chimici impossibili in presenza di ossigeno. Mi piacciono sopratutto gli acquari di acqua dolce interni, e vorrei sentire il tuo parere in merito al fondo. Ma prima faccio qualche premessa.
Negli anni 60 avevo in Napoli un acquario di 60 lt. rigogliosissimo, senza filtro e a cui cambiavo raramente parte dell’acqua solo in occasione di rabbocco, limitandomi esclusivamente a sifonare il fondo ed eliminare le piante in eccesso una o due volte l’anno. Funzionava benissimo !
La filosofia dell’epoca era quella di una nicchia ecologica in cui piante e pesci si integravano a vicenda.
Ora che mi considero abbastanza esperto attribuisco il successo a due fattori: l’alto tasso di CO2 presente in un denso centro urbano e l’eliminazione di piante e con esse tutte le sostanze da loro precedentemente assorbite.
Trasferitomi vicino Cagliari nella mia nuova casa avevo fatto costruire una vasca in muratura di 300 lt. posizionata in uno sgabuzzino e affacciata in un altro ambiente. Non riuscivo a farlo funzionare. Provato a riempirla con più tipi d’acqua, trattato con torba, schiumatolo, filtro ecc., ma le piante deperivano evidentemente per il basso tasso di CO2 nell’ambiente. Avendo difficoltà di istallare un impianto con bombola, (non conoscevo il sistema a lievito e zucchero o quello ad acido e base) ed alla fine l’ho abbandonato per anni. Prima o poi lo riattiverò, ma prima voglio avere le idee chiare.
In definitiva l’idea originale di una nicchia ecologica rimane valida, però non è un ecosistema chiuso perché immettiamo regolarmente ulteriori elementi nell’acquario, gas e cibo, e necessariamente dobbiamo eliminare i prodotti risultanti con i sistemi più appropriati. Se le piante crescono in modo rigoglioso, l’eliminazione di quelle in eccesso permette di compensare quello che immettiamo in acquario.
L’importante è che all’interno dell’acquario di acqua dolce avvengano tutti i processi chimici necessari e credo che l’elemento essenziale siano le piante, con la loro metabolizzazione di elementi altrimenti nocivi, e con la periodica eliminazione di quelle in eccesso.
Ed ora veniamo al fondo. Dopo essermi documentato sui vari sistemi: filtro sottosabbia, filtro sottosabbia inverso, metodo Jaubert, metodo berlinese, Deep Sand Bed, miracle mud, sistemi studiati principalmente per acquari marini, ed il metodo Guardaci (che ha il problema della ciclicità) sono arrivato a queste conclusioni.. Il miracle mud lo ritengo superfluo in quanto si possono far crescere le piante nella vasca principale invece che nella secondaria. I filtri sottosabbia sono filtri biologici, ma ritengo che l’insieme di tutte le superfici interne dell’acquario siano un sufficiente substrato per colonie batteriche. I sistemi che più simulano le condizioni naturali sono il Jaubert ed il DSB. Preferisco il Jaubert perché il plenum omogeneizza le condizioni di profondità ed inoltre vi si può istallare un cavetto riscaldatore di limitatissima potenza per portare l’acqua e la sabbia sovrastante alla stessa temperatura della parte superiore.
Dopo aver scritto questo romanzo, cosa ne pensi di immettere la CO2 direttamente nel plenum ?
Ciao, enzo

menca 31-12-2012 17:43

http://www.aquagarden.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=16363
http://www.aquagarden.it/forum/topic...etodo,guarraci

Questi sono due link dove si possono trovare alcune indicazioni sul cosiddetto metodo "Guarraci" dal nome del genio che l'ha messo a punto....come anche l'autore tiene a sottolineare questo metodo ha i suoi limiti e la qualità della terra che si immette è fondamentale per evitare lunghi periodi per la colonizzazione batterica all'inizio...dire quale è la piu adatta è molto difficile, posso dire per esperienza che è meglio se non è troppo fertile...

x giammy: non credo che in Sicilia sia consigliabile l'esposizione in pieno sole, ma realizzare una vasca all'esterno in climi dove il ghiaccio non arriva secondo è un grosso vantaggio...considera comunque che anche da me l'estate non scherza (sono frequenti temperature sopra i 35 c° anche per alcune settimane)...quindi perchè non sperimentare? Cosi`potremo confrontarci piu' attivamente#36#

x jimbospace: qualunque talea che immetti in estate all'esterno, tende ad avere colorazioni molto piu rosse che in interno...quasi tutte le specie palustri (tra cui anche Ludwigia e Alternanthera) tendono molto velocemente a emergere, a volte lo fanno in pochi giorni dall'introduzione! Coltivare piante in esterno è comunque una esperienza da fare e per diversi mesi all'anno puo essere fatto con qualunque specie.

x enzo44: non sono in grado di darti una risposta per quanto riguarda la CO2 immessa sul fondo, anche perchè non conosco bene il metodo Jaubert. In ogni caso per avere successo con la coltivazione delle piante in acquari con poca tecnica la cosa fondamentale è fare un allestimento che permetta la creazione di un ecosistema in grado di fornigli tutti gli elementi in maniera equilibrata...solo per farti un esempio, immettere CO2 in un acquario con bassa illuminazione per me è un controsenso, o meglio inutile perchè il metabolismo vegetale è cosi basso che quella disciolta naturalmente è sufficiente. Da anni conduco acquari senza cambi, senza C02 e senza fertilizzazioni regolari con illuminazioni anche spinte, in alcuni casi, senza avere nessun problema di alghe o problemi di squilibrio, in questi acquari il fondo deve essere necessariamente molto fertile e ricco di sostanze organiche da subito.
Riguardo alle tue osservazioni voglio aggiungere che per creare un ecosistema non sono importanti solo le piante, ma le sinergie che si creano tra i vari elementi...tra questi elementi le colonie batteriche sono la base per tutto il resto (è il metabolismo batterico che fornisce la maggior parte della C02 necessaria).
Conosco anche esperienze di persone che hanno allestito plantacquari d'acqua dolce con il DSB , senza cambi, senza fertilizzazioni e senza CO2, in cui si sono riprodotti persino discus...!! ma questo è un altro discorso e stiamo andando OT!!

X tutti: buon anno #70

Jumper 01-01-2013 20:41

Ciao ,
complimenti per i tuoi bei risultati e complimenti anche per il topic molto interessante , avevo già una mezza idea , questa primavera di provare a tirare su una vasca esterna , dopo questo topic , ormai sono sicuro al 100% di volerlo fare.
Ti faccio un paio di domande
Hai trattato in qualche modo la terra di giardino prima di metterla in vasca ? (forno ?)
La terra nelle prime settimane acidifica l' acqua ?

menca 04-01-2013 11:45

Quote:

Hai trattato in qualche modo la terra di giardino prima di metterla in vasca ? (forno ?)
No, sono stato solo attento a prendere terra dello strato inferiore, meno ricca di materiale organico...

Quote:

La terra nelle prime settimane acidifica l' acqua ?
Sinceramente non lo so, perchè i primi tre mesi la vasca è stata avviata in dry start, cioè con il fondo tenuto ben bagnato, ma con le piante che si sviluppano in emersione (dato il dislivello che avevo dato al fondo, alcune zone anteriori erano sommerse da pochi centimetri d'acqua quando rabboccavo, che non ho mai analizzato perchè lo ritenevo superfluo ai fini dell'esperimento#13).

AlessandroC 11-01-2013 13:49

bellissima!Hai mai analizzato l'acqua della prima?

in primavera allestirò una vasca identica, ho rimediato un 200 litri senza nulla dentro e sto aspettando la primavera per non far partire le piante al gelo.

Ma prima che si spaccasse il vetro della prima, le piante come hanno reagito al freddo?

giammy 11-01-2013 16:44

Quote:

Originariamente inviata da menca (Messaggio 1062013263)
http://www.aquagarden.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=16363
http://www.aquagarden.it/forum/topic...etodo,guarraci


x giammy: non credo che in Sicilia sia consigliabile l'esposizione in pieno sole, ma realizzare una vasca all'esterno in climi dove il ghiaccio non arriva secondo è un grosso vantaggio...considera comunque che anche da me l'estate non scherza (sono frequenti temperature sopra i 35 c° anche per alcune settimane)...quindi perchè non sperimentare? Cosi`potremo confrontarci piu' attivamente#36#

Durante l'estate con il mio acquario quando era chiuso, con luci spente e naturalmente dentro casa la temperatura dell'acqua era di 33°
l'altro giorno per fare un cambio ho messo l'acqua del cambio fuori per scaldarla dopo 2 ore era sopra i 25°.
mi sembra impraticabile come idea, tralasciando lo spazio.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:57.

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