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-   -   di quanto può aumentare il kh con pietre calcaree? (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=72552)

Risiko84 29-01-2007 14:33

di quanto può aumentare il kh con pietre calcaree?
 
scusate m,a inserendo delle pietre calcaree all'interno dell'acquario l'aumento del kh è vertiginoso o al massimo di uno due gradi?

TuKo 29-01-2007 14:45

L'aumento dipende da alcuni fattori,esempio grado di acidità dell'acqua,quantità del materiale presente in vasca,quindi quantificare un possibile aumento resta difficile,l'unica cosa sicura è meglio nn averlo ;-)

Jalapeno 29-01-2007 14:47

L'aumento non è facilmente prevedibile ma sicuramente molto di più di 1-2 gradi.

Flexo 29-01-2007 17:42

io al primo allestimento avevo inserito delle bellissime pietre e mi sono reso conto solo pochi giorni fa che erano calcaree! ho fatto la prova del viakal e friggevano tutte.....pensa che avevo un kh 18 e un gh 22,5....per fortuna che i poecillidi preferiscono acque dure (anche se erano eccessivamente dure)

Ciauz

henryp 30-01-2007 12:58

ciao

teoricamente la dissoluzione dei carbonati dovrebbe andare avanti fino a raggiungere il limite di solubilità( che dipiende molto dalla temperatura) se avessi un solo composto non sarebbe tanto difficile calcolare la durezza ma le rocce contengono moltissimi e diversi tipi di carbonati e la cosa diventa un po più complicata... in generale per i carbonati il limite di solubilità è abbastanza elevato il che vuol dire valori di durezza eccessivi...

TuKo 30-01-2007 14:43

Quote:

Originariamente inviata da henryp
ciao

teoricamente la dissoluzione dei carbonati dovrebbe andare avanti fino a raggiungere il limite di solubilità( che dipiende molto dalla temperatura)

-28d# questo credo che vada bene per quello che concerne un discorso di bollitura.Con la presenza di materiale calcareo in vasca, credo che il parametro più influente sia il grado di acidità dell'acqua.

henryp 31-01-2007 09:35

Ciao :-)

le rocce calcaree non si sciolgono a causa di equilibri acido-base (per fare questo dovresti avere un'acqua con un pH inferiore a quello dell'acido carbonico, d'altro canto la prova per vedere se sono calcaree la fai con acido cloridrico, ben più forte del carbonico ) ma attraverso equilibri di soluzione.
Per fare un esempio (con le opportune differenze) il sale da cucina non si scioglie nell'acqua perchè è acida ma perchè il suo limite di solubilità glielo permette. I cosiddetti sali insolubili non sono insolubili ma hanno un limite di solubilità
bassissimo.

AhJah 01-02-2007 00:19

domanda: ma inserire delle rocce calcaree non potrebbe essere un modo per tamponare il ph senza dover impazzire con le soluzioni da aggiungere all'acqua RO durante i cambi?

naturalmente parlo di vasche con co2 e previa misurazione della capacità "indurente" delle rocce in questione, e magari (o anche senza magari) della velocità di cessione di carbonati da parte delle stesse.

vero è che rimane aperta la questione gh, ma intanto mi piacerebbe conoscere le opinioni su questo spunto.

Jalapeno 01-02-2007 00:28

Giusto ma come fai a misurare la capacità "indurente" e la velocità di cessione?

TuKo 01-02-2007 13:00

Quote:

Originariamente inviata da henryp
Ciao :-)

le rocce calcaree non si sciolgono a causa di equilibri acido-base (per fare questo dovresti avere un'acqua con un pH inferiore a quello dell'acido carbonico, d'altro canto la prova per vedere se sono calcaree la fai con acido cloridrico, ben più forte del carbonico ) ma attraverso equilibri di soluzione.
Per fare un esempio (con le opportune differenze) il sale da cucina non si scioglie nell'acqua perchè è acida ma perchè il suo limite di solubilità glielo permette. I cosiddetti sali insolubili non sono insolubili ma hanno un limite di solubilità
bassissimo.

In parte sono d'accordo,ma il grado di acidità dell'acqua incide in maniera proporzionale, all'eventuale rilascio di carbonato di calcio(CaCO3) da parte del materiale calcareo,eventualmente,presente in vasca.A prova di questo,ovviamente oltre l'esperienza diretta, c'è il reattore di calcio in uso su vasche marine,la cui logica di funzionamento si basa proprio su questo concetto(acidità), e nn su quello della sola proprietà di solubilità.


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