Tanganyika: consigli cercansi
 

Un saluto a tutti!
Vorrei un consiglio sul mio nuovo acquario: è una vasca 100x50x50 allestita con una parete rocciosa alta fino al pelo dell'acqua ad una estremità, fondale sabbioso in mezzo, ed un altra parete rocciosa all'altra estremità, più bassa della precedente.
Gli abitanti saranno (la vasca è in maturazione):
- Altolamp. Calvus Black 1m/2f
- Paracyp. Nigripinnis 2m/5f
- Lamprologus multifasciatus 3m/6f.
Dovrebbe venirne fuori una vasca "tranquilla".
La mia domanda è: è possibile aggiungere ancora un gruppetto di piccoli ciclidi (julidochromis oppure caudopunctatus) o è già sovraffollata così? Oppure potrei aggiungere qualche "non-ciclide" (ad esempio synodontis, atyopsys, vongole tropicali, neritine)... che ne dite?

Re: Un consiglio sul mio Tanganyika...
 

I Julidochromis ci dovrebbero stare.
I caudopunctatus li lascerei perdere.
Livio

Ma come mai? Non sono solitamente meno aggressivi dei juli?

-11 -11 Complimenti per la scelta,ho anch'io il calvus ed è un pesce tranquillo e fantastico....
Pure io credo che i julidochromis non dovrebbero dare problemi
Buona fortuna.

In genere li ho visti sempre rognosi.
Livio

Bene, quindi alla luce dei vostri consigli il mix sarebbe:
- Altolamp. Calvus Black 1m/2f
- Paracyp. Nigripinnis 2m/5f
- Lamprologus multifasciatus 3m/6f
- Julidochromis Ornatus 1m/1f

E se volessi inserire qualche lumaca perchè si prenda cura degli avanzi di cibo? Avrebbe speranza di sopravvivere con questi compagni di vasca?

Ampulllarie?
Verrenno continuamente disturbate.
Livio

Confermo.
Poco tempo fa mi furono consiglite le neritine ... adesso ne ho 2 in vasca e per ora nessun problema con gli Julido.
e svolgono anche bene il loro lavoro ;-)

Ottimo! 2 neritine in un acquario di quanti litri?

Occhio che i julido sono in grado di mangiare anche le spugne. Praticamente e' come se tu ingoiassi un cartone ricoperto di pezzi di vetro.
I miei marlieri (burundi) le uccidevano con facilita' e comunque e' difficile vederle in un tanganica con le antenne intatte.

Ciao Enrico