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L'incidenza dell'altezza sulla qualità biologica della vasca.
Le vasche si classificano in base ai litri principalmente ed ha assunto una più riconosciuta importanza la larghezza rispetto alle esigenze di spazio utile dei pesci. Non è ancora ben messa a fuoco l'incidenza della profondità dell'acqua sugli effetti che comporta.
Non possiamo trascurare che questo aspetto determina la pressione sul fondo, che è un fattore sensibile sia per la vita dei pesci, che per la qualità dell'attività batteriologica. Rispetto a quest'ultimo aspetto bisogna osservare come una pressione più alta comprima maggiormente i residui sul fondale, i cui processi di trasformazione raggiungono uno stadio più avanzato, prima di alleggerirsi al punto da emergere, mobilitandosi nel momento in cui gli scambi gassosi sono più veloci ed abbondanti, senza lasciare in circolazione sostanze non mature. Indubbiamente più è profonda una vasca meglio è. Questo fattore può diventare decisivo nelle piccole vasche, in cui, compromette la qualità dell'acqua, fino a punti pericolosi ed è la ragione per cui è meglio rivolgersi a litraggi medi, in modo da avere anche una altezza e non solo una larghezza sufficienti. L'unico aspetto negativo riguarda la manutenzione, che è il motivo per cui mediamente le vasche hanno una altezza abbastanza ridotta, ma oggi l'adozione di pesci pulitori ed una maggiore qualità del filtraggio, lo rende un fattore meno importante. In America, dove evidentemente non hanno sottovalutato questo aspetto, sono ancora diffuse vasche con altezze intorno al metro. Mi chiedo se sia verosimile individuare una altezza di sicurezza, minima per un acquario, come standard di riferimento generico. Così ad occhio direi che il vetro dovrebbe arrivane a 40 centimetri di altezza, calcolando che tra margine superiore (5 centimetri) e fondo (3/4 centimetri), ne restano liberi poco più di 30. |
Lo spunto di riflessione è buono, però secondo me così è un discorso troppo generico e non è facile generalizzare in un campo così vasto.
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Ciao! ;-) |
l'altezza della vasca di solito viene presa in considerazione solo per il discorso della penetrazione della luce e della facilità di manutenzione, questo aspetto della pressione non viene considerato forse perchè poco rilevante. le altezze degli acquari standard alla fine sono sempre quelle, 40 / 50 / 60 cm, sempre piuttosto modeste, a meno che uno non si faccia fare una vasca artigianale con altezze pazzesche (a che scopo?) ma poi ci potrebbero essere appunto problemi di manutenzione e di illuminazione (se devi coltivare piante sul fondo) etc etc
dovresti andare dentro con la muta da sub per pulire i vetri Quote:
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Tra 1 m di colonna d'acqua e 30 cm la differenza di pressione è minima (1.1 atmosfere a 1 m di profondita, 1.03 atmosfere a 30 cm). E' una differenza di qualche percento, confrontabile con la differenza di pressione collina - pianura (o con la differenza di pressione atmosferica tra bel tempo e tempo variabile). Non credo possa influenzare l'attività batterica (o la pressione sui residui del fondale).
Casomai, il grosso problema sono gli scambi gassosi (inibiti) e la penetrazione della luce. |
io ritengo che l'altezza incida solamente sul fattore luce....oltre naturalmente agli ospiti
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Se si vuole trovare una esperienza significativa nel nostro sensibile, per quanto si possa riconoscere ben diverso da quello degli organismo acquatici, direi che possiamo fare una immersione subacquea per provare la sensazione sulla membrana timpanica con l'aumento della profondità. Credo basti a riconoscere la pressione idrostatica, ben più incidente in biologia, rispetto a quanto rappresenti una percentuale di unità di misura fisica, su un corpo umano sulla superficie terrestre.
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Allora, se si fa tanto per parlare, se fai una vasca in cui devi fare immersioni per arrivare al fondo, allora sì, la pressione si fa sentire.
Per il resto, non ho capito il senso della frase "Credo basti a riconoscere la pressione idrostatica, ben più incidente in biologia, rispetto a quanto rappresenti una percentuale di unità di misura fisica, su un corpo umano sulla superficie terrestre". Se poi ti risulta che variazioni di qualche percento sulla pressione influenzano significativamente gli organismi acquatici (quali?) sarei felice di saperne di più... un link? |
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Nelle immersioni si sente la differenza, ma parliamo di decine di metri. Il problema dell'attività dei batteri del fondo credo si risolva utilizzando substrati cospicui. Più che la pressione in questo caso penso incida il valore redox. |
esatto, la pressione che c'è in un acquario non è minimamente paragonabile a quella che c'è sul fondo di un grande lago, che può essere profondo decine e decine di metri, in acquario avere 40cm o 60cm di altezza è quasi la stessa cosa in termini di pressione, la differenza per noi è irrilevante
se la tua teoria è che il fondo svolga un'importante funzione "biologica" (se ben colonizzato) allora sono con te, del resto questa cosa non è una novità ma sulla pressione non riesco a seguirti.#17 vorrei tanto sbagliarmi, ma temo che questa discussione non porterà a nulla...#24 |
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La vescica natatoria. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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