![]() |
articolo molto interessante
purtroppo in inglese
http://www.nature.com/nature/journal...ATURE-20110728 |
Interessante in generale o hai qualche idea precisa??
|
Breve traduzione?
|
Quote:
mi sembrano molto interessanti i riferimenti ad aminoacidi e protezione dai raggi uv se riuscissi a tradurre meglio -28d# Per ovviare alla mancanza di dati molecolari per ermatipici coralli, abbiamo determinato l'intera sequenza del genoma, di A. digitifera ( fig. 1a-h ), una specie dominante sulle scogliere di Okinawa. Non solo sono specie Acropora dominante ermatipici coralli del Indo-Pacifico, ma sono anche tra i più sensibili dei coralli a temperature dell'acqua di mare maggiore 8 . Ermatipici coralli tipicamente abitano acque tropicali poco profonde e relativamente chiara e sono quindi costantemente esposti ad elevati livelli di irradiazione ultravioletta. Come coralli sono particolarmente suscettibili alle sbiancamento quando esposto a temperature sia rialzato e un elevato irraggiamento solare 2 , 4 , una domanda interessante è come i coralli si proteggono contro i danni ultravioletti. Foto-protettiva composti, come gli acidi mycosporine aminoacidi (MAA), sono stati isolati da coralli 15 , 16 ma, in quanto composti simili sono stati identificati nelle alghe, le fonti di questi composti erano sconosciute. Recentemente un breve (quattro fasi) percorso codificato da un cluster di geni (DHQS-like, O-MT, ATP-afferrare e PNR-like) ( Fig. 2. e supplementare Fichi 12/09 ) è stato dimostrato essere necessarie e sufficiente nel cianobatterio Anabaena variabilis per convertire pentoso-fosfato metaboliti shinorine, un foto-protettivo MAA 17 . La scansione del disponibile con tutto il genoma dei dati ci ha permesso di identificare omologhi chiara di tutti e quattro i membri del cluster cianobatteri gene shinorine sia A. digitifera e N. vectensis ( Fig. 2. ), indicando che sia il corallo e l'anemone di mare hanno la capacità di svolgere la sintesi de novo di raggi ultravioletti di protezione composti. Quindi, in sintesi MAA coralli e altri cnidari non è simbionte dipendente. sondaggi di Acropora di geni associati con l'immunità innata 18 , l'apoptosi 19 e autofagia 19 indicano non solo la complessità di questi sistemi in Acropora ( supplementare Fichi 13#23 ), ma anche che il corallo repertorio immunitaria innata è più sofisticata di quella di Nematostella. Per esempio, mentre un singolo canonica verde / TLR proteina è presente in N. vectensis 18 , il genoma codifica Acropora almeno quattro molecole quali, oltre a cinque IL-1R proteine correlate e un certo numero di TIR solo proteine ( Fig. 3. ). Allo stesso modo, il repertorio di Acropora NACHT / NB-ARC domini, che sono caratteristiche di primaria recettori intracellulari modello 20 , è ancora molto complesso: un ordine di grandezza più NACHT / NB-ARC domini sono presenti in corallo che in altri animali ( Tabella supplementare 11 ), e alcune di queste proteine cnidari hanno strutture dominio romanzo ( Fig. supplementare. 23b ). In termini di espansione e apparente divergenza di NACHT geni che codificano, il corallo assomiglia anfiosso 21 , il riccio di mare 22 e angiosperme 23 . La maggiore complessità della rete di corallo immunità innata può in parte riflettere adattamenti associato allo stato simbiotico e colonialità. una serie di corallo specifiche famiglie di geni è probabile che si sono evoluti nel contesto di calcificazione. Questi dati forniscono anche una base per la biologia dei sistemi approcci alla comprensione della, funzione di creazione e crollo della simbiosi corallo. Se e quando un intero genoma sequenza diventa disponibile per il simbionte dinoflagellato di coralli Symbiodinium sp. (Zooxantelle), queste risorse, insieme, forniscono ulteriori prospettive su simbiosi e una potente risorsa per la comprensione della risposta del holobiont a stress ambientali come ad esempio all'aumento delle temperature l'acqua di mare o l'acidificazione degli oceani. |
Domani se trovo il tempo provo a leggerlo a scrivere qualcosa;-)
|
Quote:
|
seguo con interesse
qbacce spettiamo tua lettura |
ecco aspetto.#13
|
mi sottoscrivo il post!
|
Ho guardato la prima parte in generale, quella di cui parlava Stefano, insomma.. però lascia molti interrogativi ancora:
I pezzi che mi hai citato tu, Stefano, parlano in primo luogo della simbiosi tra polipo corallino e alghe unicellulari del genere Symbiodinium. Si dice che tale simbiosi è molto fragile e collassa sotto stress, tuttavia i meccanismi molecolari di tale simbiosi restano ancora oscuri di conseguenza si è pensato di amplificare l'intero genoma di acropora digitifera, uno dei coralli in cui tale simbiosi appare più delicata, specie ad alte temperature. Successivamente parla delle caratteristiche di tale genoma - che non sto a dire - e dice che il 93% di tutti i geni di tale corallo sono prodotti anche da altri metazoi, ma solo l'11% di questi sono espressi in altri coralli. Questo per dire che a volte non si può generalizzare e che diverse specie di coralli possono reagire - in questo caso in relazione alla simbiosi con le alghe - in maniera del tutto differente. dice poi che analizzando i genomi sia dell'ospite che delle zooxatelle, non sembra esserci trasferimento di geni e che quindi la simbiosi è obbligatoria nella maggior parte dei coralli perché - come nel caso di a.digitifera - questi non sono in grado di sintetizzare cisteina, un aminoacido essenziale, cosa che invece fanno per esempio l'anemone nematostella oppure galatea, favites e favia.. Parla poi della portezione da UV e hanno provato a vedere se è la zooxatella o l'ospite a sintetizzare una famiglia di composti foto-protettivi, le MAA e si è scoperto che entrambi posseggono i geni necessari. Poi parla dell'immunità innata, l'apoptosi e lautofagia, indicando non solo la complessità di questi sistemi in Acropora, ma anche che questi sono molto più sofisticati di quelli in Nematostella - questo non ho capito che senso ha… Infine parla dei geni della calcificazione e degli aminoacidi presenti nella matrice organica all'interno dei polipi, in particolare l'aspartato. Dice anche che per far chiarezza sugli aspetti che determinano la simbiosi e il collasso (sintesi di aminoacidi, forse calcificazione, ecc) occorrerebbe l'intero genoma delle zooxantelle. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 13:17. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl