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-   -   I Megastore della tristezza.... (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=219048)

yangadou 19-12-2009 11:18

I Megastore della tristezza....
 
Volevo condividere con voi alcune riflessioni e sapere come la pensate.
Non è da molto che sono diventato un appassionato, ma da quando lo sono ho preso tutto molto seriamente perchè secondo me quando si ha a che fare con gli animali bisogna fare le cose per bene #36#
Spesso sia per curiosità sia per necessità visito negozi di animali specialmente quelli dove si tratta l'argomento acquario e sempre più spesso ed in maggior numero vedo questi megastore per animali dove si vende di tutto e di più e purtroppo tra le varie cose anche pesci e piante.....
Una vera fiera dell'orrore, passo davanti a quelle pareti piene di piccole vasche sovraffollate da decine di pesci, piene di cadaveri sul fondo, pesci visibilmente malati oppure discus denutriti,con le pinne sfrangiate stipati in queste vaschette. Ha tutta l'aria di una mattanza -20
Ora mi chiedo come si può autorizzare che avvenga tutto questo? Non tutti sono esperti e quindi molta gente si fa attirare dai prezzi modici ed incautamente acquista pesci in condizioni pessime portando nella propria vasca una potenziali bomba. Le piante stesse fanno venire i brividi solo a guardarle per come sono conciate!
Le vasche sono curate da personale che purtroppo non è adeguatamente preparato e magari non ha nemmeno passione, perciò nasce il degrado.
Sono d'accordo sul fatto di vendere tutti i prodotti riguardanti l'acquariofila perchè venduti su grande scala hanno prezzi migliori, ma che evitino di vendere il vivo (non parliamo poi di cani,gatti,uccelli,rettili ecc.)
Scusate se mi sono dilungato, ma vorrei sapere se è qualcosa che ho notato solo io?!

kaysa 19-12-2009 12:04

Tristemente mi accodo, per la mia esperienze il garden con settore acquariofilia che visito ha un numero esorbitante di vasche, una incredibile varietà di specie, sia d'acqua dolce che marina, e regolarmente ci sono pesci morti in ogni vasca.... gli esempi che ultimamente mi hanno fatto più rabbrividire sono la enorme vasca che conteneva endler puri, ora un guazzabuglio di ibridi visto che vi hanno inserito anche i guppy, e ancora peggio: hanno messo in una vasca di ciclidi di lago africani credo tanganika (ma non me ne vogliano gli esperti, forse non erano quelli) un gruppetto di cinque o sei procambarus e due cherax....risultato? chele ovenque, animali mutilati....una tristezza infinita.

Marco Vaccari 19-12-2009 15:27

Hai indovinato con il bellissimo titolo, Yangadou.. i Megastore della tristezza......
Le tua riflessione è davvero indovinata, e adatta al clima prenatalizio
I megastore, non faccio nomi, ma sono più o meno tutti uguali, secondo me sono il simbolo di tutto quello che è stata l'acquariofilia dagli anni 80 ad adesso... (qualcosa sta cambiando, ma mooolto lentamente) il tentativo delle aziende di fare dell'hobby degli acquari una passione di massa... Così l'acquario è diventato "facile"... (ogni citazione è puramente voluta) basta solo accendere una spina e tutto funziona.. esistono prodotti che rendono l'acqua "pronta" ad accogliere i pesci dopo 24 ore.. biocondizionatori miracolosi che rendono in pochi secondi una tremenda acqua di rubinetto in acqua del Kalimantan... mangimi che "basta un pizzico" una volta al giorno e che non inquinano l'acqua...
Insomma, qualsiasi famiglia con il carrello che affolla i centri commerciali, può passare nel settore acquari (ogni centro commerciale che si rispetti ne ha uno) e tornare a casa con una vasca e tutto quello che serve per farla funzionare...
Questo è anche giusto, volendo.. ognuno ha il diritto di iniziare a coltivare il proprio Hobby... collezionare pipe, bottiglie di birra, dedicarsi all'equitazione.. e anche allestirsi un acquario... ma, secondo me allevare animali vivi comporta notevoli differenze che farsi una collezione di Dvd...
..voi direte... ma che scoperta!... certo..... ma sembra che l'"acquariofilia da centro commerciale" sia proprio questo.. In questi decenni si è voluto trasformare l'acquariofilia in un hobby "nazional-popolare", quindi non bisogna stupirsi più di tanto quando si vedono i pesci trattati come le noccioline sulle bancarelle.. d'altronde anche su AcquaPortal fioccano (termine oggi appropriato.. #22) post con scalari messi in 25 litri.. acquari da 60 litri "biotopo sudamericano" con una coppia di ramirezi e 25 cardinali.... oppure il "biotopo asiatico" con dentro una collezione di labirintidi (che ti fa rimpiangere la collezione di pipe) e qualche pangio buttato lì... oppure "l'acquario layout della domenica" tutto perfettino, con fondo in Akadama, un po' di piante... qualche caridina (oggi le caridine vanno come il pane..) e il bel gruppetto di rasbore per far colore "o per far risaltare la grandiosità delle rocce della vasca che così sembrano le montagne sacre di Kyoto".....
E' il "cerchio magico".... fin quando esisteranno acquariofili che non si informano, che non hanno la consapevolezza di acquistare esseri viventi dalle esigenze davvero molto diverse una con l'altra, che sono attratti dalle mode del momento, che non studiano le esigenze di una determinata specie (ma che poi leggono attentamente fino all'ultima parola le caratteristiche del proprio piano telefonico)... che vogliono un'acquariofilia "pulita, senza cibi surgelati o, vade retro, vivi.... che cercano l'accessorio più "fico" più utile, o meno costoso.... che cercano l'acquario dalla sabbia di un certo colore perchè più il ghiaino è chiaro più è bello..... che riprodurre pesci tropicali, mai e poi mai, perchè poi non so cosa cacchio farmene di avannotti..... che sono abbagliati dalle americanate tipo "Monsterfishkeepers" e si comprano un astronotus da mettere in un Mirabello che tanto mi hanno detto, ho letto sui libri che se lo prendo a 5 cm diventa al massimo 7cm....
....l'"acquariofilia da centro commerciale italiano" esisterà sempre.... ho detto italiano perchè mi è capitato di andare in grandi centri in Germania, come ad esempio "KolleZoo" a Stoccarda e lì è davvero diverso.... pesci in salute, di specie anche non facilmente reperibili (i soliti guppy, platy, ram, cory betta e xypho...) con personale qualificato e davvero competente..
io stesso avevo acquistato una coppia di betta pugnax e mi sono stati imbustati in sacchetti separati, con un biocondizionatore, ossigeno (!!!) e confezionati in sacchetti speciali, imbottiti e chiusi al buio per affrontare il viaggio... e il commesso che, capito che ero straniero, mi spiega IN INGLESE..le caratterisitiche di questa specie di betta....
...un altro pianeta.....
ciao a tutti!
Marco

miccoli 19-12-2009 16:23

lo fanno anche in italia,basta saper scegliere ;-)

yangadou 19-12-2009 18:28

Il problema è che pochi sanno scegliere e spesso si tende a scegliere in base al prezzo... #07

Paolo Piccinelli 19-12-2009 21:24

Che i megastore facciano generalmente tristezza è vero, come d'altra parte è vero che fanno ancor più tristezza i novelli "Marcovaldo" dell'acquariofilia.

Giusto ieri ero in un negozio e una coppia di mezza età, visto un fluval edge, dice "non sappiamo assolutamente nulla di acquari, questo va bene?!?"

...non sarebbe magari stato più intelligente chiedere "non avete un manualetto o un opuscolo per principianti, così capiamo se comprare l'acquario o meno?!?"

...c'erano dei bei pieghevoli JBL sul bancone, da prendere aggratis, su cui c'è l'ABC... ma mi venisse un coccolone se li hanno anche solo guardati!!!

Purtroppo (o per fortuna) i negozi di animali sono imprese commerciali che devono adeguarsi alla clientela ed offrire ciò che essa chiede, sennò si chiude... e finchè il megastore avrà i cassetti pieni di quattrini, continuerete a trovare pesci morti e criceti rachitici... questo è il motivo per cui sono a oltre 26mila messaggi qui.

La chiave è una sola: ACQUARIOFILIA CONSAPEVOLE!!! :-)

malù 19-12-2009 22:39

Ragazzi....parole sante, vorrei aggiungere un'esperienza personale (anche se un pò fuori tema).
Mi sono appassionato anche alle tartarughe, mentre acquistavo la Tarta ho chiesto una lampada e.......:
Lui "La lampada è facoltativa"
Io "non sapevo che metabolizzare la vitamina D fosse un' optional"
Lui "ah lei è informato, in questo caso la questione è diversa"
Io "perchè"
Lui "perchè se dicessi quali sono le loro reali necessità il cliente andrebbe nel negozio vicino a prendere la tartaruga e la sola vaschetta di plastica!"

Paolo Piccinelli 20-12-2009 12:07

Quote:

Lui "perchè se dicessi quali sono le loro reali necessità il cliente andrebbe nel negozio vicino a prendere la tartaruga e la sola vaschetta di plastica!"
esattamente quello che volevo dire sopra! ;-)

#07 #07 #07

miccoli 20-12-2009 13:11

purtroppo finche non cambiera' il tipo di ''domanda'' il tipo di ''offerta''sara sempre quella...
#07

Marco Vaccari 20-12-2009 13:51

.....ed è questa la principale motivazione che mi spinge a scrivere (anche rompendo un po' le scatole al Mondo)... pensare, e riportare esperienze che possano far riflettere un po' di più le persone (come ho fatto io a mio tempo) e ripensare l'acquariofilia in un modo più naturalistico.. più eco-compatibile, più sensibile, più rispettoso e più responsabile ... puntando il più possibile alla riproduzione degli organismi ospitati nelle proprie vasche in modo corretto e rispettoso della natura.... ma di questo ne abbiamo già parlato...


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