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Più volte abbiamo trattato questo argomento e alla fine ci si blocca sempre allo stesso punto.
Le leggi che tutelano la salvaguardia delle speci esistono, quelle che tutelano la salute e quindi contro il maltrattamento anche; Il sistema fallisce perchè la disciplina del commercio degli esseri viventi non dovrebbe essere affidato alla stessa stregua delle altre attività commerciali e dovrebbe essere supportato da periodici controlli così come attuato per le attività (dovrebbe) di somministrazione e vendita alimenti umani dagli istituti preposti alla salute pubblica. Tutto questo, insieme alla diffusione di discussioni e informazioni sugli animali che tutti noi facciamo, risolverebbe ,amio parere, ovviamente, parecchi dei problemi che ci siamo posti. A questo punto entra dolorosamente la politica, le leggi si cambiano anche con la raccolta delle firme. In attesa ognuno di noi faccia quello che può, sempre nel rispetto e ottemperanza delle leggi. Cordialmente, :35::3: enza |
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Cionondimeno, questo argomento che hai portato alla ribalta è ben distante da proporre una soluzione, per via dei motivi che altre persone prima di me hanno illustrato. In effetti costando relativamente poco, i pesci hanno poca tutela per ciò che riguarda salute e vita media, non è solamente una questione di passione. Non sono d'accordissimo con chi dice che sono animali a metà solo perchè ho visto spesso animali di "serie A" (cani e gatti), magari di razze "pregiate" e costose, trattati in modi poco opportuni. E' però oggettivo che il reparto acquariofilia gode di una certa tolleranza nei confronti di chi non si adatta agli animali affidati. Questo paragone fa pensare per il concetto di addomesticabilità, parlando un po' di etologia. Al mondo esistono decine di specie addomesticabili di animali, sono quasi tutte appartenenti ai mammiferi o agli uccelli (a parte credo l'ape) e questa pratica ha in se dei germi antichissimi di rapporto uomo-animale. Fatta questa premessa ci si spinge in un terreno dove l'acquariofilia ha sempre avuto alcune lacune, ovvero la materia etica. La domanda con cui ai tempi ci si accaniva insieme a Marco Vaccari era non tanto è giusto tenere Scalari in 40 litri ma se fosse giusto tenere Scalari in generale (gli Scalari sono posti ad esempio). L'acquariofilia è un hobby, che ha tuttavia contribuito alla ricerca scientifica più approfondita, e ha bisogno di un'accurata riflessione dietro, prima ancora dell'acquisto della vasca, perchè dal rapporto che si instaurerà tra l'uomo e l'animale all'interno dei cinque vetri è l'uomo ad averne un beneficio maggiore. In Italia la questione etica è sempre stata sottovaluta in molti campi e spesso viene puntato il dito contro strutture più grandi, senza pensare che a porsi domande e interrogarsi si deve essere in primis da soli. Negozianti ed esercenti possono poco e vogliono poco in alcuni casi, è dovere di ognuno di noi informarsi prima di confrontarsi con la cura e la vita di un altro essere vivente, ricordandosi che l'acquariofilia è come dicevo prima un hobby e in tal senso non essenziale e a maggior ragione autoreferenziale. Con questo sproloquio, ho finito (e pensare che ero passato di qui perchè cercavo del Ceratophyllum demersum) :-D:-D:-D |
Mi sembra che il discorso si stia ampliando e stia sconfinando un pò troppo. In altre parole qui si divaga e mi sembra anche che si stia facendo solo tanta ma tanta polemica.
Doctorem fai una cosa, visto che sei tu l'autore del thread e che hai smosso tu le acque, pensa a qualcosa, butta giù una proposta e chi vuole ti seguirà. Scusa cosa vuoi che ti diciamo che da Lunedì ci apposteremo tutti davanti ai negozie e che al tuo segnale "SCATENIAMO L'INFERNO"??? Credo che ci siano dei modi migliori. on vuoi aprire un associazione? Bene, apri una petizione, c'è un sito italiano dove puoi farlo, si chiama www.petizioni.it Io tempo fa aprii un thread con una petizione contro la detenzione e l'esibizione dei delfini nei delfinari, l'ho proposta anche qui e qualcuno firmò, ma ebbi anche quelli che mi diedero addosso pensa, su una cosa che si dovrebbe firmare ad occhi chiusi, io ancora la petizione la sto facendo firmare, se ne vuoi sapere di più puoi cliccare e partecipare, magari ti consiglio di fare la stessa cosa anche tu. |
esprimo il mio parere in merito:
secondo me è il solito discorso trito e ritrito,alla fine noi portiamo avanti un'idea di acquariofilia consapevole,ma per primi noi stessi ci siamo avvicinati a questo hobby da "ignoranti" in materia quindi diventa un gatto che si mangia la coda e se certi pesci vengono venduti a poco è anche grazie alla grande distribuzione che appunto permette(tramite l'incosapevolezza di tanti clienti e spesso venditori)la vendita indiscriminata ergo ci guadagnarci siamo anche noi poi potremmo stare qua ore a "filosofare" del fatto di quanto sia giusto tenere un pesce in acquario che,per quanto simile al suo ambiente di origine,non lo sarà mai |
Un gatto che si mangia la coda?!? :#O:#O:#O
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Vedo che di cognome fai Mazzoli, quindi saprai che il gatto invece di mangiarsi la coda i mangia il "pazzo" uahahahah
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MonstruM che piacere rileggerti!!!!!! Vedi di non scappare di nuovo :-))
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Niente di personale AndreaMazzoli, e solo una battuta da zoo... ;-) |
Io faccio spesso informazione con chi conosco e il primo consiglio è proprio di diffidare dei negozianti non seri... non possiamo fare molto per questo problema? be io nel mio piccolo lo faccio da tanto! W l'acquario!!!
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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