Ok, per la quantità di Co2 disciolta vale la tabella, fin qui ci siamo.
Però mi sono espresso male; il mio scopo in questo caso non sarebbe quello di avere X mg/l di CO2 nell'acqua, ma solo quello di fornire carbonio alle piante; che lo prendano dalla Co2 disciolta o dai carbonati poco importa, no?
Ad un certo punto nella discussione Entropy dice questa cosa:
Quote:
Originariamente inviata da Entropy
(Messaggio 3479235)
- Molte piante strettamente acquatiche hanno la capacità di procurarsi il carbonio assorbendolo direttamente dai bicarbonati e carbonati in acqua. Quindi tali piante (tra cui Ceratophyllum demersum, Egeria densa, Elodea canadensis e nuttallii, Hydrilla verticillata, Myriophyllum spicatum, Vallisneria spiralis, Potamogeton crispus) tendono a far abbassare l’alcalinità di un acquario ( se non è presente una fonte di CO2). Tutte le piante assorbono e cedono elementi, modificando in continuazione anche i valori del GH. Ovviamente quest'ultimo punto dipende anche dal protocollo di fertilizzazione applicato e dal rapporto elementi assorbiti/elementi dosati.
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Quindi se io non fornisco Co2 ed ho queste piante il Kh tende a scendere (e di questo ne sono sicuro perchè si verifica nella mia vasca). Poi, più avanti, leggo quest'altra cosa:
Quote:
Originariamente inviata da Entropy
(Messaggio 3564907)
La dissoluzione del carbonato di calcio dipende da diversi fattori: oltre al pH c'è da considerare la temperatura, il contenuto in CO2 dell'acqua, la presenza di altri ioni che posso favorire la dissoluzione (come i solfati ed il magnesio) e la durezza.
Ovviamente più un'acqua è dura e basica, minore sarà la tendenza alla dissoluzione dei carbonati. Ma se in quest'acqua dosiamo CO2 (tramite un impianto) l'effetto è che il pH si sposterà di nulla o pochissimo, ma allo stesso tempo la CO2 favorirà la solubilità del carbonato di calcio della roccia.
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Da qui ne avevo dedotto che, fornendo Co2 in un'acqua con Kh elevato, riesco a far arrivare carbonio alle piante mantenendo invariati i valori di Ph ed il Kh.
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