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*Tuesen!* 28-12-2005 23:53

Cb, le colonie non possono essere cadute dal cielo. Devi esigere dal negoziante il relativo CITES oltre allo scontrino. Se non è tenuto a rilasciarlo fatti fare una fotocopia del registro di carico e scarico daallegare allo scontrino ......azz, se voglio disfarmi di alcune talee...mica le posso buttare nella nettezza eh! #23

LGAquari 29-12-2005 01:36

Quote:

Originariamente inviata da *Tuesen!*
Cb, le colonie non possono essere cadute dal cielo. Devi esigere dal negoziante il relativo CITES oltre allo scontrino. Se non è tenuto a rilasciarlo fatti fare una fotocopia del registro di carico e scarico daallegare allo scontrino ......azz, se voglio disfarmi di alcune talee...mica le posso buttare nella nettezza eh! #23

Ragazzi, stiamo calmi! :-)

Non possiamo chiedere quello che non ci è dovuto o quello che il negoziante non è tenuto a fare.
Se io fossi un negoziante e qualcuno mi chiedesse una copia del registro di C/S lo manderei a quel paese (a parte le leggi sulla privacy).
Credo che l'unica cosa che possiamo chiedere è la fattura.
Quella nessun negoziante può rifiutarsi di farla.
Però evitiamo di complicare la vita ai negoziantio (per loro è già difficile) ed a noi stessi.
Un numero di CITES dietro lo scontrino fiscale può essere più che sufficiente oppure informiamoci presso l'ufficio CITES di competenza nella zona dove viviamo.
A dispetto di quanto dice il buon Rabbi l'interpretazione della normativa, purtroppo, è diversa da ufficio ad ufficio rispetto ad alcuni importanti adempimenti.
Pur essendo la legge una ed una sola, poichè si presta ad interpretazioni diverse, conviene adeguarsi alle interpretazioni dell'ufficio competente.

cb 29-12-2005 01:36

Tuesen,

perfettamente d'accordo. La mia nota era un po' bonariamente polemica... Volevo solo far notare quella che mi sembra una incongruenza in (probabile) questo stato dei fatti... Se nessuno mi deve dar nulla poi cosa posso dichiarare di avere? Come dimostrare che sono in regola?
Rimane il fatto che non sarebbe certo la sola incongruenza esitente al mondo ;-)

awake 29-12-2005 01:46

pensate che casino !!!....e siamo solo all'inizio!!! ho sentito dire da un grossista che nel momento in cui delle talee schiattano,per far le cose fatte in regola, bisogna chiamare il veterinario incaricato dalla forestale che ne accerta la morte(con 100 eurozzi),in modo da poter depennare dal registro c.i.t.e.s. il carico dell'animale.altrimenti va dichiarato come uscito/venduto,ma si commette un illecito. ma io mi domando -04 #07 -04 -04 -04 -04 #07 #24 -04 -04 .......................ma se oggi vado a pigliarmi un pezzo in negozio,un acroporetta,una talea,come caz*o faccio tra un anno a presentarmi con lo scontrino in forestale per richiedere un registro vidimato sul quale dovrei annotare tutte le riproduzioni??!!e se mi schiatta il pezzo o la talea ,magari dopo averla appena registrata........oltre a prendermi un moment e a dire un padre nostro che fo'?!!'!?!!non so se vi rendete conto !!!!! capisco anche certi negozi che..........lasciamo perdere. secondo me se uno cerca di rispettare le leggi vigenti ,prima deve prendersi 3 lauree e ammesso che poi ci abbia capito qualcosa come si presenta in forestale si becca 2 calci in c..o se non una denuncia + un registro vidimato,+ una visita in un istituto neuropsichiatrico. cazzarola ma che bello sarebbe se il nostro stato ci comprasse lui le talee,come programma di sviluppo scientifico e ricerca volto al ripopolamento dei reef danneggiati,magari in accordo con organismi internazionali ai quali vengono destinati dei fondi per tali spese. gliele regalerei le talee!!!!!!!! che si facciano delle leggi serie e applicabili,nell'interesse della natura,del lavoro degli operatori e delle tasche degli hobbisti. faccio un esempio:ho visto cestinare da grossisti una marea di pesci durante gli arrivi.asfissiati,ulcerati,zeppi di puntini.morti o agonizzanti.questo dipende da diverse cose,cioe' da come vengono pescati,stabulati nelle serre,dalle temperature che raggiunge l'acqua durante il trasporto,e soprattutto dalla dimensione degli imballi e dalla misera quantita' d'acqua nella quale viaggiano i pesci.gli organi competenti dovrebbero rivedere tutto questo meccanismo se ci tengono a preservare la natura e io (e penso molti altri come me)sarei felice di pagare 100 euro per un naso lituratus,sapendo che non ne sono morti altri invano.legge per export pesci: x cm di pesce= tot lt di acqua,altrimenti megamulta.

awake 29-12-2005 02:06

helik,citando il libro di rovero ,riferendosi alla vendita delle talee e alla detenzione di un registro ,ha parlato di una forma di allevamento non finalizzata allo sfruttamento commerciale.questa forma non prevede l'obbligatorieta' di un registro.quindi un privato,un hobbista, con 2000 litri di acquario che produce 200 talee all'anno(per hobby,non certo per sfruttamento commerciale,ma la roba cresce e lui la taglia giustamente come si fa con l'erba del prato) a chi e' che le puo' vendere ?mah? se le vende ad un negozio ,il negozio necessitera' di fattura e di un certificato di provenienza con un numero c.i.t.e.s. ?vallatrova'!e per l'obbligo del registro.......conta il fine dell'allevamento o il numero delle talee prodotte,il valore globale della transazione/i o il segno zoodiacale del capitano della forestale ?

LGAquari 29-12-2005 11:35

Quote:

Originariamente inviata da awake
conta il fine dell'allevamento o il numero delle talee prodotte,il valore globale della transazione/i o il segno zoodiacale del capitano della forestale ?

Credo che, alla fine, quallo che più conti è il segno zodiacale :-) perchè, come già accennato, l'interpretazione della normativa (almeno in alcuni dettagli importanti) è diversa da ufficio ad ufficio.
Per questo credo che, alla fine, si finirà (purtroppo) col comportarsi nel modo seguente:
1) faccio qualche talea all'anno, per necessità di potatura, porto (con attenzione) le talee al mio negoziante amico che certamente ne avrà piacere in quanto potrà recuperare un po' di mortalità.
Naturalmente non pubblicizzerò la cosa......
2) faccio parecchie talee all'anno e le porto a vari negozianti o voglio venderle ad amici, parenti, sul forum o all'angolo della strada, mi reco all'ufficio CITES ed all'ufficio IVA e mi metto in regola sulla base delle loro indicazioni.
Alla fine, vista la carenza di informazione e la farraginosità della normativa, credo che un po' tutti si orienteranno in queste due direzioni.
Purtroppo, perchè con una normativa più chiara e semplice......

Heros 29-12-2005 11:54

scusa scusa..........
anche se non mi aggredisci cosi è lo stesso..........
era una semplice domanda

Andreè 03-01-2006 01:57

Intervenedo dico......ho contattato un responsabile della forestale per ottenere il registro cites, nulla di fantascentifico, mi ha spiegato come lo si compila e come si caricano/scaricano le talee, a parte lo sbattimento di scrivere 2 cose, è una stronzata da compilare.
Il registro io personalmente lo vado a ritirare dopo l'epifania, e poi ho 15 giorni per caricare tutte le colonie madri, Grazie geppy per "la delucidazione" ma personalmente mi ero informato ben prima dell'uscita di questo topic, e le cose cerco di farle in regola, e comunque a partire da fine gennaio , tutte le talee che cederò saranno accompagnate dal loro bel certificato CITES.
Quindi.......problemi zero!
Comunque non stiamo spacciando sostanze stupefacenti!!! (no perchè fra un pò sembra che se non dichiari una talea ti pigli l'ergastolo!!!) #13 #13 #13 #13 -b09 -c26 -97-

LGAquari 03-01-2006 10:26

Quote:

Originariamente inviata da Andreè
Comunque non stiamo spacciando sostanze stupefacenti!!! (no perchè fra un pò sembra che se non dichiari una talea ti pigli l'ergastolo!!!) #13 #13 #13 #13 -b09 -c26 -97-

Ciao.
Quello che dici è vero, però io ho un'esperienza veramente angosciante in merito.
Per una sciocchezza (se a qualcuno interessa posso raccontarla) sono stato accusato di "importazione illegale di specie protetta" e sostenere un processo penale, sapendo che le persone che ti accusano e/o dovranno giudicarti di cites non ne sanno nulla, ti assicuro è terribile.
E poichè so anche che mettersi in regola costa poco o nulla...... :-)
geppy

Nix 03-01-2006 13:19

Quote:

cb
MessaggioInviato: 27 Dic 2005 20:31 Oggetto:
Heros,

approssimativamente il CITES riguarda tutti i coralli duri e le tridacne, ne sono fuori, per esempio, i molli, actinodiscus, zoantidi, clavularie varie.

Il db delle specie protette lo trovi su www.cites.org
Balle NON riguarda tutti i coralli duri! Valido dal 23 giugno 2005 http://www.cites.org/eng/app/appendices.shtml
andate ai capitoli:
CLASS ANTHOZOA
CLASS HYDROZOA
e per le tridacne:
CLASS BIVALVIA
per chi voleva sapere com'è fatta la modulistica da compilare:
http://www.corpoforestale.it/wai/ser...dulistica.html[/list]


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