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zeovit manda in giro una grande quantita di batteri squotendola piu volte al giorno,quindi un grande lavoro in vasca da parte di quest ultimi,se mettesse anche un flusso veloce tutte le vasche salterebbero,ovvio che il flusso deve essere piu lento,e non e come dici tu che flusso lento significa abbassamento piu veloce dei nutrienti. in pratica flusso lento meno batteri tratta la zeolite,flusso veloce piu batteri...micca ci scivolano sopra se e veloce,te capi? |
zucchen,
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Tiziano |
Ormai molti anni fa, diciamo quando usci il sistema, zeovit consigliava un flusso veloce di acqua attraverso la zeolite. Infatti il primo reattore di zeolite dalla grotech era chiuso superiormente e con pompa da 2000 litri. Dopo un pò PT si accorsa che, per la mancanza di alimentazione, le vasche erano molto tirate e pensò che, visto che una parte dell'alimentazione dei coralli e fatta da batterioplancton, riducendo i flusso nella zeolite e sbattendola energicamente si poteva ottenere un rilascio in vasca di questo "alimento". Il principio è giusto e la soluzione ingegnosa ma non tine conto delle effettive modalità di alimentazione. Questa, è oggi sufficientemente dimostrato, essere principalmente da sostanze disperse. l'alimentazione particolata è sicuramente minima, forse di solo microplancton ma solo minimamente di bacterioplancton. Questo è invece utilissimo nell'assorbimento dei composti disciolti in quanto i batteri restano inglobati nel "muco che riveste il corallo" e qui svolgono attività metabolica di trasformazione delle sostanze che verranno cosi assorbite o direttamente o attraverso la lisi dei batteri superficiali. Tutto questo è tanto vero che lo stesso phol ha proposto una serie di prodotti per l'alimentazione dispersa risolvendo così il problema della troppa povertà dell'acqua. Spero di essere stato abbastanza chiaro, questo è argomento complesso e spiegarlo in 2 righi non è facilissimo. Se interessa posso cercare di spiegarlo in più parti.
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alexalbe,
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alexalbe,
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Ragazzi....siete stati e spero che continuerete ad esserlo........bravissimi e quindi questo topic lo sposto in APPROFONDIMENTI.
Cristian ti ringrazio della spiegazione. Alessandro, mi piacerebbe molto se tu spiegassi per bene ;-) |
I coralli sps hanno una duplice modalità di alimentazione. Attraverso le zooxantelle per quanto riguarda il mantenimento delle funzioni vitali, cioè un quantitativo di sostanze ad alto peso molecolare (es. zuccheri) sufficienti a mantenerli in vita ed a svolgere quel minimo di attività vitale (protezione dalle radiazioni) ed una, diciamo "esterna", attraverso la quale acquisiscono sostanze per svilupparsi in modo intensivo (crescita velocissima caratteristica degli sps). Queste sostanze non si trovano normalmente in acqua (soprattutto negli oceani dove questi animali vivono) ma derivano dalla degradazione della materia organica (cioè dalla trasformazione batterica del "materiale morto" che si trova nell'ambiente della barriera corallina).
L'acquisizione di queste sostanze può avvenire attraverso l'assunzione di microparticelle vitali che vengono "digerite" (es. microplancton) o assunte direttamente dopo che queste sono state "trasformate" da altri organismi ( e questo è svolto dal Bacterioplancton). Quindi, la principale funzione del batterioplancton non è quella di essere un alimento diretto per il corallo ma di essere un "vettore" per elaborare e cedere al corallo quelle sostanze nutrienti che i batteri elaborano. In parole povere è questo che avviene: il corallo "sano" porduce un rivestimento di muco con funzione protettiva ma nel quale restano inglobati microparticelle. Queste sono detriti, particelle organiche (POM), sostanze organiche frazionate (SOM) cioè tutto quello che conosciamo come reef snow. Altre di queste, sono batteri (becterioplancton) che venendo a contatto con queste sostanze, le utilizzano come alimento per riprodursi. A questo punto, questa pellicola ricca di muco e batteri progressivamente si ispessisce. Negli strati più profondi i batteri "probabilmente" muoiono (dico probabilmente perchè qui le cose non sono ancora molto chiare) e in questo processo di lisi (lisi significa la rottura della membrana di rivestimento dei batteri, è come se i batteri scoppiassero) si liberano le sostanze in essi contenuti (come dicevo prima zuccheri, proteine, aminoacidi, lipidi, ecc) che vengono a questo punto "assorbite" dal corallo ed utilizzate direttamente (queste sono le sostanze disciolte). Capite che avere il solo bacteroplancton non è sufficiente per chiudere il cerchio alimentare ma è necessario la presenza di particelle "alimentari" in acqua che possano essere "elaborate" dal bacteioplancton e poi assorbite dal corallo. E' per questo che al semplice smuovere la zeolite si deve aggiungere un'alimentazione. Per oggi penso basti. Appena ho un'altro pò di tempo, se interessa, proseguo in discorso zeolite-bacterioplancton-alimetnazione. Se qualcosa non è chiaro ...... Vi dò un riferimento bibliografico: Ferrier-Pages 1998 Release of dissolved organic carbon and nitrogen by the zooxanthellate coral. Mar.Ecol.Prog.172:265-74 ed il nuovissimo http://www.advancedaquarist.com/2008/8/aafeature3 |
alexalbe, secondo te aumentare gradualmente il numero di pesci puo sostituire alimentazioni mirate verso gli sps?
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alexalbe,
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Attendiamo che continui la tua interessante esposizione ;-) Saluti Tiziano |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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