paparouge |
14-03-2011 22:43 |
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Originariamente inviata da ACE65
(Messaggio 3502843)
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Originariamente inviata da paparouge
(Messaggio 3502770)
Non critico la scelta che hanno fatto mezzo secolo fa, ma dico che non hanno investito in qualcosa di diverso perchè pensavano di perfezionare sistemi di controllo per un'energia già scoperta
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Mi ripeto, in Giappone le fonti alternative sono sviluppatissime, il nucleare ricopre il 30% del fabbisogno nazionale, quindi sbagli a pensare che abbiano scelto la più facile, il problema è che ad oggi non esiste alternativa al quel 30%
CIAO#19#19#19
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Mi ripeto anche io, in Giappone come in altri stati non hanno cercato alternative perchè hanno il nucleare da 40 o 50 anni, quando ancora non si pensava (evidentemente) ad una fonte energetica che non fosse dannosa per la salute. Con i traguardi raggiunti oggi in questo senso, con la tecnologia di oggi e sopratutto con le consapevolezze di oggi (purtroppo per il giappone, sono stati proprio loro a darcela), vedrai che, sapendo che il nucleare dev'essere sostituito, il bisogno di coprire quel 30% li spingerà a svilupparle con efficacia le fonti energetiche alternative... altrimenti ridurranno i consumi... perchè non c'è 30% che valga le vite umane che si spegneranno se la faccenda prende la piega sbagliata e loro che hanno già avuto a che fare con i danni derivati dal nucleare, lo sanno più di tutti.
Comunque ACE65, mi sono reso conto che sei di idee diverse e siamo molto distanti, penso che sarà difficile che troveremo un punto d'incontro. Io dico che il Giappone sarà presto (diciamo 20anni) indipendente dal nucleare, tu dici che non ne può fare a meno... l'unica cosa che possiamo fare insieme è sperare che il pericolo rientri e la situazione non si aggravi più di quel che ha già fatto... anche se i segnali sono ancora in peggioramento dato che un terzo reattore con problemi di raffreddamento rischia la fusione del nucleo... che tristezza.
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