AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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Tore* 15-10-2010 23:51

Il problema maggiore comunque è l'acquariofilia inconsapevole, credo che qui dentro la gran parte lo fa veramente per passione e si sbatte per curare un pesce malato. Putroppo per il resto è un commercio che non viene fatto per nulla bene, è un mondo senza regole a cui può accedere chiunque...

crilù 16-10-2010 00:19

Sai come si dice....business is business...

Alexander MacNaughton 16-10-2010 00:51

Quote:

Originariamente inviata da Tore* (Messaggio 3220772)
Il problema maggiore comunque è l'acquariofilia inconsapevole, credo che qui dentro la gran parte lo fa veramente per passione e si sbatte per curare un pesce malato. Putroppo per il resto è un commercio che non viene fatto per nulla bene, è un mondo senza regole a cui può accedere chiunque...

Perfetto!

Sai che significa in un negozio e quando ti propongono un pesce dire "No! Quel pesce non lo prendo perché è quasi sicuramente di cattura è sta scomparendo nel suo abitat"

Gli altri clienti ridono vedendo la faccia stralunata del negoziante, a quel punto è lui/lei che ti chiede cosa vuoi...

Tu immagina se di questo tipo di clienti ne ha dieci... fatto?
Adesso che i clienti siano 100. . . fatto?
Immagina che il 90% dei clienti di questo ipotetico negozio sia così... e allora le cose cambiano.

Ma se sai che un pesce rosso può vivere in una boccia è cresce in base alle dimensioni della vasca.#28g
è una baggianata che circola da 50 anni o più (forse) io me la ricordo da quando ero bambino, e ho quasi 30 anni... non puoi con lo schiocco di dita eliminare tutte le favole, leggende metropolitane, baggianate, miti, fantasie e quant'altro.
E quì... ci sono i soliti a spiegare le solite cose. Perché? A che scopo? Con che guadagno?

Per far conoscere l'acquariofilia consapevole.

sedano 16-10-2010 02:50

Senza voler criticare ne giudicare nessuno, io amo la natura e cerco di rispettarla, mi piacciono gli animali e cerco di rispettarli e mi piace la carne e la mangio perchè la natura ha deciso così. Il problema secondo me è quando un animalista diventa fanatico e purtroppo ce ne sono troppi. Se impiegassero la metà delle energie per difendere oltre ai diritti degli animali, anche quelli dei bambini che muoiono di fame, dei barboni per strada, degli orfani, dei malati e di tutte le persone che ne hanno bisogno, secondo me non farebbero un soldo di danno. Conosco degli animalisti fin troppo convinti che passerebbero addirittura sopra le persone per gli animali. Ripeto, io amo gli animali e cerco di rispettarli e capisco che siamo su un forum che parla di loro ma preferisco rispettare e difendere in primis le persone bisognose. Mio personale parere.

sergio43 16-10-2010 08:49

Quote:

Originariamente inviata da MarcoAIK72 (Messaggio 3220743)
..
Qui si parla di etica.. mi ricordo ai tempi della scuola, di aver parlato con un esperto pubblicitario, che si occupava di approvare o non approvare spot pubblicitari nel nostro paese… Questo signore ci disse che era molto difficile parlare di etica e morale, in quanto si presentava come un elastico, si poteva sempre tirare a piacimento ed era variabile a seconda dei paesi, delle popolazioni, e delle singole persone…

L’etica non è un elastico. Da dieci anni coordino un Comitato etico e la prossima settimana terrò un approfondimento sull’etica dell’alimentazione. In questa discussione ci sono due aspetti affermazioni iniziali che possono essere riassunte così: mangiare animali non è etico; allevare animali in acquario non è etico perché equivale a mangiarli.
Chi fa le affermazioni fa di una propria scelta alimentare il motivo di una superiorità etica. “Io sono nel giusto per la mia condotta alimentare” (affermazione corretta) “la vostra condotta invece non è buona come la mia” (affermazione scorretta perché, senza tener conto del principio etico di autonomia, non ammette la scelta altrui).
Se leggete tutti messaggi, nessuno dice al vegetariano che deve mangiare carne e allevare pesci. Tutti ammettono la validità del principio di autonomia tranne lui.
L’alimentazione non è solo un atto biologico, assume una serie di significati culturali e simbolici. L’antropologia ci insegna che la stessa cultura inizia con l’alimentazione. L’aforisma dell’antropologo C. Levi-Strauss “Non si mangia ciò che è buono da mangiare, ma ciò che è buono da pensare” ci conduce alla realtà del fatto che alimentarsi non è un semplice atto biologico. Facendo un salto dall’antropologia alla sociologia, Claude Fischler, ci aiuta a capire molto il senso dei discorsi dei vegetariani.
Fischler, analizza il principio di incorporazione: io sono quello che mangio. Lui dimostra che questa affermazione, che la psicologia inserisce nel cosiddetto pensiero magico, appartiene all’uomo di ogni luogo ed ogni epoca, dalla teofagia di molte religioni (anche la religione cattolica mangia il proprio Dio) al cannibalismo rituale. Fischler trasferisce questo concetto della antropologia alla sociologia. Se io sono quello che mangio, ciò che mangiamo deve essere fortemente controllato. Il gruppo dominante stabilisce cosa si può mangiare o non mangiare (quindi i tabu alimentari) e le regole alimentari (eventuali regole restrittive e tutte le regole dietetiche legate alla salute). Ciò è stato fatto da religioni e sette religiose, ma anche da regimi totalitari (per esempio l’avversione dei cinque pasti inglesi del regime fascista oppure alcune regole alimentari del regime comunista rumeno degli ultimi anni). Partendo da Fischler comprendiamo come alcune regole alimentari hanno una forte connotazione religiosa o ideologia, o entrambe le cose. I presupposti tendono ad essere dunque dogmatici ed indiscutibili.
L’etica lavora su argomentazioni. Non è un elastico. In questo caso non è possibile argomentare. E’ come se discutono di aborto un laico ed un cattolico. Il primo può anche argomentare, ma il secondo ha alla base delle sue idee un’affermazione dogmatica. E’ evidente che la soluzione etica migliore in questi casi non può essere il prevalere di una idea sull’altre ma si dovrà giungere al rispetto reciproco rinviando al principio etico di autonomia il singolo, riportando la scelta alla coscienza individuale.
Per finire, il pubblicitario aveva interpretato a sua piacimento il concetto dell’applicazione dei principii etici hic et nunc. Il qui è ora non corrisponde ad affermare il relativismo etico, ma questo è un altro discorso…
:-)

Tore* 16-10-2010 12:49

Quote:

Originariamente inviata da sergio43 (Messaggio 3220965)
In questa discussione ci sono due aspetti affermazioni iniziali che possono essere riassunte così: mangiare animali non è etico; allevare animali in acquario non è etico perché equivale a mangiarli.
:-)


Dove hai letto queste cose per curiosità?
Hai scritto un trattato partendo da considerazioni che qui non ha fatto nessuno... ;-)

Allevare animali in acquario (o in qualunque altra gabbia o recinto) non è etico perchè togliere la libertà è sempre sbagliato. Questo non c'entra nulla con l'essere vegatariani però.

mouuu11 16-10-2010 15:46

quoto in pieno
Quote:

Senza voler criticare ne giudicare nessuno, io amo la natura e cerco di rispettarla, mi piacciono gli animali e cerco di rispettarli e mi piace la carne e la mangio perchè la natura ha deciso così. Il problema secondo me è quando un animalista diventa fanatico e purtroppo ce ne sono troppi

Tore* 16-10-2010 16:28

Quote:

Originariamente inviata da sergio43 (Messaggio 3220965)
In questa discussione ci sono due aspetti affermazioni iniziali che possono essere riassunte così: mangiare animali non è etico; allevare animali in acquario non è etico perché equivale a mangiarli.
:-)


Dove hai letto queste cose per curiosità?
Hai scritto un trattato partendo da considerazioni che qui non ha fatto nessuno... ;-)

Allevare animali in acquario (o in qualunque altra gabbia o recinto) non è etico perchè togliere la libertà è sempre sbagliato. Questo non c'entra nulla con l'essere vegetariani però.

mouuu11 16-10-2010 19:31

Quote:

In questa discussione ci sono due aspetti affermazioni iniziali che possono essere riassunte così: mangiare animali non è etico; allevare animali in acquario non è etico perché equivale a mangiarli.
chi decide cosa è etico ? siamo noi che e lo imponiamo o se comunque fosse dio ci ha dato abbastanza inteligenza da prevalere sugli altri animali ma questo non vuol dire he possiamo farli soffrire a piacimento.
Creando acquari , secondo me creiamo un piccolo mondo cercando di far stare al meglio i suoi piccoli abitanti e giochiamo al piccolo dio, io non so decidere se questo è sbagliato ma so che è sbagliato non cercare di far stare bene i nostri piccoli amici che provino sentimenti di benessere o no.

Alexander MacNaughton 17-10-2010 15:43

Partiamo da un principio stabile ed inaffondabile.

Il fanatismo è sbagliato a priori. Il fanatismo è sbagliato. Qualunque esso sia! L'equilibrio porta ad eliminare le discussioni per lasciare spazio alle conversazioni (più costruttive).

Cos'è etico? E su questa domanda potremmo discutere ore, giorni, secoli. . . secondo un enciclopedia deriva al greco... ' èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine" ... '

Quindi l'etica può essere stabilita da una comunità sì, ma anche da un singolo.

A questo punto io l'etica posso intenderla accettare al scelta altrui di fare la qualunque cosa che non sia a discapito dei altri siano persone, animali o cose.


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