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blureff 22-11-2005 22:10

attenzione allo iodio usando l'ozono perche
ti allego un articolo che ha spiegare le cose faccio pena (rovero e un maestro invece)
Effetti dell’ozonizzazione sulla speciazione dello iodio dissolto in acqua di mare artificiale

Pagine 347-355

Johanna Sherrill, D.V.M., M.S., Brent R. Whitaker, M.S., D.V.M., and George T. F. Wong, Ph.D.







I pesci hanno bisogno di iodio nella sua isoforma di ioduro per la sintesi di triodiotironina e tiroxina.

E’ stata misurata la concentrazione di iodio nell’acqua marina artificiale nelle sue varie isoforme chimiche in acquario fornito di schiumatoio di proteine , che lavorava inizialmente solo ad aria, raggiungendo potenziali di ossido-riduzione tipici (400mV) ; in seguito grazie all’ ozonizzazione, raggiungeva gli 800mV.

Le isoforme di iodio sono state anche misurate in sistemi di acquari piu’grandi , ricircolanti e sottoposti ad ozonizzazione che registravano una bassa incidenza di lesioni tiroidee nei pesci che conteneva (tiroidite, iperplasia,adenoma e adenocarcinoma).

Con un’ esposizione crescente all’ ozono, decrescevano le concentrazioni di ioduro e di ioduro organico dissolto (DOI), mentre aumentavano i livelli di iodato.

Dal risultato dopo esposizione a 400mV, la concentrazione di ioduro si abbassava a meno della meta’ della quantita’ trovata in acqua di mare artificiale.

Dopo esposizione a 800mV , i valori iniziali di ioduro decrescevano del 65%, DOI arrivava a livelli non individuabili , ed invece i livelli della concentrazione di iodato aumentavano fino al 155%, senza un cambiamento significativo della concentrazione di iodio.

Questi risultati dimostrano le conversioni indotte dall’ozono sulle varie isoforme di iodio : da ioduro a iodato, da DOI a iodato e/o ioduro.

I livelli di ioduro e DOI non raggiungevano livelli misurabili nei campioni di acqua prelevati dal sistema di acquari utilizzato per lo studio.

In un sistema di acquari marini ozonizzati e’ indispensabile il monitoraggio delli isoforme di iodio che, come dimostrato , puo’ essere alterato dall’aggiunta di ozono. Pertanto viene consigliata la supplementazione di ioduro nella dieta o nell’acqua in acquari marini contenenti teleostei o elasmobranchi.





ciao da blureff

reefaddict 23-11-2005 10:46

Quote:

Originariamente inviata da findus
ma che cosa incide sull'abbatimento delle filamentose?

Le filamentose sono in grado di utilizzare soprattutto sostanza organica disciolta, ammonio e solo in misura minore (con più fatica) nitriti e nitrati, e l'ozono riduce drasticamente i livelli di sostanza organica.

reefaddict 23-11-2005 10:54

Anche se ho detto che sono preoccupato per la riduzione di batterioplancton, devo però aggiungere che Borneman sostiene che il batterioplancton è l'unica forma di cibo in acquario di cui abbiamo disponibilità in abbondanza, anzi in eccesso rispetto alle condizioni naturali. In pratica sulla barriera in un metro cubo ci sono infinitamente meno batteri che in 1000 litri di acquario. Quindi l'idea di ammazzare un po' di batteri, ma di poter aggiungere cibo di più elevate dimensioni per i coralli è interessante.

Nando, ma non hai un filtro a carbone sopra lo schiumatoio? Uscita libera? Io se dovessi provare, a parte la completa incompatibilità con lo Zeovit che è un metodo che sui batteri si basa per funzionare, dovrei capire come filtrare l'aria ozonizzata in uscita dallo schiumatoio per evitare di liberare ozono in soggiorno...

Mat 23-11-2005 12:12

Ciao a tutti!!

x Nando: sono ben felice che tu stia sperimentando questo sistema e da quello che leggo sui vari post americani, secondo me, sulla tua vasca avrà effetti positivi (guarda che non te la volgio tirare!!!)

x Alessandro: se non capisco male in US usano l'ozono utilizzando, spesso, dei vecchi schiumatoi (motivo: l'ozono potrebbe alla lunga - anni - rovinare le parti plastiche dello skimmer) che aggiungono nei loro sistemi agli schiumatoi grossi e costosi. Quindi si utilizza uno skimmer serio per poter filtrare l'acqua ed uno un po' sgrauso per filtrare con ozono. In alcuni casi utilizzano dei veri e propri reattori ad ozono.
Il carbone viene posto sia sull'uscita dell'acqua dallo skimmer, sia sull'uscita dell'aria dal bicchiere di raccolta dello skimmer, proprio per evitare effetti indesiderati sugli esseri umani.

Anche tu sostieni che l'ozono in vasche Zeovit non va bene. Vorrei capirne il motivo:

- è perché ritieni che Zeovit ti permetta di avere livelli di nutrienti bassi, e dunque non hai bisogno di facilitare ulteriormente l'asporto/abbattimento di nutrienti?
- oppure è perché ritieni che l'azione battericida dell'ozono possa contrastare l'effetto di abbattimento dei nutrienti ottenuto proprio grazie all'azione dei batteri?

Perché se è vero ciò che sostiene Borneman (ossia che in vasche da appartamento abbiamo un eccesso di batteri), allora non capisco perché l'ozono debba ritenersi pericoloso in vasche Zeovit.

Inoltre, i batteri del sistema Zeovit, oltre ad essere inoculati ed alimentati quotidianamente, dovrebbero comunque riprodursi su diversi substrati (zeolite in primis) e non dovrebbero essere eliminati dall'ozono, che filtra l'acqua.

Forse sono un po' confuso?

Grazie

Mat -93 -93 -93

aster73 23-11-2005 13:32

Quote:

Originariamente inviata da reefaddict
Nando, ma non hai un filtro a carbone sopra lo schiumatoio? Uscita libera? Io se dovessi provare, a parte la completa incompatibilità con lo Zeovit che è un metodo che sui batteri si basa per funzionare, dovrei capire come filtrare l'aria ozonizzata in uscita dallo schiumatoio per evitare di liberare ozono in soggiorno...

Ho messo un sacchetto di carbone all'uscita dello schiumatoio in sump davanti alla pompa di risalita.
Per il bicchiere dello schiumatoio , ancora non ho provveduto, ma a breve penso di fare un foglio doppio di lana di roccia con inserito nel mezzo uno strato sottile di carbone attivo, da mettere proprio sopra al bicchiere.

Per quanto riguarda prove in vasche con Zeovit, io starei molto attento.
E' già un sistema che impoverisce l'acqua da solo , se aggiungi l'ozono , secondo me si rischia grosso.

Ciao

reefaddict 23-11-2005 15:33

Quote:

Originariamente inviata da Mat
Anche tu sostieni che l'ozono in vasche Zeovit non va bene. Vorrei capirne il motivo:

La guida Zeovit dice di non usare ozono e UV e secondo me questo è molto sensato, visto che tutto il metodo zeovit (come vodka, Xaqua, ecc.) è un metodo basato su colture batteriche. Che senso ha darsi da fare a produrre flocculato batterico in un reattore di zeolite per alimentare i coralli e poi rimuovere tutto questo con l'ozono o i raggi UV?

Mat 24-11-2005 11:54

Quote:

Originariamente inviata da reefaddict
Quote:

Originariamente inviata da Mat
Anche tu sostieni che l'ozono in vasche Zeovit non va bene. Vorrei capirne il motivo:

La guida Zeovit dice di non usare ozono e UV e secondo me questo è molto sensato, visto che tutto il metodo zeovit (come vodka, Xaqua, ecc.) è un metodo basato su colture batteriche. Che senso ha darsi da fare a produrre flocculato batterico in un reattore di zeolite per alimentare i coralli e poi rimuovere tutto questo con l'ozono o i raggi UV?

Per cui tu ritieni che l'O3 potrebbe impattare sulle colture batteriche "zeovit"?

Perché allora l'O3 viene utilizzato in vasche berlinesi dove sono presenti Nitrosomonas e Nitrobacter (batteri), esaltando i risultati che l'O3 permette di ottenere?

E' una questione di substrato?

Grazie ancora e scusa l'insistenza.

Mat

aster73 24-11-2005 13:09

Mat,
Forse l'ozono è attivo solo sui batteri ed organismi presenti e liberi nella colonna d'acqua , che poi viene a contatto nella colonna dello schiumatoio.

Alla fine cosa dice l'amico Martin Moe ??
E' faticoso tradurre il suo slang.
Grazie

Mat 24-11-2005 16:11

Sintettizzo quello che spiega, peraltro benissimo, l'amico Martin Moe:

- l'ozono in vasche berlinesi è utilizzato perché consente di modificare la struttura chimica di POC e DOC (Particulate organic compounds e dissolved organic compounds), rendendole chimicamente più facili da asportare da parte dello skimmer;

- questo consente di raggiungere livelli di acqua cristallina e quindi la luce è meno filtrata dall'acqua;

- l'ozono contribusice a sterilizzare la vasca perché "rompe" anche i batteri;

- l'ozono "rompe" anche gli amminoacidi, rendendo inutile la loro somministrazione;

- l'ozono in vasche Zeovit non ha senso, perché innesca un processo distruttivo dei batteri attraverso i quali Zeovit "lavora" e perché riduce il flocculato batterico.

Sto aspettando che anche lui mi spieghi come mai ritiene che in un sistema berlinese l'ozono non abbia effetto sui batteri responsabili dei processi di nitrificazione e denitrificazione.

Non capisco, infatti, se, come ipotizzi anche tu, il tutto dipenda da "dove" risiedono i batteri. Capisco che i batteri in una vasca come le nostre risiedono un po' dappertutto, ma continua a sfuggirmi la questione legata ai processi di nitrificazione e denitrificazione.

Ti invito a vedere la vasca di questo signore che utilizza ozono da anni (non-zeovit): http://www.o2manyfish.com/

Parecchio bella.

Mat

aster73 24-11-2005 19:14

Quote:

l'ozono in vasche berlinesi è utilizzato perché consente di modificare la struttura chimica di POC e DOC (Particulate organic compounds e dissolved organic compounds), rendendole chimicamente più facili da asportare da parte dello skimmer;
Ok, ma il risultato che noto è esattamente l'opposto.
Lo skimmer asporta meno di prima.
Quote:

- questo consente di raggiungere livelli di acqua cristallina e quindi la luce è meno filtrata dall'acqua;
Ok, condivido e riscontrato.
Quote:

- l'ozono contribusice a sterilizzare la vasca perché "rompe" anche i batteri;

- l'ozono "rompe" anche gli amminoacidi, rendendo inutile la loro somministrazione;
Ok

Anch'io sono curioso di capire se agisce anche sui batteri su substrato in vasca. Mi pare più problematico , visto che l'ozono lo teniamo nello schiumatoio e stiamo molto attenti affinchè non vada in vasca.
Ciao e grazie


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