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mi scuso anche io per essere andato ot cio' nonostante la discussione e' interessante amio modo di vedere epuo' essere di auto a tutti.per anto quando sara' terminata i acordo con mario apportero' modifiche se necessario nelle schede di malattie.garanrtisc cmq un supporto a ilapacch97, .
ilapacch97, nel caso i cui nn ci sia opsto pe ril carbone se sonopassate almeno 24 ore dal termine delle cura puoi effettuar eun bel cambio i ACQUA facendo attenzione alla temp di immissioneil costawert nn e' cosi' devastante ocme sembra ed in un paio di cambi .probailmente il medicnale se ne va mario86, personamente penso che ci siano filosofie di pensiero diverse anche tra biologie veterinari e penso anche che il tutt0 dipenda molto dai tempi in cui i testi siano scritti. io personalmente ne ho tre di cui due sono quelli che maggiormente uso ,uno e zupo e l'altro e untergasser.in entrambi nn associano come cura il sale per 'ittio ,il blu di metilene e' consilgiato da zupo ma nn da untergasser. entrambi i testi riportano tutto sommato pero' che la causa principale della comparsa dell'ittio e' causata da un abbassamento termico.il motivo di questo e che oltre ad accellerarne la moltiplicazione del parassita indebolisce il pesce e quindi in questo stadio lo rende possibile preda del ciliato.l'indebolimento 'e cosi' speigato da zupo:essendo i pesci animali a sangue freddo un abbasamento termico crea un emolisi (OVVERO UNA ROTTURA DEI GLOBULI ROSSI). entrambi i testi e molti ALTRI LIBRI di acquriolfia dicono che molti agenti che in determinate situazioni diventano patogeni fanno parte della stessa flora batterica per tanto e' possibile che tutti i microrogansimi che creano patologie sono gia' all'interno di vasche adeguatamente mature. questo e' quello che so e quello che ho letto.sicuramente a mio modo di vedere in campo acqauriofiolo ci osno molte e svariate teorie ed essendo questa "scienza"nn esatta l'esperienza porta a dtermiati comportamenti ed azioni.io ssono del'idea che medicnai per uso acquariolfio che curano questa patologie ve ne sono una miriade ed e' sempre melgio affidarsi a questi che sperimantare .anche perche' i libri da cui traiamo conoscienze sono scritti da medici veterinari o biologi e qundo applicano un aterapia lo fanno ocn cognizione di causa,volgio dire tengono conto di moltissimi fattori ,per cui a loroi funziona a noi nn sempre. :-) ciao lele |
mi scuso anche io per essere andato ot cio' nonostante la discussione e' interessante amio modo di vedere epuo' essere di auto a tutti.per anto quando sara' terminata i acordo con mario apportero' modifiche se necessario nelle schede di malattie.garanrtisc cmq un supporto a ilapacch97, .
ilapacch97, nel caso i cui nn ci sia opsto pe ril carbone se sonopassate almeno 24 ore dal termine delle cura puoi effettuar eun bel cambio i ACQUA facendo attenzione alla temp di immissioneil costawert nn e' cosi' devastante ocme sembra ed in un paio di cambi .probailmente il medicnale se ne va mario86, personamente penso che ci siano filosofie di pensiero diverse anche tra biologie veterinari e penso anche che il tutt0 dipenda molto dai tempi in cui i testi siano scritti. io personalmente ne ho tre di cui due sono quelli che maggiormente uso ,uno e zupo e l'altro e untergasser.in entrambi nn associano come cura il sale per 'ittio ,il blu di metilene e' consilgiato da zupo ma nn da untergasser. entrambi i testi riportano tutto sommato pero' che la causa principale della comparsa dell'ittio e' causata da un abbassamento termico.il motivo di questo e che oltre ad accellerarne la moltiplicazione del parassita indebolisce il pesce e quindi in questo stadio lo rende possibile preda del ciliato.l'indebolimento 'e cosi' speigato da zupo:essendo i pesci animali a sangue freddo un abbasamento termico crea un emolisi (OVVERO UNA ROTTURA DEI GLOBULI ROSSI). entrambi i testi e molti ALTRI LIBRI di acquriolfia dicono che molti agenti che in determinate situazioni diventano patogeni fanno parte della stessa flora batterica per tanto e' possibile che tutti i microrogansimi che creano patologie sono gia' all'interno di vasche adeguatamente mature. questo e' quello che so e quello che ho letto.sicuramente a mio modo di vedere in campo acqauriofiolo ci osno molte e svariate teorie ed essendo questa "scienza"nn esatta l'esperienza porta a dtermiati comportamenti ed azioni.io ssono del'idea che medicnai per uso acquariolfio che curano questa patologie ve ne sono una miriade ed e' sempre melgio affidarsi a questi che sperimantare .anche perche' i libri da cui traiamo conoscienze sono scritti da medici veterinari o biologi e qundo applicano un aterapia lo fanno ocn cognizione di causa,volgio dire tengono conto di moltissimi fattori ,per cui a loroi funziona a noi nn sempre. :-) ciao lele |
Allora mettilo appeso, il più possibile vicino all'ingresso dell'acqua nel filtro.
Ciao |
Allora mettilo appeso, il più possibile vicino all'ingresso dell'acqua nel filtro.
Ciao |
Che il sale possa giovare anche per l'ictyo l'avevo sentito anch'io, è una vecchia cura. Credo comunque che un medicinale sia più efficace e anche dia meno problemi in acquario. La temperatura hanno sempre detto tutti di alzarla...
Certo se l'ittio non è presente in nessun modo, il solo freddo da solo non la può causare. Ma qualche parassita pronto ad approfittare più o meno lo troviamo dappertutto! |
Che il sale possa giovare anche per l'ictyo l'avevo sentito anch'io, è una vecchia cura. Credo comunque che un medicinale sia più efficace e anche dia meno problemi in acquario. La temperatura hanno sempre detto tutti di alzarla...
Certo se l'ittio non è presente in nessun modo, il solo freddo da solo non la può causare. Ma qualche parassita pronto ad approfittare più o meno lo troviamo dappertutto! |
lele 32, sono andato a controllare "malattie dei pesci d'acquario" di untergasser, la seconda edizione aggiornata, ed effettivamente nelle terapie con il sale (p 142 della mia edizione) riporta la costia e non l'ittio...
#24 proverò a buttare giù qualcosa io perchè, per lo meno per quel che riguarda i poecilidi si possono trattare in un secchio senza dover buttare medicinali in vasca, senza dover togliere le piante, senza dover filtarre a carbone attivo e fare cambi parziali, quindi, per molti aspetti, una terapia col sale è molto + vantaggiosa per una buona parte dei pesci. adesso che hanno messo i medicinali al bando per quel che riguarda i poecilidi, il cui stato sanitario è pietoso a dir poco, bisogna pensare alla prevenzione prima che alla cura, ed un trattamento in funzione preventiva sale e poi (non insieme) formalina, debellerebbe la maggior parte delle rogne, comunque provo a cercare su altre risorse. |
lele 32, sono andato a controllare "malattie dei pesci d'acquario" di untergasser, la seconda edizione aggiornata, ed effettivamente nelle terapie con il sale (p 142 della mia edizione) riporta la costia e non l'ittio...
#24 proverò a buttare giù qualcosa io perchè, per lo meno per quel che riguarda i poecilidi si possono trattare in un secchio senza dover buttare medicinali in vasca, senza dover togliere le piante, senza dover filtarre a carbone attivo e fare cambi parziali, quindi, per molti aspetti, una terapia col sale è molto + vantaggiosa per una buona parte dei pesci. adesso che hanno messo i medicinali al bando per quel che riguarda i poecilidi, il cui stato sanitario è pietoso a dir poco, bisogna pensare alla prevenzione prima che alla cura, ed un trattamento in funzione preventiva sale e poi (non insieme) formalina, debellerebbe la maggior parte delle rogne, comunque provo a cercare su altre risorse. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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