AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   In fondo al BAR... (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=34)
-   -   Specie di cattura (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=159227)

Matthew 19-02-2009 12:48

Allora credo che non si arriverà mai ad una soluzione... #07

Ci sono troppi interessi in ballo!

E' molto più facile prendere un animale in natura che allevarlo, e le cose non cambieranno finchè si avrà una disponibilità decente o quasi in natura.

Prendi ad esempio gli L46... fino a poco tempo fa vi erano solo di cattura, solo da quando sono diventati praticamente introvabili, si è incominciato ad allevarli.

Matthew 19-02-2009 12:48

Allora credo che non si arriverà mai ad una soluzione... #07

Ci sono troppi interessi in ballo!

E' molto più facile prendere un animale in natura che allevarlo, e le cose non cambieranno finchè si avrà una disponibilità decente o quasi in natura.

Prendi ad esempio gli L46... fino a poco tempo fa vi erano solo di cattura, solo da quando sono diventati praticamente introvabili, si è incominciato ad allevarli.

Marco Vaccari 19-02-2009 14:56

...è vero Matthew... gli interessi sono tantissimi, ma noi , nel nostro piccolo possiamo provare, poco alla volta, passo dopo passo , a cercare di cambiare qualcosa...
Solo un esempio... la situazione killifish... io riproduco da parecchi anni una popolazione di austrolebias elongatus, un ex megalebias, un annuale argentino dai colori non proprio sgargianti, ma dal comportamento e dal carattere eccezionale... Gli elongatus sono diffusi in diversi biotopi tra l'Argentina e l'Uruguay.. in ogni posto di cattura (mai abbondante solo quei dieci dodici esemplari , a volte anche meno che, ma anche una sola coppia solo per riprodurre la specie) viene scritta con grande precisione una location ad esempio io ho gli austrolebias elongatus "Fanazul" KCA 27/04 che "vuol dire" austrolebias elongatus pescati nella località "Fanazul" (località 27) nel 2004 ad opera del KCA (killi club Argentino).... i "Fanazul" sono completamente differenti dagli "Ezeiza" o dai "Jappener"... Mi e' stato detto poi (dato che sono socio dell'associazione killi argentina) che la località "Fanazul" è una base aerea, in area militare, che, tral'altro ha intenzione di espandersi e di prosciugare le aree umide per allungare le piste... quindi.... prima o poi niente più elongatus "Fanazul".... certo... direte... ci sono gli altri elongatus.... é vero, ma non ci sarà MAI più quel tipo di elongatus...
Come da regolamento tra le varie associazioni E' REGOLA trascrivere accuratamente tutti i codici di locazione nei killi!!!!... (non c'è l'obbligo solo nelle varietà commerciali) e NON si devono MAI ibridare.... pena la radiazione da tutte le associazioni...
Non dovrebbe essere così anche con gli altri pesci tropicali? :-)

Marco Vaccari 19-02-2009 14:56

...è vero Matthew... gli interessi sono tantissimi, ma noi , nel nostro piccolo possiamo provare, poco alla volta, passo dopo passo , a cercare di cambiare qualcosa...
Solo un esempio... la situazione killifish... io riproduco da parecchi anni una popolazione di austrolebias elongatus, un ex megalebias, un annuale argentino dai colori non proprio sgargianti, ma dal comportamento e dal carattere eccezionale... Gli elongatus sono diffusi in diversi biotopi tra l'Argentina e l'Uruguay.. in ogni posto di cattura (mai abbondante solo quei dieci dodici esemplari , a volte anche meno che, ma anche una sola coppia solo per riprodurre la specie) viene scritta con grande precisione una location ad esempio io ho gli austrolebias elongatus "Fanazul" KCA 27/04 che "vuol dire" austrolebias elongatus pescati nella località "Fanazul" (località 27) nel 2004 ad opera del KCA (killi club Argentino).... i "Fanazul" sono completamente differenti dagli "Ezeiza" o dai "Jappener"... Mi e' stato detto poi (dato che sono socio dell'associazione killi argentina) che la località "Fanazul" è una base aerea, in area militare, che, tral'altro ha intenzione di espandersi e di prosciugare le aree umide per allungare le piste... quindi.... prima o poi niente più elongatus "Fanazul".... certo... direte... ci sono gli altri elongatus.... é vero, ma non ci sarà MAI più quel tipo di elongatus...
Come da regolamento tra le varie associazioni E' REGOLA trascrivere accuratamente tutti i codici di locazione nei killi!!!!... (non c'è l'obbligo solo nelle varietà commerciali) e NON si devono MAI ibridare.... pena la radiazione da tutte le associazioni...
Non dovrebbe essere così anche con gli altri pesci tropicali? :-)

Victor Von DOOM 19-02-2009 20:32

Quote:

Originariamente inviata da MonstruM
Matthew, mi riferivo a quella miriade si specie che vengono catturate in natura senza la conoscenza da parte dell'acquirente che compra botia e otocinclus. Io proponevo una legislazione sulle condizioni di partenza di ogni essere vivente commercializzato, una sorta di cites più piccolo, per intenderci.

Sarebbe già un bel passo avanti una legge che obblighi il commerciante a scrivere sulla vasca di esposizione nome scientifico della specie, nome comune (ove presente), e provenienza (nazione e specifica su wild o allevamento)...un pò come per il mercato ittico alimentare, insomma...
Sarei molto più felice se,tanto per fare un esempio concreto, invece di trovare sulla vasca la scritta "aspirapolvere, 2,50euro", trovassi "Acanthopsis Choirorhynchus. Pesce testa di cavallo. Catturato in Indonesia (2,50 euro)"

Victor Von DOOM 19-02-2009 20:32

Quote:

Originariamente inviata da MonstruM
Matthew, mi riferivo a quella miriade si specie che vengono catturate in natura senza la conoscenza da parte dell'acquirente che compra botia e otocinclus. Io proponevo una legislazione sulle condizioni di partenza di ogni essere vivente commercializzato, una sorta di cites più piccolo, per intenderci.

Sarebbe già un bel passo avanti una legge che obblighi il commerciante a scrivere sulla vasca di esposizione nome scientifico della specie, nome comune (ove presente), e provenienza (nazione e specifica su wild o allevamento)...un pò come per il mercato ittico alimentare, insomma...
Sarei molto più felice se,tanto per fare un esempio concreto, invece di trovare sulla vasca la scritta "aspirapolvere, 2,50euro", trovassi "Acanthopsis Choirorhynchus. Pesce testa di cavallo. Catturato in Indonesia (2,50 euro)"

Patrick Egger 19-03-2009 20:52

purtroppo ho solo ora "scoperto" questo interessante topic.
Tutta la facenda è molto complicata e complessa.Da una parte si ha a che fare con delle persone che vogliono riprodurre una specie,vogliono conoscerla al meglio possibile e sapere tutto ciò che la riguarda.Dall' altro lato hai delle persone che cercano qlcosa per arredare meglio la casa,magari qlcosa che non hanno tutti,qlcosa di strano di aspetto o meglio ancora,di molto colorato.
Il 99% delle persone che acquistano pesci,guardano prima sul prezzo.Sia quelle che vogliono "l'arredamento" che quelli che vogliono sapere "di più".
Guardano magari la "qualità",ma sicuramente la minoranza totale chiede se sono di cattura(con locazione),di allevamento(Ceco,asiatico..),sverminati,ecc.
Le persone che comprano per il "solito fritto misto",di solito,non interessa neanche come si chiama il pesce appena acquistato.è un pesce che piace e basta.Li è inutile scrivere cartellini con nomi latini,locazioni ecc.La grande massa dei pesci viene e verrà sempre venduta dai grandi garden e negozi in centri commerciali.
Quello che sicuramente ci vorrà è una certa preparazione del personale nei negozi.Dovrebbe essere abilitato solo un commerciante preparato,dopo aver superato dei test,di vendere certi tipi di pesci,specie quelle selvatiche.Paragonabile alla formazione dei commessi in germania!

Beh,il discorso di allevare pesci in loco,viene fatto già da tanto tempo.Con risultati positivi che negativi.La maggior parte dei Apistogramma del sudamerica in effetti vengono allevati in grandi stagni in loco.Non sono quasi mai di cattura,anche perchè sono più delicati per via dei parassiti ecc.I Asia vengono riprodotti i "Pulitori",cioè diversi Hypostomus nei laghetti(oramai tutti ibridati), cosi come tantissimi altri tipi di pesci.Anche nei grandi laghi in Africa i ciclidi vengono riprodotti in grandi "acquari" di rete che si trovano in mezzo al lagho,cosi come si alleva anche il salmone!La cosa negativa è che c'è una popolazione di pesci su un piccolo area,dove viene somministrato un sacco di mangimi e l'inquinamento dell'acqua e malattie non aiutano di certo alla fauna locale!
Quando invece i pesci vengono catturati in libertà,la gente locale deve comunque preoccuparsi un pò per salvaguardare l'ambienete,perchè anche domani vogliono pescare.A parte che la gente che vive della pesca di pesci di acquario non guadagna cosi male(non paragonare i loro stipendi con i nostri!)quella gente che pesca i pesci per l'alimentazione si che guadagnano poco!Quello che serve è un regolameto su un certo contingente,simile come lo fà il Brasile con le razze.Solo una certa quantità di pesci possono essere catturati e poi venduti.La la nuova lista positiva brasiliana,che divieta la vendita della maggior parte dei pesci,tanti pescatori andranno a prendere legni nella giungla,a cerca di oro e altre cose e questi "mestieri"sicuramente faranno più impatto sulla natura.

Patrick Egger 19-03-2009 20:52

purtroppo ho solo ora "scoperto" questo interessante topic.
Tutta la facenda è molto complicata e complessa.Da una parte si ha a che fare con delle persone che vogliono riprodurre una specie,vogliono conoscerla al meglio possibile e sapere tutto ciò che la riguarda.Dall' altro lato hai delle persone che cercano qlcosa per arredare meglio la casa,magari qlcosa che non hanno tutti,qlcosa di strano di aspetto o meglio ancora,di molto colorato.
Il 99% delle persone che acquistano pesci,guardano prima sul prezzo.Sia quelle che vogliono "l'arredamento" che quelli che vogliono sapere "di più".
Guardano magari la "qualità",ma sicuramente la minoranza totale chiede se sono di cattura(con locazione),di allevamento(Ceco,asiatico..),sverminati,ecc.
Le persone che comprano per il "solito fritto misto",di solito,non interessa neanche come si chiama il pesce appena acquistato.è un pesce che piace e basta.Li è inutile scrivere cartellini con nomi latini,locazioni ecc.La grande massa dei pesci viene e verrà sempre venduta dai grandi garden e negozi in centri commerciali.
Quello che sicuramente ci vorrà è una certa preparazione del personale nei negozi.Dovrebbe essere abilitato solo un commerciante preparato,dopo aver superato dei test,di vendere certi tipi di pesci,specie quelle selvatiche.Paragonabile alla formazione dei commessi in germania!

Beh,il discorso di allevare pesci in loco,viene fatto già da tanto tempo.Con risultati positivi che negativi.La maggior parte dei Apistogramma del sudamerica in effetti vengono allevati in grandi stagni in loco.Non sono quasi mai di cattura,anche perchè sono più delicati per via dei parassiti ecc.I Asia vengono riprodotti i "Pulitori",cioè diversi Hypostomus nei laghetti(oramai tutti ibridati), cosi come tantissimi altri tipi di pesci.Anche nei grandi laghi in Africa i ciclidi vengono riprodotti in grandi "acquari" di rete che si trovano in mezzo al lagho,cosi come si alleva anche il salmone!La cosa negativa è che c'è una popolazione di pesci su un piccolo area,dove viene somministrato un sacco di mangimi e l'inquinamento dell'acqua e malattie non aiutano di certo alla fauna locale!
Quando invece i pesci vengono catturati in libertà,la gente locale deve comunque preoccuparsi un pò per salvaguardare l'ambienete,perchè anche domani vogliono pescare.A parte che la gente che vive della pesca di pesci di acquario non guadagna cosi male(non paragonare i loro stipendi con i nostri!)quella gente che pesca i pesci per l'alimentazione si che guadagnano poco!Quello che serve è un regolameto su un certo contingente,simile come lo fà il Brasile con le razze.Solo una certa quantità di pesci possono essere catturati e poi venduti.La la nuova lista positiva brasiliana,che divieta la vendita della maggior parte dei pesci,tanti pescatori andranno a prendere legni nella giungla,a cerca di oro e altre cose e questi "mestieri"sicuramente faranno più impatto sulla natura.

MonstruM 19-03-2009 21:26

Patrick Egger, Patrick era ora che arrivassi pure te... :-)

Quote:

Originariamente inviata da Patrick Egger
Quello che sicuramente ci vorrà è una certa preparazione del personale nei negozi.Dovrebbe essere abilitato solo un commerciante preparato,dopo aver superato dei test,di vendere certi tipi di pesci,specie quelle selvatiche.Paragonabile alla formazione dei commessi in germania!

Concordo pienamente, come in altri lavori servirebbero dei diplomi di qualifica rilasciati da enti riconosciuti, possibilmente con corsi di aggiornamento.


Quote:

Originariamente inviata da Patrick Egger
Quando invece i pesci vengono catturati in libertà,la gente locale deve comunque preoccuparsi un pò per salvaguardare l'ambienete,perchè anche domani vogliono pescare.A parte che la gente che vive della pesca di pesci di acquario non guadagna cosi male(non paragonare i loro stipendi con i nostri!)quella gente che pesca i pesci per l'alimentazione si che guadagnano poco!

Un altro problema è forse che molte "macrostrutture" che si occupano di cattura e esportazioni dei pesci non sanno neanche quello che vanno a prendere. Faccio un esempio, i Brachygobius spp., vengono catturati in un certo numero ma la confusione che regna nella loro identificazione è alta (anche per via della difficoltà certa del riconoscimento della specie, spesso ottenibile solo con un'analisi al microscopio), con conseguenza di esemplari spesso venduti di specie diverse. Mi è capitato recentemente di vedere in un negozio dei B. nunus venduti come tali, con tanto di cartellino, che però superavano i 4 cm di lunghezza, cosa impossibile per la specie. Quindi il problema dell'informazione dei negozianti spesso è anche a monte.

Una situazione analoga mi è capitata nell'acquisto di crostacei dove erano esposte in vasca un centinaio di Caridina multidentata. All'acquisto non ho notato particolari differenze (anche per via di una analisi superficiale, mea culpa) ma all'inserimento in acquario ho visto una totale metamorfosi della livrea di un esemplare che mi ha portato ad identificarlo come Caridina babaulti var. Malaya.

MonstruM 19-03-2009 21:26

Patrick Egger, Patrick era ora che arrivassi pure te... :-)

Quote:

Originariamente inviata da Patrick Egger
Quello che sicuramente ci vorrà è una certa preparazione del personale nei negozi.Dovrebbe essere abilitato solo un commerciante preparato,dopo aver superato dei test,di vendere certi tipi di pesci,specie quelle selvatiche.Paragonabile alla formazione dei commessi in germania!

Concordo pienamente, come in altri lavori servirebbero dei diplomi di qualifica rilasciati da enti riconosciuti, possibilmente con corsi di aggiornamento.


Quote:

Originariamente inviata da Patrick Egger
Quando invece i pesci vengono catturati in libertà,la gente locale deve comunque preoccuparsi un pò per salvaguardare l'ambienete,perchè anche domani vogliono pescare.A parte che la gente che vive della pesca di pesci di acquario non guadagna cosi male(non paragonare i loro stipendi con i nostri!)quella gente che pesca i pesci per l'alimentazione si che guadagnano poco!

Un altro problema è forse che molte "macrostrutture" che si occupano di cattura e esportazioni dei pesci non sanno neanche quello che vanno a prendere. Faccio un esempio, i Brachygobius spp., vengono catturati in un certo numero ma la confusione che regna nella loro identificazione è alta (anche per via della difficoltà certa del riconoscimento della specie, spesso ottenibile solo con un'analisi al microscopio), con conseguenza di esemplari spesso venduti di specie diverse. Mi è capitato recentemente di vedere in un negozio dei B. nunus venduti come tali, con tanto di cartellino, che però superavano i 4 cm di lunghezza, cosa impossibile per la specie. Quindi il problema dell'informazione dei negozianti spesso è anche a monte.

Una situazione analoga mi è capitata nell'acquisto di crostacei dove erano esposte in vasca un centinaio di Caridina multidentata. All'acquisto non ho notato particolari differenze (anche per via di una analisi superficiale, mea culpa) ma all'inserimento in acquario ho visto una totale metamorfosi della livrea di un esemplare che mi ha portato ad identificarlo come Caridina babaulti var. Malaya.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:13.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,14963 seconds with 13 queries