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usando acqua di ro il ph è gia sotto 7, a tal proposito risulta utile tenere il ph sotto 7 dopo l'aggiunta dei carbonati, si potrebbe usare acido citrico (vitamina C) ma per il nostro caso risulta utile somministare CO2 magari tramite tabs di CO2.
se riesci a provare fammki sapere i risultati. |
L'acqua di RO è lievemente acida per la CO2 disciolta (non c'è ancora tampone carbonatico e ne basta poca per spostare il pH) oppure a causa dei residui della filtrazione osmotica. Il valore dell'acqua pura è 7.
Appena inizi la percolazione le reazioni di dissoluzione del carbonato alza il pH (il carbonato di calcio è basico). Osserva la reazione: CO2(g) + H2O(l) → H2CO3 → H+ + HCO3- H+ + HCO3- + CaCO3(s) → Ca(HCO3)2 Ogni successiva aggiunta di acido subirà la stessa sorte. Il calcio carbonato reagisce con l'H+ dell'acido carbonico formando il calcio bicarbonato. In questa reazione il carbonato di calcio si comporta come una base debole quando è in soluzione e consuma gli H+. Se tu acidifichi con acido ascorbico otterrai sali dell'acido ascorbico (probabilmente calcio bicarbonato e ascorbato insieme) oppure se ne metti tanto noterai effervescenza perchè a pH bassi il bicarbonato reagisce secondo il modello: HCO3- + H+ → H2CO3 → H2O + CO2(g) In pratica ancora la proprietà tampone del sistema carbonatico che ricerchiamo nei nostri acquari. Vi metto qui sotto questa tabella tratta dall'articolo La durezza carbonatica di Marco Scarsella: http://www.acquaportal.it/Articoli/D...es/nuovo-5.jpg |
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Un conto è il Calcio Carbonato tutt'altro il Calcio Bicarbonato, non credo che se metti il Calcio Carbonato in acqua a pH 6,8 questo si trasforma in Calcio Bicarbonato e quindi diventa più solubile. Purtroppo le cose non sono così semplici (a parte che inserendo Carbonato e/o Bicarbonato il pH inevitabilmente sale ;-)) La vedo dura sciogliere il marmo in acqua |
Infatti non si mette bicarbonato nell'acqua, si mette CO2. L'acqua e la CO2 sciolgono il carbonato trasformandolo in bicarbonato. Il processo avviene da millenni nel sottosuolo, e tutti i giorni nei reattori di calcio dei nostri "cugini". Si tratta solo di scegliere un calcare bilanciato in Mg e Ca di fermarlo prima rispetto al marino.
Rispetto al processo in natura, che è più lento, si ottimizza il tenore di anidride carbonica, facendo in modo che non manchi mai. Pensa anche a quello che avviene in vasca se c'è qualcosa di calcareo e inietti CO2: kH e gH salgono e non di poco. |
Oggi ho attivato un impiantino pilota.
Questo pseudo reattore di calcio è costituito da una bottiglia da litro in PE, di quelle a base rettangolare con un setto sempre in PE aperto sotto che la divide a metà, costringendo l'acqua ad un percorso di discesa e risalita attraverso il ghiaietto. Sotto alla bottiglia c'è un serbatoio da 10 l (secchio) contenente acqua denineralizzata. La bottiglia ha due fori sui lati corti, verso l'alto, uno per l'entrata dell'acqua ed uno un po' più basso sul lato opposto per l'uscita con due portagomma stagni. L'acqua del serbatoio è spinta da una pompetta ad immersione per acquari attraverso il tubo di mandata e prima di raggiungere la bottiglia incontra un raccordo a T nel quale si mescola a CO2 da GEL. La bottiglia è sigillata per evitare che l'acqua tracimi. La bottiglia è riempita di ghiaietto (per i primi esperimenti sto utilizzando ghiaietto policromo con percentuale calcarea che avevo scartato e che alla fine dei trattamenti mi aspetto di ritrovare purificato). L'acqua poi ritorna nel secchio per essere ricircolata. Alla partenza l'acqua nel secchio ha conducibilità 14 (gh circa 0,7) probabilmente a causa del lavaggio del secchio con acqua di rete. Il pH è 6,7, quindi un minimo innalzamento di conducibilità è da attendersi già prima della partenza del fermentatore. La temperatura è 17,5°C (è in cantina) e spero che in queste condizioni la fermentazione parta. Vi farò sapere gli esiti. |
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Funziona!!! La reazione nel fermentatore è partita tra ieri sera e oggi "in bomba".
In quattro giorni siamo a circa 6,5° di gH (stima basata su conducibilità 131). Il pH inferiore a 6 e ho ragione di supporre che se anzichè policromo sporco di calcare si usasse un buon calcare dolomitico, la cinetica (=velocità) della reazione sarebbe maggiore, si avrebbe un consumo maggiore dell'acidità (pH più elevato) e di conseguenza un gH più alto. Sabato eseguirò un test di gH e kH per verificare il risultato e poi cambierò l'acqua: questa prima settimana di ricircolo ha tra l'altro lo scopo di lavare l'impianto da eventiuali inquinanti. In quel momento pubblicherò le letture giornaliere di pH, conducibilità e temperatura. Poi si ricomincerà con acqua nuova destinata a creare un concentrato di durezza molto alta da dosare nell'acqua di osmosi/demi. |
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Grazie. |
Dopo 6 giorni pieni di esercizio:
kH 9 gH 10 Ecco un po di dati di esercizio (le rilevazioni sono tutte fatte tra le 22 e le 24 di ogni giorno): 01/04 - 16,7°C - Cond. 14 microS - pH 6,78 02/04 - 16,2°C - Cond. 28 microS - pH 7,41 03/04 - 16,3°C - Cond. 55 microS - pH 7,42 04/04 - 16,8°C - Cond. 72 microS - pH 6,75 - (Partenza fermentazione) 05/04 - 16,8°C - Cond. 131 microS - pH 5,46 - (Scossone accidentale del fermentatore prima della misura del pH) 06/04 - 16,7°C - Cond. 216 microS - pH 5,81 07/04 - 16,0°C - Cond. 258 microS - pH 6,17 Come anticipato ad oggi l'impianto lavora sul calcare presente in ghiaietto policromo che ho dismesso e mi consente di abbatterne il tenore di calcare, oltre che produrre acqua osmotica indurita. Es ecco come è costruito l'impianto: http://s18.postimage.org/aldmey9lh/PIC_0030_B.jpg Gli stadi del processo sono 4:
Per quanto riguarda il fermentatore riferirsi agli articoli che descrivono la produzione di CO2 da lievito. In questo caso è un sistema a gel, ma non è rilevante da dove proviene la CO2. http://s18.postimage.org/nfg9m1cet/PIC_0037_A.jpg L'iniettore di CO2 è un raccordo a tre vie da irrigazione in cui, a destra nella foto, entra l'acqua spinta dalla pompa, a sinistra la CO2 (notare la valvola di non ritorno che protegge il contenuto del fermentatore dai riflussi), ed al centro c'è un raccordo filettato su cui ho inserito un riduttore di pressione per rubinetti (di quelli che ci "spacciavano" i Comuni per risparmiare acqua) che funge abbastanza bene da micronizzatore. Su quest'ultimo è innestato un raccordo sempre per tubi da irrigazione. http://s15.postimage.org/qeldr7xh3/PIC_0036_A.jpg L'alloggiamento del ghiaietto è una bottiglia di polietilene con due portagomma sui lati opposti, uno un po più alto (entrata) e l'altro leggermente più in basso (uscita). Il tappo è sigillato per evitare che l'acqua, spinta dalla pompa, tracimi. All'interno c'è un setto verticale (=parete, divisorio) realizzato in polietilene (di una seconda bottiglia cannibalizzata per l'occasione). Il profilo del setto (disegnato in nero nella foto) è rettangolare come la bottiglia su tre lati, mentre sotto c'è un profilo concavo. L'acqua in entrata incontra il setto ed è costretta a scendere dal setto attraverso il ghiaietto della prima metà della bottiglia, per passare attraverso il profilo convesso e risalire poi nella seconda metà, verso l'uscita. Questo ciclo era di prova e di lavaggio e l'acqua è stata gettata. Ieri sera è ripartito un nuovo arricchimento, che questa volta produrrà il concentrato di bicarbonato di calcio e magnesio da inserire in vasca. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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