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Hai perfettamente ragione...io come ho scritto ancora non credo di essere pronto a creare un biotopo (sempre se si possa ricreare un qualsivoglia biotopo ma su questo argomento stiamo dibattendo in centinaia di topic) quindi credo che per ora sia più indicato prendere una certa dimestichezza con il salmastro e le sue peculiarità. Solo che è un mondo totalmente sconosciuto, in italiano poi a parte una paio di siti (per fortuna ottimi) non si trova nulla. Poi parlare di salmastro è come parlare di dolce o marino secondo me, il salmastro non è una sezione del dolce ma una tipologia a se stante, come appunto dolce e marino.
Per questo è anche utile la sezione! :-) |
MonstruM, non ricordo dove me l'hai chiesto.... ma il libro è questo:
http://www.neogea.it/catalog/product...oducts_id=2333 :-)) |
Io invece ho preso l'Aqualog Special, non lo trovo più su Neogea quindi credo sia terminato. Bel libro, molto utile. Poi fammi sapere come ti sembra il tuo poichè è in previsione l'acquisto anche di esso! :-))
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Ad esempio. si legge sulla letteratura che lo Scatophagus ha necessità di complicate variazioni di salinità nella sua vita per necessità specifiche di variazioni di trasmissioni per osmosi tra i vari organi ed ha necessità di quantità di urea per queste funzioni vitali ed anche con questi accorgimenti non vive in vasca più di 5/6 anni, io ne ho tenuto uno per più di 12 anni senza tutti questi accorgimenti, anche se non è venuto più di 15cm, probabilmente per inadeguatezza della capacità della vasca, mi ha dato enormi soddisfazioni ;-) (e non vorrei dare l'impressione di incensarmi, ma un po' di esperienza per capire se un pesce ha dei problemi credo di averla maturata). E' un pesce simpaticissimo e non sembrava proprio desse segni di sofferenza. |
Federico Sibona, quanto è vero!!!
MonstruM, ce li possiamo anche scambiare... ;-) |
Paolo Piccinelli, Ovvio che si, tanto al prossimo raduno di Acquaportal dovrei essere dei vostri! :-)
Federico Sibona, concordo pienamente con ciò che dici. #36# |
Allora la situazione della vaschetta è, dopo l'ottavo giorno di maturazione, la seguente:
Ph 7.8 Gh 3 Kh 7 NO2 0,50 mg/lt Densità >1000° La situazione delle durezze è un po' strana, soprattutto in relazione al ph. Vorrei dei vostri pareri e vorrei capire se i batteri, insediandosi, hanno una relazione con il ph perchè su questo punto non ho ben capito la questione. |
L'azione dei batteri nitrificanti causa un aumento dell'acidità... lo sivede nella prima reazione (da ammonio a nitrito), in cui si ha liberazione di ioni H+
2NH4+ + 3O2 = 4H+ + 2NO2- + 2H2O (ossidazione da ammonio a nitrito) 2NO2- + O2 = 2NO3- (ossidazione da nitrito a nitrato) Mantenere un kh a livello adeguato previene nocive oscillazioni del ph in quanto gli ioni bicarbonato hanno effetto tampone ;-) |
Grazie mille Paolo, per quanto riguarda il valore del Kh maggiore di quello del Gh che ne pensi?
Ah piccola parentesi, il mio acquario è già popolato. Ovviamente non sono riuscito neanche stavolta a non fare entrare le lumachine, seppur abbia sciacquato con acqua tiepida le piante e bollito le rocce...e resistono con quel valore di nitrati, ma di che sono fatte, di ferro??? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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