AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Chimica ed integratori marino (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=59)
-   -   rapporto nitrati-fosfati e redfield applicato a livello pratico (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=321934)

Giuseppe C. 02-12-2012 00:48

Con quei valori di NO3 e PO4, difficilmente Ti liberi delle alghe e dai ciano che in qualche punto vedo. Il problema principale come Ti dicevo, è la quantità di pesci inseriti così presto. Il valore di KH è importante quanto Ca e Mg e sono tra di loro legati....strano ciò che dice il tuo negoziante.
Le resine per i fosfati, dovresti usarle in un filtro a letto fluido per avere la massima resa e comunque per portare i PO4 a valori non rilevabili, dovrai usarla a lungo sostituendola appena esaurita.

In ogni caso l'errore grosso è stata l'introduzione di animali proppo presto. Nel berlinese bisognerebbe attendere almeno 3 mesi in modo da permettere al sistema di raggiungere un equilibrio stabile. Se hai ancora quei valori alti di PO4 e NO3, è perchè la popolazione batterica non è ancora sufficiente a trasformare le sostanze di rifiuto ecco perchè l'introduzione anticipata di animali porta a complicazioni che si riconoscono soltanto dopo 2 o 3 mesi dopo.
La sabbia inoltre porterà col tempo ad ulteriori complicazioni appena il sedimento avrà saturato gli anfratti della sabbia. Perdona se appaio pessimista ma voglio essere chiaro sulla situazione.;-)

mammo 02-12-2012 15:22

Quote:

Originariamente inviata da Giuseppe C. (Messaggio 1061964668)
Con quei valori di NO3 e PO4, difficilmente Ti liberi delle alghe e dai ciano che in qualche punto vedo. Il problema principale come Ti dicevo, è la quantità di pesci inseriti così presto. Il valore di KH è importante quanto Ca e Mg e sono tra di loro legati....strano ciò che dice il tuo negoziante.
Le resine per i fosfati, dovresti usarle in un filtro a letto fluido per avere la massima resa e comunque per portare i PO4 a valori non rilevabili, dovrai usarla a lungo sostituendola appena esaurita.

In ogni caso l'errore grosso è stata l'introduzione di animali proppo presto. Nel berlinese bisognerebbe attendere almeno 3 mesi in modo da permettere al sistema di raggiungere un equilibrio stabile. Se hai ancora quei valori alti di PO4 e NO3, è perchè la popolazione batterica non è ancora sufficiente a trasformare le sostanze di rifiuto ecco perchè l'introduzione anticipata di animali porta a complicazioni che si riconoscono soltanto dopo 2 o 3 mesi dopo.
La sabbia inoltre porterà col tempo ad ulteriori complicazioni appena il sedimento avrà saturato gli anfratti della sabbia. Perdona se appaio pessimista ma voglio essere chiaro sulla situazione.;-)

Quindi cosa dovrei fare?

Giuseppe C. 08-01-2014 11:59

Riprendo questa discussione che avevo seguito e che ritengo utile e interessante.
Alla luce di quanto scoperto recentemente, i rapporti tra C/N/P, le cose sono cambiate non poco.
Leggete qui.

http://www.scienze-naturali.it/ambie...o-si-presumeva

morganwind 10-01-2014 17:52

Davvero molto interessante, Giuseppe.
Direi di fare attenzione non solo al tema carbonio ma anche all'azoto...

Giuseppe C. 11-01-2014 00:47

Quote:

Originariamente inviata da morganwind (Messaggio 1062277828)
Davvero molto interessante, Giuseppe.
Direi di fare attenzione non solo al tema carbonio ma anche all'azoto...

Esatto Morgan....mi piacerebbe sapere cosa ne pensa anche @Ink ;-)

dimaurogiovanni 11-01-2014 01:11

Letto grazie Giuseppe!
Per cui il rapporto cambia con la latitudine .
Molto
Interessante

Giuseppe C. 11-01-2014 01:31

Quote:

Originariamente inviata da dimaurogiovanni (Messaggio 1062278364)
Letto grazie Giuseppe!
Per cui il rapporto cambia con la latitudine .
Molto
Interessante

Esatto ma quel che è più importante è che il rapporto tra C-N-P, è molto più ampio di 106-16-1 che era ciò che sapevamo
In particolare, i ricercatori hanno rilevato livelli molto più elevati di carbonio in aree calde equatoriali, povere di nutrienti (195-28-1) rispetto a zone polari fredde, ricche di nutrienti (78-13-1).

Ink 11-01-2014 10:31

Giuseppe, non l'ho ancora letto... lo farò nel pomeriggio. Sulla base di quanto mi ha raccontato Morganwind, la pensiamo allo stesso modo... è un po' che ne stiamo discutendo. Penso che nelle nostre vasche, specialmente a causa della corrente di pensiero degli ultimi tempi che gira sul forum, si tende ad avere troppo poco azoto. Oltreoceano, ma anche sul forum zeovit, non si cerca mai di averli a zero. C'è chi li ha, ma guarda caso ha i PO4, come a dire che l'organico è ben presente. Credo che i nitrati debbano essere rilevabili per avere una crescita ed una salute decenti. Avere nitrati e fosfati a zero credo sia fattibile, ma molto, molto più pericoloso. Se si vuole avere tutto a zero, si deve avere del gran organico che gira.

Davide_m 11-01-2014 16:53

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 1061123839)
il rapporto lo fai tra le molecole di NO3 e PO4, le cui moli pesano all'incirca 62 e 95 grammi rispettivamente (62*16/95, poichè ciascuna delle due molecole contengono un solo atomo di N e P).

Comunque sia (e non all'incirca) se hai una mole di 1 (NO3) e una mole di 2 (PO4) il rapporto tra N e P è di 1 a 1 perchè incasinarsi con moltiplicazioni strane? (concetto intrinseco nel concetto stesso di mole)

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 1061123944)
"... in modo che i batteri lavorino e producano fosfato...."

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 1061124018)
Odio ad alcune cose... C'è un lungo topic dove tra le altre cose e' uscito che i fosfati con i cambi di acqua non diminuiscono mentre i nitrati si.

Puoi mettere il link che me lo sono perso??
Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 1061124048)
Ok ink allora ragioniamo..da dove arrivano l'N e il P ?
Intendo da quali principi nutritivi.. L'N quasi interamente dalle proteine, il P direi dagli acdi nucleici di qualsiasi cellula del cibo stesso.. Giusto?

Il P arriva anche dalle proteine, molte ne sono particolarmente piene. Inoltre a livello di proteine o acidi nucleici o altre composti cellulari il RR non è mantenuto ne verificato

Quote:

Originariamente inviata da Benny (Messaggio 1061124293)
però nel redfield si parla di N e P non NO3 o PO4....però....
e da un articolo su coralli..il rapporto sballava parecchio sia in molte vasche sia in natura..quindi era considerato come un modello non applicabile...

Redfield Ratio
History of the Redfield Ratio
- In 1934, Alfred C. Redfield, first described the ratio in an article in which he analyzed thousands of samples of marine biomass from all ocean regions.
- Redfield described the remarkable congruence between the chemistry of the deep ocean & the chemistry of living things in the surface ocean.
- He found that globally the elemental composition of marine organic matter (dead & living) was remarkably constant.
- The ratios of carbon to nitrogen to phosphorus remained the same from coastal to open ocean regions.

- Redfield thought it wasn't purely coincidental that the vast oceans would have a chemistry perfectly suited to the requirements of living organisms.
- He considered how the cycles of not just N & P but also C & O could interact to result in this match.
- This suggests that the chemical composition of the ocean would be much different if it was devoid of life
- The concept of Redfield Ratios has been fundamental to understanding the biogeochemistry of the oceans ever since

So di arrivare tardi... ho letto solo la prima pagina (40 post)

Ink 11-01-2014 17:47

Mi piacerebbe poter trarre qualche conclusione sul tema del rapporto N/P e NO3/PO4, ma francamente, col passare degli anni, non sono riuscito a trovare nessun elemento pratico distinitivo.
Ho letto di vasche bellissime (durate almeno 4 anni), con coralli stupendi e che hanno mantenuto ottima crescita e salute nel tempo, che girano con utilizzo costante di resine anti PO4, altre che stimolano i batteri con fonti di carbonio liquide, altri con biopellet, altre che associano a biopellet resine anti PO4.
Di queste vasche ce n'erano sia con PO4 presenti e nitrati definiti "non rilevabili" (vai poi a sapere che significa in concreto, <2? <0,1?), viceversa con nitrati presenti e PO4 non rilevabili.
Volendo trovare punti in comune, c'è sempre comunque il molto cibo fornito e la presenza di qualche inorganico rilevabile, siano essi PO4 oppure NO3.
Il rapporto tra NO3 e PO4 in queste vasche è totalmente opposto tra loro, perciò credo che stimare uno stato delle cose da questi due valori, non sia praticabile, visti gli eccellenti risultati in entrambe le situazioni.

Credo pertanto, che per il buon funzionamento di una vasca, sia importante avere organico alto e inorganico basso, ma presente. In questo modo nessuno dei due (N o P) è limitante.

L'assenza di inorganico rilevabile non è tuttavia necessariamente indice di assenza di organico, ma rende necessario saper leggere gli animali per capire la presenza di sufficiente cibo organico, e credo che molte poche persone siano in grado di farlo per lunghi periodi, specialmente perchè spesso intervengono fattori esterni a nostra insaputa a peggiorare qualcosa.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:57.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,21958 seconds with 13 queries