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ok chiaro che lo stagno si ossida prima ...ma poi dove andiamo a prendere un sale di stagno?
in farmacia gia quando andiamo a chiedere il nitrato di potassio ci fanno tante di quelle domande che ci manca poco che dobbiamo portargli la vasca per far capire... stessa cosa vale per il Fluoro...i sali del fluoro sono leggermente pericolosi si deve comunque cercare di fare un cosa fattibile ovvero con dei sali che se si va in farmacia ci vendano tranquillamente gia per certo vi posso dire che cobalto ,vanadio,nichelio e rubidio non si trovano in farmacia ho gia provato e io e il farmacista abbiamo perso 2 settimane per trovare un magazzino che avesse tali sostanze e la risposta è stata sempre no...forse e dico forse li hanno nei laboratori di analisi e anche se li hnno non credo che li vendano perchè sono altamente nocivi come sali... |
Concordo sul fatto che chi non ha i mezzi (conoscenze, attrezzature e canali di approvvigionamento) farebbe bene a seguire le ricette basate su prodotti commericali per un fertilizzante fai da te.
Posso mettere a disposizione le mie conoscenze, non posso risolvere i problemi di reperibilità. Come ho già detto siamo liberi di non mettere lo stagno come antiossidante (i prodotti commerciali devono mantenersi anche per molto tempo negli scaffali dei negozi) e le altre sostanze che come micro sono marginali. L'importante è farlo con cognizione. |
La reperibilità ammetto che è tosta e a volte è anche cara (Vedi me che mi sono fatto pollare dal farmacista)...
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Cosa intendi? Quanto ti ha fatto pagare?
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Vi ho citato il calcolo stechiometrico come "costruzione di un puzzle" che è il nostro fertilizzante. Ho premesso che non tutti i pezzi potrebbero essere disponibili, e gli altri ce li costruiremo noi (ma di questo ce ne occuperemo più avanti). Vi faccio ora un esempio di tale calcolo.
Intanto per lavorare con dei numeri senza troppi 0,00000... prendiamo in esame il nostro fertilizzante a base di microelementi tal quale, senza diluizione. Sappiamo che 10 ml di concentrato vanno dosati in 100 (100.000 ml) l di acqua. Il fattore di diluizione è: 100.000:10=10.000 Il nostro EasyLife Profito ha quindi 10.000 volte la concentrazione che produce in vasca. Conosciamo il peso di ogni composto elementare in vasca e diconseguenza nel tal quale e dobbiamo accoppiarlo sottoforma di composto chimico. Ogni elemento ha peso atomico diverso, quindi, preso in esame lo zinco (Zn++) che andremo ad inserire come zinco solfato (ZnSO4), dobbiamo determinare quanto ione solfato (SO4--) in peso va abinato allo zinco. Zinco e solfato sono entrambi ioni bivalenti e siccome le cariche si equivalgono, li troveremo in rapporto 1:1, ovvero 1 ione zinco assieme ad 1 ione solfato. E' falso affermare che 1 g di zinco sarà collegato ad 1 g di ione solfato. Dobbiamo calcolare il numero degli atomi in gioco e di conseguenza degli anioni coinvolti. Per fare questo ci vengono in aiuto le moli una grandezza che è costituita da un numero sempre uguale di atomi e che ha la caratteristica di pesare esattamente il peso atomico di un elemento espresso in grammi anzichè in unità di massa atomica (uma, l'unità di misura del peso atomico). Così, se un atomo di Zn++ è combinato con uno ione SO4--, una mole di zinco farà altrettanto con una mole di solfato. In vasca, da dichiarazione del produttore abbiamo Zn 0.002 mg/L che ha peso atomico 65,409 uma. Una mole peserà il medesimo valore in grammi. Nel concentrato ci saranno: 0,002x10.000=20 mg/l Che espresso in moli sarà: 20:65,409=0,30 mmol/l (millimoli per litro, visto che parliamo di milligrammi) Per l’assunto che lo zinco è combinato in rapporto 1:1 in moli con il solfato, un litro del nostro integratore a base di microelementi, a fianco ai 20 mg di Zn++ avrà il peso di 0,30 mmol di SO4-- (massa ionica 96,0626 uma): 20+0,30x96,0626= 48 mg/l E questo è il peso dello ZnSO4 da inserire al netto del grado di idratazione. Vale la pena di sottolienare brevemente altri due esempi: Nel caso del potassio solfato (K2SO4) il rapporto tra le moli di K+ e SO4-- è 2:1. Significa che il conto va fatto tenendo presente che il numero di moli dello ione solfato è diviso per due. Nel caso del molibdeno (Mo) la cosa si complica un pochettino: esso viene assorbito come anione molibdato (MoO4--). In un anione molibdato c’è 1 atomo di molibdeno e 4 atomi di ossigeno. Per calcolare le moli nel nostro integratore dobbiamo fare riferimento al peso atomico del molibdeno (MA 95,94 uma) ma quando si calcola il peso dell’anione (da sommare al suo catione combinato) da inserire bisogna tenere conto del peso ionico del molibdato (MI 159,9376 uma). Questo post viene inserito a titolo di esempio per capire il primo passo per la costruzione di una ricetta. Gli stessi calcoli sono utilizzati per elaborare una ricetta a partire dalla composizione a secco delle piante. Non risponderò a domande generali o aperte di stechiometria in questo topic: la sezione giusta è quella di chimica. Quotate questo post e apritene uno li. Diverso è se si rimane IN TOPIC ovvero se sviluppate un calcolo o parte di esso e chedete una correzione o come andare avanti. |
oo finalmente si inizia a veder qualcosa:)
MarcoA invece di fare tutti quei calcoli con moli,conversione eccecc non converrebbe semplificare in questo modo: allora il produttore dice che 10ml di prodotto in 100L danno 0,002mg/l di zinco (Zn) ora come lei ha detto lo zinco possiamo acquistarlo in farmacia sotto forma di sale Zinco solfato(ho considerato il sale anidro...ma in questo caso si trova eptaidrato o esa dipende) sappiamo che il peso atomico del sale ZnSO4 è:65,39+32,066+(4*15,9994)=161,4536uma sappiamo in oltre che il peso dello zinco nel sale è: Zn/ZnSO4=65,39/161,4536=0,405 per avere ora 1g di zinco si devono prendere 1/0,405=2,469 g di zinco solfato quindi 2,469/1000=0,00247g di ZnSO4 per avere 1mg di Zn sapendo ora che il prodotto aziendale da 0,002mg/l di Zn con 10ml di soluzione in 100l potremmo ricavare la formula: 0,00247x L da addizionare x mg/l desiderati in vasca(mg/l dichiarati dal produttore) x (soluzione in ml:ml utilizzati)=g del sale nel nostro caso: 0,00247x100(litri netti della vasca)x0,002(mg/l)x(1000:10)=0,0494g di ZnSO4 ovvero in un litro di RO dobbiamo inserire 49,4mg di ZnSO4 logicamente questo vale per tutti i sali... è evidente che il primo numero dell'equazione sopra in rosso varierà a seconda del sale e dell'idratazione del sale il risultato sarebbe identico al suo solo che lei ha fatto un errore nel vedere il peso atomico dello zinco ha considerato 65,409 uma invece di 65,39 uma |
Vinciolo , quello che non mi quadra e che mi lascia perplesso sui ragionamenti che si stanno facendo è "perchè le composizioni di tutti i vari fertilizzanti di cui si conoscono le concentrazioni sono diverse"? le composizioni a secco delle piante ce le hanno tutti i produttori.......
secondo me ci sono molto probabilmente interazioni tra i vari elementi e la capacità di assorbimento delle piante che non sappiamo e che non stiamo considerando......sai anche tu che se il K è troppo alto si hanno carenze di Ca e viceversa. se si studia il K solo in base alla composizione delle piante si avranno sicuramente squilibri. Secondo me l'affidarsi alle case produtrici , e cercare di imitarle è la cosa migliore ma Easylife è una delle meno performanti. |
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è anche vero però come dici tu che le piante possono assorbire più o meno velocemente un determinato elemento...noi quello che dobbiamo fare è trovare una media giusta per tutte le piante N.B. un eccesso di K non crea carenza di Ca ma crea un inibizione di Ca la cosa è diversa... si la Easylife è poco performante come lo è anche dennerle e seachem che non possono essere assolutamente paragonate ad Elos, ADA o Equo, di queste 3 purtroppo non si sanno le composizione ma si sa solo che la Elos usare Fe chelato con EDTA,DTPA,EDDHA ADA che usa chelanti ma non si sa quale (se naturale o artificiale) Equo si sa che c'è Fe EDTA e DTPA sappiamo anche quali altri elementi ci sono ma non la loro percentuale in definitiva si potrebbe creare una media da3 fertilizzanti di medio livello(Easy, dennerle,sea...) forse si riesce a trovare qualche altro fertilizzante che dichiara tutto però bisogna cercarlo..io al momento non ne conosco |
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Per quanto riguarda la risposta precedente di Vinicio non mi resta che quotare. Quote:
Vedi, posto cosi' il conto e' criptico, perche' impostato diversamente dal solito. In chimica di solito si ragiona in moli. Le hanno inventate appota. Si fatica a verificarlo e personalmente se non lo verifico non me la sento di usarlo. Quando parli di acqua da RO intendi l'acqua di reintegro per i cambi? Per il peso atomico dello zinco hai ragione: sicuramente il valore da me indicato è errato. Stasera, senza tante ricerche l'ho preso da Wikipedia e segnalo che è altamente inaffidabile: ieri per due ore ho controllato i pesi atomici della mia tavola periodica (che riporta 65,38) per verificare i calcoli dell'EasyLife Profito: ho riscontrato che viene riportato tra i 65,37 (per es. http://www.lenntech.it/periodica/elementi/zn.htm) e i 65,39 (per es. http://www.chimica-online.it/elementi/zinco.htm), passando per altri che danno 65,38 come la mia tavola. Comunque un errore come quello di wikipedia non si è mai visto! Scusate, ero concentrato sul ragionamento (che secondo Vinicio non avrei dovuto fare:-)) ). Potevo scegliere un sale meno controverso#12 . |
hahaha dai non dire così... si in chimica si ragiona in moli è vero
ma da quando faccio chimica ho sempre trovato metodi diversi per risolvere i problemi:) comunque come ragionamento è sicuramente più corretto quello di MarcoA in moli poi praticamente si può fare anche il mio tanto sono equivalenti ma per ragionare è meglio in moli errare umanum est =) ogni tavola periodica è leggermente diversa anche se dovrebbero essere tutte uguali...io ho usato quella dell libro di chimica ;) comunque ragazzi non aspettatevi che vi facciamo tutti i conti...IO LA PAPPINA NON LA DO E CREDO NEANCHE MarcoA =)...forza con i calcoli e le medie |
Ricette io ne darò se vedo un po' di impegno per capire la chimica e nella fattispece il calcolo stechimetrico. Quindi forza anche io dico "Forza con i calcoli". Il protocollo EasyLife Profito è un buon campo prova. Sviluppiamo per esempio il ferro come ferro solfato (FeSO4) che è molto importante, anche se in questo prodotto è solo parziale, perchè diviso tra questo ed un altro prodotto.
In realtà Vinicio quando applichi pesi atomici e molecolari stai già applicando il concetto di mole, solo che non fai fare passi avanti agli altri, che è la cosa che mi preme di più: usi la stechiometria senza esplicitarla, per mezzo di una formula costruita ad intuito (di questo te ne rendo merito): la conseguenza però è che non essendo standard, mi prendo un po' di tempo per controllarla. Mi rimane solo un dubbio: Quando parli di acqua RO intendi quella per i reintegri oppure che mettendo i sali in acqua crei poi il concentrato da dosare in ragione di 10 ml ogni 100 l? |
sul ferro solfato avrei dei dubbi...non precipita troppo presto?
si in realtà è vero è un modo implicito di usare le moli per acqua RO intendo l'acqua di osmosi con cui si andrà a creare poi il fertilizzante ovvero la soluzione concentrata che poi andrò a dosare nel caso che avevo preso in esame sono 1000ml dove andavano inseriti i 49,3mg di ZnSO4 |
Il ferro solfato va chelato ma ci pensiamo dopo che qualche coraggioso fara' i conti. Personalmente preferisco il gluconato ma il solfato mi sembra più facile come primo calcolo. Non corriamo troppo
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Mica ti do la laurea per questo calcoletto. Se ti chiedo un programma in C e non ne so nulla hai il diritto, negarmelo, di farmi qualche lezione, oppure di darmelo senza fare storie. A te la scelta, in quel caso, non a me!
Comunque se ti secca così tanto fare un conticino perchè non lasci perdere e segui il PMDD? |
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Direi che si dovrebbero introdurre ricette o composizioni, non argomenti di chimica che a mio avviso dovrebbero essere postati nella sezione adatta. Cosa ne pensate?;-) |
Ciao dado,a proposito volevo chiederti una cosa,ho cercato il ferro compo in vari negozi ma non l'ho ancora trovato,ho invece trovato da leroymarlin quello Fito,tu lo conosci?Mi sai dire se andrebbe bene?Purtroppo non ho pensato a fare una foto dell'etichetta#07
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se volevate fare una discussione dove tutti mettevano le loro ricette di PMDD allora dovevate dirlo prima perchè un conto è il PMDD (che si trova usando il tasto cerca sul forum o su google) un conto è fare un fertilizzante fai da te...sono 2 cose nettamente diverse ------------------------------------------------------------------------ Quote:
basta che cerchi ferfast cifo o compo ferro liquido 6% |
Quoto vinicio: a chi non vuole approfondire noi consigliamo il PMDD che e' ottimo. Chi vuole ricette di sali sono a disposizione, ma mi dimostri la passione per la chimica e di conseguenza di poter apprezzare.
Ho frainteso, OFF TOPIC chiuso per quanto mi riguarda. |
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Si e' quello che ho fatto: stavo cercando di diffondere come si fa a calcolare. La maggiorparte dei sali si trova in commercio. Quelli che non si trovano in commercio spesso mancano anche nelle ricette PMDD.
Capisci perchè nella mia visione eravamo "IN TOPIC"? Siccome non è banale io stesso ,in calce di una piccola infarinatura, ho chiesto di postare le domande chimiche nella sezione di chimica. |
Ciao domani ricomincio la fertilizzazione PMDD con la mia ricetta in due fasi che ho postato in precedentza. questa volta con dosi di 2,5ml ogni 100 litri tre giorni soluzione uno e 1 giorno soluzione 2.
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vinciolo88piy so che su ebay lo trovo ma se devo prendere solo quello con la spedizione mi costa meno quello seachem in negozio:-) |
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quello li ti dura almeno 3-5 anni...quindi vedi un po se si risparmia o no;-) |
Ho iniziato oggi il dosaggio della formulazione di microelementi da sali di farmacia, basata sulla composizione a secco delle piante. Per ora sono riuscito a dare copertura a Fe, Cu, Zn, B, S, Cl. Ho già in casa il Mo, ma la preparazione è un po' più laboriosa e sarà cosa dei prossimi giorni. Il Mn è un po' più difficile da procurarsi.
Ca e Mg li lascio stare perchè basta già il gH a fornirli. Sbloccati i micro e con la fauna che produce P ed N prevedo già carenze di K. Il prossimo passo sarà appunto il dosaggio di questo macroelemento. Adesso si tratta di osservare le piante e vedere dove si verificano carenze o eccessi. Quote:
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io ho cambiato la formulazione del ferro chelato(prima solo EDTA) ora EDTA,DTPA,EDDHA in quanto la Tonina Belem e fluviatilis non sembrano tollerare molto questo tipo di fertilizzazione cosa diversa per le altre piante che crescono molto bene sopratutto gli eriocaulon cambiata ance leggermente la formulazione dei micro se riesco in serata metto un paio di foto |
Uso ferro gluconato e lo doso goccia a goccia con l'acqua di reintegro, quindi è un po' diversa la questione: punto ad avere valori che si aggirano con costanza intorno agli 0,05 mg/l. In queste condizioni dovrebbe essere assorbito dalle piante prima di potersi ossidare. Ora sto facendo il makeup della vasca (nella tanica ho inserito la quantità per trattare tutta la vasca, non quella per la sola acqua di reintegro). Siamo a metà tanica e rilevo valori che si aggirano intorno a 0,025 ed il conto torna.
Per rispondere alla tua domanda si, devi chelarlo e le sostanze che hai citato sono le più usate, quindi vanno bene, ma non potremo confrontare le nostre due esperienze perchè le strade intraprese sono diverse. Non ho chelato gli altri micro, perchè in conentrazioni molto basse e meno soggetti ad ossidazione. Vediamo se va bene così. |
ma non è un po bassa la concentrazione di ferro? con che tipo di pinte stai testando?
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Un dubbio :
Ma non converrebbe chiedere a qualche biologo esperto se alcuni degli elementi presenti in tracce nei vegetali acquatici siano davvero necessari ? Mi spiego meglio , se alcuni elementi sono presenti in quantità bassissime FORSE (io non lo so altrimenti darei la risposta ) non sono indispensabili per la corretta crescita delle piante , o forse sono necessari solo per attività della pianta che possono o meno interessarci (fioritura, fruttificazione, produzione dei semi o produzione di sostanze da parte della pianta come sostanze antibiotiche, velenose ed altro a cui molti di noi potrebbero non essere interessati dato che non ci servono per i ns scopi, per un biologo invece probabilmente saranno il fulcro dei propri studi). Addirittura alcune sostanze in un ambiente limitato e popolato di pesci potrebbero risultare più nefaste che utili in caso di disfacimento di piante che ne accumulino quantità elevate (come può accadere con certe oloturie nell'acquario marino). Rame, cromo , nichel solfato etc. siamo sicuri che non sia meglio evitare di somministrarne ? Le necessità delle piante acquatiche (e qui potrebbero poi esserci esigenze diverse tra le une e le altre, dato che in natura non troviamo 100-200 specie acquatiche tutte concentrate in una decina di acquari , ma sparpagliate in ecosistemi vasti e differenziati ) potrebbero per quanto riguarda la coltivazione in vasca non essere così legate alla presenza di tracce di certi elementi , che cmq utilizzando un po' di acqua non demineralizzata probabilmente dovremmo riuscire a garantire. Per essere davvero scientifici dovremmo testare come nei laboratori su ogni singola specie cavia il protocollo più adatto e poi vedere come mediare il tutto in base alle specie da coltivare assieme, ma per dei semplici acquariofili con poche vasche a disposizione la vedo duretta..... ------------------------------------------------------------------------ Non vorrei che ci si volesse complicare la vita come si è costretti a fare per gli acquari marini, ma li vi è una necessità dovuta al fatto di partire dall'acqua ad osmosi per dover arrivare ad una che sia simile a quella marina e dalla criticità nell'allevamento di specie che mal tollerano cambiamenti e privazioni essendo abituate a vivere in ambienti stabilissimi e quasi omogenei (il mare è grande). Noi invece trattiamo con specie molto più adattabili e con minori esigenze . Poi se vogliamo davvero ottenere il meglio credo saremo costretti ad allevare ogni singola specie o poche specie con una prefissata "ricetta di vita" , ma in tal caso forse è meglio cercare di vedere cosa abbiano a tal proposito già eviscerato i biologi che si siano occupati nello specifico della singola specie. |
Ma insomma ....
Una ricettina facile non ce la date ??:-)):-D#25>:-(#12#rotfl# |
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Scusa Vinciolo,
come vedi dalle faccine e se leggi i miei immediatamente precedenti interventi era solo per scherzare ! Nei 2 post subito antecedenti avevo parlato proprio del fatto che probabilmente a voler essere davvero pignoli si avrebbe bisogno di protocolli di fertilizzazione differenti per ogni specie diversa e aggiungerei anche in base alle condizioni di illuminazione temperatura etc differenti. non si può proprio fare una ricettina uguale per tutti i casi e tutti gli acquari, già le differenti qualità/quantità di mangime e di pesci e invertebrati presenti nell'acquario (oltre ai differenti filtraggi e relative colonie batteriche , con relativa differenza di BOD ) pretendono dosaggi differenti dei vari nutrienti. Aggiungiamoci le differenze a volte enormi nelle necessità delle ns amate piante...... |
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Non siamo obbligati a metterli, ma se ci fidiamo di un protocollo che li contiene, si, siamo obbligati a metterli. Inoltre tieni presente che i cosiddetti "Titoli" delle sostanze non sono completi e potresti averne anche se no sono dichiarati. Siccome nutrirsi costa energie, se la natura ha fatto si che normalmente le piante li assorbano allora un mitivo c'è. Che io sappia l'unico elemento che è necessario, ma viene assorbito in quantità più alte del dovuto è il calcio. Non è traslocabile e non ha senso neanche parlare di riserve. Ci sono molti documenti sul web che spiegano la funzione di ogni specifico elemento, ti raccomando solo di leggerne più di uno, incrociando le informazioni per avere un quadro più completo. |
Vescicularia dubiana
Aegagrofila linnaei Cryptocoryne balansae Cryptocoryne wenditii Anubias lanceolata Pogostemon helferi Echinodorus tenellus E' presto per valutare gli effetti: ho appena iniziato. Prima di fertilizzare solo la Cryptocoryne wenditii (una cultivar dalle foglie lievemente rossiccie) ha manifestato qualcosa di simile ad una carenza di ferro solo su alcune foglie. Le altre piante non dovrebbero richiederne molto, tanto che non hanno mai "protestato", a loro modo s'intende, per l'assenza. Va considerato che quando il dosaggio è discontinuo (per esempio una o due volte a settimana) si deve andare in eccesso per garantire una copertura nel tempo. Tieni presente che il limite, spesso indicato in 1 mg/l, nell'intervista alla sachem di acquaportal è 0,5 mg/l (lo ritengo idoneo per piante poco esigenti in fatto di ferro). Il dosaggio in continuo a goccia dovrebbe garantire da solo una costanza di disponibilità. Se consideriamo che di solito il ferro gluconato viene dosato in ragione di 1 volta al giorno (perchè è soggetto a precipitazioni) un calcolo spannometrico ci dice che 0,5 mg/l/24 h=0,02 mg/l in media (la cosa non è così squisitamente semplice, ma prendiamola con approssimazione). Pertanto ritengo che 0,05 mg/l costanti sia un buon valore di partenza da aggiustarsi poi in base alla risposta delle piante. |
Il problema del rame è che facilmente diventa tossico , e per animali sensibili può esserlo anche a dosaggi bassi,
quanto bassi esattamente non è facile stabilirlo (anche qui necessaria ricerchina per vedere se ci siano prove tossicologiche sui vari animali da noi allevati e gli effetti sul lungo termine, sul breve ,pochi giorni, sappiamo che molti pesci tollerano concentrazioni elevate come quelle contenute in alcuni medicinali mentre le stesse sono letali per molti invertebrati ) ma io proprio non me la sento di somministrare le dosi contenute in quasi tutte le ricettine pronte con il mikrom o simili. Faccio una domanda ulteriore , la forma di rame contenuta in questi prodotti è davvero assimilabile dalle piante? Non è che accade come per gli integratori alimentari per uso umano in cui è conenuto rame che purtroppo è in forma che l'organismo non assimila quasi per nulla e che (a parere del più grande esperto al mondo del settore ) parrebbe addirittura potenzialmente dannosa e che va anche a contrastare l'azione ancor più importante dello zinco ? Allevando anche pesci nell'acquario e qualche invertebrato il dubbio è legittimo, non è che somministriamo ciò che forse non è indispensabile se non si utilizza solo acqua ad osmosi e rischiamo magari di fare qlc danno ? Non esiste in commercio un integratore simile al mikrom ma senza o con ancor meno rame ? Alcuni elementi sono utili a volte soprattutto per fini non indispensabili, ad esempio l'alluminio viene fornito come integratore per le ortensie per far diventare di un bel blu carico i fiori , ma se le ortensie le dovessimo mangiare glielo daremmo tutto quell'alluminio ? I nostri animali nell'acqua ci devono vivere , a meno che ci dedichiamo solo alle piante allora ritiro ogni dubbio ed è lecito provare qls cosa non le danneggi. Quanta è la quantità di rame minima al di sotto della quale non avviene il corretto sviluppo della pianta ( fioritura e fruttificazione escluse ) ? E' stata mai determinata per le piante acquatiche (almeno in media) ? |
guarda per certo posso assicurarti che se vedi la composizione a secco delle piante e dosi il mikrom per avere 0,15mg/l di ferro(l'altro 0,15mg/l di ferro va somministrato con ferro DTPA) il rame si trova perfettamente con la composizione a secco in oltre io lo uso ormai da anni ed ho in vasca red cherry e blu tigher(caridine) più 2-3 neretine zebrate(ho avuto anche discus enon sono morti) e posso assicurarti che il rame che si dosa non è assolutamente dannoso ed in proporzione con gli altri elementi
l'unico che nel mikrom è un pò altro è il Molibdeno (Mo) ma facilmente eliminabile con cambi settimanali di acqua... composizione(espressa in mg/l) del mikrom dosando 0,15mg/l di Fe Fe 0,150+0,15mg/l di FeDTPA o altro Mn 0,150 B 0,019 un po carente va aggiustato Mo 0,008 un po eccessivo Zn 0,038 un pò carente va aggiustato Cu 0,019 |
Grazie Vinciolo ,
mi rassicuri sul funzionamento del Mikrom che vorrei provare. Al limite proverò un dosaggio ancor più basso ed aggiusterò il ferro aumentando la quantità di quello aggiunto al Mikrom per mantenere il rame a livelli ancor più bassi. Hai notato sofferenza nelle lumache (dovrebbero cmq essere più resistenti dei gamberetti al rame ) ? Hai preso in considerazione altre fonti di potassio come il citrato, l'aspartato o addirittura il tartrato (di questo non ricordo il nome completo, ma so che genera una reazione acida e mi pare si usi in enologia) per evitare l'accumulo di solfati ? |
il rame non da nessun problema
per il potassio uso bi-carbonato e solfato |
ragazzi ma nessun altro sta provando a fare un po di conti?...nessuno sta provando di fertilizzare?
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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