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la vasca è 400 litri e ho usato fino ad ora una koralia 2...però secondo me smuoveva troppissimo...stavo pensando a una cosa piu debole..tipo la koralia da 900 litri...giusto per non stagnare l'acqua..anche perchè ho letto che bisogna far depositare più melma possibile..
------------------------------------------------------------------------ ah le misure sono 150 x 55 x 45 h) ... verso dove dovrei puntarla? |
Ragazzi/e, visto l'interesse suscitato da tali argomenti ed i numerosi rimandi a questo 3D, l'ho ripulito dagli OT, ho cambiato il titolo e l'ho spostato in "Approfondimenti Dolce".
Così sarà maggiormente in risalto e a portata di mano #36# Mi raccomando di evitare gli OT e le domande esclusivamente personali non finalizzate alla discussione ;-) |
scusa,forse la domanda è ot,se è così ti chiedo di cancellarla.
avresti dei consigli su come fare un autovasca di 300 litri senza neanche movimento? |
Aggiornamento:la koralia 2 è stata rimpiazzata da una koralia da 900 litri orari e ora le cose sembrano andare meglio. In vasca gira di tutto:vermi bianchi lunghi oltre i 2 cm,hydra di tutti i colori,physa,lymnaea,melanoides...le cherry si stanno riproducendo bene e le multidentata mangiano l'impossibile.
Per quanto riguarda la flora:L'echinodorus paeleofolius emerge senza sosta..e ora ha tirato fuori anche lo scapo fiorifero. Le altre echino crescono ma lentamente,visto che questa paelefolius ha esteso le sue radici per tutto il fondo. Ho notato però che le piante emerse tipo photos e syngonium hanno cessato la crescita. Pesci ancora non ne ho e non ne avrò per un altro mese almeno.Poi nserirò i Betta Unimaculata di Marzissimo..anche se ho paura di un collasso del sistema visto che non sono pesci proprio piccini... |
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Si potrebbe fare a meno di movimento con superfici molto ampie e basse (come un laghetto), con molte piante emerse ed un fondo ricco in microfauna. |
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òla vasca che dico io è altya circa 80 cm,il fondo e circa 50 cm2 e la superficie 8 cm2 si potrebbe fare allora? :-) che micrifauna potrei mettere? |
Entropy,già che ci siamo,secondo quale principio è possibile non "movimentare"l'acqua in una vasca bassa e ampia?bassa e ampia quanto?
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Come detto in precedenza, il movimento dell'acqua serve a rifornire di elementi nutritivi le piante, a permettere un'adeguata ossigenazione ai batteri nitrificanti del fondo e ad evitare fenomeni di anossia e fermentazione. Quote:
Un conto è una tinozza posta all'esterno con fondo grossolano, piante galleggianti e con dentro Aphanius o gambusie, un'altro è un'acquario interno di 100x50 cm di superficie x 20 cm di profondità, pieno di piante emerse e galleggianti, in cui mettere pesci tropicali. |
dopo metto una foto ;-)
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Anche io vorrei iniziare una autovasca, conviene aprire un topic specifico se si in quale sezione o continuiamo qua?
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parlavate di saper sterilizzare il terriccio da giardino....
qual'e' il modo migliore? e' meglio non sterilizzare proprio? quali terricci sono migliori nel caso si dovesse comprare? leggevo su un'altro forum direttamente dalla wastald che: -lo strato di terriccio non doveva essere troppo alto (4cm massimo) -allo stesso modo la ghiaia sopra non doveva essere troppa per favorire lo scambio di elementi. inoltre pensavo che per inserire inerti nel terreno e alleggerirlo quindi inserire pochissima zeolite (dicono che sia un buon fondo) che assorbe le sostanze nocive per il primo mese quando le piante non ancora sono nella migliore fase, una punta di carbone attivo per lo stesso motivo. ps sono tutti materiali che tengo stipati nell'armadio che vorrei uilizzare per non buttarli |
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Ben vengano sperimentazioni, dubbi e suggerimenti ;-) Quote:
Sulla terra che si preleva in natura, ci sarebbe invece da fare tutto un discorso sulla sua provenienza e idoneità. Non tutte le terre vanno bene ed alcune possono portare con sè agenti patogeni, sostanze chimiche nocive o micro e macrofauna non adatta ad essere sommersa, pena la decomposizione e/o la putrefazione. Per tale motivo mi sento di consigliare per l'allestimento il terricio di giardino in busta e sterilizzato di cui sopra #36# Quote:
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quindi passiamo alle caratteristiche del terreno
la wastald dice che non deve essere molto ricco e non fertilizzato naturalmente. http://www.easycamping.it/acquario/ QUESTO SIGNORE L'HA USATO FERTILIZZATO.. cmq altre caratteristiche il tipo di torba consigliata e' bruna o bionda? il ph intorno a quale valore della vasca si deve aggirare?quello dell'acqua desiderata? argilloso in che percentuale? sabbia e humus? |
Uno dei topic più interessanti dell'intero sito, COMPLIMETI.
Sono un estimatore di questi approcci "sperimentali" ad un acquariofilia low tech in grado a mio avviso di dare grandi soddisfazioni con minima spesa senza dover investire capitali in tecniche e attrezzature che più che di reale necessità sono status symbol. |
Domanda,come vedete in vasche come questi...dei pangio?? (temperatura permettendo)
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Comunque il tizio dell'articolo linkato possiede un filtro interno e cambia 90 litri di acqua al mese. Quote:
La torba bionda è praticamente sfagno non decomposto (al contrario della torba bruna che è quasi completamente decompostas). La sua introduzione in acquario potrebbe creare alla lunga problemi di fermentazione e putrefazione, oppure il suo bassissimo valore di pH (anche 3.5) potrebbe portare a solubilizzazione (dal fondo all'acqua) ferro e altri elementi, con gravi problemi di gestione. Quote:
Nelle mie autovasche (quella da 50 litri e quella da 230 litri) ho avuto valori anche di 7.9 - 8.1. Calcola inoltre che il pH (al pari dell'alcalinità) tende naturalmente a scendere a causa dei processi di nitrificazione. Quindi occorre monitorarlo e, se necessario, riportare questo e l'alcalinità (KH) a valoi più alti. Quote:
Anche se i pangio non so se amino un'acqua particolarmente alcalina e non tenera... |
Ok, visto che abbiamo deciso di postare qua le nostre esperienze parto anche io per presentare la mia idea e quindi la sua evoluzione.
Il progetto è di allestire un acquario recuperando il più possibile materiale che ho in casa e creando un microcosmo il più possibile autonomo. Disposizione: L'acquario sarà posizionato in taverna a una temperatura invernale di 15-16°C. Userò una lampada stile Entropy esterna da acquistare In casa possiedo: Vasca 30x50x30 --> 45 litri lordi Quarzo di vari colori e granulometria (poi magari posto le foto) Materiale da acquistare Terriccio da giardino (H2 o H3) Lampada per le piante emerse, quanti Watt e quanta distanza dalla superficie dell'acquario. Pompa di movimento (quanti l/h?) Quindi la definizione del materiale: Fondo: 3 cm di terricio da giardino + 4 cm di quarzo per acquari. Va bene? Flora: Aiutatemi a definire cosa inserire. Fauna Da decidere dopo la maturazione. Che ne dite? |
Come fondo avrei anche della akadama, cosa ne dite posso inserirlo e come?
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Per la lampada una ventina di watt, per la distanza dipende dalle piante dentro e fuori dall'acqua. Per la pompa ne basta una piccolissima da un paio di watt. L'importante è una lieve corrente distribuita in tutta la vasca. Anche il fondo è OK. Ma puoi anche arrivare a 4 + 5. Mischiando l'akadama con il terriccio, in rapporto di 1 : 3. Per le piante da inserire dipende se la vasca ha il riscaldatore o meno e a che T si troverà. |
Torno dopo molto tempo sull'argomento.
Ponendo niente riscaldatore che piante inserie da far crescre fuori dalla vasca? |
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Nel secondo caso Pothos e Edera vanno bene. E se fai una zona di fondo semiemerso anche molte felci sono ottime. |
Io pensavo a delle piante che sono in acqua ma che emergono ed escono, pero' anche altre idee sono ben accette. Potrei fare l'angolo posteriore sinistro emerso con delle felci a discendere verso l'anteriore destro. Nella parte destra posteriore potrei mettere Pothos e l'edera. Per quelle immerse?
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La Lobelia cardinalis resiste bene a quelle temperature.
Ma anche Sagittaria, Vallisneria, Ceratophyllum, Egeria densa, Myriophyllum, Lysimachia nummularia,.... |
Allora, ho provveduto alla realizzazione dell'acquario:
1. Come terriccio: strato di 3 cm di Akadama e non ho messo altro (volevo mischiarlo con il terriccio da giardino e ricoprirlo, ma poi non l'ho fatto. 2. Piante: Vallisneria, Ceratophyllum, Egeria densa, Edera (l'ho tolta dal vaso e ho inserito le radici in acqua (può andare?) 3. Filtro: filippo corner come pompa di movimento (attualmente ha anche una spugna per ridurre il particolato in sospensione, da valutare se toglierlo 4. Acqua di rubinetto (circa Kh 10 e Gh 15) senza riscaldatore (10-15° nella stanza) 5. Luce da 20Watt posizionata a circa 30 cm dal lato della vasca appena sopra il bordo. Può andare? Consigli, dubbi, perplessità? |
Allora che dite? Lascio la spugna o tolgo anche quella e per le piante secondo voi vanno bene? Fondo?
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L'akadama di per sè non è un fondo fertilizzato. Per la Vallisneria potrebbe essere un problema.
E secondo me solo 3 cm di spessore totale è pochino. Arriverei almeno 5 - 6 cm La spugna puoi anche toglierla. Riguardo alle piante, probabilmente ci sarà una lotta per i nutrienti, lo spazio e la luce. Qualcuna vincerà, qualcun'altra perderà. Lascia in vasca i vincitori e non insistere a reinserire i perdenti... ;-) |
ti ricordi???
ciao antropy.ti ricordi che avevamo parlato di una vasca senza movimento?
me ne ero dimenticato e..non ho avuto il tempo di fare una foto... :-)) in compenso ho fatto un disegnino :-) http://s8.postimage.org/4hu2rbbu9/Immagine.jpg la vasca è questa..se mi dici che è fattibile comincio a far maturare il fondo fra un paio di settimane e...studio cosa ci potrei mettere (anche un solo pesci microscopico) che regga l'invero all'esterno ;-) e qualche pianta (molte...moltissime piante) anche loro resistenti che reggano l'inverno e l'acqua a 2 gradi :-) grazie |
Interessa anche a me questa cosa, ma cosa si intende x far maturare il fondo come fate?cioè lo lasciate li fermo x un pò o mettete gia dentro qualche inquilino?
Inviato dal mio HTC EVO 3D X515m con Tapatalk 2 |
Cu cu -b01 Son tornato #28
Far maturare il fondo significa dargli il tempo e le condizioni necessarie a farlo colonizzare sia dagli indispensabili unicellulari (batteri, parameci, amebe, planarie) che da detrivori (melanoides, tubifex, etc). Tutta la colonna del fondale è interessata al fenomeno: col tempo si creano stratificazioni legate alla percentuale di ossigeno disciolto; dopo parecchio tempo, se si è realizzato il fondo in modo idoneo, gli strati inferiori iniziano a denitrificare. Occhio al discorso terra da giardino: è indispensabile mescolarla con lapillo lavico ben lavato per evitare il compattamento e passare da condizioni anaerobiche (quelle cercate) ad anossiche (quelle da temere) ;-) |
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ma ciao!!! #28 Come state tu e la vasca?!? |
Ciao Paolo,
mi fa piacere rileggerti -97c in effetti sono stato "disperso" per un bel po'... Prima la connessione, poi altri casini vari che mi hanno alienato dal forum: "domani mi collego", poi rimandi, poi ci pensi... Poi realizzi che son passati tre anni... -:33 #23:-D Il periodo tribolato è passato, la vasca-esperimento ad oggi è così http://www.acquariofilia.biz/showthr...=209003&page=3, ed è in fase di pre-smantellamento per riorganizzare il tutto. Sono allo step "recupero materiali": prima che faccia freddo devo rifare lo sfondo 3D, stavolta su tre lati, tipo acquario civico per intenderci e devo estrarre i legni per segarli a mano ed incollarceli. Voglio recuperare altri litri e migrare al plantacquario con la gestione che ben sai. Echinodorus, Cryptocoryne, ceratophyllum e microsorium... Del pothos... Un po' di caridine e otocinclus... Gasteropodi a go-go... Il solito filtrone senza manutenzione corroborato dal DSB (che devo rifare per questioni puramente estetiche: come denitratore va che è un piacere ;-) )... Movimento con stream da marino deratata per l'uso nel dolce... Cose così ma senza i caterpillar devasta-foreste acquatiche :-)) |
Ottimo!
Io seguo dall'esterno... comunque il mio fondo di lapillo lavico allestito nel settembre 2008 (quando è nata mia figlia Anna) sta ancora andando alla grande. Nitrati zero virgola zero in un 30 litri lordi con 16 boraras e una trentina di caridine, cambi d'acqua stagionali (nel senso che ne faccio 4 all'anno). |
#70
In quanti siamo a seguire questa filosofia? #22 |
Quote:
Buon giorno ragazzi... Come ho detto in sede di presentazione sono stato letteralmente folgorato da questa discussione, talmente folgorato che così d'istinto, senza ragionarci troppo, mi sono procurato una vaschetta da 40 l. Di acquari capisco nulla e la lettura delle 24 pagine della discussione, oltre ad altre risorse in rete, mi ha dato risposte anche a domande che mai avrei pensato di porre......però come spesso avviene con il massimo di informazione si ottiene anche il minimo della comprensione, perchè manca la capacità di effettuare una corretta sintesi #28b#28b-:33 Comunque sono paziente, non pretendo risultati immediati e poi ci siete voi :-) Bene la faccio breve, le prime due domande. In un negozio di agraria ho visto un terriccio idoneo alla coltivazione dei cactus composto da torba e sabbia silicea , le percentuali però non erano indicate, potrebbe andare bene come fondo essendo più "leggero ed aearato" del terriccio convenzionale ? Il fondo poi pensavo di farlo con terriccio , lapilli e giaietto Secondo quesito, mi è venuta l'idea per ridurre i tempi di maturazione del fondo di sbatter dentro la vasca un tot (10, 20% ?) di acqua prelevata in uno stagno carsico lontano da insediamenti industriali o allevamenti di bestiame. Può essere una idea, oppure vado solo a cercare rogne ?? Basta così un grazie a chi vorrà rispondere sergio |
Ciao e bentrovato :-)
In linea di massima per il terriccio direi di si, però un eccesso di silice potrebbe portare a formazione di diatomee (non che sia un male, eh?) Per quanto riguarda invece l'inoculo con acqua "viva" direi che è un'ottima idea, se poi riesci ad introdurre dafnie & co, sarebbe il massimo ;-) |
Grazie Luca
Quanto alla quantità dell'inoculo un 10% puo essere ragionevole ? |
Ciao rodcenko #28
Ma ... aspettate un momento. L’inoculo in una vasca appena avviata ha poco senso, in quanto i batteri, i micro ed i macro organismi introdotti andranno incontro ad un cambiamento repentino delle condizioni ambientali, tale che porterà alla morte della quasi totalità delle popolazioni. L’inoculo va fatto a vasca matura e con specie di cui siamo sicuri della sopravvivenza a parametri conosciuti. Se invece prendiamo organismi vari ed indefiniti da uno stagno carsico e le inseriamo in una vasca sterile ed appena avviata con parametri di pH, durezza, temperatura, luce e nutrienticompletamente diversi, sarà difficile che si mantengano in vita a lungo. Riguardo poi al terriccio per piante grasse, va bene se questo viene inserito nella parte inferiore del fondo, insieme, a lapillo vulcanico e terriccio universale. Il tutto vai poi ricoperto con uno strato non troppo esiguo di ghiaia o sabbia. Questo perché l’acidificazione (data dalla torba) della parte inferiore del fondo è un bene per le radici delle piante, mentre un’acidificazione dell’acqua (che avviene se la torba è in contatto con la colonna d’acqua) può portare ad una diminuzione dell’efficienza della filtrazione biologica del sistema acquario, visto che i batteri nitrificanti si trovano a lavorare al meglio con valori di pH alcalini e alcalinità non bassa. Un’acqua tenera ed acida verrebbe supportata dal sistema solo se ci fossero molte e molte piante sommerse e, soprattutto, emerse. |
Quote:
E' a tutti gli effetti un trapianto, quindi davo per consolidato il fatto che il parametri chimici del donatore e del ricevente siano compatibili... Se parti da una vasca sterilizzata con H2O2 ed inserisci del substrato preso in natura + la sua acqua (+ piante acquatiche), e poi aggiungi acqua con le stesse caratteristiche-base di pH ed alcalinità... Volendo fare i pignoloni con acqua RO + sali, per non introdurre silicati o altri elementi "fuori controllo"... ... e si lascia evolvere in santa pace (non meno di 2 lune, augh! :-)) )... ... l'equilibrio che si andrà ad instaurare sarà molto simile a quello di origine: stessi ceppi batterici, stesse famiglie di unicellulari, stessi detrivori etc etc #e39 |
..azz che casino con 'sto inoculo -:33
Ho capito comunque che in questa disciplina sarà difficile trovare risposte tipo semaforo verde ottimo rosso fermo là cialtrone ;-) Ma anche questo serve. Piantine ordinate, a vasca avviata dettagliata descrizione.... |
Magari fosse così semplice… :-)
Non potrai mai mantenere uguale ed inalterato un intero ecosistema (in tal caso uno stagno carsico) semplicemente prelevando un po’ di substrato, l’acqua e le piante dal luogo di origine. Già solo prelevare una manciata di fondo ed inserirlo in vasca, andrà ad alterare irreparabilmente le zonazioni verticali ed orizzontali del substrato. Ciò che era in anossia riceverà ossigeno e ciò che era in superficie potrà finire in basso. Mancheranno inoltre le reti trofiche tali da equilibrare prede e predatori. Uno stagno carsico ad esempio è ricco anche di insetti che vanno e vengono, anfibi, rettili e quant’altro. Senza contare che i valori e le oscillazioni di temperatura, luce, precipitazioni, correnti, chimica dell’acqua e via discorrendo non saranno mai gli stessi. Molto di ciò che era vivo prima morirà, andando a creare un feedback (una retroregolazione) negativo sull’intero sistema. Quello che voglio dire è che la riproduzione intatta di un ecosistema ed il suo equilibrio in una vasca creata artificialmente da zero non potrà mai essere aderente al reale e, soprattutto, non potrà mai avvenire e ricomporsi tale e quale solo con il prelievo in natura dello scorcio (substrato+piante+animali) che si vuole ricreare. Quello che si può invece fare è avvicinarsi alle caratteristiche fisico-chimiche di un biotopo ed inserirci (a completa maturazione) ALCUNI dei suoi organismi che lo abitano, scelti tra quelli che possono continuare a vivere in quella vasca, ma che possono farlo senza dipendere da fattori (interni e/o esterni) che in quella vasca non posso ricreare. |
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