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fosco 02-12-2008 19:41

Quote:

Originariamente inviata da flashg
Quote:

Ehm...
Cerca "fanghi" oppure "filtro eterno"
luca2772, grazie del consiglio ,ho scoperto che l'argomento e' stato gia' trattato da un certo dottor Kassebeer e ho traovato una discussione del 2005 di un tizio che ne riassume brevemente e chiaramente la teoria
http://www.acquariforum.com/forum/sh...1&page=1&pp=20
a quanto ho letto e capito farebbe esattamente quello che fosco dice che fa anche la sua vasca (bellissima tra l'altro) , compresa la funzione di tampone di ph e kh.
tra le altre cose dice che il tutto prende spunto dall'acquariofilia di oltre 100 anni fa -05 .

quello che non capisco e' sti fanghi che si CREANO in acquario a parte deiezioni dei pesci e piante marcescenti che roba e'?????
dall'acqua pura non si forma fango....

è quello che rimane dopo essere stato"digerito" dai batteri,dagli "scheletri"dei batteri stessi.
se andate a cercare immagini degli allevatori amatoriali tedeschi ,vedrete sempre sotto alle loro vasche dei filtri enormi quasi grandi come la vasca di allevamento,chi utilizza questo metodo non usa altro per acidificare,una volta arrivato lo stato di maturazione completo.

non dico che è il solo metodo,è uno dei tanti.

fosco 02-12-2008 19:41

Quote:

Originariamente inviata da flashg
Quote:

Ehm...
Cerca "fanghi" oppure "filtro eterno"
luca2772, grazie del consiglio ,ho scoperto che l'argomento e' stato gia' trattato da un certo dottor Kassebeer e ho traovato una discussione del 2005 di un tizio che ne riassume brevemente e chiaramente la teoria
http://www.acquariforum.com/forum/sh...1&page=1&pp=20
a quanto ho letto e capito farebbe esattamente quello che fosco dice che fa anche la sua vasca (bellissima tra l'altro) , compresa la funzione di tampone di ph e kh.
tra le altre cose dice che il tutto prende spunto dall'acquariofilia di oltre 100 anni fa -05 .

quello che non capisco e' sti fanghi che si CREANO in acquario a parte deiezioni dei pesci e piante marcescenti che roba e'?????
dall'acqua pura non si forma fango....

è quello che rimane dopo essere stato"digerito" dai batteri,dagli "scheletri"dei batteri stessi.
se andate a cercare immagini degli allevatori amatoriali tedeschi ,vedrete sempre sotto alle loro vasche dei filtri enormi quasi grandi come la vasca di allevamento,chi utilizza questo metodo non usa altro per acidificare,una volta arrivato lo stato di maturazione completo.

non dico che è il solo metodo,è uno dei tanti.

FalKo 02-12-2008 21:39

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
tutt altro che rompere,è utile sentire diverse campane specialmente di chi ha gia sperimentato sulle proprie squame :-D
Quote:

Il ragionamento di base parte dall'origine dei pesci amazzonici,dove i valori sono a volte iper acidi con concentrazione di sali disciolti veramente minima se non nulla....
prendo spunto per una domanda:
usando acqua di osmosi pura,con quali e quanti sali occorre integrare?
ho sentito dire di acqua di mare,e di ricette fatte col bilancino di precisione. -28d#
come ci si puo comportare per reintegrare ottimamente le nostre acque, senza il pericolo di causare(magari a lungo andare) degli squilibri piuttosto seri e con conseguenze sulla popolazione?
se ho detto una cagata cestinatemi pure :-))

guarda x quel che riguarda l'acqua di mare ho parlato con gente che era entusiasta ed ha avuto ottimi riscontri
per quel che riguarda i sali commerciali , secondo me ,il migliore x una gestione oligotropica e' in tropic marin discus pro , mi fu consigliato pure il tropic marin triple buffer ma nn lo ho mai adoperato

FalKo 02-12-2008 21:39

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
tutt altro che rompere,è utile sentire diverse campane specialmente di chi ha gia sperimentato sulle proprie squame :-D
Quote:

Il ragionamento di base parte dall'origine dei pesci amazzonici,dove i valori sono a volte iper acidi con concentrazione di sali disciolti veramente minima se non nulla....
prendo spunto per una domanda:
usando acqua di osmosi pura,con quali e quanti sali occorre integrare?
ho sentito dire di acqua di mare,e di ricette fatte col bilancino di precisione. -28d#
come ci si puo comportare per reintegrare ottimamente le nostre acque, senza il pericolo di causare(magari a lungo andare) degli squilibri piuttosto seri e con conseguenze sulla popolazione?
se ho detto una cagata cestinatemi pure :-))

guarda x quel che riguarda l'acqua di mare ho parlato con gente che era entusiasta ed ha avuto ottimi riscontri
per quel che riguarda i sali commerciali , secondo me ,il migliore x una gestione oligotropica e' in tropic marin discus pro , mi fu consigliato pure il tropic marin triple buffer ma nn lo ho mai adoperato

Entropy 03-12-2008 00:05

Innanzitutto, ciao fosco :-)
Ora, prima di intervenire con alcune puntualizzazioni, vorrei capire meglio una cosa:
non so se mi sono sfuggiti, ma quali sono i valori di pH, conducibilità e kH della tua vasca? #24

Poi vorrei fare una precisazione e ricordare che in questo 3D stiamo cercando di analizzare e riprodurre in una vasca (per quanto possibile) le condizioni ambientali delle acque nere dell'Amazzonia, e l'analisi di una gestione OTRAC può aiutarci senz'altro allo scopo.
Ma non stiamo parlando di allestire una vasca per l'allevamento dei discus (almeno non in maniera diretta). Quindi anche la scelta e l'analisi di gestione di vasche più piccole di 300 litri ha il suo perchè.

Entropy 03-12-2008 00:05

Innanzitutto, ciao fosco :-)
Ora, prima di intervenire con alcune puntualizzazioni, vorrei capire meglio una cosa:
non so se mi sono sfuggiti, ma quali sono i valori di pH, conducibilità e kH della tua vasca? #24

Poi vorrei fare una precisazione e ricordare che in questo 3D stiamo cercando di analizzare e riprodurre in una vasca (per quanto possibile) le condizioni ambientali delle acque nere dell'Amazzonia, e l'analisi di una gestione OTRAC può aiutarci senz'altro allo scopo.
Ma non stiamo parlando di allestire una vasca per l'allevamento dei discus (almeno non in maniera diretta). Quindi anche la scelta e l'analisi di gestione di vasche più piccole di 300 litri ha il suo perchè.

miccoli 03-12-2008 01:49

in efetti io sto alimentando il mio 110 lt,,,con terre allofane(leggi akadama hard quality) inoltre aspetto la maturazione per approssimare dei valori..

forse la legge delle piccole vasche è vera e funzionale...forse no
#18

miccoli 03-12-2008 01:49

in efetti io sto alimentando il mio 110 lt,,,con terre allofane(leggi akadama hard quality) inoltre aspetto la maturazione per approssimare dei valori..

forse la legge delle piccole vasche è vera e funzionale...forse no
#18

Paolo Piccinelli 03-12-2008 09:16

Quote:

se andate a cercare immagini degli allevatori amatoriali tedeschi
Da Glaser, il più grande importatore e grossista tedesco, le vasche di raccolta dei troppo-pieno sono piene di torba e foglie, soprattutto quelle dei pesci selvatici appena importati dalle zone d'origine.
Gli altum per esempio stanno a ph 3,7... un valore impossibile da raggiungere con la semplice decalcificazione biogena ;-)

Puoi per favore darci i valori richiesti da Entropy, vorrei capirci di più #24




Nota di servizio:

fosco e fosco. sono la stessa persona?!? #24
In caso, quale dei due account devo chiudere? #13 #13

Paolo Piccinelli 03-12-2008 09:16

Quote:

se andate a cercare immagini degli allevatori amatoriali tedeschi
Da Glaser, il più grande importatore e grossista tedesco, le vasche di raccolta dei troppo-pieno sono piene di torba e foglie, soprattutto quelle dei pesci selvatici appena importati dalle zone d'origine.
Gli altum per esempio stanno a ph 3,7... un valore impossibile da raggiungere con la semplice decalcificazione biogena ;-)

Puoi per favore darci i valori richiesti da Entropy, vorrei capirci di più #24




Nota di servizio:

fosco e fosco. sono la stessa persona?!? #24
In caso, quale dei due account devo chiudere? #13 #13

TuKo 03-12-2008 12:34

Lungi da me voler inquinare il topic con una sterile polemica,ma ho ben presente di cosa necessitano i batteri,infatti nel mio intervento ho usato,non a caso, la parola OLTRE.Questo temine,almeno fino a prova contraria, indica una concomitanza/contemporaneità di eventi.
Vedendo al tua vasca,la relativa massa vegetale, ma sopratutto la tipologia delle piante,credo(con un alta percentuale di certezza) che l'abbassamento del kh sia dovuto in minima parte alla lavorazione batterica.

In merito alla vasca che ho descritto, se ti può essere di una qualsiasi utilità, ti dico che è in funzione dal 2005,ed ha sostituito un 240 litri che è stato portato avanti, con le stessa filosofia di non sifonare e di non rimuovere foglie in marcescenza.Questo a partire all'incirca dal 1994.Facendo i dovuti conti andiamo oltre i 10 anni,ma la vasca era in funzione,con lo stesso fondo, da 14.
Alla domanda che mi poni, e che riporto:
Quote:

dunque secondo te i fosfati vengono utilizzati dalle piante,...non ho mai scritto che elimino TUTTI i fosfati,una parte se ne vanno con la potatura e l'altra con i cambi..guardacaso i fosfati nei miei acquari non sono mai alti
Ti rispondo assolutamente e tassativamente SI!!!E ribadisco,con assoluta fermezza, che scrivere che con la potatura, si portano via inquinanti(leggi po4 e/o no3) è errato in ogni dove.Occhio a quello che scrivi,perche i neofiti(che potrebbero leggere questo topic) non sono in grado di filtrare info errate o parzialmente incomplete.
Aggiungo,e concludo, il ringraziamento per i link che mi hai postato, ma fortunatamente so bene cosa serve ai batteri e alle piante,in tal senso ce uno storico a conferma di questo.



P.S mi associo alla richiesta di spiegazione del doppio account.

fosco. 03-12-2008 13:19

Paolo Piccinelli,

ho ancora un account vecchio???
ho provato ma non ho più la vecchia mail,non ho più la password...essendo registrato con la vecchia mail non sono più in grado di entrare...
direi se è possibile di chiuderne uno ...non so il più vecchio? se si potesse recuperare quello di 10 anni fa...scherzo

i valori sono ph 5.5-5.8 kh 2-3 con 230ms i nitrati e i fosfati non limisuro più da tempo comunque sono sempre bassi.

fosco. 03-12-2008 13:29

come sempre ometto che quello che scrivo sono mie osservazioni personali e MIEI pareri personali,non mi aspetto minimamente che qualcuno li prenda per buoni ne voglio insegnare alcunchè a nessuno.
Anche perchè sono convinto che nessuno è detentore della verità assoluta in nessun campo..esistono solo pareri.

questo l'ho scritto sopra a scanso di equivoci

Tuko,sempre senza polemica,sarai supermoderatore ma il tuo modo di porti non è dei migliori,inoltre ti consiglierei di scrivere chi sei nel tuo profilo...sarebbe una cortesia nei confronti degli altri!

Voglio inoltre precisare che stavo scrivendo del metodo otrac o similare ,in un altro post e sosno stato invitato da più persone a scrivere qua..non so il perchè.
capisco che quello che ho scritto non è del tutto pertinente con il post...se volete cancellare....

fosco. 03-12-2008 13:36

altro post scrittum....
la diminuizione della durezza carbonatica è stata da me rilevata nei primi anni in cui la vasca era senza alcuna vegetazione....totale anni di funzionamento del filtro 7...
dopo circa sei mesi di maturazione mi ritrovavo con valori prossimi allo zero senza acidificare ne con prodotti chimici ne con torba....
la tendenza si è poi stabilizzata alla fine del secondo anno dopo di che ho inserito le piante ...i tempi sono approssimativi capisco che sarebbe più opportuno un approccio più scentifico...ma il dott Kassebeer(cassa di birra? :-D ) ci ha pensato prima lui...

TuKo 03-12-2008 15:01

Quote:

Originariamente inviata da fosco.
Paolo Piccinelli,

ho ancora un account vecchio???
ho provato ma non ho più la vecchia mail,non ho più la password...essendo registrato con la vecchia mail non sono più in grado di entrare...

Cos'è un caso di sdoppiamento di personalità??dici di non poter entrare e hai risposto con un account registrato nel 2002


Per il resto torno a seguire il topic nel modo che mi appartiene.Conoscendo bene chi sta partecipando al topic,so che saprà fare le giuste e ponderate valutazioni.
Per il mio modo di pormi,che vuoi che ti dica,non si può essere simpatici a tutti,e nel forum preferisco essere prima utile e successivamente simpatico.
Sul riportare il mio status nel profilo ce sempre stato,anche se poi non so cosa significhi questa cosa,ma soprattutto che utilità possa avere,sarà sicuramente un limite della mia comprensione.

Paolo Piccinelli 03-12-2008 15:03

Quote:

quello che scrivo sono mie osservazioni personali e MIEI pareri personali,non mi aspetto minimamente che qualcuno li prenda per buoni ne voglio insegnare alcunchè a nessuno.
Anche perchè sono convinto che nessuno è detentore della verità assoluta in nessun campo..esistono solo pareri.
fosco., come spiegato in MP, benchè l'acquariofilia non sia una scienza esatta, deve rispondere comunque a chimica, fisica, biologia. :-))
Per capirci e per confrontare le nostre esperienze servono anche dati quantitativi ed indicazioni numeriche, come quelle che hai appena aggiunto... ;-)
Questo topic è un pò particolare poichè è stato volutamente aperto e condotto in modo "tecnicamente impegnativo".

A queste condizioni è possibile aggiungere qualcosa di nuovo alla comune conoscenza e, se le cose procederanno come penso, estrarne un articoletto interessante.

Buona continuazione quindi!!! :-)


PS
Quote:

Voglio inoltre precisare che stavo scrivendo del metodo otrac o similare ,in un altro post e sosno stato invitato da più persone a scrivere qua..non so il perchè.
Girando per le sezioni ho incrociato il topic nella sez. discus e, siccome si stava parlando delle stesse cose, ho postato di là di aggregarsi qui, poichè stavamo estendendo concetti utili a tutti e perchè nuovi interlocutori sono sempre ben accetti, alle condizioni esposte sopra #36#

luca2772 03-12-2008 18:19

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
Qui si discute della conduzione di una vasca con le seguenti caratteristiche vincolanti:

- ph inferiore a 6
- conducibilità inferiore a 200 uS/cm
- temperatura fra 27 e 30° C

Queste poche ma tassative restrizioni condizionano PESANTEMENTE il livello di popolazione delle vasche, la loro capacità di sostentare una flora batterica abbondante, la loro capacità di accogliere piante.

Ok, rimbocchiamoci le maniche -e03 -e35

Abbiamo per le mani una vasca calda, acida ed oligominerale.
Da quel che ho letto, il tasso di saturazione dell'ossigeno in queste condizioni è molto basso, quindi ecco un altro elemento da tenere in debita considerazione.

Stiamo creando un habitat difficile per i batteri che nelle altre vasche prosperano. Non sono un biologo, quindi esprimo semplicemente il ragionamento che ho fatto: abbiamo colonie striminzite di batteri aerobi, che consumano molto ossigeno, e per di più l'alta temperatura accelera il loro metabolismo.
Insomma, mi immagino batteri piuttosto "spompati", passatemi il termine.

In queste condizioni, siamo obbligati a mantenere basso il tasso di nutrienti; in altre parole, pochi pesci.
Non possiamo fornire loro poco cibo: il loro metabolismo è accelerato dalla temperatura; di conseguenza abbiamo un problema.
Inquinamento.

Tutto questo giro mentale #19 mi porta ad una conclusione (a cui si era già arrivati, scusate se come al solito al posto dell'autostrada preferisco una mulattiera fangosa :-D ): siamo costretti a mantenere un cambio d'acqua praticamente costante

Il filtro non credo serva sovradimensionato, anzi...
L'importante è che la vasca in questione abbia una continua evacuazione dei nutrienti.

Riflettiamo insieme su questo concetto, prima di proseguire ;-)


PS Naturalmente se ho prodotto uno tsunami di ca***te, affogatemi in una vasca color tea (non la mia... :-D )

Paolo Piccinelli 03-12-2008 18:35

luca2772, le tue osservazioni sono tutte giuste, solo che le abbiamo già fatte in precedenza nella prima parte del topic #13 #13 #13

Andrea (Entropy) ha anche ipotizzato un ciclo dell'azoto "alternativo", l'anammox... che in realtà sembra avvenire nel fondo in condizioni di carenza di ossigeno (chi vivrà vedrà).

Io ho aggiunto la mia (breve) esperienza con le piante galleggianti che assorbono in colonna direttamente i composti ammoniacali, che sono addirittura più facilmente assimilabili dei nitrati.
Gettando regolarmente manciate di pistia e salvinia si estraggono dalla vasca fosfati, nitrati, carbonio incorporati nella biomassa come scriveva Fosco ma, come giustamente puntualizzato da Tuko, non togliamo solo quelli e (soprattutto) possiamo quantificare quanti ne togliamo e a che prezzo per il sistema?

Il basso livello di popolamento l'abbiamo già più volte citato e ribadito.

Il basso contenuto di ossigeno è uno dei punti nevralgici... il metodo otrac originariamente non ammetteva nè co2, nè fondi fertili, quindi poche se non addirittura nessuna pianta.
Noi stiamo cercando di capire se, usandoli, possiamo supplire alle basse concentrazioni di ossigeno con una piantumazione sufficientemente estesa.
(nel frattempo la pompa di movimento va a manetta ;-) )


Quote:

L'importante è che la vasca in questione abbia una continua evacuazione dei nutrienti
...stica##i, mica hai detto poco!!! #17


...ovviamente (mi rivolgo soprattutto a chi ha seguito dal principio) bastonatemi sui calli se ho scritto cose inesatte/parziali/incomplete #13 #13 #13

fosco 03-12-2008 21:11

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
luca2772, le tue osservazioni sono tutte giuste, solo che le abbiamo già fatte in precedenza nella prima parte del topic #13 #13 #13

Andrea (Entropy) ha anche ipotizzato un ciclo dell'azoto "alternativo", l'anammox... che in realtà sembra avvenire nel fondo in condizioni di carenza di ossigeno (chi vivrà vedrà).

Io ho aggiunto la mia (breve) esperienza con le piante galleggianti che assorbono in colonna direttamente i composti ammoniacali, che sono addirittura più facilmente assimilabili dei nitrati.
Gettando regolarmente manciate di pistia e salvinia si estraggono dalla vasca fosfati, nitrati, carbonio incorporati nella biomassa come scriveva Fosco ma, come giustamente puntualizzato da Tuko, non togliamo solo quelli e (soprattutto) possiamo quantificare quanti ne togliamo e a che prezzo per il sistema?

Il basso livello di popolamento l'abbiamo già più volte citato e ribadito.

Il basso contenuto di ossigeno è uno dei punti nevralgici... il metodo otrac originariamente non ammetteva nè co2, nè fondi fertili, quindi poche se non addirittura nessuna pianta.
Noi stiamo cercando di capire se, usandoli, possiamo supplire alle basse concentrazioni di ossigeno con una piantumazione sufficientemente estesa.
(nel frattempo la pompa di movimento va a manetta ;-) )


Quote:

L'importante è che la vasca in questione abbia una continua evacuazione dei nutrienti
...stica##i, mica hai detto poco!!! #17


...ovviamente (mi rivolgo soprattutto a chi ha seguito dal principio) bastonatemi sui calli se ho scritto cose inesatte/parziali/incomplete #13 #13 #13

ai tempi delle discussioni con Poldo ho provato per 2 anni a condurre la vasca PMT....il filtro è stato dimezzato...il fondo non era fertilizzato spesso dai 6 agli 8 cm,ghiaino policromo.
non c'erano piante...
la polazione ra limitatissima a 20 cardinali,un ancistrus,2 discus(coppia)...
il ph si è stabilizzato a 5.5 il kh 2 ,temperatura 28°,nitrati stabili dopo 2 anni a 25mgl,fosfati sotto a 1mgl.

inizalmente il problema maggiore è stato prprio quello della mancanza di ossigeno,facevo molta attenzione al quantitativo di cibo.
il fondo dopo 8mesi era marrone,senza sifonature.
i cambi finali erano inesistenti o dilazionati a un 5% su 450lt sulla lunghezza del mese,praticamente un rabbocco.presenti in vasca legni di torbiera.

sono arrivato al collasso del sistema dopo i fatidici 2 anni,nello strato di giaia si era formata una quantità esagerata di acido...probabilmente ho sbagliato qualcosa durante un rabbocco,fatto sta che il ph è precipitato e mi sono crepati quasi tutti i pesci.
sicuramente ho sbagliato qualcosa...in seguito ho inserito piante e poi in altre vasche sono arrivato al metodo di conduzione attuale che è ,per me il giusto compromesso.

Vorrei capire fino a che punto volete modificare il metodo OTRAC per renderlo "abbordabile"
Da quanto leggo le piante sono ammesse, co2 per l'acidità....poi?

Paolo Piccinelli 03-12-2008 22:00

Vorrei capire fino a che punto volete modificare il metodo OTRAC per renderlo "abbordabile"
Da quanto leggo le piante sono ammesse, co2 per l'acidità....poi?


Qui il riassunto, aggiornato al 6 novembre:
http://www.acquariofilia.biz/viewtop...211820&start=0

Una precisazione: la co2 serve più per le piante che per l'acidità, quella la otteniamo al 95% con torba o foglie di quercia o pigne di ontano che dir si voglia.

Stimolare la fotosintesi in pratica significa ossigenare.

Il controller in vasche grandi e con kh molto basso è una opportuna misura di sicurezza... probabilmente ti avrebbe salvato i pesci in passato. ;-)

miccoli 03-12-2008 22:06

Quote:

Il controller in vasche grandi e con kh molto basso è una opportuna misura di sicurezza... probabilmente ti avrebbe salvato i pesci in passato.
ovviamente se è un controller che monitora anche il calo del ph....
e come ci si dovrebbe comportare in tal caso?
non penso che il controller possa anche supplire a crolli di ph..
se il ph si alza , si apre l elettrovalvola, ma se crolla?( e repentinamente come a me sembra essere descritto nel posto)
#24

fosco 03-12-2008 22:13

forse non mi sono spiegato bene,il ph è crollato con una sola causa,l'acido cloridrico che ,dal fondo,è stato aspirato e "sparso" per la vasca dalla pompa del filtro....sono giunto aquesta conclusione dopo avere parlato con dei conoscenti e avergli riportatol'odore di acido che proveniva dalla vasca...sicuramente ha azzerato la flora batterica del filtro.
se avessio avuto un ph controller cosa avrebbe fatto?

fosco 04-12-2008 00:18

già....il fondo della vasca era di ghiaino da 2-3mm...se ci fosse una vera denitrazione,come quella dei filtri denitratori,la co2 non dovrebbe mancare...se i nitrati e i fosfati venisseroassorbiti dai microrganismi come viene descritto negli articoli otrac,la cosa cambia....

posto la foto del filtro lento che ho nella mia vasca da 600litri...non era completamente finito,mancava ancora del materiale filtrante...se ci fate caso non sono cannolicchi :-) ...indovinate di che materiale si tratta... http://www.acquariofilia.biz/allegat..._600_1_863.jpg

Entropy 04-12-2008 02:08

Dunque,
nella vasca di fosco abbiamo un pH di 5.5-5.8, un kh di 2-3 e una conducibilità di 230 microsiemens ( quindi più un M.TR.AC. che un O.TR.AC.) e questo partendo da un’acqua per i cambi con un pH di 7 (o poco inferiore), un kH di 3-4 ed una conducibilità di circa 100 microsiemens (a proposito: complimenti per l’acqua di rete, sarà l’invidia di molti acquariofili…..).
Mia prima considerazione: i valori diversi di pH e conducibilità dell’acqua della vasca e di quella dei cambi possono creare qualche problema di stabilità dei valori. Questo non accade per un motivo: l’elevato rapporto volume filtro biologico (interno)/litri totali fa sì che la resistenza e la resilienza del sistema acquario siano alti e permettano variazioni anche considerevoli dei valori dell’acqua, ogni qualvolta che questa si cambia.
Ora, posto per assodato che fosco non utilizza né CO2, né torba, le cause dell’abbassamento di pH, kH e dell’aumento della conducibilità devono essere attribuite al filtro e/o alle piante.
Riguardo le piante, L’Hygrophila polysperma è una pianta molto adattabile: cresce bene anche senza CO2 e con poca luce e non ha bisogno di un fondo fertilizzato. Da quello che posso vedere dalla foto poi, la sua crescita è per lo più come galleggiante, da cui si capisce come gli possano bastare solo 90w su 600 litri lordi (che anche fossero 400 lt netti, staremmo sui 0.22 l/w, veramente bassini….).
Però, come giustamente si è detto, tutte le piante hanno bisogno, oltre che di fertilizzanti, di carbonio per accrescere la loro biomassa. E se non gli viene fonita CO2, se lo prendono dall’acqua, sotto forma di carbonati. Ed il KH diminuisce.
Ma anche i batteri nitrificanti (autotrofi), per accrescersi, hanno bisogno di carbonio. E pure loro se lo prendono dai carbonati.
In sintesi,per farla breve, tali batteri consumano ossigeno, ammonio e carbonati per dare acqua, CO2, nitrati ed acidità (H+).
I batteri denitrificanti (eterotrofi)presenti nei fanghi attivi invece, consumano (in assenza di O2) sostanza organica e nitrati per dare acqua, azoto (N2), CO2 e basicità (OH-).
Quindi, quello che ne esci fuori è che un filtro biologico molto maturo, in cui si sia instaurata una flora batterica ricca e prolifica, produca CO2 (quindi acidità) e consumi alcalinità (vedi carbonati). Ma per arrivare ad un abbassamento di valori come quelli della vasca di fosco, occorre (in rapporto alla vasca) un volume del filtro biologico (nitrificante + denitrificante) veramente, ma veramente grande. C’è anche da aggiungere che la materia organica prodotta dai batteri (che si riproducono e muoiono in continuazione) è fonte anch’essa di elementi nutritivi (C, N, O, H e quant’altro) che ritornano in circolo o vengono utilizzati dai microorganismi, che risiedono e vivono nel filtro (e che si riproducono e muoiono anch’essi), o riutilizzati dai batteri stessi. E questo, tra l’altro, fa aumentare certamente la conducibilità.
Quello che a me pare strano è che, per un batterio nitrificante, un pH di 5.5 non è affatto sinonimo di condizioni ottimali (che corrispondono invece ad un range tra 7 e 8). Quindi un sistema del genere dovrebbe in realtà lavorare secondo un feedback negativo, attraverso il quale un allontanamento dai valori ideali di prolificazione porta ad una diminuzione di crescita,che porta ad un nuovo cambiamento (dalla parte opposta) dei valori. A meno che il peso funzionale della parte denitrificante sia preponderante……
Detto questo vorrei sottolineare che (ovviamente) neanche un sistema del genere è esente da collassi o variazioni improvvise. Bolle di idrogeno solforato, ad esempio, possono formarsi (se la gestione non è ottimale) anche nei fanghi dei filtri interni e creare non pochi problemi.
E che un fondo ben gestito sia allo stesso modo efficiente e sicuro.
Io ho un acquario da 110 litri in funzione da circa 9 anni e la sinergia tra fondo (fertilizzato e alto più di 10 cm) e filtro interno non mi ha creato mai il minimo problema di gestione (io non sifono mai e la vasca è piena di piante e, relativamente, di pesci).
Inoltre, considero l’uso della torba un elemento fondamentale nella gestione di una vasca O.TR.AC. ed in generale in una vasca con ph sotto il 6.5 e kh non rilevabili. Questo per le molteplici proprietà degli acidi umici e fulvici, tra le quali effetto tampone, chelanti di elementi nutritivi e antisettici.
Come si è detto l’uso della CO2 aiuta, ma serve soprattutto alle piante, che ritengo molto importanti per la stabilità del sistema, perché (in un certo senso) rappresentano la “concorrenza” della flora batterica (nitrificante + denitrificante): quindi molto utili ad interagire, supportare, sostituire e ammortizzare il lavoro del filtro.
(Per) ora la pianto di scrivere, e scusate (come spesso mi capita) la lungaggine...... :-)) ;-)

P.S.:
Quote:

...indovinate di che materiale si tratta...
......zeolite??.....

Paolo Piccinelli 04-12-2008 09:40

Il controller ti dà la lettura istantanea del ph... quindi la possibilità di reagire in tempo reale. ;-)
Magari basta inserire un paio di cucchiai di bicarbonato per tamponare l'emergenza e poi procedere ad un cambio parziale.

Inoltre quasi tutti i controller (il mio economicissimo Ruwal lo è) sono predisposti anche per alzare il ph montando le apposite sonde/attuatori in caso si tema più un abbassamento di ph che un suo innalzamento.

Entropy, non solo ti scuso, ma anzi ti esorto a dilungarti come e quanto vuoi nelle tue speigazioni, che stanno sempre un passo avanti e dieci gradini sopra!!! #25

TuKo 04-12-2008 10:20

Entropy, quotarmi no eh??? ;-) ;-) ;-) ;-)

Ovviamente scherzo, hai portato i giusti e dovuti distinguo che a me non andava di fare ma che ho mosso come appunti.
In tal senso mi preme non far passare un messaggio potenzialmente errato che riguarda l'abbassamento degli inquinanti a mezzo potatura e/o asportazione di piante.Azoto e fosforo vengono consumati durante il normalissimo ciclo di crescita delle piante.Se le piante non vengono potate e/o asportate,il consumo degli elementi avviane ugualmente,solo che la massa vegetale,se non potata, andrà man mano ad occupare lo spazio destinato al nuoto dei pesci.Ripeto, è solo una puntualizzazione per evitare che qualcuno pensi di sostituire i cambi(reale e immediato mezzo per abbassare la percentuale degli inquinanti) con le potature.

Per quello che riguarda la prolificazione batterica in ambiente acido,si sa che questo è un fattore limitante,ma non è che l'annulla(altrimenti tutte le vasche con ph basso sarebbero dovute collassate da quel di),ecco perche in queste condizioni le dimensioni del filtro giocano un ruolo decisamente importate.

Ti ringrazio Entropy in modo particolare per il richiamo all'idrogeno solforato,per il semplice motivo che era un ulteriore precisazione che volevo fare,ma per come si era messa la discussione ho evitato di farla.Ma è bene specificare che in una potenziale zona anossica quello che si forma è per l'appunto idrogeno solforato( e relativi solfuri) e non acido cloridrico(cloruro di idrogeno) conosciuto anche come acido muriatico.Anche perche, non vedo come in una potenziale zona anossica possa svilupparsi la base(Cl) per questo acido.

Cmq Entropy,è sempre un piacere leggere i tuoi interventi.

TuKo 04-12-2008 10:28

Miccoli come ti ha detto paolo il tutto dipende con cosa controlli il ph,come rimedio per un potenziale abbassamento di ph,si potrebbe far partire un,tanto bistratto, aereatore
;-)

luca2772 04-12-2008 11:00

Riguardo la reazione anammox (ossidazione anaerobia dell'ammonio, ovvero biotrasformazione dell'ammonio e dei nitriti in azoto gassoso) se ne era parlato ai tempi del "filtro eterno".

All'epoca riportai l'osservazione che avevo fatto sulle sponde del lago di Monate: dalla melma del fondo uscivano ogni tot delle bollicine; quando un pescetto frugafa fra foglie e melma, capitava che una bolla emergesse...

I batteri responsabili della reazione però, pur accettando temperature fino a 40°C, necessitano di un pH compreso fra 6.7 ed 8.3

Ergo, o nel fondo il pH è maggiore che nella colonna d'acqua (ma la vedo dura), oppure la reazione anammox non può avvenire in questi ambienti.

Ed è un peccato, perchè la reazione anammox è NH4+ + NO2- = N2 + 2 H2O

E potete vedere che non vi è il passaggio intermedio NO2 / NO3 / N2 del classico ciclo dell'azoto, quindi sarebbe una panacea, perchè:
1) richiede meno ossigeno per l'ossidazione dell'ammoniaca a nitrato
2) non richiede apporto di carbonio organico per la denitrificazione
3) non produce nitrati

E, in una vasca otrac "dura e pura", le piante - da come la vedo io - non sono praticamente presenti.
Possiamo certamente introdurre delle essenze che ci aiutino nella gestione, ma forse c'è un'altra strada... #17

Paolo Piccinelli 04-12-2008 11:11

Quote:

E, in una vasca otrac "dura e pura", le piante - da come la vedo io - non sono praticamente presenti.
...e allora la faremo "molle e impura"!!! :-D :-D :-D


Quote:

Possiamo certamente introdurre delle essenze che ci aiutino nella gestione, ma forse c'è un'altra strada...
Per me la strada invece è proprio questa... tenendo conto che la vasca è comunque sottopopolata e che quindi si immette poco dall'esterno, un bel tappeto di galleggianti e un bel cespuglio di hydrocotyle (ma anche di hygrophila) in colonna possono fare miracoli!!
In una settimana la salvinia mi ha ridotto i nitrati (erano nitrati perchè ero a ph 7 in maturazione, ma il discorso vale anche per NHx) da 50 ppm a a 10 ppm in 50 cm di colonna d'acqua ;-)

Regolari cambi d'acqua sono comunque da mettere in conto, sigh :-(

TuKo 04-12-2008 12:33

Luca, io penso che quel valore di riferimento del ph,mi riferisco a quello più basso, può esserlo ancora di più.

Penso che gran parte dei problemi(vedi anossicità) possano essere scongiurati con un cavetto riscaldate,pilotato con l'ormai nota metodologia atta a ricreare un specie di falda freatica.
La corrente ascensionale che ne deriva,porta inevitabilmente un parziale apporto di ossigeno nel fondo.Da qui, viene meno il pericolo anossicità,ma si creano le condizioni di anaerobicità,che è quella decisamente più indicata.Da qua si ritorna parzialmente al discorso(vedi eterotrofictà) fatto da Entropy

luca2772 04-12-2008 13:15

Vada per le galleggianti, allora :-D

Ma poi...

Fondo sabbioso alto 2 dita, non di più, pompe stream da marino, che non creano getti ma spostano masse d'acqua, consentendo il continuo rimescolamento apportando prezioso ossigeno anche verso il fondale, legni di torbiera in vasca; sump (si, qui ci vedo molto bene una sump) con percolatore "particolare", caricato con pigne e foglie, magari una torf-bomb in sump e rigorosamente cambio continuo (o almeno semi-continuo: piccoli cambi anche giornalieri). Niente UV, niente CO2. Metri e metri di manico per avvertire in tempo pericolose derive e porvi rimedio per tempo.

Questa la mia "ricetta finale" per gestire una black water tank

miccoli 04-12-2008 13:25

Quote:

Originariamente inviata da TuKo
Miccoli come ti ha detto paolo il tutto dipende con cosa controlli il ph,come rimedio per un potenziale abbassamento di ph,si potrebbe far partire un,tanto bistratto, aereatore
;-)

#23
ERA LA SOLUZIONE PIU LOGICA E NON CI AVEVO PENSATO....

:-D

luca2772 04-12-2008 13:42

In pratica un puntello alla mia teoria di gestione, che è bene precisare, va in palese contrasto con l'ambiente naturale che tentiamo di simulare.
L'oligotropico acido somiglia ad uno stagno tiepido: acqua ferma, melma sul fondo...

Il problema è che per gestire in questo modo la vasca (lasciando precipitare e "marcire" sul fondo vegetali e non) dovremmo prima accertarci dell'effettiva idrolisi della cellulosa in glucosio, e che questo riesca a fornire sostentamento alla riduzione da parte del fondo vivo...

... e dovremmo avere 10000 litri d'acqua per ogni pesce inserito #23

miccoli 04-12-2008 13:54

dico la mia opinione..
il mio 300 lt, sebbene allestito solo ad agostoha i seguenti valori dell acqua
ph 6,1
e.c. 137 us/cm
gli ultimi rilevamenti della durezza erano di kh 2 e gh 3
vasca abbastanza piantumata, e mai sifonata
il fondo appare pulito,nonostante non abbiamai tolto le folgie morte(nemmeno di echinodorus)
insomma, un po di sporcizia dovrebbe esserci
il fatto che le foglie ed il resto degradino in breve tempo senza lasciare traccia cosa significa a livello di chimica?
nutro i miei pesci(in particolare gli australoheros) come maialini
gli no3 sono a 5 ed ho poche galleggianti
dopo quanto tempo un fondo attiva la sua ''funzione denitrificante''?
nessuna presenza di alghe
#24

luca2772 04-12-2008 14:07

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
il fatto che le foglie ed il resto degradino in breve tempo senza lasciare traccia cosa significa a livello di chimica?

Credo sia appunto l'effetto dell'ambiente acido e caldo: la cellulosa degrada rapidamente (idrolisi) fino a composti semplici, disgregando in pochi giorni le foglie morte.


Quote:

Originariamente inviata da miccoli
nutro i miei pesci(in particolare gli australoheros) come maialini
gli no3 sono a 5 ed ho poche galleggianti
nessuna presenza di alghe
#24

-63 -63 -63 :-)) :-D


Quote:

Originariamente inviata da miccoli
dopo quanto tempo un fondo attiva la sua ''funzione denitrificante''?

In condizioni di pH neutro, sui 5-6 mesi... -63

Paolo Piccinelli 04-12-2008 14:43

Quote:

In condizioni di pH neutro, sui 5-6 mesi...
Io direi più sui 12#18 mesi
;-)

miccoli, io ho allestito il 13 settembre e, finora, ho il tuo stesso riscontro (io controbilancio con le galleggianti la minore piantumazione rispetto alla tua vasca) ;-)

fosco 04-12-2008 14:50

allora la sostanza puzzolente non èacido cloridrico ma idrogeno solforato...per evitarlo l'unica cosa sarebbe la circolazione forzata sottosabbia?

l'acqua di rete delle mie parti penso che sia la stessa di bona parte delle zone montane con una prevalenza di roccia granitica,discutevo con un ragazzo di Villar Perosa che ha praticamente i miei stessi valori.Penso che Federico Sibona,a Campiglia Cervo,abbia valori simili se non inferiori.
Ho scritto erroneamente 90 w ma sono 36x3...108:500(netti)=0,216..sono sempre pochi ma sufficenti perchè le piante si sviluppano sulla superfice,anzi escono dalla superfice....la difformis ha le sue radici nel filtro...non è piantata a terra...adesso sto lascindo crescere le piante per regalare le potature..di solito la copertura è inferiore...pari al 50% della superfice.

la conducibilità con i cambi (acqua di rete 100ms a volte anche meno) torna a scendere.
Quello che ho osservato:
600lt lordi....valori di partenza ph 5.6 kh2 ms 200
dopo 15 gg senza cambi 230ms ph 5.4-5.5 kh2 forse meno
3 settimane senza cambi 265ms ph 5.2-5,3 kh 1 forse meno
cambio con 150 -200lt integro con circa 15cc di fertilizzante
il cambio avviene in due tempi da circa 100lt a distanza di 5-6gg
di solito i valori ritornano ai valori di partenza modulando la quantità di acqua se i cambi sono più o meno distanziati.
La spegazione diEntropy, è più che esaustiva...
se abbiamo ,a valori acidi,una popolazione batterica ridotta non sarebbe meglio in una vasca avere un filtro sovradimensionato che uno ridotto come da protocollo OTRAC?

PS: non è zeolite :-)

Paolo Piccinelli 04-12-2008 15:38

Quote:

PS: non è zeolite
Allora è il substrato EHEIM ...

Quote:

non sarebbe meglio in una vasca avere un filtro sovradimensionato che uno ridotto come da protocollo OTRAC?
Il protocollo Otrac (almeno quello "superstite" del GAF) prescrive di sottopopolare la vasca... in alternativa credo che il filtro si possa sovradimensionare, ma a questo punto userei la SUMP come suggeriva Luca.



Dato che io, miccoli e Entropy abbiamo vasche che sono partite molto vicine e sono condotte più o meno entro lo stesso range di valori... facciamo una piccola sperimentazione? #24
Ci annotiamo per bene le caratteristiche tecniche e i valori di partenza (copia/incolla dei profili) e ci diamo una scadenza mensile per annotare l'evoluzione... potremmo aprire un topic ad hoc oppure coordinarci in altra sede, che dite?

Io cito le nostre tre vasche perchè le ho seguite, ma se poi qualcuno volesse aggiungersi, tanto meglio... allarghiamo la base statistica. ;-)

luca2772 04-12-2008 15:56

Potresti aprire un topic "blindato" con accesso in scrittura solo ai possessori delle vasche...
Una sorta di "diario di bordo" ;-)

Ah, a me sembrano mini-siForax... :-))

Paolo, a parte il percolatore a pigne #19 , il secondo stadio lo sai vero come lo vedo...?

Strato di lapillo, flusso moolto lento... etc etc #36#

Paolo Piccinelli 04-12-2008 16:04

Quote:

Paolo, a parte il percolatore a pigne , il secondo stadio lo sai vero come lo vedo...?

Strato di lapillo, flusso moolto lento... etc etc
su questo non avevo il minimo dubbio... in pratica un filtro elos equilibrium dopato!! ;-)


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