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#24 anche se fosse una probabile "cura" non mi sembra proponibile abbassare la temperatura delle nostre vasche oltre certi limiti, per ovvi motivi rispetto sia alle piante ma soprattutto a batteri e ospiti.
Ci deve essere un'altra strada per sterminare questi ciano. -04 |
#24 anche se fosse una probabile "cura" non mi sembra proponibile abbassare la temperatura delle nostre vasche oltre certi limiti, per ovvi motivi rispetto sia alle piante ma soprattutto a batteri e ospiti.
Ci deve essere un'altra strada per sterminare questi ciano. -04 |
Ve la do io una ricetta naturale per sterminare questi "simpatici" ospiti, i quali sono spuntati nel mio acquario a seguito di un periodo di "quasi" abbandono dovuto agli esami universitari. Innanzitutto ho iniziato con l'aspirare tutti i ciano dal fondo, aspirando con essi anche parte della ghiaia, la quale messa in un secchio andrà ricoperta d'acqua addizionata con candeggina, per disinfettare il tutto. La vasca a questo punto dovrà rimanere completamente al buio (leggasi: evitare spiragli di luce che possano pur minimamente illuminare l'ambiente, meglio quindi ricoprire la vasca con sacchetti della monnezza ad esempio) per almeno una settimana (non di più in caso di piante), in modo da distruggere i cianobatteri rimasti. Durante questo periodo ho cambiato 30 litri di acqua su 150 netti ogni giorno per ovvi motivi. A questo punto, e qui secondo me sta il vero inghippo, il giorno precedente al ripristino totale dell'illuminazione (un giorno sì e uno no meglio accendere la luce per 10-15 minuti per alimentare i pesci e fargli "sgranchire" la vista), ho dato una bella ripulita al filtro, e con questo non intendo la solita strizzata delle spugne nell'acqua dell'acquario, ma il lavaggio completo di tutti i materiali filtranti e della testata motore sotto all'acqua corrente, in modo da spazzar via tutto il carico organico accumulatosi, che probabilmente è il vero untore della situazione, che va a scatenare l'invasione. Nel mio caso una vasca da 150 netti avviata da più di 1 anno non ha avuto problemi di sbalzi nitriti, per precauzione magari meglio ridurre l'alimentazione dei pesci durante le prime 2 settimane. A questo punto possiamo reintrodurre la ghiaia preventivamente sciacquata e riaccendere le luci (gradualmente). Morale della favola, ad oggi non sono ancora rispuntati i cianobatteri (tocchiamo paxxe), a differenza dei precedenti tentativi in cui aspiravo solo e mantenevo la vasca al buio. Se qualcuno che ha questo problema vuole provare, il tentativo sarà bene accetto, se non altro per avvalorare o meno la teoria del carico organico accumulato soprattutto nel filtro. Quindi in modo da risolvere il problema alla base e non la conseguenza tramite Protalon, Excel o altro. Fatemi sapere.
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Ve la do io una ricetta naturale per sterminare questi "simpatici" ospiti, i quali sono spuntati nel mio acquario a seguito di un periodo di "quasi" abbandono dovuto agli esami universitari. Innanzitutto ho iniziato con l'aspirare tutti i ciano dal fondo, aspirando con essi anche parte della ghiaia, la quale messa in un secchio andrà ricoperta d'acqua addizionata con candeggina, per disinfettare il tutto. La vasca a questo punto dovrà rimanere completamente al buio (leggasi: evitare spiragli di luce che possano pur minimamente illuminare l'ambiente, meglio quindi ricoprire la vasca con sacchetti della monnezza ad esempio) per almeno una settimana (non di più in caso di piante), in modo da distruggere i cianobatteri rimasti. Durante questo periodo ho cambiato 30 litri di acqua su 150 netti ogni giorno per ovvi motivi. A questo punto, e qui secondo me sta il vero inghippo, il giorno precedente al ripristino totale dell'illuminazione (un giorno sì e uno no meglio accendere la luce per 10-15 minuti per alimentare i pesci e fargli "sgranchire" la vista), ho dato una bella ripulita al filtro, e con questo non intendo la solita strizzata delle spugne nell'acqua dell'acquario, ma il lavaggio completo di tutti i materiali filtranti e della testata motore sotto all'acqua corrente, in modo da spazzar via tutto il carico organico accumulatosi, che probabilmente è il vero untore della situazione, che va a scatenare l'invasione. Nel mio caso una vasca da 150 netti avviata da più di 1 anno non ha avuto problemi di sbalzi nitriti, per precauzione magari meglio ridurre l'alimentazione dei pesci durante le prime 2 settimane. A questo punto possiamo reintrodurre la ghiaia preventivamente sciacquata e riaccendere le luci (gradualmente). Morale della favola, ad oggi non sono ancora rispuntati i cianobatteri (tocchiamo paxxe), a differenza dei precedenti tentativi in cui aspiravo solo e mantenevo la vasca al buio. Se qualcuno che ha questo problema vuole provare, il tentativo sarà bene accetto, se non altro per avvalorare o meno la teoria del carico organico accumulato soprattutto nel filtro. Quindi in modo da risolvere il problema alla base e non la conseguenza tramite Protalon, Excel o altro. Fatemi sapere.
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Ernesto F., a questo proposito posso aggiungere che i materiali filtranti dell'eheim li sciacquo ad ogni pulizia... un cestello alla volta, a rotazione... in tal modo un cestello viene ripulito ogni 9 mesi ;-)
Come ho avuto modo di spiegare in un vecchio topic aperto in chimica, ritengo che la carica batterica sarà uno dei parametri più importanti nell'acquariofilia del futuro... appena sarà disponibile un modo efficace ed economico per misurarla :-) |
Ernesto F., a questo proposito posso aggiungere che i materiali filtranti dell'eheim li sciacquo ad ogni pulizia... un cestello alla volta, a rotazione... in tal modo un cestello viene ripulito ogni 9 mesi ;-)
Come ho avuto modo di spiegare in un vecchio topic aperto in chimica, ritengo che la carica batterica sarà uno dei parametri più importanti nell'acquariofilia del futuro... appena sarà disponibile un modo efficace ed economico per misurarla :-) |
Paolo, ti dirò, ho avuto i cianobatteri nella mia vasca da settembre fino a quasi fine dicembre per i motivi di cui sopra. Non penso sia una coincidenza l'improvvisa scomparsa, dato che con altri metodi durante questo lasso di tempo come ho scritto i cianobatteri continuavano a ripresentarsi subito. Per quanto riguarda la pulizia del filtro, beh, tu hai un 2028, quindi dotato di 3 cestelli. In questo caso il risciacquo di un unico cestello ogni 9 mesi non è paragonabile a quello che ho fatto io. Inoltre non penso che tu metta il cestello direttamente sotto l'acqua corrente, ma più probabilmente gli dai una sciacquata nell'acqua del cambio. Io per pulire i soli cannolicchi del prefiltraggio meccanico ho dovuto sciacquarli vigorosamente in una tinozza per 3 volte. Ovviamente il mio discorso era riferito al probabile eccessivo carico organico, e non alla concentrazione della carica batterica. Secondo me a chi ha questo problema provare non costa nulla.
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Paolo, ti dirò, ho avuto i cianobatteri nella mia vasca da settembre fino a quasi fine dicembre per i motivi di cui sopra. Non penso sia una coincidenza l'improvvisa scomparsa, dato che con altri metodi durante questo lasso di tempo come ho scritto i cianobatteri continuavano a ripresentarsi subito. Per quanto riguarda la pulizia del filtro, beh, tu hai un 2028, quindi dotato di 3 cestelli. In questo caso il risciacquo di un unico cestello ogni 9 mesi non è paragonabile a quello che ho fatto io. Inoltre non penso che tu metta il cestello direttamente sotto l'acqua corrente, ma più probabilmente gli dai una sciacquata nell'acqua del cambio. Io per pulire i soli cannolicchi del prefiltraggio meccanico ho dovuto sciacquarli vigorosamente in una tinozza per 3 volte. Ovviamente il mio discorso era riferito al probabile eccessivo carico organico, e non alla concentrazione della carica batterica. Secondo me a chi ha questo problema provare non costa nulla.
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#13 #36# #36# #36# Tanto i cannolicchi rimasti sono più che sufficienti, visto che la mia vasca è fortemente sottopopolata ;-) Il cestello sottoposto a pulizia (getto di acqua calda a manetta) torna come nuovo... se a questo munisci la pulizia sommaria della spugna blu e la sostituzione della lana, la diminuzione di carica batterica risultante è consistente |
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#13 #36# #36# #36# Tanto i cannolicchi rimasti sono più che sufficienti, visto che la mia vasca è fortemente sottopopolata ;-) Il cestello sottoposto a pulizia (getto di acqua calda a manetta) torna come nuovo... se a questo munisci la pulizia sommaria della spugna blu e la sostituzione della lana, la diminuzione di carica batterica risultante è consistente |
Capit, quindi senza giri di parole tu cosa ne pensi? Nel mio caso la scomparsa (per ora) dei ciano è dovuta alla riduzione del carico organico o all'aumento del flusso, anche se non penso sia dovuto a quest'ultimo, dato che non è che sia aumentato chissà di quanto. Leggendo sul sito di Giuseppe mi pare di aver capito che anche nel suo caso i ciano siano comparsi in un periodo di semi-abbandono, quindi presumo per aumento della carica organica (non batterica) in vasca.
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Capit, quindi senza giri di parole tu cosa ne pensi? Nel mio caso la scomparsa (per ora) dei ciano è dovuta alla riduzione del carico organico o all'aumento del flusso, anche se non penso sia dovuto a quest'ultimo, dato che non è che sia aumentato chissà di quanto. Leggendo sul sito di Giuseppe mi pare di aver capito che anche nel suo caso i ciano siano comparsi in un periodo di semi-abbandono, quindi presumo per aumento della carica organica (non batterica) in vasca.
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...siamo nel campo delle supposizioni...
comunque mi piacerebbe iniziare a tirare le fila del discorso ciano: Cose che fanno male ai ciano: - forte movimento d'acqua - buio - excell - protalon - ambiente acido - basso carico organico ... Cose che fanno proliferare i ciano: - fosfati alti - acqua stagnante - flora nitrificante insufficiente - ph neutro - accumulo di sotanza organica sul fondo ... Aggiungete tutte le voci che ritenete alle due liste e integrate pure quelle che ho accennato... poi butto tutto nel frullatore (il mio cervello 1.0 ) e vediamo di trarne qualcosa di utile ;-) |
...siamo nel campo delle supposizioni...
comunque mi piacerebbe iniziare a tirare le fila del discorso ciano: Cose che fanno male ai ciano: - forte movimento d'acqua - buio - excell - protalon - ambiente acido - basso carico organico ... Cose che fanno proliferare i ciano: - fosfati alti - acqua stagnante - flora nitrificante insufficiente - ph neutro - accumulo di sotanza organica sul fondo ... Aggiungete tutte le voci che ritenete alle due liste e integrate pure quelle che ho accennato... poi butto tutto nel frullatore (il mio cervello 1.0 ) e vediamo di trarne qualcosa di utile ;-) |
Beh, sicuramente l'ambiente acido ed il buio, le altre, escludento metodi non proprio "naturali" che a me personalmente non piacciono, rimangono supposizioni.
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Beh, sicuramente l'ambiente acido ed il buio, le altre, escludento metodi non proprio "naturali" che a me personalmente non piacciono, rimangono supposizioni.
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Con la tecnica del buio,non è necessario lavare il filtro,almeno nelle vasche ho trattato con questo problema, è stato sufficiente oscurarle e cambiare direzione del flusso d'acqua.
Attenzione a dire di lavare i materiali filtranti,perche in una vasca scarsamente popolata potrebbe non portare problemi,altresi in una densamente popolata,ne porta e anche tanti. Un ulteriore precisazione è che questa tecnica dovrebbe essere attuata solo ed esclusivamente con piante in salute,perche con 4 - 5 giorni(una settimana è anche troppo) di buio se non lo fossero, perirebbero. |
Con la tecnica del buio,non è necessario lavare il filtro,almeno nelle vasche ho trattato con questo problema, è stato sufficiente oscurarle e cambiare direzione del flusso d'acqua.
Attenzione a dire di lavare i materiali filtranti,perche in una vasca scarsamente popolata potrebbe non portare problemi,altresi in una densamente popolata,ne porta e anche tanti. Un ulteriore precisazione è che questa tecnica dovrebbe essere attuata solo ed esclusivamente con piante in salute,perche con 4 - 5 giorni(una settimana è anche troppo) di buio se non lo fossero, perirebbero. |
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Proverò ad oscurare completamente la vasca, tanto c'è solo un'anubias attaccata alla vita che si ricopre costantemente di ciano, ma emette sempre nuove foglie, e posso spostarla |
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Proverò ad oscurare completamente la vasca, tanto c'è solo un'anubias attaccata alla vita che si ricopre costantemente di ciano, ma emette sempre nuove foglie, e posso spostarla |
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Ho letto con molto interesse sia l'intervento di Ernesto F., che quello di Paolo , e devo dire di trovarmi d'accordo con l'accostare l'aumento della carica batterica con una presenza di ciano. Anche se qualche intervento indietro se non erro mi sembra lo stesso Paolo faceva notare un regredimento grazie all'inserimento in vasca di un attivatore batterico Quote:
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Ho letto con molto interesse sia l'intervento di Ernesto F., che quello di Paolo , e devo dire di trovarmi d'accordo con l'accostare l'aumento della carica batterica con una presenza di ciano. Anche se qualche intervento indietro se non erro mi sembra lo stesso Paolo faceva notare un regredimento grazie all'inserimento in vasca di un attivatore batterico Quote:
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Ottime precisazioni Tuko, per quanto riguarda il buio naturamente nuoce ai cianobatteri, essendo questi ultimi microorganismi fotosintetici, tant'è che al termine della settimana in vasca non ne era rimasta traccia. Dato però che questo metodo era già stato provato con successiva ricomparsa dei batteri, ho pensato di dare una bella pulita al filtro per cercare come ho scritto di risolvere il problema dalle radici, e non semplicemente rivolgendomi alla consegueza (ciano) scatenata dal problema.
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Ottime precisazioni Tuko, per quanto riguarda il buio naturamente nuoce ai cianobatteri, essendo questi ultimi microorganismi fotosintetici, tant'è che al termine della settimana in vasca non ne era rimasta traccia. Dato però che questo metodo era già stato provato con successiva ricomparsa dei batteri, ho pensato di dare una bella pulita al filtro per cercare come ho scritto di risolvere il problema dalle radici, e non semplicemente rivolgendomi alla consegueza (ciano) scatenata dal problema.
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Al di la, dei conosciuti problemi che può portare il lavare i materiali filtranti,penso che la dimora degli stessi,sia un ambiente non propriamente consono(nei filtri normalmente ce assenza di luce) per la loro prolificazione/dimora.Penso che "l'intervento", sia stato più incisivo, dal punto di vista del movimento.Ma il mondo dei batteri è talmente tanto vasto,che, man mano che leggi,smetti di sorprenderti.
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Al di la, dei conosciuti problemi che può portare il lavare i materiali filtranti,penso che la dimora degli stessi,sia un ambiente non propriamente consono(nei filtri normalmente ce assenza di luce) per la loro prolificazione/dimora.Penso che "l'intervento", sia stato più incisivo, dal punto di vista del movimento.Ma il mondo dei batteri è talmente tanto vasto,che, man mano che leggi,smetti di sorprenderti.
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Sicuramente, infatti pulendo il filtro non intendevo rimuovere i cianobatteri, dato che come dici anche tu essendo batteri fotosintetici hanno bisogno di luce per vivere, ma piuttosto ridurre la carica organica, batterica del filtro, aumentare il flusso ecc. Questo intendevo per risolvere il problema alla radice, ovvero eliminare i fattori scatenanti, che a quanto pare non sono ancora ben chiari.
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Sicuramente, infatti pulendo il filtro non intendevo rimuovere i cianobatteri, dato che come dici anche tu essendo batteri fotosintetici hanno bisogno di luce per vivere, ma piuttosto ridurre la carica organica, batterica del filtro, aumentare il flusso ecc. Questo intendevo per risolvere il problema alla radice, ovvero eliminare i fattori scatenanti, che a quanto pare non sono ancora ben chiari.
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Giuseppe per carica organica intendo in questo caso la materia (organica appunto) che deriva da esseri viventi (sostanze di scarto, ma anche la stessa materia di cui sono costituiti). Ad esempio nei nostri filtri, ma anche nella vasca in generale ciò che va ad aumentare la carica organica sono le foglie morte, il surplus di mangime e gli stessi batteri "buoni", morti anch'essi ovviamente. I fanghi di sedimentazione secondo me contribuiscono ad aumentare questa carica.
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Giuseppe per carica organica intendo in questo caso la materia (organica appunto) che deriva da esseri viventi (sostanze di scarto, ma anche la stessa materia di cui sono costituiti). Ad esempio nei nostri filtri, ma anche nella vasca in generale ciò che va ad aumentare la carica organica sono le foglie morte, il surplus di mangime e gli stessi batteri "buoni", morti anch'essi ovviamente. I fanghi di sedimentazione secondo me contribuiscono ad aumentare questa carica.
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I fanghi di sedimentazione sono si sempre materiale organico, tra l'altro tutti quei composti contenenti azoto sono considerati organici, ma a parer mio non andrebbero mai toccati se non in situazioni particolari, in quanto sono l'habitat privilegiato da batteri anaerobici che in situazioni di scarso ossigeno come ben sai espletano una funzione denitrante. |
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I fanghi di sedimentazione sono si sempre materiale organico, tra l'altro tutti quei composti contenenti azoto sono considerati organici, ma a parer mio non andrebbero mai toccati se non in situazioni particolari, in quanto sono l'habitat privilegiato da batteri anaerobici che in situazioni di scarso ossigeno come ben sai espletano una funzione denitrante. |
Giuseppe, tutto vero, ma quando è in corso una infestazione da ciano preferisco tentare tutto, anche a costo di combinare guai. Nel caso del mio filtro (Eheim 2026), i residui di foglie morte ad esempio si accumulano nell'intercapedine posta al di sotto del primo cestello che incontra l'acqua.
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Giuseppe, tutto vero, ma quando è in corso una infestazione da ciano preferisco tentare tutto, anche a costo di combinare guai. Nel caso del mio filtro (Eheim 2026), i residui di foglie morte ad esempio si accumulano nell'intercapedine posta al di sotto del primo cestello che incontra l'acqua.
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Ciao, io vorrei tentare di uccidere i ciano oscurando la vasca, anche perchè l'acquario è vicino ad una finestra (ma non riceve luce diretta) ed ho notato che i ciano si depositano sul vetro anteriore che è quello più illuminato.
Non avendo piante (è un tanganica con una sola anubias che posso togliere) mi sembra la soluzione momentaneamente più adatta. Se lo oscuro, però, i pesci possono risentirne? Lo chiedo perchè ho una nidiata di multifasciatus e non vorrei arrecar loro danno. Pensavo di tenerlo oscurato per 24h al giorno (per 4 giorni va bene?) tranne una mezzoretta in cui dovrei somministrare il cibo (in mezzora i ciano non fotosintetizzano, vero?) I nitrati sono sempre vicini allo zero, a questo punto credo sia un problema di luce (è una luce bianca, neon Arcadia Freshwater FF 15#18° 450mm, c'è scritto, boh?!?) |
Ciao, io vorrei tentare di uccidere i ciano oscurando la vasca, anche perchè l'acquario è vicino ad una finestra (ma non riceve luce diretta) ed ho notato che i ciano si depositano sul vetro anteriore che è quello più illuminato.
Non avendo piante (è un tanganica con una sola anubias che posso togliere) mi sembra la soluzione momentaneamente più adatta. Se lo oscuro, però, i pesci possono risentirne? Lo chiedo perchè ho una nidiata di multifasciatus e non vorrei arrecar loro danno. Pensavo di tenerlo oscurato per 24h al giorno (per 4 giorni va bene?) tranne una mezzoretta in cui dovrei somministrare il cibo (in mezzora i ciano non fotosintetizzano, vero?) I nitrati sono sempre vicini allo zero, a questo punto credo sia un problema di luce (è una luce bianca, neon Arcadia Freshwater FF 15#18° 450mm, c'è scritto, boh?!?) |
Dopo circa un mese dal "trattamento", ad oggi i cianobatteri non hanno ancora fatto capolino, per fortuna. :-))
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Dopo circa un mese dal "trattamento", ad oggi i cianobatteri non hanno ancora fatto capolino, per fortuna. :-))
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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