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["kurtzisa"]
Dalle varie discussioni ho capito che l'utopia sarebbe un acquario di barriera senza schiumatoio, praticamente dove cio' che viene immesso viene trasformato in sostanza utile per i nostri ospiti cosa che purtroppo non e' possibile... [/quote] Questo non riesce più a farlo neppure la natura: quando le sostanze inquinanti superano le capacità naturali di smaltimento, queste si accumulano anche in natura. Per il resto hai detto cose giuste. geppy |
In merito all'efficienza degli skimmer
Chiedo chiarimenti, in quanto non capisco più niente.
Gestisco una vasca con sistema xaqua del quale tra l'altro sono pienamente soddisfatto. Il mio schiumatoio è un Elos 500 aggiornato nella miscelazione con apposito kit, impianto luci Sfiligoi Soleset 2x250 HQI + 4x24 T5 per 10 ore al giorno. I valori dell'acqua misurati con fotometro danno PO4=<0.05 e NO3=1. Reputo quindi dei valori più che ottimali, forse esagerati infatti le acropore sono al limite della sopravvivenza cominciano a tirare. Attualmente stanno prendendo sempre più piede questi sistemi che tendono a portare i valori dell'acqua allo 0, richiedendo allo scopo skimmer superdimensionati. Ora per una serie di problemi sorti in vasca (ho inserito delle acropore nuove che in meno di una settimana sono morte senza mai aprirsi, altri inserimenti invece sono stati più incoraggianti, e in ogni caso in vasca avevo una presenza massiccia di cianobatteri che non riuscivo ad eliminare) ottengo da un forum una risposta del tipo: le tue acropore sono sofferenti e non virano totalmente di colore perchè il tuo schiumatoio non è compatibile con il sistema di gestione che prevede l'uso di uno skimmer con girante a spazzola, quindi più efficiente. Per farla breve in pratica il mio skimmer sembrerebbe non essere in grado di togliere tutto dall'acqua ma lascierebbe in vasca sostanze che rallentano la crescita e non permettono agli animali di diminuire le zooxantelle virando così dal marrone al colore brillante naturale, e come conseguenza indiretta tali sostanze farebbero proliferare i cianobatteri. Può esserci qualcosa di vero in queste affermazioni? Di che sostanze si tratta? Sono misurabili? Perchè il mio skimmer non le elimina? Forse è tarato male o proprio per tipo di schiumazione il mio non è in grado di eliminarle? Da quanto ne so io gli unici strumenti per valutare l'efficienza dello skimmer sono i test PO4 e NO3 i quali per quel po' di esperienza personale che ho è bene che TENDANO a 0 il che significa NO3<5 e PO4<0.1 al di sotto di questi valori mi sembra che l'equilibrio del biotopo sia molto critico, hai animali che stanno bene e altri che tendono a morire. In ogni caso per recuperare la vasca adesso sto lentamente cercando di sporcare di più l'acqua per non perdere le acropore. Sbaglio ad agire così? Grazie a tutti, Nicola |
secondo me il problema non è da imputare alle schiumatoio, ma non lo conosco e quindi non saprei dirti...
io cercherei di capire il perchè se metti un acropora nel tuo acquario questa muore... ho letteralmente buttato delle taleine di montipora in un nanoreef senza acclimatazione e dopo averle portate in un bicchiere per circa mezzora in inverno... capisci come potevano essere, sono sopravvissute e sono cresciute nonostante una gestione che ha avuto molti problemi. Riguarda la tua gestione (il metodo xaqua non mi piace personalmente) la salinità e i vari valori che hai in vaasca, eventualmente apri un topic tuo se non l'hai già fatto verdrai che troveremo il bandolo della matassa. |
Quote:
Sto leggendo molto sugli schiumatoi e quindi mi permetto di aggiungere una risposta a questo topic dopo diversi mesi! Quello che esce nel bicchiere non sono le bolle ma la schiuma. Mi spiego. Le bolle accumulano le sostanze di scarto (ed altro) nella loro superfice, arrivano in alto, esplodono e rilasciano il materiale in alto. Questo accade di continuo ed e' li che piano piano non ci sono piu' 'bolle' ma schiuma. La schiuma viene accresciuta e alimentata dalle bolle che arrivano ed esplodono in continuazione e sale piane piano. Quella piu' in basso continene piu' acqua, quella piu' in alto e' piu' leggera e contiene meno acqua. Piu' e' lungo questo percorso, piu' la schiuma si asciuga. Quindi la schiumazione piu' o meno bagnata dipende dalla distanza tra il livello delle bolle vero e proprio (piu' o meno quello a cui si arriva appena acceso lo schiumature o subito dopo aver vuotato il bicchiere e quindi perso la schiuma superficiale) e dalla forma del bicchiere interno (ho notato che alcuni sono conici ed alcuni cilindrici). Poi come praticamente si regola questo livello e' variabile da modello a modello. Quindi se le bolle arrivano gia' da sole a meta' bicchiere interno, la schiuma rimane poco tempo a galla prima di cadere di sotto e sara' piu' bagnata. Se le bolle arrivano alla base del bicchiere alla schiuma occorrerra' piu' tempo per cadere nel bicchiere e si liberera' da piu' acqua ottenendo uno schiumato piu' secco. L'asciugatura della schiuma che dipende da quante bolle arrivano, e dalla forma meccanica dell bicchiere interno e del cono che raccoglie le bolle, e' un'altro punto critico nel dimensionamento dello schiumatoio. Purtroppo piu' si lascia asciugare la schiuma, prima iniziera' a sporcare il bicchiere interno e ad avere difficolta' a risalire, piu' risalira' lentamente, e piu' si asciughera'. Per questo per l'efficienza dell' schiumatoio conviene pulire il bicchiere un paio di volte a settimana, e molti consigliano se si va in vacanza, di far schiumare un po' piu' bagnato. |
Ciao a tutti. Io tengo acquari da molto tempo ma solo da pochi mesi ho iniziato ad utilizzare uno schiumatoio. Una volta erano molto più piccoli e si utilizzavano in abbinamento al classico biologico. Io, andando contro corrente rispetto al pensiero attuale, continuo a perseguire questa strata nel senso che utilizzo per motivi di spazio uno schiumatoio abbastanza proporzionato alla vasca (E' un Wave 400P dotato non della sua pompa originale da 1000 litri ma con una Aquabee da 2000 litri) che getta l'acqua trattata nel filtro biologico che a sua volta getta l'acqua in parte in acquario ed in parte nel filtro ad alghe. In questo modo il filtro biologico lavora a "mezza forza" in quanto la maggior parte del lavoro la svolge lo schiumatoio. Non voglio togliere il biologico in quanto è in funzione da 15 anni ed ormai a tutti gli effetti può essere considerato una "roccia viva" per via delle spugne e delle ascidie che lo hanno colonizzato. Mi trovo molto bene con questo metodo e comunque sia, in caso di "crisi" della schiumatoio, rimane sempre un altro filtro in funzione. Lo so, i nitrati non sono a zero ma le acropore non sembrano soffrirne e crescono tranquillamente. D'altra parte leggo di troppi acquari "berlinesi" crollati per stupidi inconvenienti. Tornando allo schiumatoio ritengo che una sovraproporzione sia ugualmente dannosa che una sottoproporzione. Avere un'acqua priva di nutrienti che non venisse reintegrata porta alla morte i nostri coralli come un'acqua troppo ricca di nutrienti. Ho letto di allevatori che ogni tanto integrano l'acqua di nitrati!! E poi, forse, per esigenze di mercato ci vengono poste delle problematiche che in realtà non esistono o non sono così importanti come dicono.
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Interessante questa storia del filtro biologico... anche io ho la sensazione che il metodo berlinese alla lunga sia molto più vulnerabile perché manca proprio quell'effetto "tampone" tipico del filtro biologico.
Oltretutto se in un berlinese tieni molti pesci fai molta fatica a tenere i nitrati bassi, rocce o non rocce e allora parte dei benefici del berlinese vanno a farsi benedire. Mi piacerebbe stimolare la discussione: un filtro biologico, pur rilasciando nitrati, è più sicuro di un berlinese puro che invece non fa abbastanza tampone per resistere a squilibri improvvisi? |
Quote:
E' evidente che il berlinese ha delle regole di impostazione e queste non prevedono molti pesci. La soluzione, in caso di presenza di molti pesci e/o di taglia sproporzionata, è uno schiumatoio molto rapido e molto sovradimensionato. Il problema vero è che, secondo me, troppo spesso "tiriamo per il collo" le nostre vasche...... geppy |
Sono contento di aver stimolato l'interesse sulla questione. Devo dire che molti negozianti che ho contattato ultimamente utilizzano il berlinese ma nel parlarne mostrano qualche dubbio ed allo stesso tempo non disdegnano il biologico. Voglio sottolineare ancora una volta che il mio filtro è in funzione da circa 15 anni e per la varietà di animali che vi si sono instaurati lo paragono più che altro ad una roccia viva. Inoltre preciso ulteriormente il fatto che nella sua attuale funzione l'attività ossidante è molto ridotta in quanto vi passa all'incirca il 90% di acqua proveniente dallo schiumatoio ed il 10 % di acqua proveniente direttamente dalla vasca. Al momento non parlo di valori in quanto la mia vasca è stata in funzione per diverso tempo senza particolari cure e solo da un paio di mesi ho ripreso a dedicarmici (Però in tutto gli ospiti, pesci e qualche corallo molle, non sembrano aver sofferto. Al momento non ho ancora deciso se usare il metodo Zeovit o Purist che dovrebbero accelerare il miglioramento delle condizioni della vasca. Per quanto riguarda lo schimatoio il mio Wave dotato di Aquabee crea una schiuma densa ed il liquido che produce è paragonabile ad una Guinnes doppio malto scura #19
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Io penso che il Berlinese, oltre alla presenza di pochi pesci, sia molto adatto a chi ha un carattere metodico, preciso e poco emotivo.
Chi come me a volte cede al fascino del "pesce in più" o si rompe le balle di gestire la vasca come se fosse un mestiere e non un hobby (badate che nonostante i 12 anni di esperienza mi considero un principiante) ed ancora, chi ha la vasca piena di molli e psicologicamente si sente sempre sicuro "tanto non ci fanno una piega", ecco, per queste persone forse il biologico è più educativo.... è come un'assicurazione sulle ******* che facciamo tutti i giorni! p.s.: io ho un berlinese puro.... |
Bella considerazione!! Resta il fatto che io posseggo acquari dal 1982 e se non mi sono "rotto" fino ad adesso..... Per quanto preciso e motidico uno possa essere un berlinese puro ha un grosso scoglio da superare: Le ferie!!! Non pochi sono gli acquari di cui ho letto su vari siti che sono andati in malora, nonostante gli sforzi dei proprietari, proprio in questo benedetto/famigerato periodo (per la serie: La Fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo!!!). Sempre per questo motivo sto cercando un metodo ibrido. #36#
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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