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No non ti ritirare che mi sto facendo troppe risate io..
se mi dici dove hai visto un maschio e 3 femmine in 18 litri tra le mie foto ti do 100€, promesso! :-D |
intanto ti regalo io 100€ cosi ti compri gli okkiali da vista;
Quote:
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mi sa che è meglio se li tieni visto che credo servano a te gli occhiali, sono avannotti e non femmine! Inoltre anche divisi dal maschio :-)) ;-)
ah se non ci avessi fatto caso è scritto anche in didascalia...maschi + ripro+ accrescimento ;-) |
Uno dei tanti luoghi comuni dell'acquariofilia è quello che il numero perfetto dei betta è il 3. Un maschio e due femmine affinchè si dividano le sue ire, che ha avuto la sua diffusione trovando felici i negozianti che vendono 3 pesci in blocco e i neofiti che da sempre amano vedere in una "scatola di vetro" più pesci possibili.
Se si presta attenzione ai particolari il luogo comune è smentito nella pratica stessa. Infatti i negozi che possiedono maschi di betta in perfetta salute li tengono o isolati in apposite vaschette o un singolo esemplare nelle vasche di pesci da branco e/o pacifici, ma non si vede mai un maschio in perfette condizioni tenuto nella vasca delle femmine di betta. Questo perchè? Se l'assunto di partenza è che il maschio attacca continuamente le femmine e ne sono necessarie almeno due per non farle subire gravi danni, allora il maschio in una vasca con 10-20 femmine sarebbe ideale.. ma non è cosi. Tutto questo non vuol dire che bisogna creare un altro luogo comune del tipo: "Il betta maschio deve stare solo" o "Il betta vive a coppia". Creare un acquario dovrebbe voler dire cercare di rispettare le esigenze di ogni singolo pesce e per far questo bisogna conoscerli. Come prima cosa il betta entra in "parata" (distende tutte le pinne ed accentua la sua colorazione) in due momenti della sua vita: durante la riproduzione e durante la difesa del suo territorio. I due tipi di parata a prima vista possono sembrare uguali ma in realtà presentano delle differenze che decidono sulla vita e sulla morte. Da alcune ricerche sembra che il maschio riconosca una femmina da un altro maschio dalle azioni che lei intraprende durante la parata. Nell'atto riproduttivo una femmina gravida viene scacciata e attaccata dal maschio fino a quando si posiziona davanti ad esso , che è in parata, mostrandogli la testa abbassata e le pinne aderenti al corpo. Nel momento in cui compie queste azioni il maschio incomincia a ruotargli attorno fino ad avvolgerla compiendo quel meraviglioso gesto d'amore descritto alla perfezione nel libro "L' anello di Salomone" di K. Lorenz. Se invece la femmina mostra la parte laterale del suo corpo aprendo le pinne in parata è segno di un atteggiamento di sfida. Lo stesso atteggiamento che tengono due maschi per intimidirsi prima di uno scontro. A questo punto maschio e femmina entrano in una competizione di maestosità e colori intendendo manifestare ognuno la propria superiorità. In questa fase contano molto l'aggressività, la grandezza e lo stato di salute di entrambi i pesci: dopo lunghi atteggiamenti di sfida se nessuno scappa intimidito inizia lo scontro che vede uno dei due prendere il sopravvento. In natura lo scontro avviene di rado ma in acquario, specie se di piccole dimensioni, è molto sovente. Inoltre cè da tenere presente che : -il maschio, portandosi dietro un volume di pinne maggiore, risulta più lento "dell' altro sesso".Quindi se in un piccolo acquario una o più femmine sono più grosse del maschio o se lui è debilitato e/o vecchio. Quest'ultimo farà una brutta fine.. -la temperatura influisce sull'attività dei pesci. Più è alta e più i pesci risulteranno irrequieti e vitali (con aumento della possibilità di scontri) - Il litraggio è fondamentale per dei pesci territoriali. Nel momento in cui non cè spazio per tutti, anche se artificialmente sono stati creati molti nascondigli, si creerà una situazione di stress a scapito dei pesci stessi. Ci tengo a ricordare che i maschi in commercio sono frutto di anni di incroci e selezioni da parte dell'uomo che hanno portato ad un aumento del volume delle pinne per puri scopi estetici. Un plakat non ha problemi di grandezza delle femmine.. Un veiltail si.. Spero di non aver annoiato nessuno. Ciao ragazzi! A presto :-)) |
ciao Butterfly..
permettimi una precisazione però..la "disponibilità" dell'accoppiamento della femmina è segnalata dalla bandeggiatura verticale che assume la sua livrea quando è appunto disponibile ad accoppiarsi..se ci fai caso prima dell'abbraccio infatti la femmina dispiega comunque le pinne :-) E' ovvio cmq che non sia 3 il numero perfetto..infatti se ci fai caso 3 è suggerito sempre in base al litraggio ;-) se uno avesse a disposizione 200 litri gli direi di mettere anche 6-7 femmine..e con i negozianti non ci guadagno cmq nulla ;-) Alla prossima ;-) |
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Cmq se passi ad Avezano fammelo sapere ci andiamo a bere -97c qulcosa e ne parliamo. Ancora tanto di cappello a batterfly -e58 |
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io non mi rimangio niente..quello che dico e che consiglio lo dico per il bene dei pesci...non per un mio capriccio personale o per dimostrare niente a nessuno. Sono convinto che più spazio si da ad un pesce e meglio sia per la sua salute #36# ;-) Quindi rimango della mia idea.. in 20 litri maschio e 1 femmina solo per le riproduzioni :-) |
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Se ti trovi d'accordo su questo allora perchè vai consigliando 1 maschio e 2 femmine in 20 litri? Sei un pò in contraddizione.. #24
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Xkè secondo me è fattibile. #36#
E qui direi stop -56 Se no si ricomincia |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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