AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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paologe 12-05-2005 14:19

Quote:

Originariamente inviata da LGAquari
Quote:

Originariamente inviata da pupix
Credo che invece di discutere i guadagni dei negozianti (che pealtro le leggi tributarie definiscono un ricarico minimo del 30% per non lavorare sotto costo che è vietato) dovremmo capire come fare per diffondere il nostro hobby.

Più cresce la domanda, più i costi andranno verso il ribasso: i costi di produzione vengono ammortizzati su quantità maggiori.

La differenza possono farla le associazioni acquariofile, maturando e impegnadosi come negli Stati Uniti alla diffusione di questa passione.

Credo sia una questione di maturazione dell'intero settore...


Grande! :-)


geppy

Su quanto affermato da Pupix siamo tutti d'accordo. Il problema è come?

pupix 12-05-2005 14:26

In America svolgono attività propedeutiche, come il mantenimento di acquari in scuole e o in centri pubblici.
Si potrebbero allestire acquari all'interno di scuole, insegnado agli allievi a mantenerlo e per la reperibilità delle vasche e delle attrezzature ci si potrebbe rivolgere alle aziende del settore e/o a negozianti.
Loro otterrebbero un'ottima pubblicità, e noi di coinvolgee nuovi acquariofili.

... la mia è un'idea buttata li :-)

simo1978 12-05-2005 14:49

Quote:

E allora?
Dietro ad uno schiumatoio non c'è gente che lavora?
Visto che un pezzo di tubo di plastica costa molto meno di 1,5 tonnellate di ferro, il paragone regge!
Oppure è una ca..ata dire che uno schiumatoio è un pezzo di plastica......
Geppy, non mi dire che tu hai 10 ingegneri che hanno lavorato anni solo al venturi di aspirazione perchè non ci credo!
Non puoi paragonare la difficoltà di progetto di una automobile alla difficoltà di progetto di uno schiumatoio.
Se seguissimo questo ragionamento una Ferrari, tanto per stare in un mercato in cui si vendono pochi esemplari, dovrebbe costare attorno alla decina di milioni di euro.

LGAquari 12-05-2005 14:52

--------
[quote="pupix"]
l'innesto a baionetta degli H&S è di stampo e non di lavorazione !!!
--------

#12 #12 veramente è fresato....... #12 #12 #12
geppy

pupix 12-05-2005 14:55

[quote="LGAquari"]--------
Quote:

Originariamente inviata da pupix
l'innesto a baionetta degli H&S è di stampo e non di lavorazione !!!
--------

#12 #12 veramente è fresato....... #12 #12 #12
geppy

no quello che ho sotto mano io è di stampo, con tanto di punto di iniezione... vine fresato il dente della fammina per evitare di avere un sottosquadro nello stamopo e dover mettere un carrello per tirarlo fuori

pupix 12-05-2005 14:57

Quote:

Originariamente inviata da simo1978
Se seguissimo questo ragionamento una Ferrari, tanto per stare in un mercato in cui si vendono pochi esemplari, dovrebbe costare attorno alla decina di milioni di euro.

visto che parli di Ferrari ... il corpo specchio della F 131 EVO (F430) in plastica viene prodotto al di sotto dei 5€ #18 #18 #18 ... se vai a comprarlo montato e verniciato come ricambio sono circa 1200€ :-)) #21

LGAquari 12-05-2005 15:00

Quote:

Originariamente inviata da paologe
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Originariamente inviata da LGAquari
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Originariamente inviata da pupix
Credo che invece di discutere i guadagni dei negozianti (che pealtro le leggi tributarie definiscono un ricarico minimo del 30% per non lavorare sotto costo che è vietato) dovremmo capire come fare per diffondere il nostro hobby.

Più cresce la domanda, più i costi andranno verso il ribasso: i costi di produzione vengono ammortizzati su quantità maggiori.

La differenza possono farla le associazioni acquariofile, maturando e impegnadosi come negli Stati Uniti alla diffusione di questa passione.

Credo sia una questione di maturazione dell'intero settore...


Grande! :-)


geppy

Su quanto affermato da Pupix siamo tutti d'accordo. Il problema è come?


Come?
Con un po' di passione, un po' d'amore ed un poco del nostro tempo.
Ad esempio il G.A.P. (Gruppo Acquariofilo Partenopeo "Filippo Cavolini"), di cui con orgoglio sono socio onorario, sta promuovendo una azione di diffusione dell'acquariofilia in una scuola media napoletana, con supporto per il mantenimento di un acquario mediterraneo, con una serie di incontri con biologi marini (il Presidente del G.A.P.) e con un esperto di conduzione di acquari e di attrezzature (il sottoscritto), il tutto inserito in un programma parzialmente sponsorizzato dalla Regione Campania e con il contributo di LGAquari.
Se a qualcuno interessa posso richiedere alla scuola se c'è un riferimento ad un sito per l'informazione.
Basta poco.......
geppy

simo1978 12-05-2005 15:19

Quote:

Che lavoro fai?
E se non lavori, ti rendi conto che facendo schiumatoi si diventa miliardari (lo stai dicendo tu!)?
E allora chi aspetti?
Dai, comincia a fare schiumatoi...... :-) :-) :-)

Naturalmente è provocatoria: non farlo, perchè se cominci a fare schiumatoi ed a venderli al prezzo reale (sulla base dei tuoi calcoli) noi, H&S, Deltec, ecc. chiudiamo subito!!! :-] :-] :-]
sono un perito elettrotecnico e sto per laurearmi in ingengeria elettrica.
Il mercato degli schiumatoi non mi interessa gran che proprio perchè è un mercato di nicchia.. piuttosto, cosa che mi interesserebbe ben di più, mi piacerebbe lavorare in una ditta in cui fanno pompe e accessori elettrici ed elettronici.

Quote:

Il problema è sempre quello di stare nella legalità: nessuno può acquistare le alghe, riconfezionarle e proporle in vendita!
Ma prima di scrivere, riflettete su quello che state per affermare?
non ci credo, non ci credo e non ci credo che un negozio di acquari non riesca a rifornirsi di alghe dallo stesso fornitore da cui il supermercato prende le alghe... certo, il supermercato ne prende di più (ammesso che poi ne venda tante... ma chi cacchio compra le alghe nori al supermercato??) e le pagherà meno, ma non credo che da 1,5 euro nel negozio di acquari si arriverebbe a venderle a 30 - 40 euro (perchè le proporzioni sulla quantità sono quelle).
Adesso non ti arrabbiare se prendo sempre questo esempio ma è così per molte altre cose; mi viene in mente il prezzo delle bombole e riduttori per CO2.... e cosa dire delle ricariche??? pazzesco! io pago 3 euro per 2 kg di CO2 in una ditta per ricarica di estintori (per sapere dove basta prendere le pagine gialle).... in un negozio mi hanno chiesto circa 20 euro e anche loro portano le bombole in quella stessa ditta... quindi per ogni ricarica ci guadagnano 17 euro. Ma è giusto così, è il servizio.

Se molta gente rinuncia a tenere un acquario o quando entra in un negozio non compra nulla, è anche per questo.
Io capisco perfettamente le esigenze di guadagno dei negozioanti, ma devono anche rendersi conto che, con lo stesso guadagno da parte loro, potrebbero rifornirsi da altre parti e paradossalmente anche guadagnare di più perchè ci sarebbe molta più gente che compra. Ad esempio se io entro nel negozio e la bombola costa 190 euro per 2 kg (io l' ho pagata 15, si quindici, non 150) non la compreò mai neanche morto, piuttosto rinuncio. E' qui che l' acquariofilia soffoca e arranca.

rip 12-05-2005 16:04

Mi sembra che questo topic si stia impantanando. Come spesso accade, tutti hanno in parte ragione. I negozianti e i produttori devono guadagnare, ci mancherebbe altro, più difficile è stabilire quale sia il giusto guadagno di un negoziante. Il discorso delle alghe è emblematico: io non le compro al supermercato ma in un negozio di alimenti per vegetariani, dove in genere i prezzi sono piuttosto alti. Ebbene, le alghe nori costano un quarto rispetto a quelle vendute nei negozi di acquari. Cosa dovrei fare, non cercare di risparmiare? Chiunque giri un po' di negozi sa che ci sono differenze notevoli anche sullo stesso identico prodotto. Perché? Io, da Milano, sono andato appositamente in provincia di Ferrara a comprare il mio acquario della Juwel, perché il risparmio sul miglior prezzo trovato nella mia città era di circa 350 euro. E il negoziante di Ferrara vende in piena regola, con ricevute, fatture ecc., avendo comunque il suo guadagno. La prima volta che ho comprato le Rowa le ho pagate 22 euro la confezione da 250 grammi, adesso i prezzi sono molto più bassi, come mai? Potrei continuare per ore

Ciao
Davide

paologe 12-05-2005 16:11

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Originariamente inviata da LGAquari
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Originariamente inviata da paologe
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Originariamente inviata da LGAquari
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Originariamente inviata da pupix
Credo che invece di discutere i guadagni dei negozianti (che pealtro le leggi tributarie definiscono un ricarico minimo del 30% per non lavorare sotto costo che è vietato) dovremmo capire come fare per diffondere il nostro hobby.

Più cresce la domanda, più i costi andranno verso il ribasso: i costi di produzione vengono ammortizzati su quantità maggiori.

La differenza possono farla le associazioni acquariofile, maturando e impegnadosi come negli Stati Uniti alla diffusione di questa passione.

Credo sia una questione di maturazione dell'intero settore...


Grande! :-)


geppy

Su quanto affermato da Pupix siamo tutti d'accordo. Il problema è come?


Come?
Con un po' di passione, un po' d'amore ed un poco del nostro tempo.
Ad esempio il G.A.P. (Gruppo Acquariofilo Partenopeo "Filippo Cavolini"), di cui con orgoglio sono socio onorario, sta promuovendo una azione di diffusione dell'acquariofilia in una scuola media napoletana, con supporto per il mantenimento di un acquario mediterraneo, con una serie di incontri con biologi marini (il Presidente del G.A.P.) e con un esperto di conduzione di acquari e di attrezzature (il sottoscritto), il tutto inserito in un programma parzialmente sponsorizzato dalla Regione Campania e con il contributo di LGAquari.
Se a qualcuno interessa posso richiedere alla scuola se c'è un riferimento ad un sito per l'informazione.
Basta poco.......
geppy

Un gruppo di ragazzi genovesi ha fondato un'associazione di acquariofili, di cui faccio parte anch'io il cui nome è Gruppo Acqua Liguria.
Uno degli scopi è proprio quello di cercare di diffondere l'acquariofilia.
Una gran bella cosa sarebbe quelle di allestire una vasca all'ospedale pedriatrico Gaslini di Genova. Noi speriamo di farcela, i contatti sono ben avviati, sarebbe una grandissima soddisfazione soprattutto per cercare di alleviare un po' le sofferenze dei bambini ricoverati li.
Se qualcuno ci volesse venire a trovare a darci qualche consiglio per la diffusione dell'acquariofilia ci trovate qui:
http://forum.acqualiguria.it/


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