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grazie |
Ci sono quelli che misurano tds e ec prendi quello che va benissimo.
In teoria con questo metodo di fertilizzazione dovresti introdurre ogni singolo elemento a carenza. Ciò vuol dire che non si deve mettere a scadenza periodica fissa ma soltanto all'occorrenza.. Una volta che hai capito quanto mangiano le piante e quanto velocemente lo fanno puoi anche farlo diventare più o meno periodico. Ad esempio io metto il ferro ogni 15 giorni ma comunque mi aiuto con il test. |
Personalmente:
- se vuoi fertilizzare, usa solo i prodotti per acquari (anzi: solo UNA LINEA di prodotto). Il fai-da-te va bene se lo fai da te. Comprare il rinverdente alla Coop per sentito dire non è fai-da-te. Sono soldi NON risparmiati. - rimetterei la CO2 (specialmente se fertilizzi con un protocollo di fertilizzazione), per almeno "consumare" eventuali elementi in eccesso. - solo un'ipotesi, ma... non è che a forza di usare prodotti da banco hai troppo rame in vasca? Per le painte acquatiche non fa benissimo, e spesso i prodotti fai-da-te presi dallo scaffale dell'orto lo contengono eccome. - in tutti i casi, aumentare un minimo i cambi quando la situazione è critica (senza stravolgere la vasca) è una mano santa qualunque sia il problema (accumuli, mancanze di elementi, ecc. ecc.). Una specie di "reset". |
ho descritto come fertilizzo, solo a mio avviso sono stato scostante, solo di recente, da quando scrivo ho ripreso una certa rettitudine, ho ripristinato la co2 e vorrei anche fertilizzare con più costanza.
Ho da poco fatto un bel ricambio di parte dell'acqua, ma mettendo quella del rubinetto, ho paura a cambiare troppo spesso. Comunque potrei anche intensificare i ricambi, magari meno e più spesso. Una cosa che non so è ogni quanto va pulito il filtro e se va messa mano anche ai canolicchi e al materiale filtrante, o rimuovere solo le spugne. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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No IlVanni il rinverdente che si usa è esente da rame quello lo escludo. Un cambio d'acqua ci può stare perché hai la conducibilità alle stelle e bisogna rivedere le quantità di fertilizzazione come ti spiegavo prima. Si esiste e l'ho usato di recente solo per verificare la corretta somministrazione del ferro ma ti ripeto con il tempo e un po di occhio puoi farne a meno.
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Ero rimasto a fertilizzazioni fatte ogni tanto, e poi giornalmente o quasi, ma senza misurare nulla. Quote:
PS: Eviterei di stimare la fertilizzazione col conduttivometro, dato che non distingue (ovviamente) tre gli ioni, quindi una pisciata di pesce e un'aggiunta di ferro, pari sono (in termini di tds). Lo si usa (o almeno, c'è chi lo fa, non ho mai capito con che effettivi risultati) in vasche gestite con fertilizzazione frequente (anche giornaliera, sulla cui gestione sono un completo ignorante), in cui le aggiunte sono tutte controllate e gli elementi sono (soprattutto) aggiunti saeparatamente (imprescindibile se si vuole stimare una concetrazione misurando la tds). Occhio che molti prodotti (tra cui il ferro) col tempo precipitano sul fondo e sfuggono ai test (o al conduttivometro). Ma rimangono assorbibili dalle piante. Una nota: un misuratore di tds E' in pratica un conduttivometro (ossia misura la conduttività (EC)). la misura di EC (in milliSiemens/cm) è convertita dalla macchinetta in TDS usando un coefficiente fissato e ipotizzzando che la TDS sia data da un certo sale in soluzione (tipicamente cloruro di sodio). Quindi, se hai già un misuratore di TDS di quelli economici, hai già anche un conduttivometro. Anzi: la misura "vera" che fanno è la EC, quella "approssimata" stimando una concentrazione "standard" di ioni (tipicamente Na+ e Cl-) è proprio la misura di TDS. |
Infatti lui usa come anche io elementi separati. Il conduttimetro in ec lo uso per sapere quando dosare il potassio dato che è quello che più influenza la conducibilità. In genere si parte misurando la conducibilità poi si inizia l'introduzione di tutti gli elementi e passata qualche ora si rimisura e si segnano i 2 valori. Quando la conducibilità ritorna pressoché vicino al valore iniziale sappiamo che gli elementi sono stati assorbiti. Ne possiamo anche dedurre un rallentamento o un blocco delle piante. Il magnesio si inserisce quando il gh cala dato che è composto da calcio e magnesio. Questo più o meno è la procedura Standard ma comunque sono le piante a segnalare per prime un eventuale carenza e bisogna imparare a riconoscerlo da loro. Io sto imparando non sono ancora espertissimo ma comunque funziona e vedo i risultati.
I microelementi sono chelati con edta e stabile da ph 4 fino a 7,5 altrimenti non avrei potuto usarlo con le caridine. Il ferro invece è chelato con eddha stabile da ph 3,5 a ph 10. |
Ok, io ho preso online il misuratore in ec e tds cosi' poi potrò vedere differenze.
Bisogna poi giovine Manu che mi insegni come si usa, anche se qualcosa hai già detto qui sopra. Io per ora somministro co2 , anche se i Danio zebrato mi stanno tutti a galla, ma lo fanno anche quando non somministro, quindi cambia poco. I pesci migliori sono i titteya rossi, che non li smuove nessuno. I neon sono pochetti, spero che sto coronavirus si tolga di mezzo, che devo rimpinguare la vasca. |
Sostanzialmente si usa così il conduttimetro. Misuri prima e dopo la fertilizzazione poi misuri nei giorni a seguire l'andamento, non serve tutti i giorni magari un giorno si e uno no all'inizio più per curiosità fino a notare il valore scendere al livello pre fertilizzazione a quel punto sai che gli elementi sono stati assorbiti. Può essere che il valore non ritorna al valore iniziale perché qualcosa non viene assorbito perché manca qualcos'altro che ne impedisce l'assorbimento quindi si andrà a inserire solo quello che manca. Per questo devi imparare cosa segnalano le piante ma ci vorrà un po di tempo. In questo caso se uno facesse come facevi te che reinserire tutto a cadenza periodica andrebbe si a reintegrare quello che manca ma andrebbe anche a mettere altro di quello che c'era già e si andrebbe a creare un eccesso. Questo è quello che succede sempre con i fertilizzanti tutto in uno che si comprano in negozio e che portano a dover fare cambi d'acqua frequenti per andare a resettare tali eccessi. Con questo sistema con il tempo e un po di pratica si possono portare i cambi d'acqua anche a 6 mesi di distanza l'uno all'altro.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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